Ho una grande pena l’unico
rumore è quello del mio
dolore
Non riesco a dormire quei
mattacchioni dei miei
occhi
non si abbandonano
al sonno
Chissà se sei in casa
probabilmente no ti
immagino non sola
Per compagnia
ho
la mia ombra
con la sua
pena
Mi ha molto emozionato
vedere le cose che ci
legano a portata di
un gesto
La musica si scioglie nelle
vene al vibrare di ogni
nota
Come te ho vissuto
di musica tuttora
mi abbevero al
pentagramma
Notavo quante cose ci accumunano
la voglia di sognare di spaziare
con le ali hai piedi
Volando sempre più
liberi
senza voltarsi
mai
Amiamo raccoglierci
nel
muto silenzio di una
emozione
Ti prego se puoi non
accantonare queste
mie parole
Questa sera rimani fuori
a cena chissà in quale
bel posto avranno
il
piacere di ammirarti
Se volevi dilaniarmi ci sei
riuscita servirà a te per
allontanarti da me
La mancanza di te è talmente
grande
che si rincorre giorno
dopo giorno senza
mai recuperare
terreno
Scusami per tutte le volte che ti ho
detto ti voglio bene ma è la frase
che ho sempre nel taschino
da quando ti conosco
Dove mi hai mandato ci puzza
Scusami anche io ho un cuore
anche se ha il fetore di una
latrina
Carlo Sani
domenica 31 luglio 2011
sabato 30 luglio 2011
Sera
Quella serena dolcezza
dopo tanta agitazione
Tensione che squassa
ogni singolo aspetto
dell’umore
Quanto è bella la mia città
all’ora dell’aperitivo
ascoltare le cose
di tutti
Il sole velato
come
palla infuocata
eccita i volti
La piazza nella penombra
della
sera quieta accoglie
gli astanti
La gente si fa fretta
I colombi distolti
dal loro metodico
cibarsi
Il campanone di rintocchi
a memoria avverte
Chi saluta e va chi
resta e sposta una
sedia
La sera affievolisce il giorno
mitiga i colori si accendono
i lampioni tutti si tolgono
di torno
Carlo Sani
dopo tanta agitazione
Tensione che squassa
ogni singolo aspetto
dell’umore
Quanto è bella la mia città
all’ora dell’aperitivo
ascoltare le cose
di tutti
Il sole velato
come
palla infuocata
eccita i volti
La piazza nella penombra
della
sera quieta accoglie
gli astanti
La gente si fa fretta
I colombi distolti
dal loro metodico
cibarsi
Il campanone di rintocchi
a memoria avverte
Chi saluta e va chi
resta e sposta una
sedia
La sera affievolisce il giorno
mitiga i colori si accendono
i lampioni tutti si tolgono
di torno
Carlo Sani
Anonima solitudine
Ho creduto l’amore
avesse fissa dimora
nel tuo cuore
Nella tua anima
ci fosse posto
per noi
Ho creduto quando mi hai
scritto che non ho rivali
io te siamo uguali
Ho cominciato
a
pensarti a ritmo
costante
A volare alto sino
a toccare il cielo
Scansando le nubi
in cerca di te
Poi la solita nostalgia
mi brucia i pantaloni
Muto nel silenzio
del mio smarrimento
Cercando di prendere
sonno con la mia
anonima
solitudine per compagnia
Carlo Sani
avesse fissa dimora
nel tuo cuore
Nella tua anima
ci fosse posto
per noi
Ho creduto quando mi hai
scritto che non ho rivali
io te siamo uguali
Ho cominciato
a
pensarti a ritmo
costante
A volare alto sino
a toccare il cielo
Scansando le nubi
in cerca di te
Poi la solita nostalgia
mi brucia i pantaloni
Muto nel silenzio
del mio smarrimento
Cercando di prendere
sonno con la mia
anonima
solitudine per compagnia
Carlo Sani
Rifiuto
In giro senza ogni dove
Faccio i conti con una
disfatta dall’esito
intollerabile
Cocente lo smacco
il bruciore sulla
