Oggi vorrei trovarmi
lontano da qui e da
me
Svegliarmi con la voglia che
mi è mancata fino a ieri
Sentire tutto ciò a cui non
ho mai prestato orecchio
Ieri con i ricordi brutti dei
giorni precedenti tutti da
dimenticare
Ieri avevo esaurito l’entusiasmo
per credere in giorni migliori
Tanti i giorni precedenti dalla falsariga
prevedibile con tempi e ritmi sempre
più inutilmente ripetitivi
Affaticato e logoro da una consuetudine
incline all’ordinario più casuale
Vorrei liberarmi “dall’intreccio” che
m’ingarbuglia inesorabilmente da
troppo tempo in uno spiacevole
disordine quotidiano
Vorrei avere meno “risentimento” per
quello che non riesco a dimenticare
di ieri che persiste nel farmi male
Vorrei rinunciare alla costante diffidenza
per “leggere” il domani con più fiducia
Desistere dallo “scoramento” bensì trovare
in me consapevolezza volontà di volere
cambiare modificando il modo di pensare
forse è il rimedio a tutto ciò
Carlo Sani
mercoledì 29 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
Navigare
Spruzzi pieni di vento sul viso
Un baldanzoso mare oltre alla barca
fa sussultare anche il mio cuore
La scia solca una tumultuosa
marea
Penetra il salino facendomi
bruciare gli occhi
Questo immenso blu mi appassiona
S’increspa l’onda che tinge di
bianco il propagarsi dei flutti
Sospingendomi sempre più lontano
il mare incalzato dal vento ne segue
il suo soffiare
Io il mare con la stessa
voglia di navigare
Grande la smania di lasciarmi
alle spalle tutto ciò da cui
ho deciso di andarmene
Carlo Sani
Un baldanzoso mare oltre alla barca
fa sussultare anche il mio cuore
La scia solca una tumultuosa
marea
Penetra il salino facendomi
bruciare gli occhi
Questo immenso blu mi appassiona
S’increspa l’onda che tinge di
bianco il propagarsi dei flutti
Sospingendomi sempre più lontano
il mare incalzato dal vento ne segue
il suo soffiare
Io il mare con la stessa
voglia di navigare
Grande la smania di lasciarmi
alle spalle tutto ciò da cui
ho deciso di andarmene
Carlo Sani
sabato 11 dicembre 2010
Ho
Ho di te la carezza tra i capelli
i tuoi occhi fissi su di me
Stretti in un abbraccio
sembrava non dovesse
finire mai
Cingo con più forza
le mie braccia a te
Mentre sussurri dolci parole
i tuoi occhi non vorrebbero
vedere nei miei il tuo stesso
soffrire
Dolore che pur sforzandomi
non riesco a mascherare
Troppo presto quello stringersi
colmo d’amore, le tue stanche
braccia non avrebbero potuto
più
Ho il tuo sofferto ultimo
respiro nelle mie labbra
Carlo Sani
i tuoi occhi fissi su di me
Stretti in un abbraccio
sembrava non dovesse
finire mai
Cingo con più forza
le mie braccia a te
Mentre sussurri dolci parole
i tuoi occhi non vorrebbero
vedere nei miei il tuo stesso
soffrire
Dolore che pur sforzandomi
non riesco a mascherare
Troppo presto quello stringersi
colmo d’amore, le tue stanche
braccia non avrebbero potuto
più
Ho il tuo sofferto ultimo
respiro nelle mie labbra
Carlo Sani
venerdì 10 dicembre 2010
Camminando
Chiaro pomeriggio di sole
Luminoso sole brucia un accaldato
viso ruga dopo ruga
Il soffio gelido del vento
mi "pizzica" le orecchie
La corrente spazza via le secche foglie
di smarriti alberi sempre più spogli
Placido catturo un pensiero dopo l’altro
non mi accorgo dei molti passi fatti
Carlo Sani
Luminoso sole brucia un accaldato
viso ruga dopo ruga
Il soffio gelido del vento
mi "pizzica" le orecchie
La corrente spazza via le secche foglie
di smarriti alberi sempre più spogli
Placido catturo un pensiero dopo l’altro
non mi accorgo dei molti passi fatti
Carlo Sani
mercoledì 8 dicembre 2010
Critica
Non mi aspetto commenti eclatanti ai miei scritti perché
so di essere solo uno che ascoltandosi ama descrivere
quello che sente
Ho ricevuto proprio un paio di giorni addietro da un caro amico con cui
ho condiviso un esaltante periodo senza grossi pensieri ad affliggere
giorni pieni di fervido trastullarsi della mia vita la critica più spietata
e tranciante
La stroncatura è partita sul binario tutto d’un fiato investendomi come
un uragano facendomi sprofondare in un mortificante sbandamento
Per fortuna ha ripreso fiato e la critica ha assunto un andamento
meno svilente arrivando a specificare come più strofe in molte
poesie lette erano apprezzabili e piacevoli
Anche se solo poche in tante cose scritte gli sono piaciute
dall’inizio alla fine, non mi sono afflitto più di tanto
Per quanto sia stata una critica severa e sconfortante su di me
ha avuto un effetto elettrizzante pieno di vigore creativo con
la “sfrontatezza” che mi contraddistingue fisserò altre pagine
con i miei pensieri
Carlo Sani
so di essere solo uno che ascoltandosi ama descrivere
quello che sente
Ho ricevuto proprio un paio di giorni addietro da un caro amico con cui
ho condiviso un esaltante periodo senza grossi pensieri ad affliggere
giorni pieni di fervido trastullarsi della mia vita la critica più spietata
e tranciante
La stroncatura è partita sul binario tutto d’un fiato investendomi come
un uragano facendomi sprofondare in un mortificante sbandamento
Per fortuna ha ripreso fiato e la critica ha assunto un andamento
meno svilente arrivando a specificare come più strofe in molte
poesie lette erano apprezzabili e piacevoli
Anche se solo poche in tante cose scritte gli sono piaciute
dall’inizio alla fine, non mi sono afflitto più di tanto
Per quanto sia stata una critica severa e sconfortante su di me
ha avuto un effetto elettrizzante pieno di vigore creativo con
la “sfrontatezza” che mi contraddistingue fisserò altre pagine
con i miei pensieri
Carlo Sani
giovedì 2 dicembre 2010
Natura
Campi, prati l’erba le spighe
i fiori
Sospira il vento su di essi sfiorando
il
gambo in delicata carezza fa cadere
a terra il blando petalo
Campi con i solchi arati di fresco
da laboriose braccia
Mani con la terra tra le dita
Bagnata di sudore la fronte di contadini
piegati sulle ginocchia in consueta
faticosa icombenza giornaliera
Prati in aggraziata sintonia con la natura
circostante che ne disegna i contorni
ne riduce lo spazio
Calpestando il loro vaporoso mantello
i passi scorrono leggeri
Erba che a mille usi ti presti anche
se nel tempo tanti sono i pretesti
per arrecarti danno tutti i giorni
dell’anno
Fiori non c’è petalo che non abbia
in
se l’ispirazione la fantasia di un
creato che in essi ha dipinto
i colori più belli
Carlo Sani
i fiori
Sospira il vento su di essi sfiorando
il
gambo in delicata carezza fa cadere
a terra il blando petalo
Campi con i solchi arati di fresco
da laboriose braccia
Mani con la terra tra le dita
Bagnata di sudore la fronte di contadini
piegati sulle ginocchia in consueta
faticosa icombenza giornaliera
Prati in aggraziata sintonia con la natura
circostante che ne disegna i contorni
ne riduce lo spazio
Calpestando il loro vaporoso mantello
i passi scorrono leggeri
Erba che a mille usi ti presti anche
se nel tempo tanti sono i pretesti
per arrecarti danno tutti i giorni
dell’anno
Fiori non c’è petalo che non abbia
in
se l’ispirazione la fantasia di un
creato che in essi ha dipinto
i colori più belli
Carlo Sani
lunedì 29 novembre 2010
Tu sei
Splendida, suggestiva, diafana nel
tuo splendore gitano mi hai fulminato
Ondulati i tuoi lunghi capelli nero
lucente a incorniciare l’ovale di un
viso quasi perfetto
Flessuosi lineamenti in un viso
abbagliante dai zigomi delicati
appena abbozzati
Occhi scuri intensamente luminosi
dallo sguardo lungo che arriva dove
deve, provocando incolpevoli imbarazzi
Bocca con labbra dai toni vagamente accesi
che sembra siano costantemente in lieve
sussurrare
Il mio sguardo in te si perde la tua bellezza
m’intimidisce in te svanisco in una speranza
vana
Tu sei il mio concepire l’impensabile
e questo mi basta
Carlo Sani
tuo splendore gitano mi hai fulminato
Ondulati i tuoi lunghi capelli nero
lucente a incorniciare l’ovale di un
viso quasi perfetto
Flessuosi lineamenti in un viso
abbagliante dai zigomi delicati
appena abbozzati
Occhi scuri intensamente luminosi
dallo sguardo lungo che arriva dove
deve, provocando incolpevoli imbarazzi
Bocca con labbra dai toni vagamente accesi
che sembra siano costantemente in lieve
sussurrare
Il mio sguardo in te si perde la tua bellezza
m’intimidisce in te svanisco in una speranza
vana
Tu sei il mio concepire l’impensabile
e questo mi basta
Carlo Sani
Sognare
Aiutami questo mare non mi fa respirare
le sue onde i suoi spruzzi mi fanno
traballare
Non ho i gomiti sostenuti da uno scorri
mano di un’imbarcazione in alto mare
Sono in compagnia di me stesso della mia
malinconia ricca di fantasia che mi porta
via
lontano, dove solo con l’immaginazione
posso arrivare provando un’ infinita
suggestione
Mi stupisco è la prima volta che non provo
quel patire mal di mare che tante volte
mi ha tolto il piacere di navigare
Bello fantasticare tra arruffati
flutti di un scherzoso mare
Bello lasciarsi andare tra una raffica di vento che
scompiglia i capelli, il planare a pelo d’acqua con
l’onda sul collo di spavaldi pennuti
Tutto questo "sognare" in una splendida
giornata di sole in mezzo a tanta delicata
e soffici batuffoli di neve
Carlo Sani
le sue onde i suoi spruzzi mi fanno
traballare
Non ho i gomiti sostenuti da uno scorri
mano di un’imbarcazione in alto mare
Sono in compagnia di me stesso della mia
malinconia ricca di fantasia che mi porta
via
lontano, dove solo con l’immaginazione
posso arrivare provando un’ infinita
suggestione
Mi stupisco è la prima volta che non provo
quel patire mal di mare che tante volte
mi ha tolto il piacere di navigare
Bello fantasticare tra arruffati
flutti di un scherzoso mare
Bello lasciarsi andare tra una raffica di vento che
scompiglia i capelli, il planare a pelo d’acqua con
l’onda sul collo di spavaldi pennuti
Tutto questo "sognare" in una splendida
giornata di sole in mezzo a tanta delicata
e soffici batuffoli di neve
Carlo Sani
domenica 28 novembre 2010
La neve
Come bianco piumaggio ci ha coperto
con
la sua cappa di risplendente candore
al discendere della sera con le prime
luci congelati abbacinanti riverberi
rendono straordinaria tutta la città
Carlo Sani
dedicata a Andreino(3 anni)
con
la sua cappa di risplendente candore
al discendere della sera con le prime
luci congelati abbacinanti riverberi
rendono straordinaria tutta la città
Carlo Sani
dedicata a Andreino(3 anni)
sabato 27 novembre 2010
Buongiorno
Temerario mattino ti lasci alle
spalle una notte alla rinfusa
Ritmato il tuo silenzio dallo “sbuffare”
di marmitte di un caldo motore
Amabile come sempre ascoltare
il battibeccare di gracili
uccelli in perenne
disaccordo
Il solito giro di chiave, uno scalino
poi l’altro con ancora il sonno nelle
gambe
Spalancare il portone con la speranza
in un giorno migliore
Carlo Sani
spalle una notte alla rinfusa
Ritmato il tuo silenzio dallo “sbuffare”
di marmitte di un caldo motore
Amabile come sempre ascoltare
il battibeccare di gracili
uccelli in perenne
disaccordo
Il solito giro di chiave, uno scalino
poi l’altro con ancora il sonno nelle
gambe
Spalancare il portone con la speranza
in un giorno migliore
Carlo Sani
Racc.Appunti n 1
Oggi ci sono, forse anche domani per sempre
<<<>>>
Meglio perderti di vista che sopportarti
<<<>>>
Mi credevo invece è stato peggio
<<<>>>
Forse una, più che altro quella
<<<>>>
Certamente mai, altrimenti dopo
Carlo Sani
<<<>>>
Meglio perderti di vista che sopportarti
<<<>>>
Mi credevo invece è stato peggio
<<<>>>
Forse una, più che altro quella
<<<>>>
Certamente mai, altrimenti dopo
Carlo Sani
La vita
In vita mia studi a metà libri quasi mai
Ho imparato a memoria ogni giorno
della mia vita
Vita dall’inizio conforme a quello
di tutti e dal percorso indifferente
per molti
Vita che non si chiede
che non ci appartiene
Vita imposta e costretta
Vita dai destini più diversi ma tutti
si finisce stesi a braccia conserte
Vita dal meraviglioso dipanarsi in magiche
atmosfere di giorni irripetibili e di notti
indimenticabili
Vita sopraffatta dal dolore
e dalla disperazione
Vita a discapito di altre
Vita al contrario di niente
La vita che non s’intrattiene
mai un minuto di più
Carlo Sani
Ho imparato a memoria ogni giorno
della mia vita
Vita dall’inizio conforme a quello
di tutti e dal percorso indifferente
per molti
Vita che non si chiede
che non ci appartiene
Vita imposta e costretta
Vita dai destini più diversi ma tutti
si finisce stesi a braccia conserte
Vita dal meraviglioso dipanarsi in magiche
atmosfere di giorni irripetibili e di notti
indimenticabili
Vita sopraffatta dal dolore
e dalla disperazione
Vita a discapito di altre
Vita al contrario di niente
La vita che non s’intrattiene
mai un minuto di più
Carlo Sani
giovedì 25 novembre 2010
Desiderio
La mia vita, la vostra quella degli altri
quante vite dai desideri differenti
avvolte contraddittori
Sempre più frequentemente provo il desiderio
di non sentirmi legato alle identiche cose
al mio rimanere sempre nei soliti posti
Luoghi e cose peraltro che in tanti momenti
di giornate meno uguali e ripetitive accetto
apprezzandone il sussistere
Il mio esistere nel vivere quotidiano
è
ostacolato dal non riuscire ad ottimizzare
agevolmente scrivendone tutto ciò che
naturalmente penso e provo
Ho lo stesso desiderio giorno dopo giorno
di assaporare quel gusto infinito che
provo nel perdermi nelle righe dei
miei incontenibili pensieri
Non so per voi cosa sarebbe questa vita senza
desiderare anche se più si ambisce avvolte
meno si riesce a concretizzare
Il desiderio più mortificante quando rimane
solo un sogno, in quanto non si riesce
a coglierne la vera essenza
Carlo Sani
quante vite dai desideri differenti
avvolte contraddittori
Sempre più frequentemente provo il desiderio
di non sentirmi legato alle identiche cose
al mio rimanere sempre nei soliti posti
Luoghi e cose peraltro che in tanti momenti
di giornate meno uguali e ripetitive accetto
apprezzandone il sussistere
Il mio esistere nel vivere quotidiano
è
ostacolato dal non riuscire ad ottimizzare
agevolmente scrivendone tutto ciò che
naturalmente penso e provo
Ho lo stesso desiderio giorno dopo giorno
di assaporare quel gusto infinito che
provo nel perdermi nelle righe dei
miei incontenibili pensieri
Non so per voi cosa sarebbe questa vita senza
desiderare anche se più si ambisce avvolte
meno si riesce a concretizzare
Il desiderio più mortificante quando rimane
solo un sogno, in quanto non si riesce
a coglierne la vera essenza
Carlo Sani
Cipresso
Cipresso tutto scuro ritto ti ergi
Cipresso che tutto vedi tutto ascolti
Cipresso vedi i visi affranti bagnati dalle
lacrime e segnati dal dolore per chi sotto
alla tua ombra giace
Cipresso come tanti "soldatini" tutti in fila
accosti i viali che ci portano alle tombe
di chi più non c’è
Cipresso la tua austera presenza rende il
lugubre posto la più rispettabile dimora
per l’eterno riposare
Carlo Sani
Cipresso che tutto vedi tutto ascolti
Cipresso vedi i visi affranti bagnati dalle
lacrime e segnati dal dolore per chi sotto
alla tua ombra giace
Cipresso come tanti "soldatini" tutti in fila
accosti i viali che ci portano alle tombe
di chi più non c’è
Cipresso la tua austera presenza rende il
lugubre posto la più rispettabile dimora
per l’eterno riposare
Carlo Sani
mercoledì 24 novembre 2010
Perpetuare
Ci sono dei tonfi in certe giornate
non
importa da dove arrivano in quale
momento del mio quotidiano
che mi fanno sobbalzare
Mi riportano regolarmente a ricordi
di
bambino che ha vissuto quei rumori
in un tempo lontano dal mio presente
Perpetuandoli in una previsione
futura
Quando recepisco quei colpi la memoria
testimonia l’esistenza di un già vissuto
ripercorso nel tempo
Carlo Sani
non
importa da dove arrivano in quale
momento del mio quotidiano
che mi fanno sobbalzare
Mi riportano regolarmente a ricordi
di
bambino che ha vissuto quei rumori
in un tempo lontano dal mio presente
Perpetuandoli in una previsione
futura
Quando recepisco quei colpi la memoria
testimonia l’esistenza di un già vissuto
ripercorso nel tempo
Carlo Sani
lunedì 22 novembre 2010
Poesia
La poesia seppur triste è uno spontaneo
avvedersi dei messaggi della propria
coscienza
Con sensibilità non sempre dolorosa
trascriverne interpretandone il
contenuto
Carlo sani
avvedersi dei messaggi della propria
coscienza
Con sensibilità non sempre dolorosa
trascriverne interpretandone il
contenuto
Carlo sani
domenica 21 novembre 2010
Semplicemente
Mi pregio di essere uno spericolato
entusiasta del mio pensare, ho
l’ardire di dedicargli qualche
riga, non perdo occasione
di volare via con esso
in
un impertinente fantasticare
Carlo Sani
entusiasta del mio pensare, ho
l’ardire di dedicargli qualche
riga, non perdo occasione
di volare via con esso
in
un impertinente fantasticare
Carlo Sani
sabato 20 novembre 2010
Lacrime
E’ l’alba non ho ancora chiuso occhio, molte
le lacrime che non hanno saputo trattenere
Sono al buio solo il lampione che
illumina il viale rischiara la stanza
Il computer acceca due occhi pesti e stanchi
a causa del nevrotico insistere sui tasti
Sono messo così da ore col pensiero
che continua a frugare nella mente
Piango di me stesso contrito
nel mio dolore
Lacrime senza fine per il suo
lasciarmi senza più ritorno
Come sempre mai un giorno che
non comincia col ricordo del
giorno prima il pensiero di
Lei
Insisto a guardare il cielo cercando
di trovare una traccia una rotta che
mi porti da lei
Piango nel mio disperato ricordare
quante lacrime amare
Carlo Sani
le lacrime che non hanno saputo trattenere
Sono al buio solo il lampione che
illumina il viale rischiara la stanza
Il computer acceca due occhi pesti e stanchi
a causa del nevrotico insistere sui tasti
Sono messo così da ore col pensiero
che continua a frugare nella mente
Piango di me stesso contrito
nel mio dolore
Lacrime senza fine per il suo
lasciarmi senza più ritorno
Come sempre mai un giorno che
non comincia col ricordo del
giorno prima il pensiero di
Lei
Insisto a guardare il cielo cercando
di trovare una traccia una rotta che
mi porti da lei
Piango nel mio disperato ricordare
quante lacrime amare
Carlo Sani
Il male di vivere
Non è facile spiegare come ci si sente quando la mente
inizia a mentire a se stessa smettendo di ragionare
Senti come se volessero portarti via il tempo
e non si riesce a porre resistenza si partecipa
passivamene
La mente si svuota di tutta la sua positività per lasciare
posto all’oppressione più cupa, che con tutta la sua
negatività porta inevitabilmente verso il buio più
nero giù sino in fondo all’anima
Trasformando quel dolore nel peso insopportabile
di dover vivere un’esistenza che vita più non è
Che peso indicibile il male dell’anima che trafigge
il petto come una lama di coltello ma che non lascia
ferite apparenti
Carlo Sani
inizia a mentire a se stessa smettendo di ragionare
Senti come se volessero portarti via il tempo
e non si riesce a porre resistenza si partecipa
passivamene
La mente si svuota di tutta la sua positività per lasciare
posto all’oppressione più cupa, che con tutta la sua
negatività porta inevitabilmente verso il buio più
nero giù sino in fondo all’anima
Trasformando quel dolore nel peso insopportabile
di dover vivere un’esistenza che vita più non è
Che peso indicibile il male dell’anima che trafigge
il petto come una lama di coltello ma che non lascia
ferite apparenti
Carlo Sani
venerdì 19 novembre 2010
Sentire
E’ tutta la vita che presto orecchio
Ascoltandomi provo
turbamento e tormento
Ascoltandovi tanta è la delusione
Pur cercando di non origliare , tutto inutile
perché quel sentire non smette di farsi ascoltare
Carlo Sani
Ascoltandomi provo
turbamento e tormento
Ascoltandovi tanta è la delusione
Pur cercando di non origliare , tutto inutile
perché quel sentire non smette di farsi ascoltare
Carlo Sani
giovedì 18 novembre 2010
Piacevole
Piacevole ascoltandola la musica che
mi pervade con scioltezza disinvolta
Scorrono scivolando via serenamente
i turbamenti che mi colmano la mente
di plausibili riflessioni
La memoria ripropone immagini di appaganti
scenari vissuti in armonia col sentimento
dell’amore per la vita
Raffigurazioni che in questo percepire si
sgretolano portando con se le sensazioni
più colme senza lasciare ombra alcuna di
amarezza
Carlo Sani
mi pervade con scioltezza disinvolta
Scorrono scivolando via serenamente
i turbamenti che mi colmano la mente
di plausibili riflessioni
La memoria ripropone immagini di appaganti
scenari vissuti in armonia col sentimento
dell’amore per la vita
Raffigurazioni che in questo percepire si
sgretolano portando con se le sensazioni
più colme senza lasciare ombra alcuna di
amarezza
Carlo Sani
martedì 16 novembre 2010
Nulla
Mi sono svegliato ed è un
inquieto presagire
Mi lavo le mani,mentre le insapono
è come se accarezzassi parte di te
Il mio asciugamano il tuo lenzuolo
La colazione ha il tuo sapore
Non c’è nulla che mi distolga
dal pensarti mentre ti penso
mi rattristo perché ho solo
sognato e come sempre
si dissolve lasciando
il "profumo del nulla"
Carlo Sani
inquieto presagire
Mi lavo le mani,mentre le insapono
è come se accarezzassi parte di te
Il mio asciugamano il tuo lenzuolo
La colazione ha il tuo sapore
Non c’è nulla che mi distolga
dal pensarti mentre ti penso
mi rattristo perché ho solo
sognato e come sempre
si dissolve lasciando
il "profumo del nulla"
Carlo Sani
lunedì 15 novembre 2010
Voglia di remare
Voglia di remare sospingendo verso la marina
una barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
una barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
Autunno
Camminando nel parco in un giorno d'autunno
vedendo cadere le foglie ho visto all'improvviso
i giardini riempirsi di malinconia.
