Condividendo quell’atto d’amore mi hai fatto
nascere anche se non dovevo
L’appetito non manca e quello di prima
non basta più
I lineamenti cambiano, le forme non sono più quelle
Duro e faticoso salire le scale, pulire casa e ogni
altra cosa
E’ giunto il momento la decisione è stata presa
in quel letto d’amore devo nascere
La mia prima luce mi fa strillare ci sono
Mi hai benedetto con le tue lacrime
Mi sono tolto la fame succhiando il tuo seno
Il tuo abbraccio costante mi ha fatto sentire
importante
Ti ho causato un busto di gesso pesante da portare
e che non ti faceva respirare
Non ti ho mai chiesto scusa perché mai avrei
dovuto hai voluto farmi nascere Tu
Carlo Sani
Ho provato quasi la stessa sensazione quando sentii dire ad un figlio, rivolgendosi al padre, "e tu perché m'hai fatto nascere?".
RispondiEliminaNelle tue parole per fortuna non è così.