martedì 31 agosto 2010

Perché

Quante volte svegliandomi la mattina dopo sonni agitati mi sono chiesto
perché, anche senza un apparente motivo, forse perché tra quel dormi
veglia avrò pensato ai tanti perché della mia vita

Perché da bambino in quello squallido e deprimente ufficio postale di un
paese sperduto tra i monti, quasi in “trance” i pensieri diventavano tristi
e nostalgiche memorie

Perché aspettare invano per troppo tempo chi mai non arrivava

Finalmente arriva il giorno che pure io piccolo bambino ho i genitori
……perché penando mi avete fatto aspettare così a lungo

Perché quel carruggio buio che il sole non riesce a rischiarare dove
il lezzo di fertili escrementi di animali alla mangiatoia è svanito
in un triste ricordare

Crescevo con la gioia di bambino tra bambini e di ragazzino felice
in compagnia di altri della stessa età…perché anche sul più bello
le regole erano ferree e indiscutibili

Quanto è stato bello essere ragazzotto coi “fondamentali” giusti….
…..perché dall’oggi al domani ho dovuto diventare grande
…anzi tempo

Perché la malattia non ha smesso mai di attaccarmi

Perché non ho più moglie a cui avevo giurato fedeltà e famiglia
e nella quale avevo investito i migliori sentimenti

Perché mi è stata concessa la felicità nell’età più giusta e così
prematuramente e dolorosamente mi è stata tolta

Perché i figli si accorgono dando peso e importanza solo alla parte
peggiore del genitore non sforzandosi di capire e convinti
non perdonano

Perché mi ritrovo a questa età dove il più è stato fatto e poco
ancora ne rimane domandandomi….perché

Carlo Sani

Aldo

Anche tu porti il nome del mio babbo Aldo

Aldo con la barba canuta e crespa a imprimere
una vena colta sul tuo viso e una sensazione
interessata del curioso

La barba si sposa a pennello con i pochi capelli
rimasti sulla tua testa di uomo non più tanto
giovane

Gli anni sono tanti anche se in maniera più che
evidente il peso di questa ragguardevole età
ricade solo su di essi

Anni che hanno prodotto brama di farsi capire
scrivendo

Aldo romano verace derisorio, con la battuta
istintiva e arguta regolata da voce vigorosa
e temprata dal tempo

Aldo si legge e si ascolta tutto d’un fiato
e con interesse

Aldo ritroso e indeciso

Aldo col sapere dell’età pertinente e persuasivo

Questa età che non gli osta ma gli aggrada

Tanto il materiale prodotto da Aldo andate
a leggerlo e vi accorgerete di non avere
perso tempo in insolute tiritere

Ricordate che uno dei modi migliori di far passare
il tempo e di sfogliarlo di pagina in pagina

Aldo e i suoi tanti narrati aspetta tutti noi non fatevi….
…..trovare impreparati, io per primo

Carle’

lunedì 30 agosto 2010

La donna

La donna è femmina e quanti uomini da sempre ne vanno matti e le vorrebbero
tutte solo per se, ma io con il crescere d’età mi sono sempre più placidamente
convinto che la sua femminilità, la bellezza del suo aspetto lo dimostri
lontano da occhi curiosamente indiscreti.

Il mattino di un giorno come tanti decidendo di cambiare pettinatura
di alleggerire il trucco mettendo in risalto magari con un filo in più
di rimmel le ciglia, un vestitino leggermente meno abbondante
e con un paio di bottoni lasciati andare fuori occhiello così
da intravvedere immaginando

Trovo che sia veramente insuperabile per esempio con i capelli a “chignon”
avvolte con aggiunta di cascante coda di cavallo, con due orecchie
ai lati di tale acconciatura, che paiono i manifesti in bella mostra
di corpi femminili sinuosi e aggraziati

L’ammirazione più incontenibilmente soddisfacente e percepibile nella
donna la provo al momento in cui tutta così agghindata con fare
esclusivamente e beatamente di femmina noncurante decide
di accavallare le gambe, mettendo in evidenza
le ginocchia

Ginocchi scolpiti a colpi di scalpello tanti sono gli spigoli perfettamente
smussati sui quali si appoggia la coscia affusolata, morbida magari
anche un po’ in carne, meglio se nella parte interna della gamba
che regge l’altra sovrapposta “spicca una piccolissima smagliatura”

Trovo questa posizione irresistibile da non passare certo inosservata
e che in tanti non si finisce più di guardare….
……..io non ho ancora smesso!

