giovedì 30 maggio 2013

Ogni giorno


I minuti riempiono
le ore della nostra
vita

Gli attimi i momenti
belli o brutti

un Tuo sospiro riempie
il mio respiro
ogni giorno

Carlo Sani
a Lei

          

Umiliando il sottoscritto


Riflettevo ora che ho
perso per sempre
Lei

Di quanto si è spento
in me di quanti
cocci ho da
mettere
insieme

Non ho saputo pur cercando
di venirne a capo darmi
una risposta perché
proprio a me

Credo nelle risposte
che non ho saputo 
darmi sia il mistero 
del mio precipitare 
giorno dopo giorno 
sempre più ai suoi 
piedi

Ci sono cascato con le
scarpe ai piedi e gli
occhi bene aperti

Più sprofondavo più
mi convincevo era
ben fatto

Non capendo della sua
maliziosa abitudine
di burlarsi un giorno
della mia presenza
quello dopo della
mia assenza

Per lei nulla più
di una possibile
realtà di cui
farne parte
la 
mortificava

Umiliando
il
sottoscritto

Carlo Sani

a Lei

domenica 26 maggio 2013

Attenta non divagare


Ti ho già detto ma tu
non stai attenta
a quello che ti
scrivo

Cerco di comporre continuando
a riascoltare la stessa canzone
mentre il cuore batte
a un ritmo che fa
rima con amore

Hai voluto che sparissi
non
cedendo a nessuna
delle mie suppliche

Obbligandomi a vivere
quotidianamente
senza più nulla
che ci riguarda

Lo strazio che domina
buona parte delle
mie giornate mi
ha convinto
scriverti
serve
a poco


Ma lasciarti andare
dove il tuo sbatter
d’ali ti poserà

Su di me non hai voluto
fermarti provocando
quel dolore non smette
di disperarsi

Quando mi sono innamorato
ho capito mai avrei smesso
d’amarti

La conseguenza quel
sentimento dura con
la freschezza
di sempre

Al tempo beffardo
che passa non
posso dare
buca ne
porre
rimedio  

Tu continua il tuo volo
ma ricorda attenta
a non divagare
non sai dove
ti potrà
portare

Carlo Sani

         

sabato 25 maggio 2013

Il mio volto


Io so cosa voglio
so Tu ne fai
a meno

So cosa mi da
quel brivido
solo
pensarci


So quel fremito
non sussulta
in Te

Io ne sono certo tornassi
indietro Tu sola nessuna
al posto tuo


Mentre passo dopo
passo mi lasci
di sasso


Se solo potessi qualche
passo in meno
guardare chi
Ti segue
vedresti
il mio
volto

      Carlo Sani

venerdì 17 maggio 2013

Il tempo


Il tempo ha deciso
di non aspettarmi


Macina avido
le mie
giornate


Mai come in questo
marasma che mette
disordine ai miei
pensieri


Vorrei i miei giorni
non avessero il fiato
sul collo della fretta


Ho bisogno di riprendermi
di capire se ho del tempo
per porre rimedio


Il tempo che non
conosce soste


Incurante di ciò
che gli accade


Mi ha lasciato
con gli stessi
problemi
irrisolti
del
giorno prima


Carlo Sani



giovedì 16 maggio 2013

Quell’emozione


L’acrobata è una canzone

a cui non so' resistere

Mi prende parole musica
canto più l’ascolto più
mi ci perdo

Mi stringe un brivido
che mi copre dalla
testa ai piedi

Mentre dalle fessure
di ricordi pressati
salta sempre fuori
quello di Lei

Non è per niente
sbiadito talmente
nitido che acceca
l’anima

Anche se cerco di
fare “l’acrobata”
tra sentimento
ricordi belli
e brutti

Inevitabilmente la commozione
mi prende senza esitazione
alcuna

Una lacrima si riempie
di pianto scivolando
sulla guancia

Che col tremore di sempre
tace quell’emozione
mi ha condizionato
l’equilibrio di tanti
giorni

