martedì 10 agosto 2010

Il marciapiede

Il marciapiede che quotidianamente percorro avanti e indietro
è diventato punto d’incontro sempre con le stesse persone
giorno dopo giorno un anno dopo altro

Sono ormai diventati conoscenti coi quali spesso mi fermo
a scambiare qualche parola, a divergere su punti di vista
opposti e così passo un po’ di tempo, evito di fare tutto
ciò con le persone più curiose e ciarlatane tiro innanzi
senza fermarmi

E’ un “ conta passi” sempre pulito e ben tenuto, a doppio senso
di marcia, uno per i pedoni e l’altro per le biciclette, anche se
troppo spesso questa disposizione non viene rispettata

Come sempre da “ buoni italiani” siamo poco avvezzi a rispettare
le regole

E’ un “ salvagente” all’ombra di alti castagni che sono gli
unici ad avere il permesso incondizionato di imbrattare
riempiendo così il selciato di foglie

Non sono solo le foglie a cadere ma, con rischio per le teste
di incauti passanti, grosse castagne scendendo procurano
dolorosi bernoccoli e ammaccature alle macchine
in sosta,o che si trovano a percorre il viale
ed è l’unico aspetto negativo a cui però
non c’è rimedio

Ci porto spesso il mio cane a fare i bisogni ed essendo un marciapiede molto ampio ha tanto spazio a disposizione anche per fare delle
piccole sgambatine, dedicarsi con grande impegno ad annusare
“sprofondando” il naso tra le foglie alla spasmodica ricerca
dell’odore più gradito

Al calare della sera il percorso viene illuminato dalla luce
dei lampioni che ogni due alberi si interpongono
solidamente piantati per terra

Ho notato con soddisfazione che a differenza dei “lumi”
di altri marciapiedi di zone adiacenti il mio è in
sintonia col verde urbano di cui per fortuna
è “ ricolmo” il quartiere in cui vivo

Il marciapiede coi suoi lampioni è diventato in tutto questo
tempo il mio più affezionato e insostituibile compagno
di “ ripercorse camminate”
Carlo Sani

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