Campi, prati l’erba le spighe
i fiori
Sospira il vento su di essi sfiorando
il
gambo in delicata carezza fa cadere
a terra il blando petalo
Campi con i solchi arati di fresco
da laboriose braccia
Mani con la terra tra le dita
Bagnata di sudore la fronte di contadini
piegati sulle ginocchia in consueta
faticosa icombenza giornaliera
Prati in aggraziata sintonia con la natura
circostante che ne disegna i contorni
ne riduce lo spazio
Calpestando il loro vaporoso mantello
i passi scorrono leggeri
Erba che a mille usi ti presti anche
se nel tempo tanti sono i pretesti
per arrecarti danno tutti i giorni
dell’anno
Fiori non c’è petalo che non abbia
in
se l’ispirazione la fantasia di un
creato che in essi ha dipinto
i colori più belli
Carlo Sani
Meglio non si poteva cantare la natura. Anche se una parte del quadro é datata. Oggi macchine nei campi, più che contadini.
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