Carlo Sani

Aria

Aria chiara e trasparente

Aria che al tuo soffiare mi accarezzi il viso
e mi scompigli i capelli

Aria che ti adombri al levare del sole

Aria che per quanto cerchi di afferrarti mi lasci
sempre a mani vuote

Aria di sempre

Aria di tutti i giorni che mi sei compagna fino
all’ultimo respiro la morte

Carlo Sani

domenica 29 agosto 2010

Cenere

Non guardarmi con quello sguardo negli occhi potrei accendermi come
una sigaretta e ardere tra le tue labbra sino a diventare un mozzicone
di inutile pulviscolo di cenere a sporcare spegnendosi il candido
colore di un lenzuolo affranto

Carlo Sani

Colori, aria di mare

Chissà perché i colori che si vedono al mare paiono più nitidi risplendenti
stimolano abbagliandoti lo sguardo, l’aria più respirabile ti alleggerisce
nella pesantezza togliendoti la fatica di camminare sudando colmando
i polmoni di buon respiro

Carlo Sani

Felice

Adesso mi metto a scrivere ho inforcato gli auricolari e la musica mi trascina in un
fermento creativo, ma più che creare do spazio a quello che mi "smania",che sale
dal mio più profondo “esclusivo” e sono felice, euforico "drogato" di percezioni
che il mio senso dinamico tramuta in sublimi e suggestive vibrazioni spero
mi abbiate capito e possiate comprendere questo mio "sovrastare" tra una
nota e l’altra

Magico sto veramente bene e mi sento implodere sarebbe un grande….
…….botto di felicità

Carlo Sani

sabato 28 agosto 2010

Memorie

Quante cose la vita nel suo strano e mai uguale
districarsi propizia ci mette a disposizione
compiacendoci di riparlarne con
la memoria di adesso

Carlo Sani

Parco Ducale

Il nostro grande giardino, alberato incrociarsi di tante anime
di mondi diversi con la convinzione di raccontarsi anche
se le storie meno controverse, meno contestate
le raccontano i pesci del laghetto perché
muti da sempre

Carlo Sani

venerdì 27 agosto 2010

al Maio

In giacca e maglioncino giallo con l’espressione garbata nel viso
fai ancora la tua bella figura di sobrio distinto signore ma non
è questa l'impressione più forte che ho provato nel rivedere
quelle foto piuttosto una gaia soddisfazione e la voglia
di stringerti in un pieno abbraccio di tutto ciò che in
questo lungo inevitabile tempo la lontananza
ci ha negato

Grazie di esserci adesso "vedi" di non andartene più... Carlo

giovedì 26 agosto 2010

Il tempo

Il tempo che lascia tracce profonde e permanenti
con il suo trascorrere ci ha serbato tutti questi
lunghi anni di silenzio, di lontananza anche
se col suo lento scandire giorno dopo
giorno si propone ci da tempo
e se ne va

Carlo Sani

Occhi pervinca

Abbiamo passato tanti pomeriggi a giocare, a fare i compiti dimentichi
del tempo che trascorreva, ed era già ora di una golosissima
e abbondante merenda, la tua rimaneva a lungo nel tuo
porta vivande a tentare lo scippo da parte mia perché
Tu avevi una tranquilla lentezza nel fare le cose
e non portavi mai a termine lo spuntino
di metà pomeriggio