Carlo Sani
vedendo cadere le foglie ho visto all'improvviso
i giardini riempirsi di malinconia.
Carlo Sani
venerdì 12 novembre 2010
Tristezza
La tristezza non fa per me la lascio
agli altri il solo pensiero mi riempie
di malinconia, così mi sento da
buttare via
Carlo Sani
agli altri il solo pensiero mi riempie
di malinconia, così mi sento da
buttare via
Carlo Sani
mercoledì 10 novembre 2010
Scoglio
a Ventimiglia c’è ancora quel masso che
il mare ha addolcito smussandone il profilo
Masso fortunato da me per molto
tempo amato e coccolato
Il suo colore nero rilucente lo
rendeva individuabile agevolmente
Scoglio mi sono imboscato al riparo
della tua mole possente tutte le
volte la voglia di andare a scuola
non era preminente
Su quello scoglio a cavalcioni superando
di un mare inquieto i più alti cavalloni
Al riparo di quel masso da curiosi
guardanti quanti baci stimolanti
Quante volte col tepore del
mio corpo l'ho scaldato per
ore
Scoglio sei stato il punto nero dove
pieno d’ardore mi facevo trovare
a determinate ore
Quando ritorno da quelle parti non manco
mai di farmi vedere da quel masso nel
tempo diventato un po’più basso
Con malinconia avvolte mi soffermo
a
ricordare quello scoglio in tutto
il suo “splendido invecchiare”
Carlo Sani
il mare ha addolcito smussandone il profilo
Masso fortunato da me per molto
tempo amato e coccolato
Il suo colore nero rilucente lo
rendeva individuabile agevolmente
Scoglio mi sono imboscato al riparo
della tua mole possente tutte le
volte la voglia di andare a scuola
non era preminente
Su quello scoglio a cavalcioni superando
di un mare inquieto i più alti cavalloni
Al riparo di quel masso da curiosi
guardanti quanti baci stimolanti
Quante volte col tepore del
mio corpo l'ho scaldato per
ore
Scoglio sei stato il punto nero dove
pieno d’ardore mi facevo trovare
a determinate ore
Quando ritorno da quelle parti non manco
mai di farmi vedere da quel masso nel
tempo diventato un po’più basso
Con malinconia avvolte mi soffermo
a
ricordare quello scoglio in tutto
il suo “splendido invecchiare”
Carlo Sani
martedì 9 novembre 2010
Sonno
Ho talmente bisogno di riposare, solo pensarci
il mio cervello si mette a dormire colmando
di un distensivo sonno compenetrando tutte
le mie affaticate membra
Carlo Sani
il mio cervello si mette a dormire colmando
di un distensivo sonno compenetrando tutte
le mie affaticate membra
Carlo Sani
sabato 6 novembre 2010
Chiesa
Quante volte ho letto e sentito dire del piacere
di sentirsi in un posto piuttosto che altrove
Io più che altro, spesso e volentieri mi sono
ritrovato a varcare la soglia di una chiesa
Accorgendomi più mi avvicinavo meno
il frastuono della città mi dava
disturbo
Spesso nell’avvicinarmi ad essa ho affrettato
il passo per colmare quell’ultimo pezzo di
strada
Chiesa la casa di tutti frequentata
da un’assenza imbarazzante
Nondimeno solo chi non vuole accorgersi
che la chiesa è a disposizione di tutti
evita di entrarci
Troppe a oggi le chiese che si riempiono
solo in quel giorno,in quell’ora stabilita
Chiesa luogo di culto, di meditazione
che devi sopportare l’indifferenza
costante di distratti fedeli
Chiesa il tuo offrire è solo quello
per cui siamo stati battezzati
la comunanza in Dio
Fede che parla col sentimento dell’amore
d’amore si nutre, con amore si manifesta
Chiesa in te mi accogli, in te convengo
non importa dove,in quanti, mi stai
a sentire ed esco migliore di come
sono entrato
Carlo Sani
di sentirsi in un posto piuttosto che altrove
Io più che altro, spesso e volentieri mi sono
ritrovato a varcare la soglia di una chiesa
Accorgendomi più mi avvicinavo meno
il frastuono della città mi dava
disturbo
Spesso nell’avvicinarmi ad essa ho affrettato
il passo per colmare quell’ultimo pezzo di
strada
Chiesa la casa di tutti frequentata
da un’assenza imbarazzante
Nondimeno solo chi non vuole accorgersi
che la chiesa è a disposizione di tutti
evita di entrarci
Troppe a oggi le chiese che si riempiono
solo in quel giorno,in quell’ora stabilita
Chiesa luogo di culto, di meditazione
che devi sopportare l’indifferenza
costante di distratti fedeli
Chiesa il tuo offrire è solo quello
per cui siamo stati battezzati
la comunanza in Dio
Fede che parla col sentimento dell’amore
d’amore si nutre, con amore si manifesta
Chiesa in te mi accogli, in te convengo
non importa dove,in quanti, mi stai
a sentire ed esco migliore di come
sono entrato
Carlo Sani
giovedì 4 novembre 2010
Vado
Il tempo non anticipa soste
traccia il viso più del mio
corpo anche se con la
mente e lo spirito
vado
sempre scalpitando
Carlo Sani
traccia il viso più del mio
corpo anche se con la
mente e lo spirito
vado
sempre scalpitando
Carlo Sani
martedì 2 novembre 2010
A causa
A causa d’infamanti nascite
quante tormentate vite
Quanto amore nel cuore
di anime smarrite
Quanti sentimenti inappropriati
per l’evidente disparità sociale
Quanti fallimenti ancora prima
dell’approccio, di palpitanti
aspettative di frementi
intendimenti
Quanti sogni pensati con lo stesso turbamento
nel cuore ma non tollerati a causa di una
paventata agiatezza
La differenza di classe ha riempito
la storia di cuori infranti spezzando
sul nascere ogni attrazione
Quante le occasioni perdute dell’avverarsi
di legami d’amore a causa del guardarsi
senza vedersi per quello che veramente
siamo
Nasciamo tutti con lo stesso diritto
di potere amare prescindendo
Carlo Sani
quante tormentate vite
Quanto amore nel cuore
di anime smarrite
Quanti sentimenti inappropriati
per l’evidente disparità sociale
Quanti fallimenti ancora prima
dell’approccio, di palpitanti
aspettative di frementi
intendimenti
Quanti sogni pensati con lo stesso turbamento
nel cuore ma non tollerati a causa di una
paventata agiatezza
La differenza di classe ha riempito
la storia di cuori infranti spezzando
sul nascere ogni attrazione
Quante le occasioni perdute dell’avverarsi
di legami d’amore a causa del guardarsi
senza vedersi per quello che veramente
siamo
Nasciamo tutti con lo stesso diritto
di potere amare prescindendo
Carlo Sani
domenica 31 ottobre 2010
Lo specchio
Non spreco energie a dar di peso al chiacchiericcio
pettegolo, sono troppo impegnato a sopportarmi e
attento allo specchio all'immagine che da di me
Carlo Sani
pettegolo, sono troppo impegnato a sopportarmi e
attento allo specchio all'immagine che da di me
Carlo Sani
La farmacia
Farmacie tante e mai vuote
Persone con ricette in mano una dietro
l'altra in fila sempre in attesa come
tutti di fare spesa, le ricette speciali
particolari solo per medicinali
Piccole grandi Farmacie, brutte belle, però
tutte con i muri a scandire tali e quali tutti
i nostri mali.
Dedicata alla farmacia Campioni
Carlo Sani
Persone con ricette in mano una dietro
l'altra in fila sempre in attesa come
tutti di fare spesa, le ricette speciali
particolari solo per medicinali
Piccole grandi Farmacie, brutte belle, però
tutte con i muri a scandire tali e quali tutti
i nostri mali.
Dedicata alla farmacia Campioni
Carlo Sani
Adoro
Le feste baricadere e schiumeggianti le notti
in bianco di una vita al chiaro di luna.
La fierezza di appartenenza, l’identità
democratica
Il rispetto più della sopportazione il rigore
perché è meglio dell'assenza.
Mi astengo dallo stupidario quotidiano e cerco
di evitare di essere lasciato anche se possono
sembrare dei magnifici abbandoni.
Carlo Sani
in bianco di una vita al chiaro di luna.
La fierezza di appartenenza, l’identità
democratica
Il rispetto più della sopportazione il rigore
perché è meglio dell'assenza.
Mi astengo dallo stupidario quotidiano e cerco
di evitare di essere lasciato anche se possono
sembrare dei magnifici abbandoni.
Carlo Sani
Pregare
Mentre al mattino recito come sempre le mie preghiere
mi sono accorto che ultimamente il giorno che respiro
si è fatto più “amabile” carico di “ fertili”
positive percezioni che mi schiudono il cuore al
desiderio di seguitare con più consapevolezza nel
confidare nell’oggi, nel futuro e quello che più
conta a non avere “ paura della fine”
Carlo Sani
mi sono accorto che ultimamente il giorno che respiro
si è fatto più “amabile” carico di “ fertili”
positive percezioni che mi schiudono il cuore al
desiderio di seguitare con più consapevolezza nel
confidare nell’oggi, nel futuro e quello che più
conta a non avere “ paura della fine”
Carlo Sani
venerdì 29 ottobre 2010
il Carruggio
Ancora molto presente il ricordo
di due vite di ignari bambini tutti
e due con le braghe corte
Si contano sulle dita di una mano
i portoni di casa che ci separavano
Portoni che si aprono nel carruggio
dal gustoso sapore di pane
Carruggio che ha contribuito
al sorgere di un grande impulso
Carruggio che ha protetto il fortificarsi
di una grande amicizia colma d’affetto
Carruggio di quei due sei stato lo
scenario del loro prolifico baloccare
Carruggio dal lungo percorso, a me e
Gimmi però bastava quell’ultimo breve
tratto
Con la pioggia io e lui in pantofole in qualche
stanza di casa mia a divertici, oppure annoiarsi
in qualche portone, o sognando di fare chilometri
senza allontanarci d’un metro sul furgoncino fermo
in piazzetta
Niente e nessuno poteva separarci
e del carruggio ci sentivamo i dominatori
Quel carruggio ci ha fatto intendere, in
amicizia non ci siamo mai dimenticati
Carlo Sani
di due vite di ignari bambini tutti
e due con le braghe corte
Si contano sulle dita di una mano
i portoni di casa che ci separavano
Portoni che si aprono nel carruggio
dal gustoso sapore di pane
Carruggio che ha contribuito
al sorgere di un grande impulso
Carruggio che ha protetto il fortificarsi
di una grande amicizia colma d’affetto
Carruggio di quei due sei stato lo
scenario del loro prolifico baloccare
Carruggio dal lungo percorso, a me e
Gimmi però bastava quell’ultimo breve
tratto
Con la pioggia io e lui in pantofole in qualche
stanza di casa mia a divertici, oppure annoiarsi
in qualche portone, o sognando di fare chilometri
senza allontanarci d’un metro sul furgoncino fermo
in piazzetta
Niente e nessuno poteva separarci
e del carruggio ci sentivamo i dominatori
Quel carruggio ci ha fatto intendere, in
amicizia non ci siamo mai dimenticati
Carlo Sani
Luna
Luna dopo una notte in bianco
non ti decidi a lasciare un
cielo scolorito
Un cielo che si trascina
in un giorno tardo a venire
Un giorno dallo sperduto
e sfocato sole
Sole col pallido e infreddolito suo
barlume dopo una tribolata notte
di artico freddo
Sani Carlo
non ti decidi a lasciare un
cielo scolorito
Un cielo che si trascina
in un giorno tardo a venire
Un giorno dallo sperduto
e sfocato sole
Sole col pallido e infreddolito suo
barlume dopo una tribolata notte
di artico freddo
Sani Carlo
giovedì 28 ottobre 2010
Se fosse
Quanti se fosse nella vita
di molti di noi
Non si può sostenere che se fosse
non sia preferibile e meno sgradito
di peccato che
Se fosse, lascia alla speranza
uno spiraglio
Peccato che, ha la consapevolezza
che tanto cosi non può andare
Se fosse, non preclude tende
al meglio a evitare suo malgrado
Peccato che, ha in se il pentimento
ancora prima dell’accaduto
Se fosse, mi ha sempre fatto
pensare a un affaccio migliore
nel domani
Peccato che, mi ha tolto la certezza
la convinzione di potercela fare
Se fosse possibile concederei a tutti
una
opportunità, a meno che questo mio
desiderio non sia per qualcuno un
peccato di presunzione…. Carlo sani
di molti di noi
Non si può sostenere che se fosse
non sia preferibile e meno sgradito
di peccato che
Se fosse, lascia alla speranza
uno spiraglio
Peccato che, ha la consapevolezza
che tanto cosi non può andare
Se fosse, non preclude tende
al meglio a evitare suo malgrado
Peccato che, ha in se il pentimento
ancora prima dell’accaduto
Se fosse, mi ha sempre fatto
pensare a un affaccio migliore
nel domani
Peccato che, mi ha tolto la certezza
la convinzione di potercela fare
Se fosse possibile concederei a tutti
una
opportunità, a meno che questo mio
desiderio non sia per qualcuno un
peccato di presunzione…. Carlo sani
Sarcasmo
Lei o nessuna! nessuna non esiste
lei non ha nome, quindi chiunque
cioè tutte
Chi dice questo è dunque
incontentabile e molto
indeciso
Carlo Sani
lei non ha nome, quindi chiunque
cioè tutte
Chi dice questo è dunque
incontentabile e molto
indeciso
Carlo Sani
martedì 26 ottobre 2010
Uno che
Ho la fortuna di scrivere con
immutata dedizione da molto
tempo
Dell’ascoltare il mio profondo
assecondandolo a esprimersi
scrivendone
Mi rendo conto la cultura è una
grande dote ma è pur sempre
appresa
Poesia tu vivi nell’ascoltare
il proprio sentire
Per chi ne è capace la poesia è innata
non conosce dottrine o insegnamenti
quella è libera di esprimersi
Sono solo uno che da sempre
insegue il suo darsi retta
E fino a quando avrò orecchio
per
percepire chi vorrà continuerà
a leggerne
Carlo Sani
immutata dedizione da molto
tempo
Dell’ascoltare il mio profondo
assecondandolo a esprimersi
scrivendone
Mi rendo conto la cultura è una
grande dote ma è pur sempre
appresa
Poesia tu vivi nell’ascoltare
il proprio sentire
Per chi ne è capace la poesia è innata
non conosce dottrine o insegnamenti
quella è libera di esprimersi
Sono solo uno che da sempre
insegue il suo darsi retta
E fino a quando avrò orecchio
per
percepire chi vorrà continuerà
a leggerne
Carlo Sani
lunedì 25 ottobre 2010
Non c’è
Non c’è e tutti cercano
di capire chi e cosa
Non c’è giorno che vorrei riprendermi
un po’ del tempo che ho sciupato
Non c’è stato mai una sola volta che
il pentimento mi abbia impedito di
ricadere negli errori di sempre
Non c’è donna che pur sapendo
il mio contrastate i sentimenti
non si sia dedicata a me con
tanto entusiasmo
Non c’è situazione che mi imbarazzi
anche
se preferisco evitare la confusione
schivando ostacoli insormontabili
Non c’è mai stato nessun episodio,nessun
modo di pensare che mi abbia convinto
dell’esatto contrario
Non c’è nell’uomo la convinzione
che
la soprafazione di ideali contrapposti
non danno il diritto di decidere
calpestandoli le sorti di altre
miserabili esistenze
Mi sono reso conto con sofferenza che per molti
versi sono un uomo nato coi sentimenti sbagliati
in un epoca in cui le coscienze sono dettate dagli
umori più bizzarri
Non c’è bocca che abbia taciuto
nel momento in cui il silenzio
era d’obbligo
Non ci sarà mai luogo in cui la natura
pienamente conservata e rispettata
nella sua più totale armonia
che io non vorrei vedere
Carlo Sani
di capire chi e cosa
Non c’è giorno che vorrei riprendermi
un po’ del tempo che ho sciupato
Non c’è stato mai una sola volta che
il pentimento mi abbia impedito di
ricadere negli errori di sempre
Non c’è donna che pur sapendo
il mio contrastate i sentimenti
non si sia dedicata a me con
tanto entusiasmo
Non c’è situazione che mi imbarazzi
anche
se preferisco evitare la confusione
schivando ostacoli insormontabili
Non c’è mai stato nessun episodio,nessun
modo di pensare che mi abbia convinto
dell’esatto contrario
Non c’è nell’uomo la convinzione
che
la soprafazione di ideali contrapposti
non danno il diritto di decidere
calpestandoli le sorti di altre
miserabili esistenze
Mi sono reso conto con sofferenza che per molti
versi sono un uomo nato coi sentimenti sbagliati
in un epoca in cui le coscienze sono dettate dagli
umori più bizzarri
Non c’è bocca che abbia taciuto
nel momento in cui il silenzio
era d’obbligo
Non ci sarà mai luogo in cui la natura
pienamente conservata e rispettata
nella sua più totale armonia
che io non vorrei vedere
Carlo Sani
giovedì 21 ottobre 2010
Stradina
Albero ai margini di una curva di uno
sterrato con pietruzze in sparpagliato
disordine
Stradina che non conosci il caotico
viandare, che ti isoli di svolta
in curva
Carraia che non a caso percorri quei
terreni di una campagna grigia, dai
contorni sfocati e indefiniti in
una bruma che tutto avvolge
che tutto adombra
Sentiero che vigili nel tuo
percorrere i campi che in
te si delimitano
Stradina nel tuo districato proseguire
molti i cespugli che si accostano con
i loro ramoscelli punto d’appoggio
per uccelli stanchi nel vento
Nel tuo tragitto solo alcuni sparsi
casolari nel dispiegarsi della grande
campagna
Tante le stradine che valicano i fondi
di
campagne ben tenute, curate al meglio
mentre del loro polveroso transitare
nessuno se ne cura
Carlo Sani
sterrato con pietruzze in sparpagliato
disordine
Stradina che non conosci il caotico
viandare, che ti isoli di svolta
in curva
Carraia che non a caso percorri quei
terreni di una campagna grigia, dai
contorni sfocati e indefiniti in
una bruma che tutto avvolge
che tutto adombra
Sentiero che vigili nel tuo
percorrere i campi che in
te si delimitano
Stradina nel tuo districato proseguire
molti i cespugli che si accostano con
i loro ramoscelli punto d’appoggio
per uccelli stanchi nel vento
Nel tuo tragitto solo alcuni sparsi
casolari nel dispiegarsi della grande
campagna
Tante le stradine che valicano i fondi
di
campagne ben tenute, curate al meglio
mentre del loro polveroso transitare
nessuno se ne cura
Carlo Sani
sabato 16 ottobre 2010
Freddo
Da lontano quella nuvola
non fa percepire niente
di bello
Il sole si è dato per disperso
Al suo posto grosse nubi
scaricano il loro freddo
gocciolare
Alba che ti accechi con la
luce dei lampioni fin qui
accesi
Mattino che ti svegli nel dormire
di un giorno dal prolungato sonno
Freddo che si è impadronito
delle mie giornate
Giornate che hanno smesso le
maniche corte per indossare
le calze di lana
Giornate che porteranno con
se i brividi di un gelido inverno
Carlo Sani
non fa percepire niente
di bello
Il sole si è dato per disperso
Al suo posto grosse nubi
scaricano il loro freddo
gocciolare
Alba che ti accechi con la
luce dei lampioni fin qui
accesi
Mattino che ti svegli nel dormire
di un giorno dal prolungato sonno
Freddo che si è impadronito
delle mie giornate
Giornate che hanno smesso le
maniche corte per indossare
le calze di lana
Giornate che porteranno con
se i brividi di un gelido inverno
Carlo Sani
In barca
Primo pomeriggio il sole si è lievemente stinto
rimane alto dov’è a fare da “ meridiano” con
i suoi
raggi, in una tavola di piatto mare che fatica
a spingersi a riva
Voglia di remare sospingendo verso la marina
una
barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
rimane alto dov’è a fare da “ meridiano” con
i suoi
raggi, in una tavola di piatto mare che fatica
a spingersi a riva
Voglia di remare sospingendo verso la marina
