domenica 31 luglio 2011

Il fetore di una latrina

Ho una grande pena l’unico
rumore è quello del mio
dolore

Non riesco a dormire quei
mattacchioni dei miei
occhi
non si abbandonano
al sonno

Chissà se sei in casa
probabilmente no ti
immagino non sola

Per compagnia
ho
la mia ombra
con la sua
pena

Mi ha molto emozionato
vedere le cose che ci
legano a portata di
un gesto

La musica si scioglie nelle
vene al vibrare di ogni
nota

Come te ho vissuto
di musica tuttora
mi abbevero al
pentagramma

Notavo quante cose ci accumunano
la voglia di sognare di spaziare
con le ali hai piedi

Volando sempre più
liberi
senza voltarsi
mai

Amiamo raccoglierci
nel
muto silenzio di una
emozione

Ti prego se puoi non
accantonare queste
mie parole

Questa sera rimani fuori
a cena chissà in quale
bel posto avranno
il
piacere di ammirarti

Se volevi dilaniarmi ci sei
riuscita servirà a te per
allontanarti da me

La mancanza di te è talmente
grande
che si rincorre giorno
dopo giorno senza
mai recuperare
terreno

Scusami per tutte le volte che ti ho
detto ti voglio bene ma è la frase
che ho sempre nel taschino
da quando ti conosco

Dove mi hai mandato ci puzza

Scusami anche io ho un cuore
anche se ha il fetore di una
latrina

Carlo Sani

sabato 30 luglio 2011

Sera

Quella serena dolcezza
dopo tanta agitazione

Tensione che squassa
ogni singolo aspetto
dell’umore

Quanto è bella la mia città
all’ora dell’aperitivo
ascoltare le cose
di tutti

Il sole velato
come
palla infuocata
eccita i volti

La piazza nella penombra
della
sera quieta accoglie
gli astanti

La gente si fa fretta

I colombi distolti
dal loro metodico
cibarsi

Il campanone di rintocchi
a memoria avverte

Chi saluta e va chi
resta e sposta una
sedia

La sera affievolisce il giorno
mitiga i colori si accendono
i lampioni tutti si tolgono
di torno

Carlo Sani

Anonima solitudine

Ho creduto l’amore
avesse fissa dimora
nel tuo cuore

Nella tua anima
ci fosse posto
per noi

Ho creduto quando mi hai
scritto che non ho rivali
io te siamo uguali

Ho cominciato
a
pensarti a ritmo
costante

A volare alto sino
a toccare il cielo

Scansando le nubi
in cerca di te

Poi la solita nostalgia
mi brucia i pantaloni

Muto nel silenzio
del mio smarrimento

Cercando di prendere
sonno con la mia
anonima
solitudine per compagnia

Carlo Sani

Rifiuto

In giro senza ogni dove

Faccio i conti con una
disfatta dall’esito
intollerabile

Cocente lo smacco
il bruciore sulla
pelle del tuo
rifiuto

Il magone con la voglia
di piangere le gocce
del mio dolore

Aspettando che mettano
a mollo le mie guance

Tuttavia non devo farmi
mortificare con la tua
arroganza

Al bar gli amici di sempre
insopportabili come mai

La musica di tutti i giorni
con le note stonate

La casa coi muri
a darmi ansia

La stanza del mio pensare
con l’inclemente ricordo
del mio fallimento

E’ sera tarda anche il frinire
delle cicale m’infastidisce

Solo senza scopo non so dove
mi porterà questa amarezza
che non smette di darmi
disgusto

Carlo Sani

giovedì 28 luglio 2011

L’indifferenza

L’indifferenza con la noia
che la contraddistingue

La noia prescinde
indifferente

L’indifferenza torpore
della mente

L’indifferenza apatica
caparbietà di tutti
i giorni

Per quanto indifferenti
il distacco di prenderne
atto

L’indifferente contraddice
a prescindere

L’indifferenza
tenacia dei
sopracciò

L’indifferenza in amore
refrigera l’entusiasmo
la tua mi trafigge

Carlo Sani

mercoledì 27 luglio 2011

I colori

Le ore delle mie giornate
coi colori a rischiarare
le ombre dei miei
pensieri

Il blu malinconia

L’azzurro mi
porta via

Il verde parla
di me

Il giallo le giornate
migliori

Il rosso il dolore
di tanti

Il bianco le migliori
intenzioni

Il nero tutto tace

Il marrone mi
porta a casa

Il viola classe
intrigo

Il rosa rispetto
devozione

L’arancione
vola alto

Il grigio bonario
rilassamento

Ognuno di questi colori mi
ha dato queste sensazioni
ornando le emozioni
di questa vita mia