pelle del tuo
rifiuto
Il magone con la voglia
di piangere le gocce
del mio dolore
Aspettando che mettano
a mollo le mie guance
Tuttavia non devo farmi
mortificare con la tua
arroganza
Al bar gli amici di sempre
insopportabili come mai
La musica di tutti i giorni
con le note stonate
La casa coi muri
a darmi ansia
La stanza del mio pensare
con l’inclemente ricordo
del mio fallimento
E’ sera tarda anche il frinire
delle cicale m’infastidisce
Solo senza scopo non so dove
mi porterà questa amarezza
che non smette di darmi
disgusto
Carlo Sani
Faccio i conti con una
disfatta dall’esito
intollerabile
Cocente lo smacco
il bruciore sulla
pelle del tuo
rifiuto
Il magone con la voglia
di piangere le gocce
del mio dolore
Aspettando che mettano
a mollo le mie guance
Tuttavia non devo farmi
mortificare con la tua
arroganza
Al bar gli amici di sempre
insopportabili come mai
La musica di tutti i giorni
con le note stonate
La casa coi muri
a darmi ansia
La stanza del mio pensare
con l’inclemente ricordo
del mio fallimento
E’ sera tarda anche il frinire
delle cicale m’infastidisce
Solo senza scopo non so dove
mi porterà questa amarezza
che non smette di darmi
disgusto
Carlo Sani
giovedì 28 luglio 2011
L’indifferenza
L’indifferenza con la noia
che la contraddistingue
La noia prescinde
indifferente
L’indifferenza torpore
della mente
L’indifferenza apatica
caparbietà di tutti
i giorni
Per quanto indifferenti
il distacco di prenderne
atto
L’indifferente contraddice
a prescindere
L’indifferenza
tenacia dei
sopracciò
L’indifferenza in amore
refrigera l’entusiasmo
la tua mi trafigge
Carlo Sani
che la contraddistingue
La noia prescinde
indifferente
L’indifferenza torpore
della mente
L’indifferenza apatica
caparbietà di tutti
i giorni
Per quanto indifferenti
il distacco di prenderne
atto
L’indifferente contraddice
a prescindere
L’indifferenza
tenacia dei
sopracciò
L’indifferenza in amore
refrigera l’entusiasmo
la tua mi trafigge
Carlo Sani
mercoledì 27 luglio 2011
I colori
Le ore delle mie giornate
coi colori a rischiarare
le ombre dei miei
pensieri
Il blu malinconia
L’azzurro mi
porta via
Il verde parla
di me
Il giallo le giornate
migliori
Il rosso il dolore
di tanti
Il bianco le migliori
intenzioni
Il nero tutto tace
Il marrone mi
porta a casa
Il viola classe
intrigo
Il rosa rispetto
devozione
L’arancione
vola alto
Il grigio bonario
rilassamento
Ognuno di questi colori mi
ha dato queste sensazioni
ornando le emozioni
di questa vita mia
Carlo Sani
coi colori a rischiarare
le ombre dei miei
pensieri
Il blu malinconia
L’azzurro mi
porta via
Il verde parla
di me
Il giallo le giornate
migliori
Il rosso il dolore
di tanti
Il bianco le migliori
intenzioni
Il nero tutto tace
Il marrone mi
porta a casa
Il viola classe
intrigo
Il rosa rispetto
devozione
L’arancione
vola alto
Il grigio bonario
rilassamento
Ognuno di questi colori mi
ha dato queste sensazioni
ornando le emozioni
di questa vita mia
Carlo Sani
martedì 26 luglio 2011
Il mondo
La storia è nel mondo
la mia la porto con
me nella nuda
terra
Il ricordo di me
è la mia presenza
Il ricordo che non
ti fa dimenticare
ogni minimo
particolare
Ricordo tutto quello
che ho condiviso
con la mia
esistenza
Ogni singolo ricordo
un frammento di vita
La mia storia ci sono
quindi partecipo
come tutti
Con le storie all’infuori