una
barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
mercoledì 13 ottobre 2010
Pelago
Il sole che tinge d’oro con i suoi
raggi più lucenti un flemmatico mare
Ramato contrasto nel blu di un mare
che si trastulla in un quieto ondulare
Placido mare che non scuote
onda non increspa flutto
Grande pletora che in te si acceca
nel suo risplendere il sole di tutti
i giorni
In te grande pelago le nuvole di tutti i cieli
scrosciano la pioggia di tutti i temporali
Mare con te ho passato i giorni
migliori delle vacanze più incantevoli
Mare con te ho divagato nei ricordi
di un tempo recondito e ineguagliabile
Grandi le distese d’acqua
di un unico mare nostro
Carlo Sani
raggi più lucenti un flemmatico mare
Ramato contrasto nel blu di un mare
che si trastulla in un quieto ondulare
Placido mare che non scuote
onda non increspa flutto
Grande pletora che in te si acceca
nel suo risplendere il sole di tutti
i giorni
In te grande pelago le nuvole di tutti i cieli
scrosciano la pioggia di tutti i temporali
Mare con te ho passato i giorni
migliori delle vacanze più incantevoli
Mare con te ho divagato nei ricordi
di un tempo recondito e ineguagliabile
Grandi le distese d’acqua
di un unico mare nostro
Carlo Sani
martedì 12 ottobre 2010
Oggi
Un pallido sole mi ha accolto
col suo caldo tepore sulla pelle
Fresca piacevole la carezza sul viso
di un’aria gradevolmente respirabile
Un parco ancora tutto bagnato dal sudore
della notte che bagna di refrigerio tutto
il suo erboso manto
Accogliente e tranquillo ritrovarsi nell’incantevole
verde di alberi dalle fronde vigorose e leggiadre
all’apparire
Erba che sa dei sapori freschi della terra
Terra che germogli i cespugli coi fiori
dallo sbocciare profumato e incantato
Sereno e coinvolgente passeggiare nei discreti
viali in rispettoso silenzio assorbito in un
proficuo pensare
Viali che attraversano il parco tutti
i giorni sempre nella stessa direzione
Piacevolmente disteso assaporo questo
risvegliarmi in un nuovo gioioso
giorno della mia vita, grato
continuo a percorrere
i miei passi
Carlo Sani
col suo caldo tepore sulla pelle
Fresca piacevole la carezza sul viso
di un’aria gradevolmente respirabile
Un parco ancora tutto bagnato dal sudore
della notte che bagna di refrigerio tutto
il suo erboso manto
Accogliente e tranquillo ritrovarsi nell’incantevole
verde di alberi dalle fronde vigorose e leggiadre
all’apparire
Erba che sa dei sapori freschi della terra
Terra che germogli i cespugli coi fiori
dallo sbocciare profumato e incantato
Sereno e coinvolgente passeggiare nei discreti
viali in rispettoso silenzio assorbito in un
proficuo pensare
Viali che attraversano il parco tutti
i giorni sempre nella stessa direzione
Piacevolmente disteso assaporo questo
risvegliarmi in un nuovo gioioso
giorno della mia vita, grato
continuo a percorrere
i miei passi
Carlo Sani
domenica 10 ottobre 2010
Pensandoci bene
Mi sono reso conto che molti miei scritti sono
tendenzialmente malinconici, cupi e privi di
inutili fronzoli
Mi è stato detto che fanno meditare pensare e non
invocano niente di allegro, come potrebbe essere
diversamente se allo schifo quotidiano non c’è
freno alcuno
Non è che nascendo sapendo di dover morire
sia il proscenio più entusiasmante da augurarsi
Quanti giorni si vorrebbero cancellare e subito
dopo vorresti dimenticarti del giorno prima
Quanto tempo della nostra vita dedichiamo
a evitare guai maggiori
Tante le esistenze piene di giorni felici, di giorni
di grandi soddisfazioni e di spensierato divertirsi
anche se tutto questo stare bene non appaga
mai la
vita completamente, perché non fa dimenticare
della morte e non ne allontana il suo avverarsi
Non credo si possa essere pienamente contenti
perché in noi esiste il piacere della cattiveria
che giorno dopo giorno coltiviamo nella
perfidia più “sfrontata” e penalizzante
Tempo addietro ho scritto che il meglio
di tutto
è
dentro di noi, perciò conoscendoci di più
migliorandoci non solo vivremmo meglio io
e voi, ma anche io nel rispetto di me stesso
e di tutto quello che giornalmente condivido
con la natura la vita quotidiana
Carlo Sani
tendenzialmente malinconici, cupi e privi di
inutili fronzoli
Mi è stato detto che fanno meditare pensare e non
invocano niente di allegro, come potrebbe essere
diversamente se allo schifo quotidiano non c’è
freno alcuno
Non è che nascendo sapendo di dover morire
sia il proscenio più entusiasmante da augurarsi
Quanti giorni si vorrebbero cancellare e subito
dopo vorresti dimenticarti del giorno prima
Quanto tempo della nostra vita dedichiamo
a evitare guai maggiori
Tante le esistenze piene di giorni felici, di giorni
di grandi soddisfazioni e di spensierato divertirsi
anche se tutto questo stare bene non appaga
mai la
vita completamente, perché non fa dimenticare
della morte e non ne allontana il suo avverarsi
Non credo si possa essere pienamente contenti
perché in noi esiste il piacere della cattiveria
che giorno dopo giorno coltiviamo nella
perfidia più “sfrontata” e penalizzante
Tempo addietro ho scritto che il meglio
di tutto
è
dentro di noi, perciò conoscendoci di più
migliorandoci non solo vivremmo meglio io
e voi, ma anche io nel rispetto di me stesso
e di tutto quello che giornalmente condivido
con la natura la vita quotidiana
Carlo Sani
Pensierando
Quando l’uomo si adatta si configura in quello
che la natura ha predisposto è piacevole farne
parte prenderne possesso disporre di questa
armoniosa sostenibilità tutto quello che è
tollerabile tutto ciò che è ammissibile
non
deteriora non prevarica non altera gli
equilibri le proporzioni delle cose
Semplici criteri che l’uomo
non ha ancora interiorizzato
Spesso "eccedendo" dissennatamente
con ingiustificata
costante caparbietà l'uomo rovina questo
irripetibile e incontrovertibile connubio
tra natura e individuo
Il creato che non sia più mortificato
Carlo Sani
che la natura ha predisposto è piacevole farne
parte prenderne possesso disporre di questa
armoniosa sostenibilità tutto quello che è
tollerabile tutto ciò che è ammissibile
non
deteriora non prevarica non altera gli
equilibri le proporzioni delle cose
Semplici criteri che l’uomo
non ha ancora interiorizzato
Spesso "eccedendo" dissennatamente
con ingiustificata
costante caparbietà l'uomo rovina questo
irripetibile e incontrovertibile connubio
tra natura e individuo
Il creato che non sia più mortificato
Carlo Sani
martedì 5 ottobre 2010
I ricordi
Forte il sentimento provocato nel ritrovare
quelli che erano solamente ricordi smarriti
negli anni trascorsi di una vita fatta d’altro
Quei sentimenti nascosti e taciuti
nei pensieri a memoria di un passato
Impronte che nella memoria
diventano rimpianti
Spicchi invecchiati negli anni, mai smarriti
rinvigoriti nell’attesa dell’opportunità che
non avvisa di quando di come
Ricordi che squarciano di dolore
il cuore al solo ripensarci
Ricordi che esaltano la predisposizione
a ricondurli a gradita memoria
Coi ricordi di una vita di ognuno si
riempirebbe l’esistenza di chi sta per nascere
I ricordi hanno riempito di contenuto le giornate
più inutili dandole un senso, evitando di svuotarle
della vita
Carlo Sani
quelli che erano solamente ricordi smarriti
negli anni trascorsi di una vita fatta d’altro
Quei sentimenti nascosti e taciuti
nei pensieri a memoria di un passato
Impronte che nella memoria
diventano rimpianti
Spicchi invecchiati negli anni, mai smarriti
rinvigoriti nell’attesa dell’opportunità che
non avvisa di quando di come
Ricordi che squarciano di dolore
il cuore al solo ripensarci
Ricordi che esaltano la predisposizione
a ricondurli a gradita memoria
Coi ricordi di una vita di ognuno si
riempirebbe l’esistenza di chi sta per nascere
I ricordi hanno riempito di contenuto le giornate
più inutili dandole un senso, evitando di svuotarle
della vita
Carlo Sani
domenica 3 ottobre 2010
O voi
Che dormite uno accanto all’altro complici
in un dormiente sonno che assenti cullati
dal sognare non vi curate d’altro
Perché stropicciare incolpevoli lenzuola
di una alcova ricettacolo dei vostri “orgasmi”
Perché impalpabili guanciali e amabili
federe obbligate ad ascoltare il vostro affanno
Perché di tutto ciò mi è rimasto un avvilente
e
doloroso ricordare, forse perché ho confuso
e ho amato sempre le donne sbagliate!!
Carlo Sani
in un dormiente sonno che assenti cullati
dal sognare non vi curate d’altro
Perché stropicciare incolpevoli lenzuola
di una alcova ricettacolo dei vostri “orgasmi”
Perché impalpabili guanciali e amabili
federe obbligate ad ascoltare il vostro affanno
Perché di tutto ciò mi è rimasto un avvilente
e
doloroso ricordare, forse perché ho confuso
e ho amato sempre le donne sbagliate!!
Carlo Sani
Onda di mare
Quel ciuffo di mare che non vuole
rimanere acconciato e composto
perché come onda segue
il suo navigare
Carlo Sani
rimanere acconciato e composto
perché come onda segue
il suo navigare
Carlo Sani
Mare
Perché arricciato mare quella
schiuma
è di rabbia perché spiaggiandoti
vedresti finalmente il tuo
burrascoso infrangerti!?
Carlo Sani
schiuma
è di rabbia perché spiaggiandoti
vedresti finalmente il tuo
burrascoso infrangerti!?
Carlo Sani
sabato 2 ottobre 2010
l'Età
Andando appresso all’età si rinuncia
a rimanere giovani e non si può
evitare d’invecchiare con essa
Carlo Sani
a rimanere giovani e non si può
evitare d’invecchiare con essa
Carlo Sani
Eremo
Cosa fai nel tuo silenzio tutto solo nel verde nascosto
Nascondiglio dai rumorosi pretesti quotidiani
Mansueta pace nell’eremo all’ombra di vigorosi
alberi, tra le foglie di floridi cespugli , nei colori
dei fiori nel verde dell’erba, foraggio di caprette
al pascolo
Un unico colore dalle sfumature mutevoli
a confezionare
questo incantevole frammento di natura
Brama di silenzioso ascoltare
i commenti dell’anima
La natura nell’eremo non conosce molestie
ma vive nel gusto piacevole della gaiezza
L’eremo non nasconde verità vuole
chiarezza evitando la menzogna
L’eremo col suo trasparente
percorrere le ore di tutti i giorni
Nell’eremo tutto è più a portata di mano
le allunghi accarezzi il cielo, le porgi
una fonte le lava, le stendi un manto
delicato d’erba le accarezza
Forte inteso lo scrosciare della
pioggia che affoga la terra
Forte intenso il boato del tuono che
col suo fragore sventra le nubi
Forte intenso il sole a picco che
arroventa le rocce intiepidisce l’erba
Forte intenso il lamento del vento
che zittisce le intimidite foglie
Eremo non ti allontanare da dove sei
quando
avrò bisogno di te saprò dove trovarti
Carlo Sani
Nascondiglio dai rumorosi pretesti quotidiani
Mansueta pace nell’eremo all’ombra di vigorosi
alberi, tra le foglie di floridi cespugli , nei colori
dei fiori nel verde dell’erba, foraggio di caprette
al pascolo
Un unico colore dalle sfumature mutevoli
a confezionare
questo incantevole frammento di natura
Brama di silenzioso ascoltare
i commenti dell’anima
La natura nell’eremo non conosce molestie
ma vive nel gusto piacevole della gaiezza
L’eremo non nasconde verità vuole
chiarezza evitando la menzogna
L’eremo col suo trasparente
percorrere le ore di tutti i giorni
Nell’eremo tutto è più a portata di mano
le allunghi accarezzi il cielo, le porgi
una fonte le lava, le stendi un manto
delicato d’erba le accarezza
Forte inteso lo scrosciare della
pioggia che affoga la terra
Forte intenso il boato del tuono che
col suo fragore sventra le nubi
Forte intenso il sole a picco che
arroventa le rocce intiepidisce l’erba
Forte intenso il lamento del vento
che zittisce le intimidite foglie
Eremo non ti allontanare da dove sei
quando
avrò bisogno di te saprò dove trovarti
Carlo Sani
venerdì 1 ottobre 2010
Alba
Alba che duri lo spazio di un risveglio
Alba dagli intensi indefiniti barlumi
Notte che finisci all'ultimo sbadiglio
Alba che socchiudi gli occhi ai primi
bagliori del giorno
Alba che ha fumato i mozziconi delle
sigarette di interminabili notti
Alba che allo sfocare della notte
esalti i tuoi contorni
Alba che sfuggi alla notte
e ti sottrai al giorno
Ci sono notti che finiscono
all’alba al chiaror di luna
Tante le albe attese cercando
di archiviare notti insonni
All’alba ho iniziato tutti i giorni
della mia vita e all’alba dell’ultimo
mio giorno non sarò assente
Carlo sani
Alba dagli intensi indefiniti barlumi
Notte che finisci all'ultimo sbadiglio
Alba che socchiudi gli occhi ai primi
bagliori del giorno
Alba che ha fumato i mozziconi delle
sigarette di interminabili notti
Alba che allo sfocare della notte
esalti i tuoi contorni
Alba che sfuggi alla notte
e ti sottrai al giorno
Ci sono notti che finiscono
all’alba al chiaror di luna
Tante le albe attese cercando
di archiviare notti insonni
All’alba ho iniziato tutti i giorni
della mia vita e all’alba dell’ultimo
mio giorno non sarò assente
Carlo sani
Tutto ciò
Cielo
guardando il cielo vorrei spiccare il volo
Terra
la terra non ne conosciamo un altra uguale
Mare
mutevole infrangersi in perenne movimento
Acqua
l’odore dell’acqua la memoria del mondo
Sole
da sempre brucia senza mai scottarsi
Luna
l’unica sentinella a cui non viene
mai concesso di riposare
Universo
cosmologicamente ineluttabile
Stelle
lampadine mai spente sempre rinnovabili
Popoli
tante le masse popolari un solo e unico
individuo l’essere umano
Religione
nasce con noi, però troppo spesso
c’è ne dimentichiamo
Benessere
rende i desideri credibili realtà
Progresso
essenziale se moderatamente controllato
Povertà, fame, tribolazione
l’una si porta drasticamente
e costantemente appresso le altre
Malattia, carestie, morte
lotta continua a tutto campo
molte le battaglie vinte
Guerra, atrocità, lutti
solo morte distruzione sofferenza mai
insegnato nulla di diverso che sperare
in una onorevole resa
Ecco questo è il mondo la realtà
in cui giorno dopo giorno l’uomo
ne è interprete e nello stesso
tempo spettatore
Carlo Sani
guardando il cielo vorrei spiccare il volo
Terra
la terra non ne conosciamo un altra uguale
Mare
mutevole infrangersi in perenne movimento
Acqua
l’odore dell’acqua la memoria del mondo
Sole
da sempre brucia senza mai scottarsi
Luna
l’unica sentinella a cui non viene
mai concesso di riposare
Universo
cosmologicamente ineluttabile
Stelle
lampadine mai spente sempre rinnovabili
Popoli
tante le masse popolari un solo e unico
individuo l’essere umano
Religione
nasce con noi, però troppo spesso
c’è ne dimentichiamo
Benessere
rende i desideri credibili realtà
Progresso
essenziale se moderatamente controllato
Povertà, fame, tribolazione
l’una si porta drasticamente
e costantemente appresso le altre
Malattia, carestie, morte
lotta continua a tutto campo
molte le battaglie vinte
Guerra, atrocità, lutti
solo morte distruzione sofferenza mai
insegnato nulla di diverso che sperare
in una onorevole resa
Ecco questo è il mondo la realtà
in cui giorno dopo giorno l’uomo
ne è interprete e nello stesso
tempo spettatore
Carlo Sani
mercoledì 29 settembre 2010
Acqua
Acqua da goccia piovuta ti sei trasformata
in acqua che scorre
Acqua hai bagnato i giorni di tutti i secoli
Acqua che lambisci
le rive di qualsiasi sponda di questa terra
Acqua dall’apparenza sempre differente
ma uguale
a quella dei visi che in te si rispecchiano
Acqua che più si lava e più si sporca
Acqua siamo fatti di te, di te viviamo senza
potere farne dammeno
Acqua che ci accogli in grembo
che
riveli di noi con le lacrime del primo pianto
Lacrime di soddisfazione di disperazione
che
hanno solcato le guance in tutti i tempi
Acqua che ha
risolto grandi dilemmi in tutte le epoche
L’acqua che ha “grondato” l’umanità
annegando
la vita della popolazione di intere città
Acqua che nel suo scorrere si rinnova
e da nuova vita
Acqua che puntualmente, ciclicamente
ci ha
dato il benvenuto e immancabilmente
ci accompagnerà sino all’ultimo
Carlo Sani
in acqua che scorre
Acqua hai bagnato i giorni di tutti i secoli
Acqua che lambisci
le rive di qualsiasi sponda di questa terra
Acqua dall’apparenza sempre differente
ma uguale
a quella dei visi che in te si rispecchiano
Acqua che più si lava e più si sporca
Acqua siamo fatti di te, di te viviamo senza
potere farne dammeno
Acqua che ci accogli in grembo
che
riveli di noi con le lacrime del primo pianto
Lacrime di soddisfazione di disperazione
che
hanno solcato le guance in tutti i tempi
Acqua che ha
risolto grandi dilemmi in tutte le epoche
L’acqua che ha “grondato” l’umanità
annegando
la vita della popolazione di intere città
Acqua che nel suo scorrere si rinnova
e da nuova vita
Acqua che puntualmente, ciclicamente
ci ha
dato il benvenuto e immancabilmente
ci accompagnerà sino all’ultimo
Carlo Sani
lunedì 27 settembre 2010
Giorno
Ogni giorno il giorno ci accorcia la vita
Il giorno si sveglia all’alba di ogni dì
Il giorno si affaccia su risvegli pieni di sonno
Non c’è alba senza un nuovo giorno
La notte che spruzza
di rugiada le cose posandosi su di esse
Il giorno riscalda la notte asciugandola
dei suoi umori
La notte a cui non basta la luna per liberare
il mondo dalle tenebre
Il giorno che vede anche senza i pali della luce
Il giorno mai uguale anche se conta sempre
le stesse ore
Il tempo trascorre le sue ore in giornate
sempre diverse
Di giorno uno come tanti in mezzo agli altri
Di notte finalmente mi ritrovo solo con me stesso
Giorno dopo giorno non interessa come importante
che io ci sia
Carlo Sani
Il giorno si sveglia all’alba di ogni dì
Il giorno si affaccia su risvegli pieni di sonno
Non c’è alba senza un nuovo giorno
La notte che spruzza
di rugiada le cose posandosi su di esse
Il giorno riscalda la notte asciugandola
dei suoi umori
La notte a cui non basta la luna per liberare
il mondo dalle tenebre
Il giorno che vede anche senza i pali della luce
Il giorno mai uguale anche se conta sempre
le stesse ore
Il tempo trascorre le sue ore in giornate
sempre diverse
Di giorno uno come tanti in mezzo agli altri
Di notte finalmente mi ritrovo solo con me stesso
Giorno dopo giorno non interessa come importante
che io ci sia
Carlo Sani
venerdì 24 settembre 2010
Il dolore
Una parola così corta dai coinvolgimenti
infiniti
di un’inesauribile sofferenza
Non c’è sofferenza che non parli
con lo stesso grido di dolore
Non c’è dolore
che non si ascolti con grande sofferenza
Il dolore non ha buona educazione non
domanda permesso ti aggredisce con
la determinazione di farti male
Quando sei afflitto la tribolazione non molla
si da solo il cambio dal dolore più “vivo”