La ribalta di questi belli e indimenticabili vissuti, era il retro
del tuo negozio praticamente una veranda a tutto verde
dai tanti fiori, concessaci con amorevole indulgenza
dai tuoi genitori

Se non ricordo male avevi un cocherino col ciuffo tutto mesciato
color miele e dal dispetto continuo

Ti ricordo molto somigliante sia al tuo papà che alla
tua mamma che io ricordo dolcissima, elegante
e molto bella

Ricordo con amabile sentimento che Lei era tenerissima
ti faceva stare bene, le piacevano molto i miei
“occhi color pervinca”
dallo sguardo coccolone di bambino, almeno questo
è il mio vivissimo dolce ricordo

Avevi i quaderni, i colori , le matite e le penne più belle
a me non rimaneva che la voglia e poi tanto tempo
è passato ma adesso
sono felice....finalmente ti ho ritrovato

Carlo Sani

La voce

Il sentimento si allarga dando fiato
alla voce e il cuore si mette
a cantare, io folgorato non
mi stanco di ascoltare

Carlo Sani

mercoledì 25 agosto 2010

Azzurro

così si apre il cielo finito
il nubifragio
cosi si mostra il mare passata
la burrasca e tutto
si acquieta

Carlo Sani

lunedì 23 agosto 2010

Tormento

Ho appena finito di fare la doccia non ho ancora chiuso occhio e mi sto
con vivace tormento adoperandomi per dare il giusto buongiorno
a una buona tazza di nero caffè

Sono tormentato, al pensiero che si debba scrivere solo cose concrete
sensate, variegate, corpose di contenuti e di idee, prestando
la massima attenzione a non commettere “mai e poi mai”
il ben che minimo errore, per disattenzione
o per ignoranza che sia

Guai a commettere queste inaccettabili carenze brutta, la traccia che lascia
e di queste orme squinternate un racconto che si rispetti non deve avere neppure l’ombra di deplorevoli germogli, di inquinanti imperfezioni

Questo tormento lo sto covando già da molte ore sentendo in me
il desiderio di mettermi ascrivere

Mi sono a dire la verità un po’ scocciato di tutte queste regole
di questi doverosi parametri, senza i quali si incorre in pretestuosi
e trancianti giudizi

Avevo voglia di scrivere e da quando ho iniziato sono volati i minuti
con mia grande soddisfazione, solo per il fatto che sto dando
concretezza alla necessità di esprimermi scrivendo

Ho iniziato questo mio ragguaglio non avendo nella mente qualcosa
di predefinito solo il gusto di darmi da fare a far scorrere senza
sosta i tasti del mio computer

A dire la verità e per essere coerente col mio ciondolare tra una confusione
di pensieri, uno c’era fin da subito più rilevante degli altri che mi ha
dato tormento per questo vorrei tanto essere più esaustivo e chiaro
possibile nell' esplicitarlo

Io voglio e continuerò a scrivere a raccontare solo quello che mi “piace”
nel “modo” che mi pare e che mi da “gioia” nel farlo

Tra poco è giorno e io sono ancora qui che scrivo

Carlo Sani

venerdì 20 agosto 2010

Il ring

Sul ring saltello di qua un saltello di la centrato in pieno
da un cazzotto in bocca ha spiccato il salto più doloroso
andando lungo disteso sul tappeto dal quale non
si è rialzato in tempo utile per evitare
oltre alle gran botte il sapore amaro
della sconfitta anche se in punta
di “guantoni nobilmente"
stampati...sui denti

Carlo Sani

martedì 17 agosto 2010

Il camposanto

Oggi mi sento di particolare buonumore forse perché ho fatto visita al cimitero si avete letto bene, non è la prima volta
che accedo con preoccupazioni in corso e relativo
nervoso disagio ed esco che sono
gradevolmente disteso

E’ un tappa ai più in odore di forzatura anche se ognuno
con molta probabilità a qualche congiunto alla cui
memoria e in suo ricordo non dispiacerebbe
una visita, un fiore, una preghiera
un momento di raccoglimento