Carlo Sani

martedì 26 luglio 2011

Il mondo

La storia è nel mondo
la mia la porto con
me nella nuda
terra

Il ricordo di me
è la mia presenza

Il ricordo che non
ti fa dimenticare
ogni minimo
particolare

Ricordo tutto quello
che ho condiviso
con la mia
esistenza

Ogni singolo ricordo
un frammento di vita

La mia storia ci sono
quindi partecipo
come tutti

Con le storie all’infuori
di me con la memoria
di esse il mondo ha
scritto i destini
di ognuno

Carlo Sani

domenica 24 luglio 2011

Dolore

Ricordo che ogni giorno
che passa m’inchioda
a questo dolore

Vado via con l’angoscia
che sia per sempre

Non farmi sopraffare dalla
disperazione per questa
decisione

Quanta strada cielo mare
con questo dolore che
insiste nel suo
tormento

Distacco che lascia
la speranza di un
ritorno

Dolore che non mi
da tregua mi tiene
lontano

Carlo Sani

sabato 23 luglio 2011

Quel grande camino

Finisce l’asfalto proprio
lì, a due passi da quel
sentiero che s’inoltra
nel bosco fitto

Da li le correnti nell’aria
mitigano il caldo afoso
di pianura

La valle è la in fondo
si perde nei suoi
campi

La casa in pietra
dura fa ombra
all’orto

Muri spessi impietriti
col muschio segno
del tempo

Quella casa fredda
d’inverno fresca
la sera d’estate

Quel grande camino
brucia il fuoco
che scalda la
malinconia
della
sera

Carlo Sani

venerdì 22 luglio 2011

Niente più

Non resta niente che
valga la pena
ricordare

Non resta neppure
l’inquietudine
del giorno
prima

Niente per cui tutto
passa affliggendo
i nostri sguardi

Mai visto niente
di cosi poco
chiaro

La vita nel suo chiaro
scuro non ha niente
a che vedere con
la felicità

Felicità che non mi
ha dato
niente all’infuori
di te

Noi e niente
più oltre
io te

Carlo Sani

giovedì 21 luglio 2011

Quelle pagine

Quelle pagine mai lette
dimenticate in un
cassetto

Quel cassetto così
scomodo che non
apro mai

Quel libro con le pagine
che hanno il profumo
delle tua mani

Mani che hanno stretto
tra le dita il libro dalla
copertina a tinte forti

Tutto regolare
da una bella
immagine
di se

Pagine scritte senza pensarci
più di tanto troppo quello
che non potevo tacere

Quelle pagine che piegandosi
su se stesse pagina dopo
pagina danno le carezze
più colte alle tue
mani

Quelle pagine che si
nutrono del mio
pensiero

Tra le tue mani quelle
pagine hanno il titolo
di quel libro che io
non ho mai letto

Carlo Sani

mercoledì 20 luglio 2011

Quel filo rosso

Tante volte nella mia vita avrei voluto
essere quello che non sono, essere
migliore per la mia coscienza che
mi parla in continuazione di Lui

Troppo tardi,ormai il tempo ha tracciato
il mio orientamento, non riuscire
a scrollarmi da dosso questa
zavorra umana

Ho mantenuto però sempre
un filo che mi ha legato
a nostro Signore

A volte rosso fuoco altre solo rosso
a volte rosso pallido, altre molto
sbiadito mai spezzato aiutandomi
a non superare certi limiti

Nei periodi in cui era rosso fuoco
e
mi sentivo così vicino a Lui più
mi vergognavo della mia miseria
umana e di quanto fossi indegno
di meritarmi il Suo amore

Ho sempre avuto timore di dirGli
ti amo anche adesso non riesco
perché penso che se Lo amassi
come merita non vestirei
questi panni

Col pensiero che Lui mi ama, ho vissuto
seppure brevi momenti di grazia,era un
benessere assoluto avrei potuto anche
morire beatamente,

Per riprendere poi lo squallido
essere terreno

Non posso prometterGli niente
che non riesco a mantenere
confido nella Sua
misericordia