alla sofferenza più penetrante
C’è anche chi
nel dolore assapora il godimento più piacevole
Lacerante e angoscioso è il ricordo che lasciano
di se il dolore la sofferenza
Io non gli ho mai dato confidenza non è bastato
perché
di dolore e di sofferenza è piena la mia esistenza
Carlo Sani
infiniti
di un’inesauribile sofferenza
Non c’è sofferenza che non parli
con lo stesso grido di dolore
Non c’è dolore
che non si ascolti con grande sofferenza
Il dolore non ha buona educazione non
domanda permesso ti aggredisce con
la determinazione di farti male
Quando sei afflitto la tribolazione non molla
si da solo il cambio dal dolore più “vivo”
alla sofferenza più penetrante
C’è anche chi
nel dolore assapora il godimento più piacevole
Lacerante e angoscioso è il ricordo che lasciano
di se il dolore la sofferenza
Io non gli ho mai dato confidenza non è bastato
perché
di dolore e di sofferenza è piena la mia esistenza
Carlo Sani
domenica 19 settembre 2010
Dimentica
Dimenticami anche io ho cercato di farlo
ma troppi i ricordi che mi riportano
e
mi legano al presente
Dimenticati del nostro primo bacio ho bruciato
con la stessa intensità le labbra della bocca
di
tutte le donne che me l’hanno offerta
Dimentica se avvolte ti ho detto ti amo, tanta
la
foga di quegli attimi che mi offuscava la ragione
Ricordi l’anello che ti ho regalato l’orefice che
me
lo ha venduto da quel giorno si è dimenticato
della mia faccia, non mi sono fatto più vedere
Dimenticati se ti ho giurato amore eterno
mai
pensato di scampare così a lungo
mai con una come te
Indimenticabile l’ultima vacanza passata
insieme
proprio per quello non si è più ripetuta
Cosa mi ha spinto a dimenticarmi di noi
quello
che non c’è stato mai...l’amore
Carlo Sani
ma troppi i ricordi che mi riportano
e
mi legano al presente
Dimenticati del nostro primo bacio ho bruciato
con la stessa intensità le labbra della bocca
di
tutte le donne che me l’hanno offerta
Dimentica se avvolte ti ho detto ti amo, tanta
la
foga di quegli attimi che mi offuscava la ragione
Ricordi l’anello che ti ho regalato l’orefice che
me
lo ha venduto da quel giorno si è dimenticato
della mia faccia, non mi sono fatto più vedere
Dimenticati se ti ho giurato amore eterno
mai
pensato di scampare così a lungo
mai con una come te
Indimenticabile l’ultima vacanza passata
insieme
proprio per quello non si è più ripetuta
Cosa mi ha spinto a dimenticarmi di noi
quello
che non c’è stato mai...l’amore
Carlo Sani
sabato 18 settembre 2010
La speranza
In un domani in cui
il
menefreghismo diventi cognizione
Che il disinteresse diventi
prodigarsi
la povertà diventi la fame
per chi fame non ha
Carlo Sani
il
menefreghismo diventi cognizione
Che il disinteresse diventi
prodigarsi
la povertà diventi la fame
per chi fame non ha
Carlo Sani
venerdì 17 settembre 2010
L’aereo il treno
Un treno che parte un aereo che vola
in cielo giocando a rimpiattino tra le nuvole
Treno che non ha mai pagato il biglietto
per fare da spettatore ai tanti mutevoli
paesaggi che uno dopo l’altro li lascia
a guardia di fredde rotaie
Il cielo tracciato in lungo e in largo
non perde mai la rotta
Cielo che nel tuo profondo infinito
hai i misteri del mondo
Strano in treno per quanto ti avvicini
all’ultimo
vagone continui ad andare in avanti
Tante le gallerie che si lasciano dietro
grossi fiocchi di neve e finiscono col
sole alto a rischiarare lo scomparto
L’aereo che ti offre per cuscino
la più confortevole delle nuvole
Il treno con la foga di
“procedere” di stantuffo in stantuffo
L’aereo il treno con un’identica
meta quella di portarci destinazione
Carlo Sani
in cielo giocando a rimpiattino tra le nuvole
Treno che non ha mai pagato il biglietto
per fare da spettatore ai tanti mutevoli
paesaggi che uno dopo l’altro li lascia
a guardia di fredde rotaie
Il cielo tracciato in lungo e in largo
non perde mai la rotta
Cielo che nel tuo profondo infinito
hai i misteri del mondo
Strano in treno per quanto ti avvicini
all’ultimo
vagone continui ad andare in avanti
Tante le gallerie che si lasciano dietro
grossi fiocchi di neve e finiscono col
sole alto a rischiarare lo scomparto
L’aereo che ti offre per cuscino
la più confortevole delle nuvole
Il treno con la foga di
“procedere” di stantuffo in stantuffo
L’aereo il treno con un’identica
meta quella di portarci destinazione
Carlo Sani
giovedì 16 settembre 2010
Fretta
Porto sempre con me la fretta
in tutte le cose che faccio
Anche ora dalla fretta
non so se imprimere di idee
un foglio di carta o impressionare
il display di un pc in stanco relax
Ho deciso di dare forma e contenuti
ai quadretti di un anonimo quadernetto
La fretta in fretta e furia
si esaurisce troppo velocemente
Sembra ieri che ho smesso le braghe
corte
mi rivedo nei pantaloncini
corti di mio nipote
Le idee più belle sono
state
fulminate in un lampo
Mai smesso di scrivere frasi incomplete
perché
dalla fretta ho messo costantemente
in confusione la mia mente
Mi sono sempre innamorato in fretta
ho
macinato gli affetti migliori delle
donne più care
La decisione di cui ho più rammarico
è essermi infilato la fede al dito
con troppa approssimativa fretta
La flemma intorbidisce le idee
la fretta “ infiamma” il cervello
La calma si nutre di tempi lenti
La fretta si nutre di ritmi agitati
e di trascurabili abitudini
Non c’è fretta che giustifichi
non avere fretta di smettere
di andare sempre di corsa
Carlo Sani
in tutte le cose che faccio
Anche ora dalla fretta
non so se imprimere di idee
un foglio di carta o impressionare
il display di un pc in stanco relax
Ho deciso di dare forma e contenuti
ai quadretti di un anonimo quadernetto
La fretta in fretta e furia
si esaurisce troppo velocemente
Sembra ieri che ho smesso le braghe
corte
mi rivedo nei pantaloncini
corti di mio nipote
Le idee più belle sono
state
fulminate in un lampo
Mai smesso di scrivere frasi incomplete
perché
dalla fretta ho messo costantemente
in confusione la mia mente
Mi sono sempre innamorato in fretta
ho
macinato gli affetti migliori delle
donne più care
La decisione di cui ho più rammarico
è essermi infilato la fede al dito
con troppa approssimativa fretta
La flemma intorbidisce le idee
la fretta “ infiamma” il cervello
La calma si nutre di tempi lenti
La fretta si nutre di ritmi agitati
e di trascurabili abitudini
Non c’è fretta che giustifichi
non avere fretta di smettere
di andare sempre di corsa
Carlo Sani
Mare nostro
Il mare nella foto mi ha fatto l'effetto di una vecchia
conoscenza che allungandosi in grosso e benevolo maroso
stesse
per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto ammantandomi
tutto nelle sue schiumose onde
Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava
in ordine sparso, di bianco pallido l'abbronzatura
perenne del mio viso regalandomi un'intrigante
sembianza da “giovane lupo di mare”
Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia calmo, mosso
o sul “tumultuoso” in ogni caso non si può evitare di
fermarsi a considerare con ossequiosa “ammirazione”
Questo è quello che per molte stagioni della mia vita
ho apprezzato e vissuto mentre ora è solo un incalzante
e struggente ricordo che ho di Lui
A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai
Carlo Sani
conoscenza che allungandosi in grosso e benevolo maroso
stesse
per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto ammantandomi
tutto nelle sue schiumose onde
Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava
in ordine sparso, di bianco pallido l'abbronzatura
perenne del mio viso regalandomi un'intrigante
sembianza da “giovane lupo di mare”
Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia calmo, mosso
o sul “tumultuoso” in ogni caso non si può evitare di
fermarsi a considerare con ossequiosa “ammirazione”
Questo è quello che per molte stagioni della mia vita
ho apprezzato e vissuto mentre ora è solo un incalzante
e struggente ricordo che ho di Lui
A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai
Carlo Sani
mercoledì 15 settembre 2010
Giornate storte
Cosa scrivo e perché scrivere se non mi va ho una
notevole
dose di nervosismo addosso e ce l’ho con tutto e tutti
Mi sono deteriorato a vedere le facce sentire i discorsi
di tutti
i giorni anche se penso che avendo molto ma molto di
più
di quel molto che mi manca sarebbe la stessa cosa sono
giornate fatte così
Veramente adesso mi stanno alle calcagna con più assiduità
gettandomi
in un nero sconforto forse per questo che me ne sono accorto
Contemplerei volentieri e ascolterei con interesse la natura
nella quale
il mio quartiere è immerso ma il progresso con tutta la sua
premura e il frastuono mi toglie anche questo ritrovarmi
Non dico che la città non sia bella, da tenere d’occhio
non si
risparmi nell’offrirsi nelle più svariate opportunità
C’è però qualcosa in giornate come questa che
mi convince
che non è questo il posto in cui vorrei essere
in questi momenti
Ho provato in più occasioni di cercare di scrollarmi
dalle
spalle questo gravame dando “fiato” alle gomme
della
mia moto smanettando sul cambio osando qualche
piega più del lecito per darmi una smossa
Ho fatto chilometri il più delle volte in direzione
delle
nostre sontuose montagne lussureggianti di verde
con incontaminati boschi tutti da scoprire in lunghe
scarpinate
Stare lontano dal rintronante quotidiano cittadino
quasi
mai migliora la sorte di giornate come queste
Credo che il vero problema anche togliendomi i panni
di tutti i giorni è che non saprei a chi darli perché
sono sicuro che i panni degli l’altri nessuno
li vuole
Allora mi metto le mani in tasca e continuo
a camminare smettendo di divagare
Carlo Sani
notevole
dose di nervosismo addosso e ce l’ho con tutto e tutti
Mi sono deteriorato a vedere le facce sentire i discorsi
di tutti
i giorni anche se penso che avendo molto ma molto di
più
di quel molto che mi manca sarebbe la stessa cosa sono
giornate fatte così
Veramente adesso mi stanno alle calcagna con più assiduità
gettandomi
in un nero sconforto forse per questo che me ne sono accorto
Contemplerei volentieri e ascolterei con interesse la natura
nella quale
il mio quartiere è immerso ma il progresso con tutta la sua
premura e il frastuono mi toglie anche questo ritrovarmi
Non dico che la città non sia bella, da tenere d’occhio
non si
risparmi nell’offrirsi nelle più svariate opportunità
C’è però qualcosa in giornate come questa che
mi convince
che non è questo il posto in cui vorrei essere
in questi momenti
Ho provato in più occasioni di cercare di scrollarmi
dalle
spalle questo gravame dando “fiato” alle gomme
della
mia moto smanettando sul cambio osando qualche
piega più del lecito per darmi una smossa
Ho fatto chilometri il più delle volte in direzione
delle
nostre sontuose montagne lussureggianti di verde
con incontaminati boschi tutti da scoprire in lunghe
scarpinate
Stare lontano dal rintronante quotidiano cittadino
quasi
mai migliora la sorte di giornate come queste
Credo che il vero problema anche togliendomi i panni
di tutti i giorni è che non saprei a chi darli perché
sono sicuro che i panni degli l’altri nessuno
li vuole
Allora mi metto le mani in tasca e continuo
a camminare smettendo di divagare
Carlo Sani
martedì 14 settembre 2010
A volte
A volte basta ascoltare una canzone per aprire
voragini di tristezza.
A volte a saperle raccontare si possono dire
delle meravigliose bugie.
A volte basta un'occhiata per innamorarsi e una
per tradire.
A volte bisogna saper esternare le emozioni
che si temono.
A volte ci sono assenze che fanno rumore
Mi è parso avvolte di vedere nella notte Bagliori
di
magica luce......erano i tuoi occhi
Carlo Sani
voragini di tristezza.
A volte a saperle raccontare si possono dire
delle meravigliose bugie.
A volte basta un'occhiata per innamorarsi e una
per tradire.
A volte bisogna saper esternare le emozioni
che si temono.
A volte ci sono assenze che fanno rumore
Mi è parso avvolte di vedere nella notte Bagliori
di
magica luce......erano i tuoi occhi
Carlo Sani
lunedì 13 settembre 2010
Stati d’animo
Felice nell’anima contento nel cuore
Cuore che soddisfatto batte il tempo
di rintocchi colmi d’amore
Non più lo sguardo
fisso in distaccate occhiate
Grande il compiacimento quando
la felicità riesce
a impadronirsi
di me
trafiggendomi lo sguardo riempiendomi
di nuovo fervore
Tutta nuova l’immaginazione che nello
scorrere del giorno mi compenetra
la vista
Luce nuova negli occhi a cancellare
l’astratto dei giorni precedenti
Tanta la fretta di chiudersi
la
porta di casa alle spalle con
l’ansia di discendere l’ultimo scalino
Svoltare gli angoli e cambiare
gli
stessi marciapiedi di tutti
i giorni senza la voglia
di fermarsi e di tornare
a casa
Stati d’animo che fanno scandire forte
il petto e sbuffare il respiro
Esaltante l’entusiasmo nel cogliere
l’attimo migliore di quei momenti
Non si sperperano più le ore
in
continui e inutili distinguo
Giorni con la speranza ad avere
nel
cuore la stessa disposizione
d’animo
per non ricadere nel malcontento
nella inquietudine di sempre
Carlo Sani
Cuore che soddisfatto batte il tempo
di rintocchi colmi d’amore
Non più lo sguardo
fisso in distaccate occhiate
Grande il compiacimento quando
la felicità riesce
a impadronirsi
di me
trafiggendomi lo sguardo riempiendomi
di nuovo fervore
Tutta nuova l’immaginazione che nello
scorrere del giorno mi compenetra
la vista
Luce nuova negli occhi a cancellare
l’astratto dei giorni precedenti
Tanta la fretta di chiudersi
la
porta di casa alle spalle con
l’ansia di discendere l’ultimo scalino
Svoltare gli angoli e cambiare
gli
stessi marciapiedi di tutti
i giorni senza la voglia
di fermarsi e di tornare
a casa
Stati d’animo che fanno scandire forte
il petto e sbuffare il respiro
Esaltante l’entusiasmo nel cogliere
l’attimo migliore di quei momenti
Non si sperperano più le ore
in
continui e inutili distinguo
Giorni con la speranza ad avere
nel
cuore la stessa disposizione
d’animo
per non ricadere nel malcontento
nella inquietudine di sempre
Carlo Sani
sabato 11 settembre 2010
Musica
Che ruba le ore di molti sonni
Musica che riempie con le note
le melodie delle canzoni più
belle
La musica che riempie di fantasia
il ripetersi quotidiano
Musica e parole si fondono
in
un unico sentimento
Musica che ha consumato il
diamante delle puntine di
numerosi mangiadischi
Musica che riempie di piacevole
ascoltare ogni angolo
di casa
Le note catturano e si colmano
di emozioni
Emozioni scandite dal ritmo
della musica
Emozioni che nota dopo nota
si
arricchiscono di fantasia
Il giorno la notte hanno come
spartito la natura
Io ho condiviso molti giorni
della vita mia
con
le parole e la musica di tutte
le melodie possibili senza
mai un attimo di noia
La musica mischiandosi
al
frastuono quotidiano
lo rende
più “urbano” e sostenibile
La musica ha reso “immortali”
gli
autori,celebri gli interpreti
La musica ha scandito il tempo
dei giorni migliori
Arrivato alla fine vorrei che
a tenermi compagnia e farmi
coraggio fosse la musica
e le parole della mia
canzone preferita
Carlo Sani
Musica che riempie con le note
le melodie delle canzoni più
belle
La musica che riempie di fantasia
il ripetersi quotidiano
Musica e parole si fondono
in
un unico sentimento
Musica che ha consumato il
diamante delle puntine di
numerosi mangiadischi
Musica che riempie di piacevole
ascoltare ogni angolo
di casa
Le note catturano e si colmano
di emozioni
Emozioni scandite dal ritmo
della musica
Emozioni che nota dopo nota
si
arricchiscono di fantasia
Il giorno la notte hanno come
spartito la natura
Io ho condiviso molti giorni
della vita mia
con
le parole e la musica di tutte
le melodie possibili senza
mai un attimo di noia
La musica mischiandosi
al
frastuono quotidiano
lo rende
più “urbano” e sostenibile
La musica ha reso “immortali”
gli
autori,celebri gli interpreti
La musica ha scandito il tempo
dei giorni migliori
Arrivato alla fine vorrei che
a tenermi compagnia e farmi
coraggio fosse la musica
e le parole della mia
canzone preferita
Carlo Sani
venerdì 10 settembre 2010
Non agitarti
Evita di agitarti hai tutta una vita
per incazzarti
Non agitarti aumentando i battiti bussano
con vigore alle tempie
Non agitarti quando ti alzi e non camminare
a piedi scalzi
Non agitarti se è una giornata piovosa
gli
ombrelli servono pure a qualcosa
Bevi poco caffè
potrebbe agitarti con frequenza
Non agitarti se il bus è transitato
un
po’ di strada a piedi fa solo che bene
Non agitarti se a causa di ciò devi
scusarti
col capo ufficio
Non agitarti se i problemi
si accumulano c’è ne saranno sempre
Non agitarti se il bus tarda a arrivare
potresti salire su quello sbagliato
Non agitarci se tornando a casa trovi
la moglie col nervoso preoccupati
che ti abbia fatto da mangiare
Carlo Sani
per incazzarti
Non agitarti aumentando i battiti bussano
con vigore alle tempie
Non agitarti quando ti alzi e non camminare
a piedi scalzi
Non agitarti se è una giornata piovosa
gli
ombrelli servono pure a qualcosa
Bevi poco caffè
potrebbe agitarti con frequenza
Non agitarti se il bus è transitato
un
po’ di strada a piedi fa solo che bene
Non agitarti se a causa di ciò devi
scusarti
col capo ufficio
Non agitarti se i problemi
si accumulano c’è ne saranno sempre
Non agitarti se il bus tarda a arrivare
potresti salire su quello sbagliato
Non agitarci se tornando a casa trovi
la moglie col nervoso preoccupati
che ti abbia fatto da mangiare
Carlo Sani
Io
Ti penso<> io neanche un po’
Ti amo<> io neanche per idea
Ti vorrei sempre accanto<> io preferisco
mantenere le distanze
La tua indifferenza mi agita<> mai stato
più calmo di così
Chissà io cosa farei per te<> a me già
quel poco che ti do mi pesa
Cosi mi distruggi<> sei tu che provi quello
che io non sento
Perché continui a trattarmi in questo modo
<>non sei la prima e non intendo….
….cambiare
Non hai cuore<> io un cuore c’è l’ho ma….
….rifiuta i sentimenti
Allora non ho speranza<> convinciti e dedicati
a un altro con la stessa costanza
Carlo Sani
Ti amo<> io neanche per idea
Ti vorrei sempre accanto<> io preferisco
mantenere le distanze
La tua indifferenza mi agita<> mai stato
più calmo di così
Chissà io cosa farei per te<> a me già
quel poco che ti do mi pesa
Cosi mi distruggi<> sei tu che provi quello
che io non sento
Perché continui a trattarmi in questo modo
<>non sei la prima e non intendo….
….cambiare
Non hai cuore<> io un cuore c’è l’ho ma….
