venerdì 30 novembre 2012

Ogni giorno


Quegli eccessi misti a scatti
sempre più insofferenti

Il tuo disordine nel vestire
stride con ogni cosa che
indossi


Le splendide gambe
soffocate al buio
di jeans sdrulciti


Quella sigaretta che passa
tra le dita di mani sempre
più in ansia


Quel viso che
era
un buongiorno
insostituibile


E’ una smorfia indecifrabile
dalla mattina alla sera


Non riesco a darmi
un senso a tutto
questo


E in questa decadenza
di comportamenti
d’intenti
mi trascini
ogni giorno


Carlo Sani

giovedì 29 novembre 2012

Quell’angolo


Quella piazza a cui il tempo
ha stemperato gli eccessi


Attenuato i colori mitigato
i reflessi nelle vetrine


C’è un angolo che dalla
piazza prende la via


Quell’angolo mi tiene
il posto amo stare
li


A lui non dispiace mi
concede lo spazio
che voglio


E’ un angolo
al ristoro d’ombra


Un angolo nonostante gli
anni non si è stancato
di quello spigolo
a tutta
vista


E’ uno scorcio con la sua
ombra ti fa gustare
il piacere stare li
ad ascoltare
osservare



Questo dura sino a quando
non decido di riprendermi
i passi che portano verso
casa


Carlo Sani





mercoledì 28 novembre 2012

Musa



Se negli occhi
nasconde
quello che cerchi

Nei capelli le sensualità
di una carezza

Nella bocca la provocazione
di essere baciata

Se avvolge i suoi
piedi
di regalità

Carlo Sani




lunedì 26 novembre 2012

Amore


    
 Sento questa volta
sarà per sempre

Eppure quanto amore

Con pena accetta
quello non sai
darmi

Questo strazio 
esige rispetto 
d’affliggersi

Tutto questo amore
a chi lo do

Amore che conosce
un solo germoglio
il seme sei Tu

Amore a cui non 
importa essere 
ricambiato

Ma lo sgomento nel
tempo perderne
memoria

Carlo Sani



domenica 25 novembre 2012

Prigioniera


Così ti vedo e vorrei
così fosse

In sofferta solitudine

Assorta in un pensiero
che ti porta lontano

Di cui sempre sarai
prigioniera

Carlo Sani

L’ora del caffè


Al bar nella via con
i negozi più belli
più gente

Il parlottare accompagna
tenendo compagnia
ad ognuno di loro

Seduti in un tavolino
che ci sta scomodo
dalla posizione
spiona

Tazzine in mano ho
smesso di contare
i nostri commenti
complici e un po’
pettegoli

Le mani libere intrecciano
le dita in una stretta
di mano

Con la passione che riempie
il tuo sorriso da splendore
al tuo sguardo

Carlo Sani




giovedì 22 novembre 2012

L’illusione di Te


L’orgoglio crea solchi
profondi

Il risentimento scioglie
gli equilibri

Il rancore toglie
la sensibilità
di un dubbio

Chi fa questi pensieri
si aggrappa
all’Ipotesi

Si smarrisce
a occhi aperti

Chiude gli occhi 
ha paura
di ciò che immagina

Ciò che vede è l’illusione
di Te che gli ha tolto
la serenità

Carlo Sani







                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

mercoledì 21 novembre 2012

Partita a carte


Quella partita a carte
dalla bestemmia
incallita

Stessa ora intorno
al solito tavolino
le medesime
coppie

L’accanimento
non vale
il risultato

Non uno che all’occasione
non bestemmi

Un tavolino alla luce
del sole col buio
nell’anima il
peccato
di una
partita a carte