Carlo Sani

mercoledì 13 luglio 2011

Questa mia lettera

Se la pioggia cadendo fosse
inchiostro non basterebbe
per scrivere tutto quello
che
ho da dirti oltre quello
che già sai

Spero questa mia lettera
ti giunga in una bella
giornata di sole coi
colori della tua
terra

A rischiarare il tuo bel viso
illuminare i tuoi occhi fare
risplendere il tuo sorriso

Spero con questa mia lettera
tra le tue mani senta tutti
i fremiti che mi fai
provare

Spero con questa mia lettera
tra le mani il tuo cuore
abbia un piccolo palpito
anche per me

Infine spero quando butterai
via
questa mia lettera tu ti renda
conto che stai gettando il mio
cuore

Carlo Sani

Cose nell’aria

Cose di nessuna importanza
prive di senso che escono
di traverso

Dire cose tanto perché nel
pensarle sono già volate
nel vento

Mi vedo al centro di una piazza
con i riflettori che illuminano
i
portoni le colonne le pozzanghere
piene di pioggia con la nebbia
sopra i capelli sempre più
fitta

Su un ponte di pietra e marmo
coi
scalini morbidi la ringhiera
dall’affaccio sul canale
dalle acque chete
dall’onda
stanca

In un prato pettinato a spazzola
col verde dell’erba dalle tinte
più differenti

Camminare coi passi su quelli
del giorno prima nel solito
viale incontrando chi non
hai voglia di vedere

Penso si apre un quaderno
su cui scrivere delle cose
non pensate non volute

Cose che sono nell’aria
che respiro ogni giorno
svegliandomi

Carlo Sani

martedì 12 luglio 2011

Coscienza

Giorno dopo giorno con questa
vita sulle spalle così pesante
da sopportare

Giorno dopo giorno mi risveglio
in compagnia della mia
solitudine

Giorno dopo giorno
con le frustrazioni
di sempre

Giorno dopo giorno
solo al centro del
mio universo

Giorno dopo giorno
mi rivolgo a te
dammi un
perché

Il giorno di tutto il mondo
sveglia le anime poche
coscienze

Giorno dopo giorno
con la coscienza
che non si da
pace

Passeranno i giorni dei giorni
la coscienza si accorgerà del
peso di una vita spesa in
un’esistenza sbagliata
la mia

Carlo Sani

giovedì 7 luglio 2011

Notte

Notte senza un perché
notte di disagio
senza te

Notte hai la
stessa mia
insonnia

Notte dal pensiero
ricorrente

Aperte le finestre
su una notte in
controluce

Il rumore non è
più frastuono

Minuti lenti
ore senza
fine

Buio fuori
e dentro
di me

Cuscini stanchi
di pensieri
assillanti

Notte nelle tue ore
buie
accompagni un nero
presentire

La notte è passata
si è fatto chiaro
non dentro di me

Carlo Sani

mercoledì 6 luglio 2011

Amore senza nome

E’ finito un amore
che ho rincorso

Un amore mai nato che
mi ha fatto stare col
fiato sospeso

Un amore a cui ho dato
un significato privo
di senso

Amore perso nell’illusione
di se

Amore svanito nell’indifferenza

Amore al mattino con la
voglia di te

La notte amore che nulla
hai concesso

Amore ti sei smarrito
nel grido soffocato
di dolore

Questo amore morto nelle
pagine di una storia
mai scritta

Amore senza nome

Carlo Sani

Mal di testa

Non so se ho più male
di testa o confusione

Ho la testa che ciondola
non sa da che parte
stare

Il solito pensare non
mi suggerisce nulla
da scrivere

Lo sguardo è vago
senza estro

I soliti rumori rintoccano
fastidiosamente nelle
orecchie

Sono svogliato
nel fare nulla

Nulla s’impadronisce
di me

Questa fitta alla tempia
mi ha preso alla
sprovvista

Ha preso a tremare
la palpebra

Ho capito chiaro e forte
che non è confusione

E’ la testa che duole
in ogni posizione

Sani Carlo

lunedì 4 luglio 2011

Passerà l’estate

Fresca quest’aria ormai
la
notte è fonda i silenzi
tacciono i rumori

Tu starai dormendo dormi
riposa sei tanto stanca

Anche se non ci parleremo
più nulla per me cambierà

Ho bisogno di quello che
nel tuo cuore non è nato
il tuo amore

Era diventato per me insopportabile
il tuo non provare il mio stesso
turbamento d’amore