….rifiuta i sentimenti
Allora non ho speranza<> convinciti e dedicati
a un altro con la stessa costanza
Carlo Sani
Settembre
Settembre toglie di dosso il fiato ardente dell’estate
I colori a settembre smorzano l’abbaglio
e si guardano
meglio
Settembre triste “retaggio” di malinconici
arrivederci
e
di struggenti addii
In settembre la frenesia lascia il posto a un più
lento
gradevole
trascorrere le ore, a un più riposante dormire
Settembre nel suo nome la “ voglia” di goderselo
in beata pace
I piedi in “ammollo” nelle acque di laghi
fiumi al mare
a settembre non danno più quel brivido gelido
Settembre toglie la voglia di rinunciare
e ci lascia
tuffare
in acqua con ancora il calore dell’estate
Settembre svuota le valigie piene
di malinconia
di chi ha appena fatto rientro
Settembre riempie di voglia
di divertirsi
le valigie di chi sta per partire
A settembre le città si riempiono
di un quotidiano caos
Settembre dopo un’estate chiassosa
passata
in allegria
si acquieta in un distensivo consumarsi
Gli amori a settembre non hanno
più l’impazienza
addosso
Settembre ridimensiona i desideri le passioni
perché
ci rimanda tutti a casa in attesa di una nuova estate
Carlo Sani
I colori a settembre smorzano l’abbaglio
e si guardano
meglio
Settembre triste “retaggio” di malinconici
arrivederci
e
di struggenti addii
In settembre la frenesia lascia il posto a un più
lento
gradevole
trascorrere le ore, a un più riposante dormire
Settembre nel suo nome la “ voglia” di goderselo
in beata pace
I piedi in “ammollo” nelle acque di laghi
fiumi al mare
a settembre non danno più quel brivido gelido
Settembre toglie la voglia di rinunciare
e ci lascia
tuffare
in acqua con ancora il calore dell’estate
Settembre svuota le valigie piene
di malinconia
di chi ha appena fatto rientro
Settembre riempie di voglia
di divertirsi
le valigie di chi sta per partire
A settembre le città si riempiono
di un quotidiano caos
Settembre dopo un’estate chiassosa
passata
in allegria
si acquieta in un distensivo consumarsi
Gli amori a settembre non hanno
più l’impazienza
addosso
Settembre ridimensiona i desideri le passioni
perché
ci rimanda tutti a casa in attesa di una nuova estate
Carlo Sani
giovedì 9 settembre 2010
Storie
Le storie belle o brutte che siano si lasciano raccontare
Tante le storie raccontate in confronto ai pochi che le
hanno apprezzate e capite
La mia storia era già scritta dentro di me ancora prima
che io nascessi, poi dopo è stata tutta un’altra storia
Le solite storie non hanno riempito mai gli anni migliori
Che storia è questa se per capirla ti devo narrare
una storia che già sai
Storie vissute combattendo e dolorosamente perse
Storie che hanno commosso riempiendo di lacrime
i fazzoletti di tutte le epoche
Nel cuore e nella mente le storie da non dimenticare
Chi fa tante storie è perché non ne ha una propria
da raccontare
Pregevoli e augurabili le storie a lieto fine
Storie terribili e dal destino drasticamente inevitabile
La storia dalle tante lacrime amare che s’infrangono sul
cuore in pezzi è quando finisce l’amore che ha inciso
su di esso le iniziali più profonde
Non c’è storia che non abbia una fine e non c’è fine
senza storia
Ci sono storie che sono solo falsità, ci sono verità che
sembrano storie inverosimili
A proposito di storie sono le 4,30 del mattino e ancora
non vi ho raccontato l’ultima
Carlo Sani
Tante le storie raccontate in confronto ai pochi che le
hanno apprezzate e capite
La mia storia era già scritta dentro di me ancora prima
che io nascessi, poi dopo è stata tutta un’altra storia
Le solite storie non hanno riempito mai gli anni migliori
Che storia è questa se per capirla ti devo narrare
una storia che già sai
Storie vissute combattendo e dolorosamente perse
Storie che hanno commosso riempiendo di lacrime
i fazzoletti di tutte le epoche
Nel cuore e nella mente le storie da non dimenticare
Chi fa tante storie è perché non ne ha una propria
da raccontare
Pregevoli e augurabili le storie a lieto fine
Storie terribili e dal destino drasticamente inevitabile
La storia dalle tante lacrime amare che s’infrangono sul
cuore in pezzi è quando finisce l’amore che ha inciso
su di esso le iniziali più profonde
Non c’è storia che non abbia una fine e non c’è fine
senza storia
Ci sono storie che sono solo falsità, ci sono verità che
sembrano storie inverosimili
A proposito di storie sono le 4,30 del mattino e ancora
non vi ho raccontato l’ultima
Carlo Sani
Fare finta
Non fare finta di non sapere quello che già sai
Fare finta di niente non sempre giustifica il fatto
che non si è capito veramente
Fare finta e avere tutto bene in mente è la più grossa
bugia che si racconta a se stessi e così facendo
si tradisce il prossimo
Continuando sempre a fare finta non si capisce
poi quale è la finta per davvero
Ci sono realtà che sono solo delle belle finzioni
Avvolte si fa finta di niente per nascondere
scomode realtà
Non ha rilevanza avvolte stabilire chi faceva
finta e perché, importante e scoprire la verità
Quando la “ cocaina” continua a riempirti le
narici e fare finta che sia l’ultima sniffata
è l’unica menzogna che lascia il segno…
…. ti sporca di bianco il naso
Carlo Sani
Fare finta di niente non sempre giustifica il fatto
che non si è capito veramente
Fare finta e avere tutto bene in mente è la più grossa
bugia che si racconta a se stessi e così facendo
si tradisce il prossimo
Continuando sempre a fare finta non si capisce
poi quale è la finta per davvero
Ci sono realtà che sono solo delle belle finzioni
Avvolte si fa finta di niente per nascondere
scomode realtà
Non ha rilevanza avvolte stabilire chi faceva
finta e perché, importante e scoprire la verità
Quando la “ cocaina” continua a riempirti le
narici e fare finta che sia l’ultima sniffata
è l’unica menzogna che lascia il segno…
…. ti sporca di bianco il naso
Carlo Sani
Compagno di classe
Compagno abbiamo fin qui solo cazzeggiato credo che tu non mi abbia
mai detto se ti piacciono i racconti e le poesie in genere
Cosa hai fatto di bello oggi sei stato sulla terra ferma o hai divagato
in quel mare azzurro dei miei ricordi
Io ti ho detto che il mio ricordo di te è quello di un “ musetto” di bambino
troppo “ furbino” anche se a quel tempo per noi alti i ” Tappi” come te ci
giravano un po’ alla larga, anche se a legarci era la consapevolezza che
stavamo diventando “ometti” e ciò sarebbe stata la prima e l’ultima
volta col grembiulino tutti insieme
Quell’odore di banco ricavato chissà da quale e incolpevole alberello
ha
riempito il mio respirare di quei tempi e con molta discrezione si è
creato un angolino nel cassetto della mia memoria e li è rimasto
sempre pronto a mettersi a disposizione alla prima occasione
Quel sole che non ci lasciava mai senza i suoi raggi migliori
sempre quelli più carezzevoli e caldi
Nelle giornate dove il sole nulla poteva e c’era magari anche la pioggia
l’ardere profumato di legna secca ci riscaldava e ci faceva sognare
alcuni avvolte col capo chino su quel provvidenziale “scanno”
non solo a fare a occhi aperti castelli in aria ma sovente
chiusi in un placido dormire
La ricreazione era il momento del putiferio generale in cui
tutto era concesso solo a discrezione del nostro caro
e mai scordato Maestro
Il suono della campanella mai fastidioso e molto atteso
ci rimandava tutti a casa
Quando non ha suonato più ci ha mandati tutti in un
altro tempo ma quella è tutta un’ altra storia e noi
non eravamo più compagni di classe
Caro compagno di quel Tempo sappi che ti ricordo
con immutato affetto a presto
Carlo Sani
mai detto se ti piacciono i racconti e le poesie in genere
Cosa hai fatto di bello oggi sei stato sulla terra ferma o hai divagato
in quel mare azzurro dei miei ricordi
Io ti ho detto che il mio ricordo di te è quello di un “ musetto” di bambino
troppo “ furbino” anche se a quel tempo per noi alti i ” Tappi” come te ci
giravano un po’ alla larga, anche se a legarci era la consapevolezza che
stavamo diventando “ometti” e ciò sarebbe stata la prima e l’ultima
volta col grembiulino tutti insieme
Quell’odore di banco ricavato chissà da quale e incolpevole alberello
ha
riempito il mio respirare di quei tempi e con molta discrezione si è
creato un angolino nel cassetto della mia memoria e li è rimasto
sempre pronto a mettersi a disposizione alla prima occasione
Quel sole che non ci lasciava mai senza i suoi raggi migliori
sempre quelli più carezzevoli e caldi
Nelle giornate dove il sole nulla poteva e c’era magari anche la pioggia
l’ardere profumato di legna secca ci riscaldava e ci faceva sognare
alcuni avvolte col capo chino su quel provvidenziale “scanno”
non solo a fare a occhi aperti castelli in aria ma sovente
chiusi in un placido dormire
La ricreazione era il momento del putiferio generale in cui
tutto era concesso solo a discrezione del nostro caro
e mai scordato Maestro
Il suono della campanella mai fastidioso e molto atteso
ci rimandava tutti a casa
Quando non ha suonato più ci ha mandati tutti in un
altro tempo ma quella è tutta un’ altra storia e noi
non eravamo più compagni di classe
Caro compagno di quel Tempo sappi che ti ricordo
con immutato affetto a presto
Carlo Sani
mercoledì 8 settembre 2010
Avvolte
Avvolte pensando al cielo alla terra a tutta
la natura
che circonda tutti noi, con ogni singola cosa
al posto giusto nel suo giusto spazio
mai alla rinfusa, mi pongo la seguente
domanda<> cosa se ne fanno di un
piccolo punto come me
Avvolte, in questo periodo più di prima mi
capita di avere le idee più strampalate
e i pensieri più indecifrabili
Avvolte tutto ciò mi fa pensare che mi stia
andando
a male la poca materia grigia che per sbaglio
è rimasta stranamente impigliata
nella mia testa
Ci sono le cose di sempre le solite abitudini
che avvolte sono di intralcio alla mia
creatività
e non mi lasciano navigare
nei miei pensieri
Sensazioni, emozioni e desideri che avvolte
si rincorrono così velocemente nella mia
mente che non sempre riesco a dargli
un senso
Avvolte non sopporto lo sconosciuto
che è in me e che continua a non
darmi confidenza
Guardando avvolte il mio pigiama
mi chiedo
con chi dei due sono andato a letto
Non avvolte, ma sempre l’unica cosa
che mette
d’accordo quei due che non smettono
mai
un solo momento di farmi compagnia
è di dare ragione a entrambi
Avvolte provo a immaginare come impiegherei
i miei giorni se avessi una mente con meno
tortuosità e un’unica certezza con
cui continuare a frequentarmi
Avvolte guardando qualcuno mi domando se anche
lui come capita a me ha il problema a chi dare
la precedenza
Avvolte guardandomi allo specchio vorrei vedere
un sorriso la stessa luce negli occhi
e
il medesimo pensiero in entrambi
Avvolte quando sono il solo a essere contento
e mi accorgo dell’invidia dell’altro allora
ci rattristiamo entrambi
Avvolte riesco a trovare la serenità e la tranquillità
solo
quando spegnendo la luce siamo tutti d’accordo
e beatamente ci mettiamo a dormire
Carlo Sani
la natura
che circonda tutti noi, con ogni singola cosa
al posto giusto nel suo giusto spazio
mai alla rinfusa, mi pongo la seguente
domanda<> cosa se ne fanno di un
piccolo punto come me
Avvolte, in questo periodo più di prima mi
capita di avere le idee più strampalate
e i pensieri più indecifrabili
Avvolte tutto ciò mi fa pensare che mi stia
andando
a male la poca materia grigia che per sbaglio
è rimasta stranamente impigliata
nella mia testa
Ci sono le cose di sempre le solite abitudini
che avvolte sono di intralcio alla mia
creatività
e non mi lasciano navigare
nei miei pensieri
Sensazioni, emozioni e desideri che avvolte
si rincorrono così velocemente nella mia
mente che non sempre riesco a dargli
un senso
Avvolte non sopporto lo sconosciuto
che è in me e che continua a non
darmi confidenza
Guardando avvolte il mio pigiama
mi chiedo
con chi dei due sono andato a letto
Non avvolte, ma sempre l’unica cosa
che mette
d’accordo quei due che non smettono
mai
un solo momento di farmi compagnia
è di dare ragione a entrambi
Avvolte provo a immaginare come impiegherei
i miei giorni se avessi una mente con meno
tortuosità e un’unica certezza con
cui continuare a frequentarmi
Avvolte guardando qualcuno mi domando se anche
lui come capita a me ha il problema a chi dare
la precedenza
Avvolte guardandomi allo specchio vorrei vedere
un sorriso la stessa luce negli occhi
e
il medesimo pensiero in entrambi
Avvolte quando sono il solo a essere contento
e mi accorgo dell’invidia dell’altro allora
ci rattristiamo entrambi
Avvolte riesco a trovare la serenità e la tranquillità
solo
quando spegnendo la luce siamo tutti d’accordo
e beatamente ci mettiamo a dormire
Carlo Sani
l’Albero
Fusto tutto d’un pezzo con le radici sparse e ben salde
conficcate a terra, fin su ancora di più a sfogliarsi
in cielo
L’albero da il primo saluto al cielo
Verde speranza è il suo buongiorno al mondo
Foglie dall’infinito rinnovarsi mutando di stagione
in stagione
Le foglie che ci migliorano la vita nutrendosi
con avidità dei veleni più nocivi
Albero che solo una natura offesa e turbata nel
suo furioso e brutale procedere per placare
l’onta subita ti può sbattere e levare
da terra
Albero con le tue radici in uno sparpagliato
aggrovigliarsi squarciano la terra e da
essa traggono il proprio nutrimento
per darti vita e farti crescere
Albero che non ti allontani e non ti separi mai
dalle tue radici, lasci che zigzagando le tue
fronde libere nella’aria si allontanino da
te e dai loro ceppi, planando a terra
dove il vento le poggerà
Carlo Sani
conficcate a terra, fin su ancora di più a sfogliarsi
in cielo
L’albero da il primo saluto al cielo
Verde speranza è il suo buongiorno al mondo
Foglie dall’infinito rinnovarsi mutando di stagione
in stagione
Le foglie che ci migliorano la vita nutrendosi
con avidità dei veleni più nocivi
Albero che solo una natura offesa e turbata nel
suo furioso e brutale procedere per placare
l’onta subita ti può sbattere e levare
da terra
Albero con le tue radici in uno sparpagliato
aggrovigliarsi squarciano la terra e da
essa traggono il proprio nutrimento
per darti vita e farti crescere
Albero che non ti allontani e non ti separi mai
dalle tue radici, lasci che zigzagando le tue
fronde libere nella’aria si allontanino da
te e dai loro ceppi, planando a terra
dove il vento le poggerà
Carlo Sani
Ho deciso smetto
Era meglio prima quando scrivevo dove capitava
in ordine
sparso
Pensieri confusi avvolte dai significati astrusi
ma liberi di esprimersi ricchi di sentimento
E’ un bel po’ che il mio cane ansimandomi sul viso
mi
riempie
il naso col puzzo del suo fiato
Fuori piove c’è un grande temporale con un forte
vento
che tra una folata e l’altra si sbatte senza sosta
I lampi si specchiano nei vetri delle case in facciata
alla mia
I tuoni uno appresso all’altro a fare un gran chiasso
poi
il fulmine accecante che precede il tuono
più assordante
Tra uno scroscio d’acqua e una botta di vento mi stavo
chiedendo
perché mai mi sono convinto ad equipaggiarmi
di computer
E’da mesi che con un docile e compiacente
clic il mio computer mi spalanca le pagine
su cui
incessantemente scrivo i miei pensieri
Continuo a scrivere pagine su pagine a tal punto
che
lo schermo riflette ormai due occhi stanchi
stralunati
e arrossati più della vergogna
Prima era tutto più semplice e mi stancavo
molto
meno adesso mi faccio prendere la mano
e governare da questo
“coso” che non è mai stanco al contrario
di me
Io però che sono un duro mollo tutto e vi saluto
Carlo Sani
in ordine
sparso
Pensieri confusi avvolte dai significati astrusi
ma liberi di esprimersi ricchi di sentimento
E’ un bel po’ che il mio cane ansimandomi sul viso
mi
riempie
il naso col puzzo del suo fiato
Fuori piove c’è un grande temporale con un forte
vento
che tra una folata e l’altra si sbatte senza sosta
I lampi si specchiano nei vetri delle case in facciata
alla mia
I tuoni uno appresso all’altro a fare un gran chiasso
poi
il fulmine accecante che precede il tuono
più assordante
Tra uno scroscio d’acqua e una botta di vento mi stavo
chiedendo
perché mai mi sono convinto ad equipaggiarmi
di computer
E’da mesi che con un docile e compiacente
clic il mio computer mi spalanca le pagine
su cui
incessantemente scrivo i miei pensieri
Continuo a scrivere pagine su pagine a tal punto
che
lo schermo riflette ormai due occhi stanchi
stralunati
e arrossati più della vergogna
Prima era tutto più semplice e mi stancavo
molto
meno adesso mi faccio prendere la mano
e governare da questo
“coso” che non è mai stanco al contrario
di me
Io però che sono un duro mollo tutto e vi saluto
Carlo Sani
martedì 7 settembre 2010
Amore
Bello sentire la sua voce dritta in fondo
al cuore
che aumentandone le frequenze
mi riempie le tempie
Danno calore le sue parole così
colme d’amore
Non capivo poi mi è stato chiaro
come
l’amore
che esplode nei suoi sentimenti
Non cercandolo mi sono trovato
tra
le braccia di un grande amore
Mi ha stretto forte poi prendendomi
per mano
mi ha condotto incontro alla nostra
storia
d’amore che ci ha aperto il suo cuore
E’ passato molto tempo dal nostro
incontro
l’amore ancora non si è stancato
di noi colmandoci d’affetto
Amore giorno dopo giorno sempre
anche
quando lo porta con se fino all’ultimo
scalino
di un aeroplano che la porterà lontano
Amore ti prometto che con immutato
bene
saprò aspettare il tuo ritorno
…a presto
Carlo Sani
al cuore
che aumentandone le frequenze
mi riempie le tempie
Danno calore le sue parole così
colme d’amore
Non capivo poi mi è stato chiaro
come
l’amore
che esplode nei suoi sentimenti
Non cercandolo mi sono trovato
tra
le braccia di un grande amore
Mi ha stretto forte poi prendendomi
per mano
mi ha condotto incontro alla nostra
storia
d’amore che ci ha aperto il suo cuore
E’ passato molto tempo dal nostro
incontro
l’amore ancora non si è stancato
di noi colmandoci d’affetto
Amore giorno dopo giorno sempre
anche
quando lo porta con se fino all’ultimo
scalino
di un aeroplano che la porterà lontano
Amore ti prometto che con immutato
bene
saprò aspettare il tuo ritorno
…a presto
Carlo Sani
Non dirmi
Sei nata prematura non dirmi che non
potevi aspettare il tuo turno
Non dirmi che non hai tempo ti sei
presa
anche quello della mia ricreazione
L’ho lasciata non dirmi hai fatto bene
di banalità mi ha riempito le palle
Ieri ti ho vista non dirmi che non eri
tu
anche “bobi”
ha iniziato a scodinzolare la coda
Non dirmi che eri in incognito perché
non è il tuo mestiere
Non ditemi che sono disordinato la mia
vita è tutto un casino
Non ditemi che ho perso il lavoro e sono in
molti nella stessa situazione, non mi basta
per pagare l’affitto
Non dirmi che non vuoi più dormire con me
accanto dal momento
che io ho
continuato sempre a coricarmi nel mio letto
Non ditemi cose brutte per quelle mi devo
ancora attrezzare
Non dirmi che è scappata col mio migliore
amico<> per forza è sempre stata timida
Ti ho aumentato l’affitto<> non dirmi!!
<>non solo, visto che ci siamo
mi paghi pure gli arretrati
Ho passato una giornata coi fiocchi
non dirmi!!<> ho sempre pensato
fossero solo natalizi
Non dirmi e fammi il piacere di non
dirlo anche agli altri
Non dirmi è schiattato chissà come
sarà contenta sua moglie
Non dirmi che non ricordi il tempo che sei
andato dal dottore<> io ci vado anche
a tenere il posto per gli altri
Non dirmi che hai dimenticato il mio nome
io ho tuo cognome inciso sul mio cuore
Adesso non dico più niente perché non ho
più nulla da dire<> non dirmi che era
questo che volevi sentire dire…..
….mi offenderei
Carlo Sani
potevi aspettare il tuo turno
Non dirmi che non hai tempo ti sei
presa
anche quello della mia ricreazione
L’ho lasciata non dirmi hai fatto bene
di banalità mi ha riempito le palle
Ieri ti ho vista non dirmi che non eri
tu
anche “bobi”
ha iniziato a scodinzolare la coda
Non dirmi che eri in incognito perché
non è il tuo mestiere
Non ditemi che sono disordinato la mia
vita è tutto un casino
Non ditemi che ho perso il lavoro e sono in
molti nella stessa situazione, non mi basta
per pagare l’affitto
Non dirmi che non vuoi più dormire con me
accanto dal momento
che io ho
continuato sempre a coricarmi nel mio letto
Non ditemi cose brutte per quelle mi devo
ancora attrezzare
Non dirmi che è scappata col mio migliore
amico<> per forza è sempre stata timida
Ti ho aumentato l’affitto<> non dirmi!!
<>non solo, visto che ci siamo
mi paghi pure gli arretrati
Ho passato una giornata coi fiocchi
non dirmi!!<> ho sempre pensato
fossero solo natalizi
Non dirmi e fammi il piacere di non
dirlo anche agli altri
Non dirmi è schiattato chissà come
sarà contenta sua moglie
Non dirmi che non ricordi il tempo che sei
andato dal dottore<> io ci vado anche
a tenere il posto per gli altri
Non dirmi che hai dimenticato il mio nome
io ho tuo cognome inciso sul mio cuore
Adesso non dico più niente perché non ho
più nulla da dire<> non dirmi che era
questo che volevi sentire dire…..
….mi offenderei
Carlo Sani
Fermarsi
Sono stato concepito a causa di uno stop mancato
L’universo è ancora in movimento e in perenne
metamorfosi e continuo vagare nello spazio
senza sosta
Senza sosta da sempre l’uomo volgendosi al
cielo
e mai si fermerà lo studia cercando di capire
dove finisce questo pieno infinito
L’umanità con la sua storia ha continuato
a moltiplicarsi
e mai si è fermata neppure a causa delle
carestie più devastanti
L’uomo è costantemente in guerra vincendo
molte battaglie sul fronte della malattia
L’umanità non si è mai risparmiata una pace
preferendo
molto di più entrare in nefasti conflitti
L’uomo non si è fermato neppure dopo
lo scoppio
della prima bomba atomica le cui cause
ad oggi
senza fermarsi provocano ancora morti
L’uomo anche in materia religiosa
non ha trovato un punto fermo
e convergente
L’umanità ha causa e in ragione di queste
differenti
vedute ha commesso le atrocità più barbare
e turpi
Nefandezze che ancora continuano in questa
umanità
sempre più divisiva e in disaccordo
Umanità che sembra non voglia o non sappia
fermarsi
neppure adesso che è così vicina al baratro
definitivo
L a vita di ognuno di noi sin dal primo giorno
e come
quelle di altre ammesso che nell’universo ve
ne siano non si sono più fermate
L’essere vivente dal suo concepimento
porta dentro
di se la sua fine che si manifesta nella morte
Non ci fermiamo neppure quando di fronte a qualcuno
o qualcosa ci blocchiamo in ammirazione, perché la
prossima volta ci fermeremo davanti a una cosa
qualsiasi ancora più stupefacente e così via
senza fermarsi mai
Carlo Sani
L’universo è ancora in movimento e in perenne
metamorfosi e continuo vagare nello spazio
senza sosta
Senza sosta da sempre l’uomo volgendosi al
cielo
e mai si fermerà lo studia cercando di capire
dove finisce questo pieno infinito
L’umanità con la sua storia ha continuato
a moltiplicarsi
e mai si è fermata neppure a causa delle
carestie più devastanti
L’uomo è costantemente in guerra vincendo
molte battaglie sul fronte della malattia
L’umanità non si è mai risparmiata una pace
preferendo
molto di più entrare in nefasti conflitti
L’uomo non si è fermato neppure dopo
lo scoppio
della prima bomba atomica le cui cause
ad oggi
senza fermarsi provocano ancora morti
L’uomo anche in materia religiosa
non ha trovato un punto fermo
e convergente
L’umanità ha causa e in ragione di queste
differenti
vedute ha commesso le atrocità più barbare
e turpi
Nefandezze che ancora continuano in questa
umanità
sempre più divisiva e in disaccordo
Umanità che sembra non voglia o non sappia
fermarsi
neppure adesso che è così vicina al baratro
definitivo
L a vita di ognuno di noi sin dal primo giorno
e come
quelle di altre ammesso che nell’universo ve
ne siano non si sono più fermate
L’essere vivente dal suo concepimento
porta dentro
di se la sua fine che si manifesta nella morte
Non ci fermiamo neppure quando di fronte a qualcuno
o qualcosa ci blocchiamo in ammirazione, perché la
prossima volta ci fermeremo davanti a una cosa
qualsiasi ancora più stupefacente e così via
senza fermarsi mai
Carlo Sani
Cercare
Ci sono cose che si cercano una vita intera senza mai
riuscire a stringerle tra le mani
Si può cercare per tutta una vita qualcuno senza mai riuscire
a fargli una carezza o dirgli finalmente ti ho trovato
Ci sono delle cose che si cercano di evitare, ma inevitabilmente
non ci perdono mai di vista
Si cerca troppe volte nel posto e nel modo sbagliato
con il risultato più desolante
Frustrante cercare per tutta la vita e arrivare sempre con
un attimo di ritardo
Si è sempre alla ricerca di qualcosa, da bambino di diventare
grande in fretta, da adulto di non invecchiare presto e male
Se si potesse si cercherebbe di evitare la morte sarebbe
comunque Lei a ricordarsi e a trovare noi
La felicità e li che aspetta di essere presa , avvolte per quanto
si faccia per afferrarla rimane solo una speranza
Anche il prete unendoci in matrimonio ci augura di andare
d’amore e d’accordo
tanti quelli che cercando l’oblio in troppe avventure
irregolari venendo meno a quella sacra promessa
Quante volte si cerca invano di negare l’evidenza
ma troppo grande l’arcano e così i problemi
rimangono tutti
Sono ancora tanti quelli che cercano qualcosa
o qualcuno senza capire che la ricerca
che più conta è dentro “ noialtri”
individuando quello che resta
di noi
Io ho continuato a cercarti e Tu eri già nei miei pensieri
non lo avevo capito, scusami adesso ho afferrato
e non mi scappi più
Carlo Sani
riuscire a stringerle tra le mani
Si può cercare per tutta una vita qualcuno senza mai riuscire
a fargli una carezza o dirgli finalmente ti ho trovato
Ci sono delle cose che si cercano di evitare, ma inevitabilmente
non ci perdono mai di vista
Si cerca troppe volte nel posto e nel modo sbagliato
con il risultato più desolante
Frustrante cercare per tutta la vita e arrivare sempre con
un attimo di ritardo
Si è sempre alla ricerca di qualcosa, da bambino di diventare
grande in fretta, da adulto di non invecchiare presto e male
Se si potesse si cercherebbe di evitare la morte sarebbe
comunque Lei a ricordarsi e a trovare noi
La felicità e li che aspetta di essere presa , avvolte per quanto
si faccia per afferrarla rimane solo una speranza
Anche il prete unendoci in matrimonio ci augura di andare
d’amore e d’accordo
tanti quelli che cercando l’oblio in troppe avventure
irregolari venendo meno a quella sacra promessa
Quante volte si cerca invano di negare l’evidenza
ma troppo grande l’arcano e così i problemi
rimangono tutti
Sono ancora tanti quelli che cercano qualcosa
o qualcuno senza capire che la ricerca
che più conta è dentro “ noialtri”
individuando quello che resta
di noi
Io ho continuato a cercarti e Tu eri già nei miei pensieri
non lo avevo capito, scusami adesso ho afferrato
e non mi scappi più
Carlo Sani
domenica 5 settembre 2010
Capiscimi
Anche se cerchi di mentirmi da questa tua occhiata
imprecisa e così distaccata ho capito benissimo
che ami il rischio e disdegni questo mondo
senza senso<> io ti capisco…
…<> perché non fai la stessa...