di me con la memoria
di esse il mondo ha
scritto i destini
di ognuno
Carlo Sani
la mia la porto con
me nella nuda
terra
Il ricordo di me
è la mia presenza
Il ricordo che non
ti fa dimenticare
ogni minimo
particolare
Ricordo tutto quello
che ho condiviso
con la mia
esistenza
Ogni singolo ricordo
un frammento di vita
La mia storia ci sono
quindi partecipo
come tutti
Con le storie all’infuori
di me con la memoria
di esse il mondo ha
scritto i destini
di ognuno
Carlo Sani
domenica 24 luglio 2011
Dolore
Ricordo che ogni giorno
che passa m’inchioda
a questo dolore
Vado via con l’angoscia
che sia per sempre
Non farmi sopraffare dalla
disperazione per questa
decisione
Quanta strada cielo mare
con questo dolore che
insiste nel suo
tormento
Distacco che lascia
la speranza di un
ritorno
Dolore che non mi
da tregua mi tiene
lontano
Carlo Sani
che passa m’inchioda
a questo dolore
Vado via con l’angoscia
che sia per sempre
Non farmi sopraffare dalla
disperazione per questa
decisione
Quanta strada cielo mare
con questo dolore che
insiste nel suo
tormento
Distacco che lascia
la speranza di un
ritorno
Dolore che non mi
da tregua mi tiene
lontano
Carlo Sani
sabato 23 luglio 2011
Quel grande camino
Finisce l’asfalto proprio
lì, a due passi da quel
sentiero che s’inoltra
nel bosco fitto
Da li le correnti nell’aria
mitigano il caldo afoso
di pianura
La valle è la in fondo
si perde nei suoi
campi
La casa in pietra
dura fa ombra
all’orto
Muri spessi impietriti
col muschio segno
del tempo
Quella casa fredda
d’inverno fresca
la sera d’estate
Quel grande camino
brucia il fuoco
che scalda la
malinconia
della
sera
Carlo Sani
lì, a due passi da quel
sentiero che s’inoltra
nel bosco fitto
Da li le correnti nell’aria
mitigano il caldo afoso
di pianura
La valle è la in fondo
si perde nei suoi
campi
La casa in pietra
dura fa ombra
all’orto
Muri spessi impietriti
col muschio segno
del tempo
Quella casa fredda
d’inverno fresca
la sera d’estate
Quel grande camino
brucia il fuoco
che scalda la
malinconia
della
sera
Carlo Sani
venerdì 22 luglio 2011
Niente più
Non resta niente che
valga la pena
ricordare
Non resta neppure
l’inquietudine
del giorno
prima
Niente per cui tutto
passa affliggendo
i nostri sguardi
Mai visto niente
di cosi poco
chiaro
La vita nel suo chiaro
scuro non ha niente
a che vedere con
la felicità
Felicità che non mi
ha dato
niente all’infuori
di te
Noi e niente
più oltre
io te
Carlo Sani
valga la pena
ricordare
Non resta neppure
l’inquietudine
del giorno
prima
Niente per cui tutto
passa affliggendo
i nostri sguardi
Mai visto niente
di cosi poco
chiaro
La vita nel suo chiaro
scuro non ha niente
a che vedere con
la felicità
Felicità che non mi
ha dato
niente all’infuori
di te
Noi e niente
più oltre
io te
Carlo Sani
giovedì 21 luglio 2011
Quelle pagine
Quelle pagine mai lette
dimenticate in un
cassetto
Quel cassetto così
scomodo che non
apro mai
Quel libro con le pagine
che hanno il profumo
delle tua mani
Mani che hanno stretto
tra le dita il libro dalla
copertina a tinte forti
Tutto regolare
da una bella
immagine
di se
Pagine scritte senza pensarci
più di tanto troppo quello
che non potevo tacere
Quelle pagine che piegandosi
su se stesse pagina dopo
pagina danno le carezze
più colte alle tue
mani
Quelle pagine che si
nutrono del mio
pensiero
Tra le tue mani quelle
