mercoledì 8 settembre 2010

Ho deciso smetto

Era meglio prima quando scrivevo dove capitava
in ordine
sparso

Pensieri confusi avvolte dai significati astrusi
ma liberi di esprimersi ricchi di sentimento

E’ un bel po’ che il mio cane ansimandomi sul viso
mi
riempie
il naso col puzzo del suo fiato

Fuori piove c’è un grande temporale con un forte
vento
che tra una folata e l’altra si sbatte senza sosta

I lampi si specchiano nei vetri delle case in facciata
alla mia

I tuoni uno appresso all’altro a fare un gran chiasso
poi
il fulmine accecante che precede il tuono
più assordante

Tra uno scroscio d’acqua e una botta di vento mi stavo
chiedendo
perché mai mi sono convinto ad equipaggiarmi
di computer

E’da mesi che con un docile e compiacente
clic il mio computer mi spalanca le pagine
su cui
incessantemente scrivo i miei pensieri

Continuo a scrivere pagine su pagine a tal punto
che
lo schermo riflette ormai due occhi stanchi
stralunati
e arrossati più della vergogna

Prima era tutto più semplice e mi stancavo
molto
meno adesso mi faccio prendere la mano
e governare da questo
“coso” che non è mai stanco al contrario
di me

Io però che sono un duro mollo tutto e vi saluto

Carlo Sani

1 commento:

  1. Credo che il pensiero di smettere ti nasce dal temporale che imperversa.
    Appena esce il sole tutto ritorna normale.

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