...cosa con me
Carlo Sani
imprecisa e così distaccata ho capito benissimo
che ami il rischio e disdegni questo mondo
senza senso<> io ti capisco…
…<> perché non fai la stessa...
...cosa con me
Carlo Sani
l’Impressione
L’impressione che non sia a caso
Avvolte l’impressione è discutibile ma rimane
sempre tale e quale
L’impressione pur vaga che sia conferma l’evento
rendendolo avvolte plausibile
L’impressione quasi mai impressiona qualcuno
Quando l’impressione da certezza al lato oscuro
di un qualsivoglia
Divagando avvolte si ha l’impressione di liberarsi
dalla noia di quel momento
Ho l’impressione avvolte nel rivederti
di non provare più l’identico piacere
di sempre e questo non va perché
mi da una cattiva impressione
Carlo Sani
Avvolte l’impressione è discutibile ma rimane
sempre tale e quale
L’impressione pur vaga che sia conferma l’evento
rendendolo avvolte plausibile
L’impressione quasi mai impressiona qualcuno
Quando l’impressione da certezza al lato oscuro
di un qualsivoglia
Divagando avvolte si ha l’impressione di liberarsi
dalla noia di quel momento
Ho l’impressione avvolte nel rivederti
di non provare più l’identico piacere
di sempre e questo non va perché
mi da una cattiva impressione
Carlo Sani
Io muoio
Io muoio quante sono le cose abbozzate chi mi porto dietro
Io muoio perché non posso fare diversamente la vita
è fatta così fino un attimo prima ti fa compagnia
e in un baleno ti abbandona
Io muoio per “fortuna” non sarò l’unico ad andarmene
quel giorno, mi sentirò un pò meno solo
Non solo non morirò dalla “gioia” ma tanti i tormenti
che causerò
Ci sono esistenze così ostinatamente e straordinariamente
tribolate che morire sarebbe una sofferenza in meno
Io pure ho rischiato più volte la morte, ma non mi ha voluto
perché è sempre Lei la sola a decidere come e quando
e in questo non conosce “deferenza” alcuna
Io muoio e Tu ci sei, io muoio e ti ritrovo aspettami
sto arrivando
Carlo Sani
Io muoio perché non posso fare diversamente la vita
è fatta così fino un attimo prima ti fa compagnia
e in un baleno ti abbandona
Io muoio per “fortuna” non sarò l’unico ad andarmene
quel giorno, mi sentirò un pò meno solo
Non solo non morirò dalla “gioia” ma tanti i tormenti
che causerò
Ci sono esistenze così ostinatamente e straordinariamente
tribolate che morire sarebbe una sofferenza in meno
Io pure ho rischiato più volte la morte, ma non mi ha voluto
perché è sempre Lei la sola a decidere come e quando
e in questo non conosce “deferenza” alcuna
Io muoio e Tu ci sei, io muoio e ti ritrovo aspettami
sto arrivando
Carlo Sani
Il tempo la vita
Il tempo e la vita che si incrociano senza scambiarsi
grossi favori
La vita ci accoglie dandoci il primo “ buongiorno”
il tempo ci da l’ultimo riposo
Il tempo si rinnova con il trascorrere
delle stagioni
La vita si esaurisce col passare dell'età
Il tempo che passa in un lampo e impiega
i suoi giorni in una vita troppo breve
Il tempo che non conosce “accapo”, quello
che è rimane non un giorno in più
Il tempo batte il “ritmo” delle ore, la vita
si consuma nel tempo sino alla fine
Carlo Sani
grossi favori
La vita ci accoglie dandoci il primo “ buongiorno”
il tempo ci da l’ultimo riposo
Il tempo si rinnova con il trascorrere
delle stagioni
La vita si esaurisce col passare dell'età
Il tempo che passa in un lampo e impiega
i suoi giorni in una vita troppo breve
Il tempo che non conosce “accapo”, quello
che è rimane non un giorno in più
Il tempo batte il “ritmo” delle ore, la vita
si consuma nel tempo sino alla fine
Carlo Sani
sabato 4 settembre 2010
Indovinato
Il vento ti lambisce i capelli
Il sole ti incendia le guance
Il seno a riempire con abbondanza
la camicetta
Cosce smussate in bella vista
Culo con le natiche orgogliosamente
esposte
Fianchi a dare d’anca al sedere
Piedi scultorei ma vivi e pieni
di fascino
Tacchi alzo tutto
Camminata agilissima a caccia
di preda
Indovinato…è la mia donna
Carlo Sani
Il sole ti incendia le guance
Il seno a riempire con abbondanza
la camicetta
Cosce smussate in bella vista
Culo con le natiche orgogliosamente
esposte
Fianchi a dare d’anca al sedere
Piedi scultorei ma vivi e pieni
di fascino
Tacchi alzo tutto
Camminata agilissima a caccia
di preda
Indovinato…è la mia donna
Carlo Sani
Nascere
Condividendo quell’atto d’amore mi hai fatto
nascere anche se non dovevo
L’appetito non manca e quello di prima
non basta più
I lineamenti cambiano, le forme non sono più quelle
Duro e faticoso salire le scale, pulire casa e ogni
altra cosa
E’ giunto il momento la decisione è stata presa
in quel letto d’amore devo nascere
La mia prima luce mi fa strillare ci sono
Mi hai benedetto con le tue lacrime
Mi sono tolto la fame succhiando il tuo seno
Il tuo abbraccio costante mi ha fatto sentire
importante
Ti ho causato un busto di gesso pesante da portare
e che non ti faceva respirare
Non ti ho mai chiesto scusa perché mai avrei
dovuto hai voluto farmi nascere Tu
Carlo Sani
nascere anche se non dovevo
L’appetito non manca e quello di prima
non basta più
I lineamenti cambiano, le forme non sono più quelle
Duro e faticoso salire le scale, pulire casa e ogni
altra cosa
E’ giunto il momento la decisione è stata presa
in quel letto d’amore devo nascere
La mia prima luce mi fa strillare ci sono
Mi hai benedetto con le tue lacrime
Mi sono tolto la fame succhiando il tuo seno
Il tuo abbraccio costante mi ha fatto sentire
importante
Ti ho causato un busto di gesso pesante da portare
e che non ti faceva respirare
Non ti ho mai chiesto scusa perché mai avrei
dovuto hai voluto farmi nascere Tu
Carlo Sani
venerdì 3 settembre 2010
Tristezza
Ho capito che oggi non avrei avuto alternative alla tristezza
Quando il fumo della sigaretta mi ha provocato una lacrima
Quando nel sfogliare il giornale ho provato un brivido
Quando nel fare colazione i visi di sempre mi hanno
dato turbamento
Quando i raggi del sole in picchiata sulla mia pelle
hanno smesso di riscaldarmi
Ero triste nel camminare sui miei passi di sempre
Ero triste nell’evitare le solite strette di mano
Ero triste nel sentire che il rumore della macchina
mi confondeva i pensieri
Ero triste quando il fiore che avevo in mano
ha smessso di avere lo stesso profumo
del giorno prima
Ero triste quando se avessi fatto le scale a piedi
sarei arrivato prima che con l’ascensore
Nel non trovare le chiavi di casa ero triste
Ho rivisto Lei con il suo sguardo, il suo sorriso
e la tristezza come sempre è passata
Carlo Sani
Quando il fumo della sigaretta mi ha provocato una lacrima
Quando nel sfogliare il giornale ho provato un brivido
Quando nel fare colazione i visi di sempre mi hanno
dato turbamento
Quando i raggi del sole in picchiata sulla mia pelle
hanno smesso di riscaldarmi
Ero triste nel camminare sui miei passi di sempre
Ero triste nell’evitare le solite strette di mano
Ero triste nel sentire che il rumore della macchina
mi confondeva i pensieri
Ero triste quando il fiore che avevo in mano
ha smessso di avere lo stesso profumo
del giorno prima
Ero triste quando se avessi fatto le scale a piedi
sarei arrivato prima che con l’ascensore
Nel non trovare le chiavi di casa ero triste
Ho rivisto Lei con il suo sguardo, il suo sorriso
e la tristezza come sempre è passata
Carlo Sani
Infinito
L’infinito presente desideravo viverlo con Lei per sempre
andandosene ha portato con se anche il mio futuro…
….a Lei sola perdutamente
Sugar
andandosene ha portato con se anche il mio futuro…
….a Lei sola perdutamente
Sugar
La favella
Inutile mettersi li a scrivere quando non se ne a la voglia
di farlo
sarebbero pensieri e racconti privi di verità
Come per me in questo preciso momento, un minuto prima
stavo facendo questa riflessione <> ma chi me lo fa fare
di scrivere
è da Dicembre che ho iniziato a scarabocchiare e da allora
ho dimenticato di smettere
e sono qui ancora che mi affanno a pensare e ripensare
Sono stati mesi proficui e fin troppo intensi, ma anche carichi
di tormenti e “conflittualità”
difficile focalizzare l’argomento più corrispondente tra quel
gomitolo di idee, per la verità non sempre illuminate
avvolte tra sfumate percezioni. avvolte ancora tra
contrapposte suggestioni
La costante che ha fatto da aggregante tra tutti questi
coinvolgenti
mesi è stata non tanto la voglia di scrivere ma una
vera e propria “inebriante” necessità a farlo
Adesso che ne scrivo mi viene il sospetto che il tormento
che mi ha più afflitto
in questo lungo scorrere il tempo è stato di non riuscire
a fare a meno di scrivere
Tanti i pensieri e i racconti che ora dopo ora prendendo
forme sempre diverse
si sono configurati nel mio "rutilante" fantasticare
Cosa altro mi rimaneva da fare se non di rimboccarmi
le maniche continuando a immaginare scrivendone
Un racconto oggi, una storia subito dopo e dopo ancora
un’altra novella
e mi ritrovo che mi va a fuoco la...favella
Carlo Sani
di farlo
sarebbero pensieri e racconti privi di verità
Come per me in questo preciso momento, un minuto prima
stavo facendo questa riflessione <> ma chi me lo fa fare
di scrivere
è da Dicembre che ho iniziato a scarabocchiare e da allora
ho dimenticato di smettere
e sono qui ancora che mi affanno a pensare e ripensare
Sono stati mesi proficui e fin troppo intensi, ma anche carichi
di tormenti e “conflittualità”
difficile focalizzare l’argomento più corrispondente tra quel
gomitolo di idee, per la verità non sempre illuminate
avvolte tra sfumate percezioni. avvolte ancora tra
contrapposte suggestioni
La costante che ha fatto da aggregante tra tutti questi
coinvolgenti
mesi è stata non tanto la voglia di scrivere ma una
vera e propria “inebriante” necessità a farlo
Adesso che ne scrivo mi viene il sospetto che il tormento
che mi ha più afflitto
in questo lungo scorrere il tempo è stato di non riuscire
a fare a meno di scrivere
Tanti i pensieri e i racconti che ora dopo ora prendendo
forme sempre diverse
si sono configurati nel mio "rutilante" fantasticare
Cosa altro mi rimaneva da fare se non di rimboccarmi
le maniche continuando a immaginare scrivendone
Un racconto oggi, una storia subito dopo e dopo ancora
un’altra novella
e mi ritrovo che mi va a fuoco la...favella
Carlo Sani
giovedì 2 settembre 2010
La realtà
Oltre lo sguardo vedo con piacere il mio immaginario
e sopporto la realtà
Realtà di chi e per che cosa
Avvolte è una triste realtà sperare di migliorare
Avvolte una falsa realtà nasconde avvilenti verità
La realtà rifugio di peccaminosi sotterfugi
Gli inganni più reali sono le falsità degli altri
Non è reale dire ti amo e voltato l’angolo dimenticare
di averlo detto
Non è reale ostentare quello che non si ha
E’ dolorosa una realtà piena di falsità
Chi mente a se stesso non vive la realtà dei fatti
Vorrei che mentendomi smettesse di credere in una
realtà che non esiste
Quando finirà la realtà di essere un insopportabile
fardello per troppi
Carlo Sani
e sopporto la realtà
Realtà di chi e per che cosa
Avvolte è una triste realtà sperare di migliorare
Avvolte una falsa realtà nasconde avvilenti verità
La realtà rifugio di peccaminosi sotterfugi
Gli inganni più reali sono le falsità degli altri
Non è reale dire ti amo e voltato l’angolo dimenticare
di averlo detto
Non è reale ostentare quello che non si ha
E’ dolorosa una realtà piena di falsità
Chi mente a se stesso non vive la realtà dei fatti
Vorrei che mentendomi smettesse di credere in una
realtà che non esiste
Quando finirà la realtà di essere un insopportabile
fardello per troppi
Carlo Sani
Blogger
Sono nervoso e di pessimo umore non riesco a tacitare il mio cervello
e questo mi stanca
Mi stendo sul letto col la voglia e convinto di un corroborante riposo
<>qualche minuto e poi riprende un tormentato smaniare
E’ da parecchio tempo che mi sono dedicato profusamente alla lettura
del contenuto di alcuni blog
Tante le menti con i pensieri più diversi a divulgare cultura, istruzione
e conoscenza
Gli autori di questi grandi dettati presumo li preparino stando
confortevolmente accomodati nella più inviolabile delle
collocazioni
La postazione da cui prende corpo la stesura della
loro elaborazione mentale credo sia più personale
di guardarsi allo specchio
Suppongo siano delle sistemazioni che ad ogni mobile
oggetto e suppellettile corrisponda una maniacale
esigenza di autocelebrare i propri umori gli
stati d’animo le piccole manie e i tic
più evitati
Grande ed eccitante la soddisfazione quando all’intenzione
corrisponde la più colma sostanza
Immagino che i minuti e le ore scorrano via confondendosi
tra il giorno e la notte
Tra tutto questo ispirato pensare e voluminoso creare dove
il tempo tra una virgola e un punto è già troppo corto
c’è però sempre tempo e la voglia di una profumata
e buona tazza di caffè e di una piena boccata
di fumo
Continuate blogger andate pure avanti nessuno ve lo impedirà
Carlo Sani
e questo mi stanca
Mi stendo sul letto col la voglia e convinto di un corroborante riposo
<>qualche minuto e poi riprende un tormentato smaniare
E’ da parecchio tempo che mi sono dedicato profusamente alla lettura
del contenuto di alcuni blog
Tante le menti con i pensieri più diversi a divulgare cultura, istruzione
e conoscenza
Gli autori di questi grandi dettati presumo li preparino stando
confortevolmente accomodati nella più inviolabile delle
collocazioni
La postazione da cui prende corpo la stesura della
loro elaborazione mentale credo sia più personale
di guardarsi allo specchio
Suppongo siano delle sistemazioni che ad ogni mobile
oggetto e suppellettile corrisponda una maniacale
esigenza di autocelebrare i propri umori gli
stati d’animo le piccole manie e i tic
più evitati
Grande ed eccitante la soddisfazione quando all’intenzione
corrisponde la più colma sostanza
Immagino che i minuti e le ore scorrano via confondendosi
tra il giorno e la notte
Tra tutto questo ispirato pensare e voluminoso creare dove
il tempo tra una virgola e un punto è già troppo corto
c’è però sempre tempo e la voglia di una profumata
e buona tazza di caffè e di una piena boccata
di fumo
Continuate blogger andate pure avanti nessuno ve lo impedirà
Carlo Sani
La premessa
Aldo sei veramente stratosferico nel tuo immaginario e nel tuo
descrivere narrando è sbalorditivo tutto ciò che scrivi
come lo scrivi e quanto ne hai scritto
Ed è per questo motivo al di la di infinite mille altre ragioni
devi produrre il tuo primo libro
C’è cosi tanta memoria tanto vissuto tanta testimonianza
in quello che scrivi che se non ti decidi a farlo
sei passibile di persecuzione armata
Sono stupefatto e ammirato con quanta semplice continuità
riesci a immaginare a trasporre è una cosa fantastica
mentre te ne sto scrivendo mi viene la pelle d’oca
Il tuo non è solo un mondo che sarebbe già proporzionato al bisogno
ma il tuo è l’universo in righe dove ti è d’obbligo fare entrare e farlo
conoscere non solo ai grandi ma deve diventare propedeutico
per i ragazzi
Il tuo è il tesoro più ricco e prezioso che con infinita fortuna mi è capitato
di conoscere di leggere di vedere, ma tutto questo rimarrà una chimera
computerizzata, mentre invece potrebbe essere una colossale realtà
con l’odore della carta…tuo devoto….
..…carle’
descrivere narrando è sbalorditivo tutto ciò che scrivi
come lo scrivi e quanto ne hai scritto
Ed è per questo motivo al di la di infinite mille altre ragioni
devi produrre il tuo primo libro
C’è cosi tanta memoria tanto vissuto tanta testimonianza
in quello che scrivi che se non ti decidi a farlo
sei passibile di persecuzione armata
Sono stupefatto e ammirato con quanta semplice continuità
riesci a immaginare a trasporre è una cosa fantastica
mentre te ne sto scrivendo mi viene la pelle d’oca
Il tuo non è solo un mondo che sarebbe già proporzionato al bisogno
ma il tuo è l’universo in righe dove ti è d’obbligo fare entrare e farlo
conoscere non solo ai grandi ma deve diventare propedeutico
per i ragazzi
Il tuo è il tesoro più ricco e prezioso che con infinita fortuna mi è capitato
di conoscere di leggere di vedere, ma tutto questo rimarrà una chimera
computerizzata, mentre invece potrebbe essere una colossale realtà
con l’odore della carta…tuo devoto….
..…carle’
Il cielo
Il cielo di giorno nel suo vedere ci osserva
Il cielo ogni giorno appare a testimoniare
il nostro mutare
La notte il cielo come una candela rischiara
il nostro dormire
Il cielo nel suo mistero nasconde il destino
di ognuno
Il cielo ci abbraccia d’universo e non c’è
verso di vederne la fine
Carlo Sani
Il cielo ogni giorno appare a testimoniare
il nostro mutare
La notte il cielo come una candela rischiara
il nostro dormire
Il cielo nel suo mistero nasconde il destino
di ognuno
Il cielo ci abbraccia d’universo e non c’è
verso di vederne la fine
Carlo Sani
mercoledì 1 settembre 2010
Dormire magari
Non riuscendo a dormire perché la “ragione” ha ancora
da raccontarsi ho scritto “Se” gradirei un tuo parere
sono le 2,30 vorrei essere lasciato in pace ma
ho paura invece che mi terrà ancora sotto
pressione non c’è soluzione se la ragione...
...non vuol ragionare
Carlo Sani
da raccontarsi ho scritto “Se” gradirei un tuo parere
sono le 2,30 vorrei essere lasciato in pace ma
ho paura invece che mi terrà ancora sotto
pressione non c’è soluzione se la ragione...
