domenica 23 giugno 2013

Resto meravigliato


cretino Io, si dal momento
sono ancora qui
a risponderti


Ma poi osservo la Tua foto
penso,ricordo, guardo
i tanti libri di Te
parlano


Allora mi dico no sbagliato
innamorato anche dell’aria
Ti scompone le ciglia sfiora
la pelle


Rivivo il tempo mi
accorgo che ieri
erano solo quattro
anni di totale
abbandono
d’amore


Di tutto il male 
che mi porto 
addosso


mentre Tu al mare
al sole, nuotare
poi l’amore
complice
la luna


Che filtrando tra le
persiane accende
nel suo candido
cenno di luce
il tuo corpo
nudo


Tanto che frastornato
nel suo ricordo resto
meravigliato


Carlo Sani

venerdì 21 giugno 2013

Un disgelo


se Tu provassi solo in
parte quel malessere
che puntualmente
occupa i miei
giorni per
colpa tua
capiresti
quanto
male
fa


il Tuo essere distratta
da altro che non
ci riguarda



Accresce la mia convinzione
niente in Te vuol farsi
carico del mio amore


A volte Sei così 
freddamente
assente da 
sembrare
non 
vera


Da preferire
la compagnia
della mia
solitudine


Senza aspettare
un disgelo non
accenna
a squagliarsi


Carlo Sani


giovedì 20 giugno 2013

Mi manchi


Certe volte la lontananza
la rinuncia di cui faresti
a meno


Pesa con costanza 
su giorni con 
unico 
denominatore


Mi manchi 


Non perché
ci siamo 
lasciati


Ma perché quel
sentimento che
ci ha legati
in
me ha messo
le radici


Quanto vorrei tornare
a parlare di tutto
sentire la Tua
anima che
stringe
il mio
cuore

                Carlo Sani  

martedì 18 giugno 2013

Piacevole sorpresa


Non ricordo l’ultima volta
in cui mi sono trattenuto
nel fare ciò che ho appena
fatto


Vuol dire che di tempo
ne è passato che
io chiamo
di desistenza


Un periodo lungo pieno
di fumo di sigarette
fumate tra una tazzina
e l’altra di caffè non
ricordo quante


Oltre gli occhi rossi per
il non riuscire a dormire
un sonno ossessionato
dal rimorso


Ora ho la voce che va
viene quando riesco
a finire un discorso
mi danno dello
zombi stesso
tono


Pena che mi castiga
ormai da troppo
insopportabile
tempo


Ho deciso di dare un taglio
netto ma non ho fatto 
i conti 
con quel batticuore
che mi fa tremare
al solo pensarla


Ormai la vedo da tutte
le parti più mi dico
vedi quel che vuoi
vedere più mi
viene in mente


Oggi mi sono svegliato con
la nausea d’astinenza non
potevo evitare quello
che ho fatto


Ho cominciato a pensare
a Lei con lo spazzolino
da denti in bocca ieri
sera prima di coricarmi


E questa mattina con
lo stesso tra le mani
avevo ancora Lei
nella mente non
ho retto alla
tentazione


Niente di particolare Le ho
mandato migliaia di fiori
su carri dai soggetti più
diversi


Simboli della festa dei
fiori per eccellenza
spero sia per Lei
nel riceverli una
piacevole
sorpresa

Carlo Sani

domenica 16 giugno 2013

Disinvoltura chic


E tu sorridevi ammirato
io non smettevo
di guardarti


Leggera nel tuo esile
corpicino da adolescente
anche se l’età non era
quella


Sotto il sole caldo
di un’estate che
non prevedeva
tutto il male
di poi


Io te le dune di sabbia
dietro
le quali scompariva
per riapparire con
la lingua assetata
il tuo amato cane