pagine hanno il titolo
di quel libro che io
non ho mai letto
Carlo Sani
dimenticate in un
cassetto
Quel cassetto così
scomodo che non
apro mai
Quel libro con le pagine
che hanno il profumo
delle tua mani
Mani che hanno stretto
tra le dita il libro dalla
copertina a tinte forti
Tutto regolare
da una bella
immagine
di se
Pagine scritte senza pensarci
più di tanto troppo quello
che non potevo tacere
Quelle pagine che piegandosi
su se stesse pagina dopo
pagina danno le carezze
più colte alle tue
mani
Quelle pagine che si
nutrono del mio
pensiero
Tra le tue mani quelle
pagine hanno il titolo
di quel libro che io
non ho mai letto
Carlo Sani
mercoledì 20 luglio 2011
Quel filo rosso
Tante volte nella mia vita avrei voluto
essere quello che non sono, essere
migliore per la mia coscienza che
mi parla in continuazione di Lui
Troppo tardi,ormai il tempo ha tracciato
il mio orientamento, non riuscire
a scrollarmi da dosso questa
zavorra umana
Ho mantenuto però sempre
un filo che mi ha legato
a nostro Signore
A volte rosso fuoco altre solo rosso
a volte rosso pallido, altre molto
sbiadito mai spezzato aiutandomi
a non superare certi limiti
Nei periodi in cui era rosso fuoco
e
mi sentivo così vicino a Lui più
mi vergognavo della mia miseria
umana e di quanto fossi indegno
di meritarmi il Suo amore
Ho sempre avuto timore di dirGli
ti amo anche adesso non riesco
perché penso che se Lo amassi
come merita non vestirei
questi panni
Col pensiero che Lui mi ama, ho vissuto
seppure brevi momenti di grazia,era un
benessere assoluto avrei potuto anche
morire beatamente,
Per riprendere poi lo squallido
essere terreno
Non posso prometterGli niente
che non riesco a mantenere
confido nella Sua
misericordia
Carlo Sani
essere quello che non sono, essere
migliore per la mia coscienza che
mi parla in continuazione di Lui
Troppo tardi,ormai il tempo ha tracciato
il mio orientamento, non riuscire
a scrollarmi da dosso questa
zavorra umana
Ho mantenuto però sempre
un filo che mi ha legato
a nostro Signore
A volte rosso fuoco altre solo rosso
a volte rosso pallido, altre molto
sbiadito mai spezzato aiutandomi
a non superare certi limiti
Nei periodi in cui era rosso fuoco
e
mi sentivo così vicino a Lui più
mi vergognavo della mia miseria
umana e di quanto fossi indegno
di meritarmi il Suo amore
Ho sempre avuto timore di dirGli
ti amo anche adesso non riesco
perché penso che se Lo amassi
come merita non vestirei
questi panni
Col pensiero che Lui mi ama, ho vissuto
seppure brevi momenti di grazia,era un
benessere assoluto avrei potuto anche
morire beatamente,
Per riprendere poi lo squallido
essere terreno
Non posso prometterGli niente
che non riesco a mantenere
confido nella Sua
misericordia
Carlo Sani
mercoledì 13 luglio 2011
Questa mia lettera
Se la pioggia cadendo fosse
inchiostro non basterebbe
per scrivere tutto quello
che
ho da dirti oltre quello
che già sai
Spero questa mia lettera
ti giunga in una bella
giornata di sole coi
colori della tua
terra
A rischiarare il tuo bel viso
illuminare i tuoi occhi fare
risplendere il tuo sorriso
Spero con questa mia lettera
tra le tue mani senta tutti
i fremiti che mi fai
provare
Spero con questa mia lettera
tra le mani il tuo cuore
abbia un piccolo palpito
anche per me
Infine spero quando butterai
via
questa mia lettera tu ti renda