...non vuol ragionare
Carlo Sani
Se
Se lui cercasse di me lo eviterei
Se mi riempisse di regali non saprei cosa farmene
Se lui costruisse “ponti d’oro” per me io ci passerei sotto
Se cercasse di essere fedele io dubiterei
Se mi offrisse le chiavi del suo palazzo le butterei nel pozzo
Se cercasse spiegazioni eviterei di ripeterle
Se lui mi dicesse ti amo gli direi pure io da molto di più
Carlo Sani
Se mi riempisse di regali non saprei cosa farmene
Se lui costruisse “ponti d’oro” per me io ci passerei sotto
Se cercasse di essere fedele io dubiterei
Se mi offrisse le chiavi del suo palazzo le butterei nel pozzo
Se cercasse spiegazioni eviterei di ripeterle
Se lui mi dicesse ti amo gli direi pure io da molto di più
Carlo Sani
Il faro
In risposta alla considerazione che il faro è bello come la solitudine e il vento
aggiungo un distinguo che la solitudine molti la evitano, mentre il vento
a tanti da solo un grande fastidio almeno "Lui" ha di bello
che a qualcuno piace
Carlo Sani
aggiungo un distinguo che la solitudine molti la evitano, mentre il vento
a tanti da solo un grande fastidio almeno "Lui" ha di bello
che a qualcuno piace
Carlo Sani
Fragranze
Era un ristorante dove inevitabilmente accomodandoti nella saletta
piccola ancora prima di ordinare avevi già mangiato assaporando
respirandone il profumo che tra una comanda e l’altra usciva
dalla cucina
Era una fragranza che impregnava del medesimo buono odore
il corridoio e attaccapanni compresi con i paltò appesi oltre
che il già citato salotto
Carlo Sani
piccola ancora prima di ordinare avevi già mangiato assaporando
respirandone il profumo che tra una comanda e l’altra usciva
dalla cucina
Era una fragranza che impregnava del medesimo buono odore
il corridoio e attaccapanni compresi con i paltò appesi oltre
che il già citato salotto
Carlo Sani
Completa tu
Che parole scriveresti prima di questa frase
...la fine di un inizio
o...la voglia di riprovare
Carlo Sani
...la fine di un inizio
o...la voglia di riprovare
Carlo Sani
Solo
Mi sono talmente chiuso in me stesso
che ormai occupo solo lo spazio
che c’è tra me
e
il mio computer
Carlo Sani
che ormai occupo solo lo spazio
che c’è tra me
e
il mio computer
Carlo Sani
Se fossi
Se io fossi al mare smetterei di divagare lasciandomi abbronzare
tra uno sguardo maliardo e una pagina ancora da leggere
Se fossi solo non mi peserebbe stare in compagnia di me stesso
Se fossi in compagnia mi basterebbe averti accanto
Se fossi tra tanta gente che si diverte e non avessi il tuo
sorriso tra i miei occhi mi sentirei un cieco
Se fossi tu a sentire la mia mancanza smetterei di preoccuparmi
Se fossi tu la prima a volertene andare io non ti obbligherei
a restare
Se tu fossi veramente innamorata di me e io fossi in attesa di te
smetterei di cercarti
Se io fossi quello che tu vuoi non sarei quello di sempre
Carlo Sani
tra uno sguardo maliardo e una pagina ancora da leggere
Se fossi solo non mi peserebbe stare in compagnia di me stesso
Se fossi in compagnia mi basterebbe averti accanto
Se fossi tra tanta gente che si diverte e non avessi il tuo
sorriso tra i miei occhi mi sentirei un cieco
Se fossi tu a sentire la mia mancanza smetterei di preoccuparmi
Se fossi tu la prima a volertene andare io non ti obbligherei
a restare
Se tu fossi veramente innamorata di me e io fossi in attesa di te
smetterei di cercarti
Se io fossi quello che tu vuoi non sarei quello di sempre
Carlo Sani
martedì 31 agosto 2010
Perché
Quante volte svegliandomi la mattina dopo sonni agitati mi sono chiesto
perché, anche senza un apparente motivo, forse perché tra quel dormi
veglia avrò pensato ai tanti perché della mia vita
Perché da bambino in quello squallido e deprimente ufficio postale di un
paese sperduto tra i monti, quasi in “trance” i pensieri diventavano tristi
e nostalgiche memorie
Perché aspettare invano per troppo tempo chi mai non arrivava
Finalmente arriva il giorno che pure io piccolo bambino ho i genitori
……perché penando mi avete fatto aspettare così a lungo
Perché quel carruggio buio che il sole non riesce a rischiarare dove
il lezzo di fertili escrementi di animali alla mangiatoia è svanito
in un triste ricordare
Crescevo con la gioia di bambino tra bambini e di ragazzino felice
in compagnia di altri della stessa età…perché anche sul più bello
le regole erano ferree e indiscutibili
Quanto è stato bello essere ragazzotto coi “fondamentali” giusti….
…..perché dall’oggi al domani ho dovuto diventare grande
…anzi tempo
Perché la malattia non ha smesso mai di attaccarmi
Perché non ho più moglie a cui avevo giurato fedeltà e famiglia
e nella quale avevo investito i migliori sentimenti
Perché mi è stata concessa la felicità nell’età più giusta e così
prematuramente e dolorosamente mi è stata tolta
Perché i figli si accorgono dando peso e importanza solo alla parte
peggiore del genitore non sforzandosi di capire e convinti
non perdonano
Perché mi ritrovo a questa età dove il più è stato fatto e poco
ancora ne rimane domandandomi….perché
Carlo Sani
perché, anche senza un apparente motivo, forse perché tra quel dormi
veglia avrò pensato ai tanti perché della mia vita
Perché da bambino in quello squallido e deprimente ufficio postale di un
paese sperduto tra i monti, quasi in “trance” i pensieri diventavano tristi
e nostalgiche memorie
Perché aspettare invano per troppo tempo chi mai non arrivava
Finalmente arriva il giorno che pure io piccolo bambino ho i genitori
……perché penando mi avete fatto aspettare così a lungo
Perché quel carruggio buio che il sole non riesce a rischiarare dove
il lezzo di fertili escrementi di animali alla mangiatoia è svanito
in un triste ricordare
Crescevo con la gioia di bambino tra bambini e di ragazzino felice
in compagnia di altri della stessa età…perché anche sul più bello
le regole erano ferree e indiscutibili
Quanto è stato bello essere ragazzotto coi “fondamentali” giusti….
…..perché dall’oggi al domani ho dovuto diventare grande
…anzi tempo
Perché la malattia non ha smesso mai di attaccarmi
Perché non ho più moglie a cui avevo giurato fedeltà e famiglia
e nella quale avevo investito i migliori sentimenti
Perché mi è stata concessa la felicità nell’età più giusta e così
prematuramente e dolorosamente mi è stata tolta
Perché i figli si accorgono dando peso e importanza solo alla parte
peggiore del genitore non sforzandosi di capire e convinti
non perdonano
Perché mi ritrovo a questa età dove il più è stato fatto e poco
ancora ne rimane domandandomi….perché
Carlo Sani
Aldo
Anche tu porti il nome del mio babbo Aldo
Aldo con la barba canuta e crespa a imprimere
una vena colta sul tuo viso e una sensazione
interessata del curioso
La barba si sposa a pennello con i pochi capelli
rimasti sulla tua testa di uomo non più tanto
giovane
Gli anni sono tanti anche se in maniera più che
evidente il peso di questa ragguardevole età
ricade solo su di essi
Anni che hanno prodotto brama di farsi capire
scrivendo
Aldo romano verace derisorio, con la battuta
istintiva e arguta regolata da voce vigorosa
e temprata dal tempo
Aldo si legge e si ascolta tutto d’un fiato
e con interesse
Aldo ritroso e indeciso
Aldo col sapere dell’età pertinente e persuasivo
Questa età che non gli osta ma gli aggrada
Tanto il materiale prodotto da Aldo andate
a leggerlo e vi accorgerete di non avere
perso tempo in insolute tiritere
Ricordate che uno dei modi migliori di far passare
il tempo e di sfogliarlo di pagina in pagina
Aldo e i suoi tanti narrati aspetta tutti noi non fatevi….
…..trovare impreparati, io per primo
Carle’
Aldo con la barba canuta e crespa a imprimere
una vena colta sul tuo viso e una sensazione
interessata del curioso
La barba si sposa a pennello con i pochi capelli
rimasti sulla tua testa di uomo non più tanto
giovane
Gli anni sono tanti anche se in maniera più che
evidente il peso di questa ragguardevole età
ricade solo su di essi
Anni che hanno prodotto brama di farsi capire
scrivendo
Aldo romano verace derisorio, con la battuta
istintiva e arguta regolata da voce vigorosa
e temprata dal tempo
Aldo si legge e si ascolta tutto d’un fiato
e con interesse
Aldo ritroso e indeciso
Aldo col sapere dell’età pertinente e persuasivo
Questa età che non gli osta ma gli aggrada
Tanto il materiale prodotto da Aldo andate
a leggerlo e vi accorgerete di non avere
perso tempo in insolute tiritere
Ricordate che uno dei modi migliori di far passare
il tempo e di sfogliarlo di pagina in pagina
Aldo e i suoi tanti narrati aspetta tutti noi non fatevi….
…..trovare impreparati, io per primo
Carle’
lunedì 30 agosto 2010
La donna
La donna è femmina e quanti uomini da sempre ne vanno matti e le vorrebbero
tutte solo per se, ma io con il crescere d’età mi sono sempre più placidamente
convinto che la sua femminilità, la bellezza del suo aspetto lo dimostri
lontano da occhi curiosamente indiscreti.
Il mattino di un giorno come tanti decidendo di cambiare pettinatura
di alleggerire il trucco mettendo in risalto magari con un filo in più
di rimmel le ciglia, un vestitino leggermente meno abbondante
e con un paio di bottoni lasciati andare fuori occhiello così
da intravvedere immaginando
Trovo che sia veramente insuperabile per esempio con i capelli a “chignon”
avvolte con aggiunta di cascante coda di cavallo, con due orecchie
ai lati di tale acconciatura, che paiono i manifesti in bella mostra
di corpi femminili sinuosi e aggraziati
L’ammirazione più incontenibilmente soddisfacente e percepibile nella
donna la provo al momento in cui tutta così agghindata con fare
esclusivamente e beatamente di femmina noncurante decide
di accavallare le gambe, mettendo in evidenza
le ginocchia
Ginocchi scolpiti a colpi di scalpello tanti sono gli spigoli perfettamente
smussati sui quali si appoggia la coscia affusolata, morbida magari
anche un po’ in carne, meglio se nella parte interna della gamba
che regge l’altra sovrapposta “spicca una piccolissima smagliatura”
Trovo questa posizione irresistibile da non passare certo inosservata
e che in tanti non si finisce più di guardare….
……..io non ho ancora smesso!
Carlo Sani
tutte solo per se, ma io con il crescere d’età mi sono sempre più placidamente
convinto che la sua femminilità, la bellezza del suo aspetto lo dimostri
lontano da occhi curiosamente indiscreti.
Il mattino di un giorno come tanti decidendo di cambiare pettinatura
di alleggerire il trucco mettendo in risalto magari con un filo in più
di rimmel le ciglia, un vestitino leggermente meno abbondante
e con un paio di bottoni lasciati andare fuori occhiello così
da intravvedere immaginando
Trovo che sia veramente insuperabile per esempio con i capelli a “chignon”
avvolte con aggiunta di cascante coda di cavallo, con due orecchie
ai lati di tale acconciatura, che paiono i manifesti in bella mostra
di corpi femminili sinuosi e aggraziati
L’ammirazione più incontenibilmente soddisfacente e percepibile nella
donna la provo al momento in cui tutta così agghindata con fare
esclusivamente e beatamente di femmina noncurante decide
di accavallare le gambe, mettendo in evidenza
le ginocchia
Ginocchi scolpiti a colpi di scalpello tanti sono gli spigoli perfettamente
smussati sui quali si appoggia la coscia affusolata, morbida magari
anche un po’ in carne, meglio se nella parte interna della gamba
che regge l’altra sovrapposta “spicca una piccolissima smagliatura”
Trovo questa posizione irresistibile da non passare certo inosservata
e che in tanti non si finisce più di guardare….
……..io non ho ancora smesso!
Carlo Sani
Aria
Aria chiara e trasparente
Aria che al tuo soffiare mi accarezzi il viso
e mi scompigli i capelli
Aria che ti adombri al levare del sole
Aria che per quanto cerchi di afferrarti mi lasci
sempre a mani vuote
Aria di sempre
Aria di tutti i giorni che mi sei compagna fino
all’ultimo respiro la morte
Carlo Sani
Aria che al tuo soffiare mi accarezzi il viso
e mi scompigli i capelli
Aria che ti adombri al levare del sole
Aria che per quanto cerchi di afferrarti mi lasci
sempre a mani vuote
Aria di sempre
Aria di tutti i giorni che mi sei compagna fino
all’ultimo respiro la morte
Carlo Sani
domenica 29 agosto 2010
Cenere
Non guardarmi con quello sguardo negli occhi potrei accendermi come
una sigaretta e ardere tra le tue labbra sino a diventare un mozzicone
di inutile pulviscolo di cenere a sporcare spegnendosi il candido
colore di un lenzuolo affranto
Carlo Sani
una sigaretta e ardere tra le tue labbra sino a diventare un mozzicone
di inutile pulviscolo di cenere a sporcare spegnendosi il candido
colore di un lenzuolo affranto
Carlo Sani
Colori, aria di mare
Chissà perché i colori che si vedono al mare paiono più nitidi risplendenti
stimolano abbagliandoti lo sguardo, l’aria più respirabile ti alleggerisce
nella pesantezza togliendoti la fatica di camminare sudando colmando
i polmoni di buon respiro
Carlo Sani
stimolano abbagliandoti lo sguardo, l’aria più respirabile ti alleggerisce
nella pesantezza togliendoti la fatica di camminare sudando colmando
i polmoni di buon respiro
Carlo Sani
Felice
Adesso mi metto a scrivere ho inforcato gli auricolari e la musica mi trascina in un
fermento creativo, ma più che creare do spazio a quello che mi "smania",che sale
dal mio più profondo “esclusivo” e sono felice, euforico "drogato" di percezioni
che il mio senso dinamico tramuta in sublimi e suggestive vibrazioni spero
mi abbiate capito e possiate comprendere questo mio "sovrastare" tra una
nota e l’altra
Magico sto veramente bene e mi sento implodere sarebbe un grande….
…….botto di felicità
Carlo Sani
fermento creativo, ma più che creare do spazio a quello che mi "smania",che sale
dal mio più profondo “esclusivo” e sono felice, euforico "drogato" di percezioni
che il mio senso dinamico tramuta in sublimi e suggestive vibrazioni spero
mi abbiate capito e possiate comprendere questo mio "sovrastare" tra una
nota e l’altra
Magico sto veramente bene e mi sento implodere sarebbe un grande….
…….botto di felicità
Carlo Sani
sabato 28 agosto 2010
Memorie
Quante cose la vita nel suo strano e mai uguale
districarsi propizia ci mette a disposizione
compiacendoci di riparlarne con
la memoria di adesso
Carlo Sani
districarsi propizia ci mette a disposizione
compiacendoci di riparlarne con
la memoria di adesso
Carlo Sani
Parco Ducale
Il nostro grande giardino, alberato incrociarsi di tante anime
di mondi diversi con la convinzione di raccontarsi anche
se le storie meno controverse, meno contestate
le raccontano i pesci del laghetto perché
muti da sempre
Carlo Sani
di mondi diversi con la convinzione di raccontarsi anche
se le storie meno controverse, meno contestate
le raccontano i pesci del laghetto perché
muti da sempre
Carlo Sani
venerdì 27 agosto 2010
al Maio
In giacca e maglioncino giallo con l’espressione garbata nel viso
fai ancora la tua bella figura di sobrio distinto signore ma non
è questa l'impressione più forte che ho provato nel rivedere
quelle foto piuttosto una gaia soddisfazione e la voglia
di stringerti in un pieno abbraccio di tutto ciò che in
questo lungo inevitabile tempo la lontananza
ci ha negato
Grazie di esserci adesso "vedi" di non andartene più... Carlo
fai ancora la tua bella figura di sobrio distinto signore ma non
è questa l'impressione più forte che ho provato nel rivedere
quelle foto piuttosto una gaia soddisfazione e la voglia
di stringerti in un pieno abbraccio di tutto ciò che in
questo lungo inevitabile tempo la lontananza
ci ha negato
Grazie di esserci adesso "vedi" di non andartene più... Carlo
giovedì 26 agosto 2010
Il tempo
Il tempo che lascia tracce profonde e permanenti
con il suo trascorrere ci ha serbato tutti questi
lunghi anni di silenzio, di lontananza anche
se col suo lento scandire giorno dopo
giorno si propone ci da tempo
e se ne va
Carlo Sani
con il suo trascorrere ci ha serbato tutti questi
lunghi anni di silenzio, di lontananza anche
se col suo lento scandire giorno dopo
giorno si propone ci da tempo
e se ne va
Carlo Sani
Occhi pervinca
Abbiamo passato tanti pomeriggi a giocare, a fare i compiti dimentichi
del tempo che trascorreva, ed era già ora di una golosissima
e abbondante merenda, la tua rimaneva a lungo nel tuo
porta vivande a tentare lo scippo da parte mia perché
Tu avevi una tranquilla lentezza nel fare le cose
e non portavi mai a termine lo spuntino
di metà pomeriggio
La ribalta di questi belli e indimenticabili vissuti, era il retro
del tuo negozio praticamente una veranda a tutto verde
dai tanti fiori, concessaci con amorevole indulgenza
dai tuoi genitori
Se non ricordo male avevi un cocherino col ciuffo tutto mesciato
color miele e dal dispetto continuo
Ti ricordo molto somigliante sia al tuo papà che alla
tua mamma che io ricordo dolcissima, elegante
e molto bella
Ricordo con amabile sentimento che Lei era tenerissima
ti faceva stare bene, le piacevano molto i miei
“occhi color pervinca”
dallo sguardo coccolone di bambino, almeno questo
è il mio vivissimo dolce ricordo
Avevi i quaderni, i colori , le matite e le penne più belle
a me non rimaneva che la voglia e poi tanto tempo
è passato ma adesso
sono felice....finalmente ti ho ritrovato
Carlo Sani
del tempo che trascorreva, ed era già ora di una golosissima
e abbondante merenda, la tua rimaneva a lungo nel tuo
porta vivande a tentare lo scippo da parte mia perché
Tu avevi una tranquilla lentezza nel fare le cose
e non portavi mai a termine lo spuntino
di metà pomeriggio
La ribalta di questi belli e indimenticabili vissuti, era il retro
del tuo negozio praticamente una veranda a tutto verde
dai tanti fiori, concessaci con amorevole indulgenza
dai tuoi genitori
Se non ricordo male avevi un cocherino col ciuffo tutto mesciato
color miele e dal dispetto continuo
Ti ricordo molto somigliante sia al tuo papà che alla
tua mamma che io ricordo dolcissima, elegante
e molto bella
Ricordo con amabile sentimento che Lei era tenerissima
ti faceva stare bene, le piacevano molto i miei
“occhi color pervinca”
dallo sguardo coccolone di bambino, almeno questo
è il mio vivissimo dolce ricordo
Avevi i quaderni, i colori , le matite e le penne più belle
a me non rimaneva che la voglia e poi tanto tempo
è passato ma adesso
sono felice....finalmente ti ho ritrovato
Carlo Sani
La voce
Il sentimento si allarga dando fiato
alla voce e il cuore si mette
a cantare, io folgorato non
mi stanco di ascoltare
Carlo Sani
alla voce e il cuore si mette
a cantare, io folgorato non
mi stanco di ascoltare
Carlo Sani
mercoledì 25 agosto 2010
Azzurro
così si apre il cielo finito
il nubifragio
cosi si mostra il mare passata
la burrasca e tutto
si acquieta
Carlo Sani
il nubifragio
cosi si mostra il mare passata
la burrasca e tutto
si acquieta
Carlo Sani
lunedì 23 agosto 2010
Tormento
Ho appena finito di fare la doccia non ho ancora chiuso occhio e mi sto
con vivace tormento adoperandomi per dare il giusto buongiorno
a una buona tazza di nero caffè
Sono tormentato, al pensiero che si debba scrivere solo cose concrete
sensate, variegate, corpose di contenuti e di idee, prestando
la massima attenzione a non commettere “mai e poi mai”
il ben che minimo errore, per disattenzione
o per ignoranza che sia
Guai a commettere queste inaccettabili carenze brutta, la traccia che lascia
e di queste orme squinternate un racconto che si rispetti non deve avere neppure l’ombra di deplorevoli germogli, di inquinanti imperfezioni
Questo tormento lo sto covando già da molte ore sentendo in me
il desiderio di mettermi ascrivere
Mi sono a dire la verità un po’ scocciato di tutte queste regole
di questi doverosi parametri, senza i quali si incorre in pretestuosi
e trancianti giudizi
Avevo voglia di scrivere e da quando ho iniziato sono volati i minuti
con mia grande soddisfazione, solo per il fatto che sto dando
concretezza alla necessità di esprimermi scrivendo
Ho iniziato questo mio ragguaglio non avendo nella mente qualcosa
di predefinito solo il gusto di darmi da fare a far scorrere senza
sosta i tasti del mio computer
A dire la verità e per essere coerente col mio ciondolare tra una confusione
di pensieri, uno c’era fin da subito più rilevante degli altri che mi ha
dato tormento per questo vorrei tanto essere più esaustivo e chiaro
possibile nell' esplicitarlo
Io voglio e continuerò a scrivere a raccontare solo quello che mi “piace”
nel “modo” che mi pare e che mi da “gioia” nel farlo
Tra poco è giorno e io sono ancora qui che scrivo
Carlo Sani
con vivace tormento adoperandomi per dare il giusto buongiorno
a una buona tazza di nero caffè
Sono tormentato, al pensiero che si debba scrivere solo cose concrete
sensate, variegate, corpose di contenuti e di idee, prestando
la massima attenzione a non commettere “mai e poi mai”
il ben che minimo errore, per disattenzione
o per ignoranza che sia
Guai a commettere queste inaccettabili carenze brutta, la traccia che lascia
e di queste orme squinternate un racconto che si rispetti non deve avere neppure l’ombra di deplorevoli germogli, di inquinanti imperfezioni
Questo tormento lo sto covando già da molte ore sentendo in me
il desiderio di mettermi ascrivere
Mi sono a dire la verità un po’ scocciato di tutte queste regole
di questi doverosi parametri, senza i quali si incorre in pretestuosi
e trancianti giudizi
Avevo voglia di scrivere e da quando ho iniziato sono volati i minuti
con mia grande soddisfazione, solo per il fatto che sto dando
concretezza alla necessità di esprimermi scrivendo
Ho iniziato questo mio ragguaglio non avendo nella mente qualcosa
di predefinito solo il gusto di darmi da fare a far scorrere senza
sosta i tasti del mio computer
A dire la verità e per essere coerente col mio ciondolare tra una confusione
di pensieri, uno c’era fin da subito più rilevante degli altri che mi ha
dato tormento per questo vorrei tanto essere più esaustivo e chiaro
possibile nell' esplicitarlo
Io voglio e continuerò a scrivere a raccontare solo quello che mi “piace”
nel “modo” che mi pare e che mi da “gioia” nel farlo
Tra poco è giorno e io sono ancora qui che scrivo
Carlo Sani
venerdì 20 agosto 2010
Il ring
Sul ring saltello di qua un saltello di la centrato in pieno
da un cazzotto in bocca ha spiccato il salto più doloroso
andando lungo disteso sul tappeto dal quale non
si è rialzato in tempo utile per evitare
oltre alle gran botte il sapore amaro
della sconfitta anche se in punta
di “guantoni nobilmente"
stampati...sui denti
Carlo Sani
da un cazzotto in bocca ha spiccato il salto più doloroso
andando lungo disteso sul tappeto dal quale non
si è rialzato in tempo utile per evitare
oltre alle gran botte il sapore amaro
della sconfitta anche se in punta
di “guantoni nobilmente"
stampati...sui denti
Carlo Sani
martedì 17 agosto 2010
Il camposanto
Oggi mi sento di particolare buonumore forse perché ho fatto visita al cimitero si avete letto bene, non è la prima volta
che accedo con preoccupazioni in corso e relativo
nervoso disagio ed esco che sono
gradevolmente disteso
E’ un tappa ai più in odore di forzatura anche se ognuno
con molta probabilità a qualche congiunto alla cui
memoria e in suo ricordo non dispiacerebbe
una visita, un fiore, una preghiera
un momento di raccoglimento
Ho la sensazione entrando di lasciarmi alle spalle tutto
il quotidiano e per tutta la durata in cui mi trattengo
non sento più quel peso sul groppone il tempo
smette di correre e mi tiene compagnia con
tranquilla disponibilità e senza più
nessuna fretta
Percorro quei viali, alcuni sono all’ombra di eleganti
e bruni cipressi, altri sotto un sole sudaticcio
e accaldato che in genere si percorrono
con passo leggermente più spedito
Sono viali alberati che tracciano e dividono il sepolcreto
in tanti piccoli settori, aree adibite a prato verde altri
spazi sono cementificati a chi ha il tempietto
o il sepolcro coi fregi più“sfarzosi” anche
se malinconicamente inutili almeno
per questo mesto e conclusivo
percorso
La parte monumentale è veramente imponente a rimembrare progettazioni del passato che col trascorrere degli anni
si ergono con austera consapevolezza a baluardo
di possibili intrusi a disturbo della pace eterna
quindi per cortesia più rispetto e…….