Brando nome che tanto
ti piaceva e che lui
portava con
disinvoltura
chic

   Carlo Sani 

Non dandogliela per vinta


Quando la malattia
t’inchioda a letto
il dolore ti sfinisce


A tal punto i tratti
del viso cambiano
rendendoti ai più
irriconoscibile


Come spesso accade
in quella stanza 
non sei solo


Altri col pigiama addosso
ti guardano nei loro occhi
la pietà e la consapevolezza
di esseri inutili


Il dolore non dimentica
la costanza e l’intensità
ti placca ogni giorno
compresa la notte


Tu su quel letto hai la tua
croce carica di dolore
che puntualmente
sfinisce ogni
tentativo
di resistere


Lui è più forte e non
molla tormentandoti
senza pietà alcuna


Dormire poco per risvegliarti
che ancora non si è placato
il dolore che ti ha concesso
solo un paio d’ore
di apparente
riposo


Dolore che mi ha umiliato
forte del suo carico
di sofferenza
quotidiana


Al punto da rendere vano
ogni tentativo di toglierselo
dalla testa è una morsa
dalla presa inesauribile


Io l’ho provato ne scrivo
perché legato alla
sua inappagabile
vena demolitrice
una canzone


Quando l’ascolto come
capitato questa sera
riapre il ricordo
di quegli anni


Tormentati dal dolore
al quale ho saputo
tenergli testa non
dandogliela
per vinta

  Carlo Sani


Bisogno d’amore


oggi Colei che non ha
mai voluto gettare
la maschera
e mostrasi
per com’è
ha chiuso
il libro


Senza avere mai saputo
tra quelle pagine le righe
quello che di vero e forte
descrivevano


A volte succede di essere
adulte con la voglia
e la logica da
ragazzina


Divertirsi infischiandosene
dell’età per cui evitare
le ragazzate


C’è poi chi si perde nel
sapersi sensualmente
distruttiva e su questa
lama gioca le sue carte
migliori pur bleffando


Senza tenere conto che
quella lama basta poco
per provocare ferite
da cui non si guarisce


Ma in questa adolescenza
prolungata non contano
gli squarci provocati


Importante di non essere
ferite da quel sintomo
provocato dal bisogno
d’amore

Carlo Sani



Me ne sono andato


Quante le volte ho cercato
di farti capire ciò che non
volevi


Non era mai abbastanza
interessante per farti
riflettere minimamente


Intanto i giorni col
loro da fare uno
dopo l’altro


Riempivano settimane
di inutili incomprensioni


Inutili perché inasprite
dall’indifferenza


Bastava ascoltassi dando
come risposta anche la
meno desiderata


L’indifferenza avrebbe
assunto un aspetto
su cui riflettere


Ma la tua indifferenza
avvolta di silenzio oltre
che avvilente prevaricante


Sino all’ultimo ho
tentato di venirne
a capo


Quel frego di compatimento
mi ha aperto gli occhi
me ne sono andato



Carlo Sani



sabato 15 giugno 2013

Accanto a Te



buon DIO perché ancora
io qui al posto di chi
meritava più di me


Lei nella sua purezza
nel candore di ogni
suo giorno illuminava
il mio e quello di altri
che la conoscevano


la Sua dolcezza oltre
ogni incomprensione
per la voglia di dare
amore nel comprendere


Mai giudicato solo
cercato nel disagio 
il sorriso adatto
a che lo screzio
scivolasse via
preso da
quel riso


Tanto di suo che ha
rigenerato in me la
voglia di essere
sempre a Lei accanto


Sino all’ultimo Lei col
suo carico estremo
di sofferenza


Io col rispetto per quell’ultima
dimostrazione di cristiana
accettazione


Tu il tuo male quel letto
a sopportare quell’agonia
che ci ha resi indivisibili
anche se ha me non
è toccata la stessa
tua sorte


ringrazio Dio per avermi
dato Te anche se forse
incantato dalla luce
della tua anima mi
ha lasciato a piangerti


Cercando tra le lacrime
la rassegnazione
e non
un posto accanto a Te


a Mara<>Carlo