Carlo Sani





martedì 14 maggio 2013

Come entrambi


Che sera intorno
a quel tavolo con
la pesantezza     
di un giorno
senza fine


E’ da quando tirato
su dal letto il mio
poltrire un solo
momento senza
detestarmi


Detesto l’essermi
perso dietro
a una come
Te


Insistendo a raccontarmi
favole


Detesto essermi ridotto
a un entra esci senza
soste


Ho continuato così facendo
fermandomi solo al calar
del sole


Di tavolo in tavolo
da
un posto all’atro
nessuno come
quest’ultimo


Di una decina
o più l’unico
libero isolato
dagli altri


Sedendomi ho avvertito
quanto sia la sedia
che il tavolino
erano
sgangherati


Mi ci sono trovato
subito bene perché
dopo
questo interminabile
portarmi in giro
mi sentivo come
entrambi

Carlo Sani

lunedì 13 maggio 2013

Umore mutevole


Sbalzi d’umore dissapori
in agguato


Quelli senza un motivo
apparente più volte
al giorno


Sono i meno
prevedibili
e gestibili


Altri cui si cerca
dargli plausibilità
creando discussioni
malumori
duraturi


Quelli che hanno un preciso
motivo per i quali si cerca
di mediare scendere
a compromessi


Quelli da avanspettacolo
grotteschi per convinzione
maniera


Ci sono quelli a lungo covati
a sfogo ritardato i più
rancorosi



Altri che il più delle volte
creano crepe irreparabili


Sia nelle amicizie che negli
affetti appena avverto
le prime avvisaglie
taglio di brutto


Non posso accettare
che l’umore mutevole
di altri ricada sul mio
col quale vado d’accordo


Carlo Sani


domenica 12 maggio 2013

Mi sono voltato


Quante volte sono
andato via
senza
restarci


Mi voltavo cercando
il silenzio mi 
accompagnasse
senza rumore


Ti vedevo distratta
da troppe cose
distanti dal
mio
percepire


vedevo in Te quel
sottile piacere
di un sottinteso


ceri Tu prima 
e sopra a tutto 
troppo disinvolta 
in questo


Avrei dovuto capire
da tempo quello che
il Tuo sguardo non
sapeva celare


sapevi del Tuo fascino
morboso di quello
altrui non eri
indenne


E quando ho visto rispondere
in quel magico modo 
allo sguardo di Lui
mi sono voltato
senza fare
più
ritorno

Carlo Sani



Riuscire a dire


I miei simili
vergogna se
somigliano
a me


Stessa cosa se
a molti di essi
assomiglio


Ogni volta che apro
gli occhi avere altre
sembianze di sempre
il disagio mi assale


A tutto c’è una
giustificazione
un fine uno
scopo


Come se la vita
ci appartenesse
per sempre


Ci può lasciare proprio
quando l’abitudine
ci lega di più
ad essa


Per l’esperienza
sin qui acquisita
non ne sono
granché
entusiasta


Senza dilungarmi  
e scendere
in riflessioni
profonde


Non riesco a dare
ciò che potrei
accettare ciò
che non
voglio


Meno ancora non
darei la mia vita
per salvarne
un’altra


Quindi guai
a quelli
come
me


Vorrei tanto
un giorno
svegliandomi


Riuscire a dire chiedimi
ti darò, il tuo dolore
mi affligge, nulla
non possa
perdonarti

         
         Carlo Sani


Il disprezzo estremo


Detestare non è vietato
se si è predisposti


Mai fatto oggetto alcuna
di questa "gratificante"
valutazione in vita
mia


Proposizione che non
ha in se il piacere della
condivisione neppure
per equivoco


Una sana indifferenza
è preferibile non lascia
traccia non ti vede


Detestare parente
stretto con l’astio


E’ un qualcosa in più
della totale assenza
d’amore


Se è rivolto a una
persona è calare
una pietra
tombale
su di
essa


Essere considerati
morti il disprezzo
estremo


Carlo Sani