conto che stai gettando il mio
cuore
Carlo Sani
inchiostro non basterebbe
per scrivere tutto quello
che
ho da dirti oltre quello
che già sai
Spero questa mia lettera
ti giunga in una bella
giornata di sole coi
colori della tua
terra
A rischiarare il tuo bel viso
illuminare i tuoi occhi fare
risplendere il tuo sorriso
Spero con questa mia lettera
tra le tue mani senta tutti
i fremiti che mi fai
provare
Spero con questa mia lettera
tra le mani il tuo cuore
abbia un piccolo palpito
anche per me
Infine spero quando butterai
via
questa mia lettera tu ti renda
conto che stai gettando il mio
cuore
Carlo Sani
Cose nell’aria
Cose di nessuna importanza
prive di senso che escono
di traverso
Dire cose tanto perché nel
pensarle sono già volate
nel vento
Mi vedo al centro di una piazza
con i riflettori che illuminano
i
portoni le colonne le pozzanghere
piene di pioggia con la nebbia
sopra i capelli sempre più
fitta
Su un ponte di pietra e marmo
coi
scalini morbidi la ringhiera
dall’affaccio sul canale
dalle acque chete
dall’onda
stanca
In un prato pettinato a spazzola
col verde dell’erba dalle tinte
più differenti
Camminare coi passi su quelli
del giorno prima nel solito
viale incontrando chi non
hai voglia di vedere
Penso si apre un quaderno
su cui scrivere delle cose
non pensate non volute
Cose che sono nell’aria
che respiro ogni giorno
svegliandomi
Carlo Sani
prive di senso che escono
di traverso
Dire cose tanto perché nel
pensarle sono già volate
nel vento
Mi vedo al centro di una piazza
con i riflettori che illuminano
i
portoni le colonne le pozzanghere
piene di pioggia con la nebbia
sopra i capelli sempre più
fitta
Su un ponte di pietra e marmo
coi
scalini morbidi la ringhiera
dall’affaccio sul canale
dalle acque chete
dall’onda
stanca
In un prato pettinato a spazzola
col verde dell’erba dalle tinte
più differenti
Camminare coi passi su quelli
del giorno prima nel solito
viale incontrando chi non
hai voglia di vedere
Penso si apre un quaderno
su cui scrivere delle cose
non pensate non volute
Cose che sono nell’aria
che respiro ogni giorno
svegliandomi
Carlo Sani
martedì 12 luglio 2011
Coscienza
Giorno dopo giorno con questa
vita sulle spalle così pesante
da sopportare
Giorno dopo giorno mi risveglio
in compagnia della mia
solitudine
Giorno dopo giorno
con le frustrazioni
di sempre
Giorno dopo giorno
solo al centro del
mio universo
Giorno dopo giorno
mi rivolgo a te
dammi un
perché
Il giorno di tutto il mondo
sveglia le anime poche
coscienze
Giorno dopo giorno
con la coscienza
che non si da
pace
Passeranno i giorni dei giorni
la coscienza si accorgerà del
peso di una vita spesa in
un’esistenza sbagliata
la mia
Carlo Sani
vita sulle spalle così pesante
da sopportare
Giorno dopo giorno mi risveglio
in compagnia della mia
solitudine
Giorno dopo giorno
con le frustrazioni
di sempre
Giorno dopo giorno
solo al centro del
mio universo
Giorno dopo giorno
mi rivolgo a te
dammi un
perché
Il giorno di tutto il mondo
sveglia le anime poche
coscienze
Giorno dopo giorno
con la coscienza
che non si da
pace
Passeranno i giorni dei giorni
la coscienza si accorgerà del
peso di una vita spesa in
un’esistenza sbagliata
la mia
Carlo Sani
giovedì 7 luglio 2011
Notte
Notte senza un perché
notte di disagio
senza te
Notte hai la
stessa mia
insonnia
Notte dal pensiero
ricorrente
Aperte le finestre