….cosi sia
Carlo Sani
che accedo con preoccupazioni in corso e relativo
nervoso disagio ed esco che sono
gradevolmente disteso
E’ un tappa ai più in odore di forzatura anche se ognuno
con molta probabilità a qualche congiunto alla cui
memoria e in suo ricordo non dispiacerebbe
una visita, un fiore, una preghiera
un momento di raccoglimento
Ho la sensazione entrando di lasciarmi alle spalle tutto
il quotidiano e per tutta la durata in cui mi trattengo
non sento più quel peso sul groppone il tempo
smette di correre e mi tiene compagnia con
tranquilla disponibilità e senza più
nessuna fretta
Percorro quei viali, alcuni sono all’ombra di eleganti
e bruni cipressi, altri sotto un sole sudaticcio
e accaldato che in genere si percorrono
con passo leggermente più spedito
Sono viali alberati che tracciano e dividono il sepolcreto
in tanti piccoli settori, aree adibite a prato verde altri
spazi sono cementificati a chi ha il tempietto
o il sepolcro coi fregi più“sfarzosi” anche
se malinconicamente inutili almeno
per questo mesto e conclusivo
percorso
La parte monumentale è veramente imponente a rimembrare progettazioni del passato che col trascorrere degli anni
si ergono con austera consapevolezza a baluardo
di possibili intrusi a disturbo della pace eterna
quindi per cortesia più rispetto e…….
….cosi sia
Carlo Sani
lunedì 16 agosto 2010
"Crucci" mal riposti
Come mai quella faccia, capisco ti stai chiedendo sarò stato sufficientemente chiaro avrò
scritto abbastanza e in modo esaustivo, accidenti possibile per quanto mi sforzi non
riesca a sviluppare che solo poche e imprecise righe, eppure l'argomento
lo conosco ed è da tanto tempo che ne volevo trattare.
Anche questa volta aimè mi sono smarrito in una sequenza di ovvietà, forse non conoscevo
poi cosi bene il contenuto teste narrato
A questo punto forse farei meglio a lasciare correre e con una perentoria e definitiva pressione
di falange sulla “incolpevole” tastiera del mio computer spazzare drasticamente tutto
l’elaborato appena concluso
Scarso il fraseggio, poco calore, povero l’approfondimento nozionistico e poi così disarticolato
Cosa mi è saltato in mente chissà i più che penseranno di tutto questo mio scrivere
A questo punto come si suole dire tanto per mettere i punti al posto giusto sai cosa
ti dico mi faccia il piacere e aggiungo, che dopo averti letto, di sentirmi come
quello che a furia di guardare a giocare alle carte ha imparato le tabelline
con la differenza che in questo caso specifico Io ho imparo
la Geografia e anche in questa
ipotesi a “macca”
Carlo
scritto abbastanza e in modo esaustivo, accidenti possibile per quanto mi sforzi non
riesca a sviluppare che solo poche e imprecise righe, eppure l'argomento
lo conosco ed è da tanto tempo che ne volevo trattare.
Anche questa volta aimè mi sono smarrito in una sequenza di ovvietà, forse non conoscevo
poi cosi bene il contenuto teste narrato
A questo punto forse farei meglio a lasciare correre e con una perentoria e definitiva pressione
di falange sulla “incolpevole” tastiera del mio computer spazzare drasticamente tutto
l’elaborato appena concluso
Scarso il fraseggio, poco calore, povero l’approfondimento nozionistico e poi così disarticolato
Cosa mi è saltato in mente chissà i più che penseranno di tutto questo mio scrivere
A questo punto come si suole dire tanto per mettere i punti al posto giusto sai cosa
ti dico mi faccia il piacere e aggiungo, che dopo averti letto, di sentirmi come
quello che a furia di guardare a giocare alle carte ha imparato le tabelline
con la differenza che in questo caso specifico Io ho imparo
la Geografia e anche in questa
ipotesi a “macca”
Carlo
domenica 15 agosto 2010
Il mare nostro
Come sempre maestro non sgarra di un rigo di un aggettivo di un avverbio Lei mi "consenta"
è un prestigiatore del presentare nel miglior modo “leggibile”anche il più noioso dei
paragrafi mi complimento e mi "abbevero" al suo ragguardevole sapere oltretutto
non mi costa un "biadino" sono fortunato ad annoverarla come insegnante
e amico
Il mare nella foto di cui sopra mi ha fatto l'effetto di una vecchia conoscenza che allungandosi
in grosso e benevolo maroso stesse per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto
ammantandomi tutto nelle sue schiumose onde
Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava in ordine sparso di bianco pallido l'abbronzatura perenne del mio viso regalandomi un'intrigante sembianza
da “giovin lupo di mare”
Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia piatto, calmo, agitato, mosso o sul “permaloso”
in ogni caso non si può evitare di fermarsi e con molto ossequio “contemplarlo”
questo è quello che per molte stagioni della mia vita ho apprezzato e vissuto
mentre ora è solo un incalzante e struggente ricordo che ho di Lui
A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai
Carlo Sani
è un prestigiatore del presentare nel miglior modo “leggibile”anche il più noioso dei
paragrafi mi complimento e mi "abbevero" al suo ragguardevole sapere oltretutto
non mi costa un "biadino" sono fortunato ad annoverarla come insegnante
e amico
Il mare nella foto di cui sopra mi ha fatto l'effetto di una vecchia conoscenza che allungandosi
in grosso e benevolo maroso stesse per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto
ammantandomi tutto nelle sue schiumose onde
Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava in ordine sparso di bianco pallido l'abbronzatura perenne del mio viso regalandomi un'intrigante sembianza
da “giovin lupo di mare”
Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia piatto, calmo, agitato, mosso o sul “permaloso”
in ogni caso non si può evitare di fermarsi e con molto ossequio “contemplarlo”
questo è quello che per molte stagioni della mia vita ho apprezzato e vissuto
mentre ora è solo un incalzante e struggente ricordo che ho di Lui
A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai
Carlo Sani
sabato 14 agosto 2010
Autunno 2
Ciao ho letto le tue recensioni sui miei post ti ringrazio io ho curiosato il tuo
qua e la ma ci vuole più tempo e tanta concentrazione, ho messo una tua foto
di Ventimiglia come sfondo,sono le calandre, La Mortola i balzi rossi
e in lontananza il “douce” Principaute de Monaco passami
la scopiazzata
Oggi qui da me è Autunno bagnato è da ieri sera che piove ma in maniera adeguata
per fare bene alla terra e rimpinguare le falde assetate d’acqua
Ho deciso di scrivere a Peppino poche righe che pubblicherò perché nella forma e
nella sostanza tale svolgimento mi soddisfa, il tutto sempre con molta “presuntuosa”
umiltà
Spero che tua moglie non sia, conclusa la nostra interminabile telefonata passata
alle vie di fatto e i tuoi occhi da azzurri non senza dolore siano diventati blu
Scusami ancora con Lei, immagino però possa accadere altre volte, si attrezzi
di molta pazienza sia “compassionevole” e smetta di picchiarti
Vedi volevo scriverti solo poche righe e niente di particolare rilevanza e invece
c’è scappato questo nuovo post, sarà dovuto come spesso mi succede
al mutare del tempo, sempre in assetto di corsa e senza molta
“logica circostanziale”
Mi prometto e ti assicuro che non mancherò sempre che Tu me lo consenta
di pubblicare anche questa nostra breve, anche se poco importante
corrispondenza adesso….continua tu
Carlo
qua e la ma ci vuole più tempo e tanta concentrazione, ho messo una tua foto
di Ventimiglia come sfondo,sono le calandre, La Mortola i balzi rossi
e in lontananza il “douce” Principaute de Monaco passami
la scopiazzata
Oggi qui da me è Autunno bagnato è da ieri sera che piove ma in maniera adeguata
per fare bene alla terra e rimpinguare le falde assetate d’acqua
Ho deciso di scrivere a Peppino poche righe che pubblicherò perché nella forma e
nella sostanza tale svolgimento mi soddisfa, il tutto sempre con molta “presuntuosa”
umiltà
Spero che tua moglie non sia, conclusa la nostra interminabile telefonata passata
alle vie di fatto e i tuoi occhi da azzurri non senza dolore siano diventati blu
Scusami ancora con Lei, immagino però possa accadere altre volte, si attrezzi
di molta pazienza sia “compassionevole” e smetta di picchiarti
Vedi volevo scriverti solo poche righe e niente di particolare rilevanza e invece
c’è scappato questo nuovo post, sarà dovuto come spesso mi succede
al mutare del tempo, sempre in assetto di corsa e senza molta
“logica circostanziale”
Mi prometto e ti assicuro che non mancherò sempre che Tu me lo consenta
di pubblicare anche questa nostra breve, anche se poco importante
corrispondenza adesso….continua tu
Carlo
Suppergiù
Mi spiace leggere che ti senti svuotato, ti auguro che sia un smarrimento
momentaneo e che presto tu ti colmi nuovamente di contenuti di bei
propositi e di speranza, sei un distinto signore di appena 66 anni pensa
alla pazienza che dovrai avere dal momento che io ho intenzione
ogni tanto, di continuare a scriverti ancora spensieratamente
“suppergiù” per almeno una trentina di anni
Mi raccomando riprenditi presto e sempre in alto i cuori
Carlo
momentaneo e che presto tu ti colmi nuovamente di contenuti di bei
propositi e di speranza, sei un distinto signore di appena 66 anni pensa
alla pazienza che dovrai avere dal momento che io ho intenzione
ogni tanto, di continuare a scriverti ancora spensieratamente
“suppergiù” per almeno una trentina di anni
Mi raccomando riprenditi presto e sempre in alto i cuori
Carlo
Sergio il vetraio
Che emozione finalmente ti rivedo, quanto tempo è passato sembra ieri, il problema
è che bisognerebbe fare punto e accapo per ricominciare evitando gli sbagli fatti e
facendo tesoro dell'esperienza acquisita ma non è possibile e allora ci sono foto
come questa cariche di forte significato, di ricordi di affetto e pertanto tutto
torna reale e ti accorgi che se anche sono tanti gli anni che ci hanno
consumato regolatamente non hanno scalfito come ben vedo
dalla foto il fisico e sentendoti al telefono neppure
nello spirito
Sei un bel signore che si è realizzato nella vita, con tanto lavoro e sudore
"frammisto" sangue dovuto alle tante ferite, causate dai tagli dei vetri rotti
che era un brutto e doloroso inconveniente inerente il tuo lavoro
di vetraio
“Sergio il vetraio” che ora sotto un splendido e caldo sole in una località da sballo
comodamente seduto in "plancia" tra spruzzi di lievi onde e voli plananti
di morbidi gabbiani, da colore a tutte le corporee testimonianze
che con l'abbronzatura non parranno più banali lesioni
ma risplenderanno come….” ornamentali Ricami”
Carlo Sani
è che bisognerebbe fare punto e accapo per ricominciare evitando gli sbagli fatti e
facendo tesoro dell'esperienza acquisita ma non è possibile e allora ci sono foto
come questa cariche di forte significato, di ricordi di affetto e pertanto tutto
torna reale e ti accorgi che se anche sono tanti gli anni che ci hanno
consumato regolatamente non hanno scalfito come ben vedo
dalla foto il fisico e sentendoti al telefono neppure
nello spirito
Sei un bel signore che si è realizzato nella vita, con tanto lavoro e sudore
"frammisto" sangue dovuto alle tante ferite, causate dai tagli dei vetri rotti
che era un brutto e doloroso inconveniente inerente il tuo lavoro
di vetraio
“Sergio il vetraio” che ora sotto un splendido e caldo sole in una località da sballo
comodamente seduto in "plancia" tra spruzzi di lievi onde e voli plananti
di morbidi gabbiani, da colore a tutte le corporee testimonianze
che con l'abbronzatura non parranno più banali lesioni
ma risplenderanno come….” ornamentali Ricami”
Carlo Sani
Jacarande
I fiori, le piante,un arbusto una foglia omaggi ineguagliabili della natura ma Jacarande
con questo suo nome è di più, mi prende e mi trasporta in una sofisticata
suggestione coinvolgendomi in un piacevole senso di fantasiosa
leggerezza e di grande libertà
Pago di avermela fatta conoscere ti saluto e ti ringrazio Adriano
il tuo amico ritrovato…. Carlo
con questo suo nome è di più, mi prende e mi trasporta in una sofisticata
suggestione coinvolgendomi in un piacevole senso di fantasiosa
leggerezza e di grande libertà
Pago di avermela fatta conoscere ti saluto e ti ringrazio Adriano
il tuo amico ritrovato…. Carlo
martedì 10 agosto 2010
Il marciapiede
Il marciapiede che quotidianamente percorro avanti e indietro
è diventato punto d’incontro sempre con le stesse persone
giorno dopo giorno un anno dopo altro
Sono ormai diventati conoscenti coi quali spesso mi fermo
a scambiare qualche parola, a divergere su punti di vista
opposti e così passo un po’ di tempo, evito di fare tutto
ciò con le persone più curiose e ciarlatane tiro innanzi
senza fermarmi
E’ un “ conta passi” sempre pulito e ben tenuto, a doppio senso
di marcia, uno per i pedoni e l’altro per le biciclette, anche se
troppo spesso questa disposizione non viene rispettata
Come sempre da “ buoni italiani” siamo poco avvezzi a rispettare
le regole
E’ un “ salvagente” all’ombra di alti castagni che sono gli
unici ad avere il permesso incondizionato di imbrattare
riempiendo così il selciato di foglie
Non sono solo le foglie a cadere ma, con rischio per le teste
di incauti passanti, grosse castagne scendendo procurano
dolorosi bernoccoli e ammaccature alle macchine
in sosta,o che si trovano a percorre il viale
ed è l’unico aspetto negativo a cui però
non c’è rimedio
Ci porto spesso il mio cane a fare i bisogni ed essendo un marciapiede molto ampio ha tanto spazio a disposizione anche per fare delle
piccole sgambatine, dedicarsi con grande impegno ad annusare
“sprofondando” il naso tra le foglie alla spasmodica ricerca
dell’odore più gradito
Al calare della sera il percorso viene illuminato dalla luce
dei lampioni che ogni due alberi si interpongono
solidamente piantati per terra
Ho notato con soddisfazione che a differenza dei “lumi”
di altri marciapiedi di zone adiacenti il mio è in
sintonia col verde urbano di cui per fortuna
è “ ricolmo” il quartiere in cui vivo
Il marciapiede coi suoi lampioni è diventato in tutto questo
tempo il mio più affezionato e insostituibile compagno
di “ ripercorse camminate”
Carlo Sani
è diventato punto d’incontro sempre con le stesse persone
giorno dopo giorno un anno dopo altro
Sono ormai diventati conoscenti coi quali spesso mi fermo
a scambiare qualche parola, a divergere su punti di vista
opposti e così passo un po’ di tempo, evito di fare tutto
ciò con le persone più curiose e ciarlatane tiro innanzi
senza fermarmi
E’ un “ conta passi” sempre pulito e ben tenuto, a doppio senso
di marcia, uno per i pedoni e l’altro per le biciclette, anche se
troppo spesso questa disposizione non viene rispettata
Come sempre da “ buoni italiani” siamo poco avvezzi a rispettare
le regole
E’ un “ salvagente” all’ombra di alti castagni che sono gli
unici ad avere il permesso incondizionato di imbrattare
riempiendo così il selciato di foglie
Non sono solo le foglie a cadere ma, con rischio per le teste
di incauti passanti, grosse castagne scendendo procurano
dolorosi bernoccoli e ammaccature alle macchine
in sosta,o che si trovano a percorre il viale
ed è l’unico aspetto negativo a cui però
non c’è rimedio
Ci porto spesso il mio cane a fare i bisogni ed essendo un marciapiede molto ampio ha tanto spazio a disposizione anche per fare delle
piccole sgambatine, dedicarsi con grande impegno ad annusare
“sprofondando” il naso tra le foglie alla spasmodica ricerca
dell’odore più gradito
Al calare della sera il percorso viene illuminato dalla luce
dei lampioni che ogni due alberi si interpongono
solidamente piantati per terra
Ho notato con soddisfazione che a differenza dei “lumi”
di altri marciapiedi di zone adiacenti il mio è in
sintonia col verde urbano di cui per fortuna
è “ ricolmo” il quartiere in cui vivo
Il marciapiede coi suoi lampioni è diventato in tutto questo
tempo il mio più affezionato e insostituibile compagno
di “ ripercorse camminate”
Carlo Sani
domenica 8 agosto 2010
Ricordando
Comodamente seduto e rilassato ascolto i miei pezzi preferiti e mi lascio trasportare dai ricordi tra
questi il più ricorrente è ripensare ai tanti giorni passati nel Principato di Monaco
E’ un piccolissimo lembo di terra “ misto mare” dove oltre alla evidente bellezza dei luoghi
la città offre le più svariate opportunità
La natura in questo angolo di terra non si è risparmiata creando un litorale con il mare dal colore
“ verde giardino in primavera” spiagge “semiurbane” fatte di sassi, scogli e roccia e insenature
di un magnetismo da “ mozzafiato”
La piccola città fa da cuscinetto tra la battigia e le colline, con la tipica vegetazione della Costa
Azzurra caratteristico è il verde “ giovinezza” che funge da “ tonico” per tranquilli
momenti di assoluto relax, o da stimolante per piacevoli
e salutistiche passeggiate
La terra argillosa, è del tipo leggermente granulosa in frattura dal colore “scialbo” rame
esclusivo di questa costiera
La parte vecchia della ville con la Rocca dimora dei Principi monegaschi è assolutamente da
non perdere, come dimenticare il sensazionale panorama che da li si può
“ apprezzare a tutta vista”
Non mancano avveniristici grattacieli, i negozi le boutique più belle, con alberghi a sette stelle
e ristoranti dal menù esclusivo, per finire il fiore all’occhiello il Casino, irresistibile lusinga
per incalliti giocatori e per speranzosi neofiti di “ improbabili profitti”
Ma quello che più mi ritorna alla mente è il profumo che si può odorare in ogni dove ti trovi
a passare in questo centro
E’ una “ fragranza” che è un misto di chimica, ed è quello che esce dalle tante profumerie
e che si sente addosso alle persone che si incontrano camminando per le vie
Ma quello che più “satura l’olfatto” e che non si dimentica è il profumo naturale che si aspira
nell’aria, il tipico aroma di limoni e aranci selvatici che ad ogni boccata oltre che
a un piacevole senso di freschezza da “ sollievo e profuma l’anima”
ecco la cosa che mi manca e che ricordo con più nostalgia
di questa incantevole e sfarzosa località
Carlo Sani
questi il più ricorrente è ripensare ai tanti giorni passati nel Principato di Monaco
E’ un piccolissimo lembo di terra “ misto mare” dove oltre alla evidente bellezza dei luoghi
la città offre le più svariate opportunità
La natura in questo angolo di terra non si è risparmiata creando un litorale con il mare dal colore
“ verde giardino in primavera” spiagge “semiurbane” fatte di sassi, scogli e roccia e insenature
di un magnetismo da “ mozzafiato”
La piccola città fa da cuscinetto tra la battigia e le colline, con la tipica vegetazione della Costa
Azzurra caratteristico è il verde “ giovinezza” che funge da “ tonico” per tranquilli
momenti di assoluto relax, o da stimolante per piacevoli
e salutistiche passeggiate
La terra argillosa, è del tipo leggermente granulosa in frattura dal colore “scialbo” rame
esclusivo di questa costiera
La parte vecchia della ville con la Rocca dimora dei Principi monegaschi è assolutamente da
non perdere, come dimenticare il sensazionale panorama che da li si può
“ apprezzare a tutta vista”
Non mancano avveniristici grattacieli, i negozi le boutique più belle, con alberghi a sette stelle
e ristoranti dal menù esclusivo, per finire il fiore all’occhiello il Casino, irresistibile lusinga
per incalliti giocatori e per speranzosi neofiti di “ improbabili profitti”
Ma quello che più mi ritorna alla mente è il profumo che si può odorare in ogni dove ti trovi
a passare in questo centro
E’ una “ fragranza” che è un misto di chimica, ed è quello che esce dalle tante profumerie
e che si sente addosso alle persone che si incontrano camminando per le vie
Ma quello che più “satura l’olfatto” e che non si dimentica è il profumo naturale che si aspira
nell’aria, il tipico aroma di limoni e aranci selvatici che ad ogni boccata oltre che
a un piacevole senso di freschezza da “ sollievo e profuma l’anima”
ecco la cosa che mi manca e che ricordo con più nostalgia
di questa incantevole e sfarzosa località
Carlo Sani
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