mercoledì 8 settembre 2010

l’Albero

Fusto tutto d’un pezzo con le radici sparse e ben salde
conficcate a terra, fin su ancora di più a sfogliarsi
in cielo

L’albero da il primo saluto al cielo

Verde speranza è il suo buongiorno al mondo

Foglie dall’infinito rinnovarsi mutando di stagione
in stagione

Le foglie che ci migliorano la vita nutrendosi
con avidità dei veleni più nocivi

Albero che solo una natura offesa e turbata nel
suo furioso e brutale procedere per placare
l’onta subita ti può sbattere e levare
da terra

Albero con le tue radici in uno sparpagliato
aggrovigliarsi squarciano la terra e da
essa traggono il proprio nutrimento
per darti vita e farti crescere

Albero che non ti allontani e non ti separi mai
dalle tue radici, lasci che zigzagando le tue
fronde libere nella’aria si allontanino da
te e dai loro ceppi, planando a terra
dove il vento le poggerà

Carlo Sani

1 commento:

  1. Queste tue parole le definirei come parte di un'ode verso quella meraviglia creata dalla natura
    che tanti poeti ha ispirato.

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