su una notte in
controluce
Il rumore non è
più frastuono
Minuti lenti
ore senza
fine
Buio fuori
e dentro
di me
Cuscini stanchi
di pensieri
assillanti
Notte nelle tue ore
buie
accompagni un nero
presentire
La notte è passata
si è fatto chiaro
non dentro di me
Carlo Sani
notte di disagio
senza te
Notte hai la
stessa mia
insonnia
Notte dal pensiero
ricorrente
Aperte le finestre
su una notte in
controluce
Il rumore non è
più frastuono
Minuti lenti
ore senza
fine
Buio fuori
e dentro
di me
Cuscini stanchi
di pensieri
assillanti
Notte nelle tue ore
buie
accompagni un nero
presentire
La notte è passata
si è fatto chiaro
non dentro di me
Carlo Sani
mercoledì 6 luglio 2011
Amore senza nome
E’ finito un amore
che ho rincorso
Un amore mai nato che
mi ha fatto stare col
fiato sospeso
Un amore a cui ho dato
un significato privo
di senso
Amore perso nell’illusione
di se
Amore svanito nell’indifferenza
Amore al mattino con la
voglia di te
La notte amore che nulla
hai concesso
Amore ti sei smarrito
nel grido soffocato
di dolore
Questo amore morto nelle
pagine di una storia
mai scritta
Amore senza nome
Carlo Sani
che ho rincorso
Un amore mai nato che
mi ha fatto stare col
fiato sospeso
Un amore a cui ho dato
un significato privo
di senso
Amore perso nell’illusione
di se
Amore svanito nell’indifferenza
Amore al mattino con la
voglia di te
La notte amore che nulla
hai concesso
Amore ti sei smarrito
nel grido soffocato
di dolore
Questo amore morto nelle
pagine di una storia
mai scritta
Amore senza nome
Carlo Sani
Mal di testa
Non so se ho più male
di testa o confusione
Ho la testa che ciondola
non sa da che parte
stare
Il solito pensare non
mi suggerisce nulla
da scrivere
Lo sguardo è vago
senza estro
I soliti rumori rintoccano
fastidiosamente nelle
orecchie
Sono svogliato
nel fare nulla
Nulla s’impadronisce
di me
Questa fitta alla tempia
mi ha preso alla
sprovvista
Ha preso a tremare
la palpebra
Ho capito chiaro e forte
che non è confusione
E’ la testa che duole
in ogni posizione
Sani Carlo
di testa o confusione
Ho la testa che ciondola
non sa da che parte
stare
Il solito pensare non
mi suggerisce nulla
da scrivere
Lo sguardo è vago
senza estro
I soliti rumori rintoccano
fastidiosamente nelle
orecchie
Sono svogliato
nel fare nulla
Nulla s’impadronisce
di me
Questa fitta alla tempia
mi ha preso alla
sprovvista
Ha preso a tremare
la palpebra
Ho capito chiaro e forte
che non è confusione
E’ la testa che duole
in ogni posizione
Sani Carlo
lunedì 4 luglio 2011
Passerà l’estate
Fresca quest’aria ormai
la
notte è fonda i silenzi
tacciono i rumori
Tu starai dormendo dormi
riposa sei tanto stanca
Anche se non ci parleremo
più nulla per me cambierà
Ho bisogno di quello che
nel tuo cuore non è nato
il tuo amore
Era diventato per me insopportabile
il tuo non provare il mio stesso
turbamento d’amore
Cosa penserai domani nel prendere
le chiavi di casa nel guardarti
allo specchio
E poi passerà l’estate
le giornate porteranno
presto il buio
Se ti capiterà di guardare da quella
finestra socchiusa io ci sarò perché
non avrò mai smesso di guardare
dalla tua parte
Non mi hai dato possibilità alcuna
il tuo cuore non ha voluto cedere
Se tra quelle braccia
sarai felice io lo
sarò con te
Trova la felicità non importa
quando dove con chi ma sii
felice
Carlo Sani
la
notte è fonda i silenzi