Carlo Sani



                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

Incolpevole poltrona


E’ proprio finita anche
se io non te l’ho chiesto

Ti sei data la risposta
in solitaria

Qui incollato al computer
con la musica che suona
per conto suo

Sono tutto assorbito
nel farti avvertire
la mia presenza

Le vibrazioni che avverto
mancano del tuo odore

Temuto e detestabile
rimbalzo di sensazioni

Hanno in se tutto il peso
del distacco che prima
ci univa

Sprofondo sempre più
in questa mia
incolpevole poltrona

Sfinita oltre dal mio peso
dal mio insistere a non
staccarmi dallo
scrivere

Tutti e due oppressi
da un peso che ci
avvilisce

Carlo Sani



martedì 20 novembre 2012

Sbatter d’ali


Non mi do pace
ho smesso
di volare

Quel volo che ci vedeva
in quota mano nella
mano

Volando uno nella scia
del’altro
il sogno sembrava
non finisse mai

Ora tu voli senza rimorsi
rimpianti la tua mano
non stringe più la mia

A me è rimasto solo
il ricordo del tuo
sbatter d’ ali

Carlo Sani




lunedì 19 novembre 2012

Mi domando


Ho preso quel vialetto
che mi porta a casa

Non ho fretta nelle scarpe
solo un disteso
camminare

E’ sera i lampioni
fanno poca luce

Nella mia mente ho la
luce di quando sono
entrato

Nell’anima lo splendore
della parola del Signore

la Messa mi toglie
tutti i chiaro scuro
Illumina i dubbi
in certezza

Quella croce davanti
alla quale mi sono
inginocchiato

Quanti problemi
ha dovuto
sostenere

Quanti quotidianamente
le ricadono ancora
addosso

Mentre percorro il viale
del ritorno a casa
mi domando

Cristo uscendo con me
da quella chiesa non
dia peso a quel poco
che non sopporto

Carlo Sani





Mi manca l’aria


Ti ho dedicato il mio sentimento
prima un pochino poi di più
poi la quantità’ era inferiore
al sentimento stesso

La tua indifferenza
non conosce pesi
misure

La desolazione che provo
m’inorridisce 
i capelli
da sentirmi inguardabile


Il tuo freddo distacco
fa strage dei miei
sentimenti

Tremo mi manca l’aria
tu me la porti via

Carlo Sani




domenica 18 novembre 2012

Nudo foglio


La matita in mano
tra le dita che
non sanno
stare ferme

Il foglio bianco aspetta
quelle righe che non
trovano l’inizio per
scorrere su di esso

Intanto la matita indugia
tra le dita sempre
più nervose

La mano col suo tremolio
si blocca con la matita
a mezza punta da
quel nudo foglio


Troppe e dolorose
frasi
quella mano ha
tra le sue dita

Il foglio capisce non
fa una piega e la
matita non ne
turba il candore
troppo il dolore

Carlo Sani




Aspettarti


Assordarmi di musica

Quella che in tanti anni
ci ha tenuto col fiato
appiccicato alle nostre
labbra

Ora quelle labbra
respirano il
disagio del
mio sospiro

Ho il cuore che
non regge
il suo
lamento

Cuore che batte gli stessi
ritmi senza più sapore

Un gemito che fa sussultare
l’ormai esausto aspettarti

Carlo Sani





sabato 17 novembre 2012

Quella finestra


Quella finestra di due
in quella grande
cucina

Illuminata coi
stessi riflessi
dell’altra

Di diverso la magia
di vedere il mio
immaginario
fatto di te
che nell’altra si spegne

Carlo Sani

Taccio


Sono sempre stato
convinto si possa
amare per due

Con questa musica 
taccio mi perdo 
e cerco la tua
mano

Carlo Sani


venerdì 16 novembre 2012

Quanti passi


I giorni passano stanchi
del giorno prima

Giorni che si svegliano  
bui giù in fondo
all’anima

Talmente solo l’unica persona
che riconosco l’immagine
di me riflessa nelle vetrine

Giorni grami che non
mi fanno alzare la
testa mentre
cammino

Tante le scarpe che vedo le
volte che alzo il capo
più mi rattristo
perché non ti
ho davanti

Quanti passi di persone che
camminano ignorando
il mio dolore

Carlo Sani

martedì 13 novembre 2012

Salotto di casa




Passa quella canzone

ti chiedo balli



Allunghi il braccio mi
prendi la mano

Ti stringo in vita con
le dita che premono
sulla tua pelle

Tu morbida stretta
a me

Hai le labbra a un
soffio dalle  mie

Il tuo profumo
mi riempie
il respiro


Ti sento aderire

in disinvolto
strofinarti

In un orgasmo con
con la gonna

Hai preso le mie labbra
in un bacio caldo pieno
d’intensa passione

Siamo fermi in mezzo
alla stanza

Hai il tremore di una
foglia è la prima
volta hai le
mutandine
nel fare l’amore

Mutandine umide
d’estasi

Ancora un sussulto
ti blocchi

In un amplesso a luci
soffuse nel salotto
di casa

Carlo Sani