Ho la sensazione entrando di lasciarmi alle spalle tutto
il quotidiano e per tutta la durata in cui mi trattengo
non sento più quel peso sul groppone il tempo
smette di correre e mi tiene compagnia con
tranquilla disponibilità e senza più
nessuna fretta

Percorro quei viali, alcuni sono all’ombra di eleganti
e bruni cipressi, altri sotto un sole sudaticcio
e accaldato che in genere si percorrono
con passo leggermente più spedito

Sono viali alberati che tracciano e dividono il sepolcreto
in tanti piccoli settori, aree adibite a prato verde altri
spazi sono cementificati a chi ha il tempietto
o il sepolcro coi fregi più“sfarzosi” anche
se malinconicamente inutili almeno
per questo mesto e conclusivo
percorso

La parte monumentale è veramente imponente a rimembrare progettazioni del passato che col trascorrere degli anni
si ergono con austera consapevolezza a baluardo
di possibili intrusi a disturbo della pace eterna
quindi per cortesia più rispetto e…….
….cosi sia

Carlo Sani

lunedì 16 agosto 2010

"Crucci" mal riposti

Come mai quella faccia, capisco ti stai chiedendo sarò stato sufficientemente chiaro avrò
scritto abbastanza e in modo esaustivo, accidenti possibile per quanto mi sforzi non
riesca a sviluppare che solo poche e imprecise righe, eppure l'argomento
lo conosco ed è da tanto tempo che ne volevo trattare.

Anche questa volta aimè mi sono smarrito in una sequenza di ovvietà, forse non conoscevo
poi cosi bene il contenuto teste narrato

A questo punto forse farei meglio a lasciare correre e con una perentoria e definitiva pressione
di falange sulla “incolpevole” tastiera del mio computer spazzare drasticamente tutto
l’elaborato appena concluso

Scarso il fraseggio, poco calore, povero l’approfondimento nozionistico e poi così disarticolato

Cosa mi è saltato in mente chissà i più che penseranno di tutto questo mio scrivere

A questo punto come si suole dire tanto per mettere i punti al posto giusto sai cosa
ti dico mi faccia il piacere e aggiungo, che dopo averti letto, di sentirmi come
quello che a furia di guardare a giocare alle carte ha imparato le tabelline
con la differenza che in questo caso specifico Io ho imparo
la Geografia e anche in questa
ipotesi a “macca”

Carlo

domenica 15 agosto 2010

Il mare nostro

Come sempre maestro non sgarra di un rigo di un aggettivo di un avverbio Lei mi "consenta"
è un prestigiatore del presentare nel miglior modo “leggibile”anche il più noioso dei
paragrafi mi complimento e mi "abbevero" al suo ragguardevole sapere oltretutto
non mi costa un "biadino" sono fortunato ad annoverarla come insegnante
e amico

Il mare nella foto di cui sopra mi ha fatto l'effetto di una vecchia conoscenza che allungandosi
in grosso e benevolo maroso stesse per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto
ammantandomi tutto nelle sue schiumose onde

Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava in ordine sparso di bianco pallido l'abbronzatura perenne del mio viso regalandomi un'intrigante sembianza
da “giovin lupo di mare”

Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia piatto, calmo, agitato, mosso o sul “permaloso”
in ogni caso non si può evitare di fermarsi e con molto ossequio “contemplarlo”
questo è quello che per molte stagioni della mia vita ho apprezzato e vissuto
mentre ora è solo un incalzante e struggente ricordo che ho di Lui

A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai

Carlo Sani

sabato 14 agosto 2010

Autunno 2

Ciao ho letto le tue recensioni sui miei post ti ringrazio io ho curiosato il tuo
qua e la ma ci vuole più tempo e tanta concentrazione, ho messo una tua foto
di Ventimiglia come sfondo,sono le calandre, La Mortola i balzi rossi
e in lontananza il “douce” Principaute de Monaco passami
la scopiazzata