Cosa penserai domani nel prendere
le chiavi di casa nel guardarti
allo specchio

E poi passerà l’estate
le giornate porteranno
presto il buio

Se ti capiterà di guardare da quella
finestra socchiusa io ci sarò perché
non avrò mai smesso di guardare
dalla tua parte

Non mi hai dato possibilità alcuna
il tuo cuore non ha voluto cedere

Se tra quelle braccia
sarai felice io lo
sarò con te

Trova la felicità non importa
quando dove con chi ma sii
felice

Carlo Sani

Gemito di dolore

La stanchezza ha cancellato
le ultime residue forze

Stringendo in grembo un malcapitato
cuscino ho cercato comprensione
conforto nell’intimità della
mia stanza

Niente da fare come immaginavo
un supplizio tra quelle comode
lenzuola

Ho le ossa peste il fiato corto
quel nodo in gola che non
vuol diluire la sua pena

Il tempo che mi toglie
la vita giorno per
giorno smorzi con
essa questo mio
lamento

Soffoco le lacrime
in un tormento
che
non conosce
pietà

La pioggia ha portato il fresco
le
zanzare hanno messo l’ombrello
smettendo di pizzicare

Arduo pensare al domani
con un ieri così
tribolato

C’è silenzio si sente
solo il rumore dei
miei pensieri

Muto il gridare che non
riesce a urlare quel
gemito di dolore

Carlo Sani

domenica 3 luglio 2011

Illumina

Dormi ancora dai è ora di
tirarti su da quel letto
sfatto

Io niente non riesco
a prendere sonno

Sono in ansia adesso che
sei mia sto peggio
di prima

Vorrei troppe cose che per me sono
semplici ma tu ancora sei tesa hai
mille inutili se

Non rendere questo nostro
amore un calice amaro

Illumina i nostri giorni amandoci

Prendi questa mia mano stringila
forte tra le tue cammineremo
insieme da adesso in poi

Non assumere atteggiamenti senza
senso che hanno solo il risultato
di infierire sui nostri cuori

Il mio ormai ha solo bisogno di lasciarsi
andare alla pazza gioia e tu questo
per noi lo puoi fare

Fa quello che stai provando possa
prosperare germogliando in te
quello che io attendo
da troppo ormai

Lasciandoti guidare da quello di cui
la tua anima ha bisogno e il tuo
cuore conosce a memoria
amore

Carlo Sani

Inganno

Non ho ancora
dormito non
riesco

E’ come se dormendo
perdessi te

Mentre tu dormi chissà
i pensieri dove stanno
volando per quali
stratagemmi

Non posso farci niente ho trovato
musiche con testi che hanno
ripreso quello di me mi
ero dimenticato

Tutto il mio essere
condensato d’amore

Il mio rinfrancarmi
in quel sentimento
da tempo sopito

Troppo forte l’impatto di
ritrovarmi a battere nel
petto quel sentimento

L’avevo messo in fuga di lui
avevo perso le tracce mi ero
persuaso di potere farne
a meno

Ora che ho conosciuto te senza indugio
a prevalso sulle mie deboli difese
finalmente ho smesso così
d’ingannarmi

Carlo Sani

sabato 2 luglio 2011

Prega per noi

Cosa mi hai fatto
che non sono più
qui

Sei lontana
ma così
dentro
di me

Non è fatica queste
notti in bianco
a te dedicate

Col sogno di te accanto
tra
quelle lenzuola quei
cuscini con impresse
le tue sembianze

Starai dormendo avrai smesso
di
stropicciare cuscini pieni
di sonno di scansare
accaldate lenzuola

La notte nel suo
dormire mi priva
di te

Non sai quanto vorrei
nel
scostare un braccio
sentire il tuo

Notte inutile e lunga
quando si aspetta
il mattino con
trepidazione

Ti scrivo il cuore batte
il tempo delle canzoni
che ascolto

Tu dici che non trovi
le parole a me non
bastano mai

Non c’è buongiorno
non abbia il tuo
nome

Le mie giornate
si accompagnano
col pensiero di
te

ormai è Domenica nell’andare
a Messa prega per noi

Carlo Sani