tacciono i rumori
Tu starai dormendo dormi
riposa sei tanto stanca
Anche se non ci parleremo
più nulla per me cambierà
Ho bisogno di quello che
nel tuo cuore non è nato
il tuo amore
Era diventato per me insopportabile
il tuo non provare il mio stesso
turbamento d’amore
Cosa penserai domani nel prendere
le chiavi di casa nel guardarti
allo specchio
E poi passerà l’estate
le giornate porteranno
presto il buio
Se ti capiterà di guardare da quella
finestra socchiusa io ci sarò perché
non avrò mai smesso di guardare
dalla tua parte
Non mi hai dato possibilità alcuna
il tuo cuore non ha voluto cedere
Se tra quelle braccia
sarai felice io lo
sarò con te
Trova la felicità non importa
quando dove con chi ma sii
felice
Carlo Sani
Gemito di dolore
La stanchezza ha cancellato
le ultime residue forze
Stringendo in grembo un malcapitato
cuscino ho cercato comprensione
conforto nell’intimità della
mia stanza
Niente da fare come immaginavo
un supplizio tra quelle comode
lenzuola
Ho le ossa peste il fiato corto
quel nodo in gola che non
vuol diluire la sua pena
Il tempo che mi toglie
la vita giorno per
giorno smorzi con
essa questo mio
lamento
Soffoco le lacrime
in un tormento
che
non conosce
pietà
La pioggia ha portato il fresco
le
zanzare hanno messo l’ombrello
smettendo di pizzicare
Arduo pensare al domani
con un ieri così
tribolato
C’è silenzio si sente
solo il rumore dei
miei pensieri
Muto il gridare che non
riesce a urlare quel
gemito di dolore
Carlo Sani
le ultime residue forze
Stringendo in grembo un malcapitato
cuscino ho cercato comprensione
conforto nell’intimità della
mia stanza
Niente da fare come immaginavo
un supplizio tra quelle comode
lenzuola
Ho le ossa peste il fiato corto
quel nodo in gola che non
vuol diluire la sua pena
Il tempo che mi toglie
la vita giorno per
giorno smorzi con
essa questo mio
lamento
Soffoco le lacrime
in un tormento
che
non conosce
pietà
La pioggia ha portato il fresco
le
zanzare hanno messo l’ombrello
smettendo di pizzicare
Arduo pensare al domani
con un ieri così
tribolato
C’è silenzio si sente
solo il rumore dei
miei pensieri
Muto il gridare che non
riesce a urlare quel
gemito di dolore
Carlo Sani
domenica 3 luglio 2011
Illumina
Dormi ancora dai è ora di
tirarti su da quel letto
sfatto
Io niente non riesco
a prendere sonno
Sono in ansia adesso che
sei mia sto peggio
di prima
Vorrei troppe cose che per me sono
semplici ma tu ancora sei tesa hai
mille inutili se
Non rendere questo nostro
amore un calice amaro
Illumina i nostri giorni amandoci
Prendi questa mia mano stringila
forte tra le tue cammineremo
insieme da adesso in poi
Non assumere atteggiamenti senza
senso che hanno solo il risultato
di infierire sui nostri cuori
Il mio ormai ha solo bisogno di lasciarsi
andare alla pazza gioia e tu questo
per noi lo puoi fare
Fa quello che stai provando possa
prosperare germogliando in te
quello che io attendo
da troppo ormai
Lasciandoti guidare da quello di cui
la tua anima ha bisogno e il tuo
cuore conosce a memoria
amore
Carlo Sani
tirarti su da quel letto
sfatto
Io niente non riesco
a prendere sonno
Sono in ansia adesso che
sei mia sto peggio
di prima
Vorrei troppe cose che per me sono
semplici ma tu ancora sei tesa hai
mille inutili se
Non rendere questo nostro
amore un calice amaro
Illumina i nostri giorni amandoci