Oggi qui da me è Autunno bagnato è da ieri sera che piove ma in maniera adeguata
per fare bene alla terra e rimpinguare le falde assetate d’acqua

Ho deciso di scrivere a Peppino poche righe che pubblicherò perché nella forma e
nella sostanza tale svolgimento mi soddisfa, il tutto sempre con molta “presuntuosa”
umiltà

Spero che tua moglie non sia, conclusa la nostra interminabile telefonata passata
alle vie di fatto e i tuoi occhi da azzurri non senza dolore siano diventati blu

Scusami ancora con Lei, immagino però possa accadere altre volte, si attrezzi
di molta pazienza sia “compassionevole” e smetta di picchiarti

Vedi volevo scriverti solo poche righe e niente di particolare rilevanza e invece
c’è scappato questo nuovo post, sarà dovuto come spesso mi succede
al mutare del tempo, sempre in assetto di corsa e senza molta
“logica circostanziale”

Mi prometto e ti assicuro che non mancherò sempre che Tu me lo consenta
di pubblicare anche questa nostra breve, anche se poco importante
corrispondenza adesso….continua tu

Carlo

Suppergiù

Mi spiace leggere che ti senti svuotato, ti auguro che sia un smarrimento
momentaneo e che presto tu ti colmi nuovamente di contenuti di bei
propositi e di speranza, sei un distinto signore di appena 66 anni pensa
alla pazienza che dovrai avere dal momento che io ho intenzione
ogni tanto, di continuare a scriverti ancora spensieratamente
“suppergiù” per almeno una trentina di anni
Mi raccomando riprenditi presto e sempre in alto i cuori
Carlo

Sergio il vetraio

Che emozione finalmente ti rivedo, quanto tempo è passato sembra ieri, il problema
è che bisognerebbe fare punto e accapo per ricominciare evitando gli sbagli fatti e
facendo tesoro dell'esperienza acquisita ma non è possibile e allora ci sono foto
come questa cariche di forte significato, di ricordi di affetto e pertanto tutto
torna reale e ti accorgi che se anche sono tanti gli anni che ci hanno
consumato regolatamente non hanno scalfito come ben vedo
dalla foto il fisico e sentendoti al telefono neppure
nello spirito

Sei un bel signore che si è realizzato nella vita, con tanto lavoro e sudore
"frammisto" sangue dovuto alle tante ferite, causate dai tagli dei vetri rotti
che era un brutto e doloroso inconveniente inerente il tuo lavoro
di vetraio

“Sergio il vetraio” che ora sotto un splendido e caldo sole in una località da sballo
comodamente seduto in "plancia" tra spruzzi di lievi onde e voli plananti
di morbidi gabbiani, da colore a tutte le corporee testimonianze
che con l'abbronzatura non parranno più banali lesioni
ma risplenderanno come….” ornamentali Ricami”

Carlo Sani

Jacarande

I fiori, le piante,un arbusto una foglia omaggi ineguagliabili della natura ma Jacarande
con questo suo nome è di più, mi prende e mi trasporta in una sofisticata
suggestione coinvolgendomi in un piacevole senso di fantasiosa
leggerezza e di grande libertà

Pago di avermela fatta conoscere ti saluto e ti ringrazio Adriano
il tuo amico ritrovato…. Carlo

martedì 10 agosto 2010

Il marciapiede

Il marciapiede che quotidianamente percorro avanti e indietro
è diventato punto d’incontro sempre con le stesse persone
giorno dopo giorno un anno dopo altro

Sono ormai diventati conoscenti coi quali spesso mi fermo
a scambiare qualche parola, a divergere su punti di vista
opposti e così passo un po’ di tempo, evito di fare tutto
ciò con le persone più curiose e ciarlatane tiro innanzi
senza fermarmi

E’ un “ conta passi” sempre pulito e ben tenuto, a doppio senso
di marcia, uno per i pedoni e l’altro per le biciclette, anche se
troppo spesso questa disposizione non viene rispettata