Prendi questa mia mano stringila
forte tra le tue cammineremo
insieme da adesso in poi
Non assumere atteggiamenti senza
senso che hanno solo il risultato
di infierire sui nostri cuori
Il mio ormai ha solo bisogno di lasciarsi
andare alla pazza gioia e tu questo
per noi lo puoi fare
Fa quello che stai provando possa
prosperare germogliando in te
quello che io attendo
da troppo ormai
Lasciandoti guidare da quello di cui
la tua anima ha bisogno e il tuo
cuore conosce a memoria
amore
Carlo Sani
Inganno
Non ho ancora
dormito non
riesco
E’ come se dormendo
perdessi te
Mentre tu dormi chissà
i pensieri dove stanno
volando per quali
stratagemmi
Non posso farci niente ho trovato
musiche con testi che hanno
ripreso quello di me mi
ero dimenticato
Tutto il mio essere
condensato d’amore
Il mio rinfrancarmi
in quel sentimento
da tempo sopito
Troppo forte l’impatto di
ritrovarmi a battere nel
petto quel sentimento
L’avevo messo in fuga di lui
avevo perso le tracce mi ero
persuaso di potere farne
a meno
Ora che ho conosciuto te senza indugio
a prevalso sulle mie deboli difese
finalmente ho smesso così
d’ingannarmi
Carlo Sani
dormito non
riesco
E’ come se dormendo
perdessi te
Mentre tu dormi chissà
i pensieri dove stanno
volando per quali
stratagemmi
Non posso farci niente ho trovato
musiche con testi che hanno
ripreso quello di me mi
ero dimenticato
Tutto il mio essere
condensato d’amore
Il mio rinfrancarmi
in quel sentimento
da tempo sopito
Troppo forte l’impatto di
ritrovarmi a battere nel
petto quel sentimento
L’avevo messo in fuga di lui
avevo perso le tracce mi ero
persuaso di potere farne
a meno
Ora che ho conosciuto te senza indugio
a prevalso sulle mie deboli difese
finalmente ho smesso così
d’ingannarmi
Carlo Sani
sabato 2 luglio 2011
Prega per noi
Cosa mi hai fatto
che non sono più
qui
Sei lontana
ma così
dentro
di me
Non è fatica queste
notti in bianco
a te dedicate
Col sogno di te accanto
tra
quelle lenzuola quei
cuscini con impresse
le tue sembianze
Starai dormendo avrai smesso
di
stropicciare cuscini pieni
di sonno di scansare
accaldate lenzuola
La notte nel suo
dormire mi priva
di te
Non sai quanto vorrei
nel
scostare un braccio
sentire il tuo
Notte inutile e lunga
quando si aspetta
il mattino con
trepidazione
Ti scrivo il cuore batte
il tempo delle canzoni
che ascolto
Tu dici che non trovi
le parole a me non
bastano mai
Non c’è buongiorno
non abbia il tuo
nome
Le mie giornate
si accompagnano
col pensiero di
te
ormai è Domenica nell’andare
a Messa prega per noi
Carlo Sani
che non sono più
qui
Sei lontana
ma così
dentro
di me
Non è fatica queste
notti in bianco
a te dedicate
Col sogno di te accanto
tra
quelle lenzuola quei
cuscini con impresse
le tue sembianze
Starai dormendo avrai smesso
di
stropicciare cuscini pieni
di sonno di scansare
accaldate lenzuola
La notte nel suo
dormire mi priva
di te
Non sai quanto vorrei
nel
scostare un braccio
sentire il tuo
Notte inutile e lunga
quando si aspetta
il mattino con
trepidazione
Ti scrivo il cuore batte
il tempo delle canzoni
che ascolto
Tu dici che non trovi
le parole a me non
bastano mai
Non c’è buongiorno
non abbia il tuo
nome
Le mie giornate
si accompagnano
col pensiero di
te
ormai è Domenica nell’andare
a Messa prega per noi
Carlo Sani
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