Come sempre da “ buoni italiani” siamo poco avvezzi a rispettare
le regole

E’ un “ salvagente” all’ombra di alti castagni che sono gli
unici ad avere il permesso incondizionato di imbrattare
riempiendo così il selciato di foglie

Non sono solo le foglie a cadere ma, con rischio per le teste
di incauti passanti, grosse castagne scendendo procurano
dolorosi bernoccoli e ammaccature alle macchine
in sosta,o che si trovano a percorre il viale
ed è l’unico aspetto negativo a cui però
non c’è rimedio

Ci porto spesso il mio cane a fare i bisogni ed essendo un marciapiede molto ampio ha tanto spazio a disposizione anche per fare delle
piccole sgambatine, dedicarsi con grande impegno ad annusare
“sprofondando” il naso tra le foglie alla spasmodica ricerca
dell’odore più gradito

Al calare della sera il percorso viene illuminato dalla luce
dei lampioni che ogni due alberi si interpongono
solidamente piantati per terra

Ho notato con soddisfazione che a differenza dei “lumi”
di altri marciapiedi di zone adiacenti il mio è in
sintonia col verde urbano di cui per fortuna
è “ ricolmo” il quartiere in cui vivo

Il marciapiede coi suoi lampioni è diventato in tutto questo
tempo il mio più affezionato e insostituibile compagno
di “ ripercorse camminate”
Carlo Sani

domenica 8 agosto 2010

Ricordando

Comodamente seduto e rilassato ascolto i miei pezzi preferiti e mi lascio trasportare dai ricordi tra
questi il più ricorrente è ripensare ai tanti giorni passati nel Principato di Monaco

E’ un piccolissimo lembo di terra “ misto mare” dove oltre alla evidente bellezza dei luoghi
la città offre le più svariate opportunità

La natura in questo angolo di terra non si è risparmiata creando un litorale con il mare dal colore
“ verde giardino in primavera” spiagge “semiurbane” fatte di sassi, scogli e roccia e insenature
di un magnetismo da “ mozzafiato”

La piccola città fa da cuscinetto tra la battigia e le colline, con la tipica vegetazione della Costa
Azzurra caratteristico è il verde “ giovinezza” che funge da “ tonico” per tranquilli
momenti di assoluto relax, o da stimolante per piacevoli
e salutistiche passeggiate

La terra argillosa, è del tipo leggermente granulosa in frattura dal colore “scialbo” rame
esclusivo di questa costiera

La parte vecchia della ville con la Rocca dimora dei Principi monegaschi è assolutamente da
non perdere, come dimenticare il sensazionale panorama che da li si può
“ apprezzare a tutta vista”

Non mancano avveniristici grattacieli, i negozi le boutique più belle, con alberghi a sette stelle
e ristoranti dal menù esclusivo, per finire il fiore all’occhiello il Casino, irresistibile lusinga
per incalliti giocatori e per speranzosi neofiti di “ improbabili profitti”

Ma quello che più mi ritorna alla mente è il profumo che si può odorare in ogni dove ti trovi
a passare in questo centro

E’ una “ fragranza” che è un misto di chimica, ed è quello che esce dalle tante profumerie
e che si sente addosso alle persone che si incontrano camminando per le vie

Ma quello che più “satura l’olfatto” e che non si dimentica è il profumo naturale che si aspira
nell’aria, il tipico aroma di limoni e aranci selvatici che ad ogni boccata oltre che
a un piacevole senso di freschezza da “ sollievo e profuma l’anima”
ecco la cosa che mi manca e che ricordo con più nostalgia
di questa incantevole e sfarzosa località

Carlo Sani

Vorrei

Sento che ho dentro una celata esigenza, quella di trovare più convincimento
nel dare concretezza a tutto quello che di positivo e bello medito
e mi figuro, altrimenti continuerò con inesauribile afflizione a sentirmi
“ incompiuto” e non completamente “ esplicitato”

Carlo Sani