lunedì 31 ottobre 2011

Ricordo

Il ricordo quasi
sempre si lascia
cullare

Quelli belli hanno
arrancato in una
vita
di dispiaceri

Il ricordo di una mamma
stremata da quel vagito
rassicurata

I figli nel loro fragile
corpicino di neonato

Di quel mare che mi
porto dentro onda
dopo onda

Quella montagna
il
sole tinge di rosa
il suo ghiacciaio

Il ricordo dell’amico
offeso ha lasciato
la porta aperta

Quando ho capito di averla
trovata poi l’amore non
ci ha perso più di vista

Ricordo di chi non è
più con la certezza
di averli accanto

Carlo Sani

domenica 30 ottobre 2011

Pettine

Pettine raddrizzi
il capello più
ribelle

Dai linea alle
onde più crespe

Dai forma alle
sopraciglia più
setose

Sfoltisci le
ciglia più
fitte

Dai la piega
ai baffi più
ispidi

Pettini i miei pensieri
mettendo in riga
le idee

Carlo Sani

mercoledì 26 ottobre 2011

Un padre

In quel lenzuolo bianco
l’abbraccio a mia madre
che non ho dato

Insopportabile la tua
sofferenza

Il male si è sbeffeggiato
di te

Mi hai lasciato un vuoto
carico della mia disperazione

Per tenermi su nelle
vene la mia dipendenza

Ho abbandonato la mia
vita agli effetti
collaterali

Con te niente più laccio

Con te la mia rivalsa

Nostro figlio la
mia rinascita

Un padre con un passato
da dimenticare

Carlo Sani

Autunno

Riempi le nuvole
di brutto tempo

Il tuo lamento
rombo di tuono

La pioggia
si bagna
di
umidità

Al tuo volere
le foglie
si
lasciano
cadere

Smetti il caldo sudore
per il freddo tremore

Dentro la nebbia
ti perdi

Autunno la stagione
dal tiepido pallore

La solitudine di viali
deserti di panchine
vuote

Carlo Sani

lunedì 24 ottobre 2011

La sorte

Su quell’asfalto
dove la curva
morde
il cordolo

Il ginocchio pialla
gli
spigoli il piede
smeriglia le
unghie

Nulla è valso nessuna
destrezza ha raddrizzato
la sorte

Carlo Sani

Sapore di te

Nel tuo profumo
mi smarrisco

Nella sua fragranza
colgo l’attimo

La sua essenza
mi prende la
voglia

Il tuo profumo
in
questa stanza
mi obbliga
a restare

Nudi su questo letto
il tuo profumo sapore
di te


Carlo Sani

domenica 23 ottobre 2011

Fuoco

Ti scotti bruciando

Al bagliore della tua
fiamma
il buio prende
colore

Bruci boschi foreste
senza intossicarti
di fumo

Il tuo calore riempie
di fumo il camino

La tua viva fiamma
quieta il freddo

Il tuo ardere ha il colore
del sole le fiamme il suo
tramontare sul mare

Quando il sole acceca
di
bagliore senza calore
la tua fiamma riempie
di tepore

Carlo Sani

sabato 22 ottobre 2011

C’è un pozzo

piazza Duomo di ciottoli
acciottolata di pavé
pavimentata

Quei lastroni di marmo
di
storia levigati su cui
camminare per portare
i propri passi in
Cattedrale

Piazza con l’età
nella guglia
del
campanile

Ad ogni angolo di essa
i borghi coi palazzi
antichi quanto
il
batacchio dei propri
portoni

C'è un pozzo nella corte di uno di
quei palazzi vecchio di secoli cui
l’acqua col caldo d’estate è fresca
di fonte, l’inverno rispecchia
il mio volto

Carlo Sani

Rimango

Sono rimasto
per
non andare oltre

Evitando di andare
oltre si evita di
esagerare

A volte restando
ho contribuito

Rimanendo a volte
ho cambiato idea

Restando ho visto
affannarsi chi ha
la fretta sotto
i tacchi

Fermo restando il mio
punto di vista con
rispetto reciproco

Ora rimango perché
mi conviene

Carlo Sani

venerdì 21 ottobre 2011

Sconforto

Cammino mi porto dietro
lo sconforto contento
di darmi addosso

Motivo per cui
sentirmi così
non c’è

Penso non posso
farne a meno

Sono coscio di questa
condizione
è la migliore per cui
sforzarmi

Sentirmi a disagio
mi mette addosso
la voglia di me

Rifletto con più assiduità
su quello che mi sfugge

A volte lo scoramento non è
hai
livelli soliti insoffernte
mi trascino tutto
il giorno

La sofferenza mi mette nelle
condizioni di capire cui
la mente ha bisogno

La mente libera mi spinge
verso l’abitudine di un
quotidiano mai diverso

Carlo Sani

Non esco

Non esco non scrollo
di dosso la poca
voglia di farlo

Il freddo di ieri
è rimasto nei
paraggi

Le foglie hanno
la pelle d’oca

In casa è meglio
accendere per
scaldarsi

Credo proprio il freddo
lo lascio irrigidire fuori
dai vetri

Dalla finestra vedo cappotti
giubbotti con lo stesso
freddo nel colletto

Guardando meglio
il cielo convinto
non esco

Carlo Sani

mercoledì 19 ottobre 2011

Ora di pranzo

La bicicletta che non conosce
ostacoli le gambe col fiato
nei polpacci

In questa mattina
dai
colori ambigui
spinge sotto
il sellino

Il fresco quello di
un’aria a pieni
polmoni

Con la pedalata sciolta
le ruote col giro giusto
nella catena

Da un viale di un parco
a quello di un giardino

Con lo stesso ritmo nelle
gambe è arrivata l’ora
di pranzo

Carlo Sani

martedì 18 ottobre 2011

Sui visi

Quante porte nella vita
di ognuno nelle case
di tutti

Un tetto nel tepore
di quattro mura

Chi si stende col freddo addosso
si sveglia col gelo nei capelli
tra mura di cartone

Quante luci a fare
risplendere
di chiarore le città

Luci che lasciano
al buio visi
senza fili

Quante scale coi gradini
che arrivano alla porta
di casa

Quanta salita che gonfia il fiato

Quanta discesa spinge sui
ginocchi per aprire quella
porta che non c’è

Polvere sui visi rischiarati
da un velo di luna con gli
zigomi nel volto

Carlo Sani

domenica 16 ottobre 2011

Cuore a pezzi

Sbagliare si può alla
mia età lascia il segno

Tanti i capelli capricciosi
su
quelle spalle ornare un viso
disinvolto nella sua fiera
bellezza

Gli occhi chiedono
senza dire

La bocca le labbra
socchiuse il meglio
di se

A quel volto mi sono
arreso da subito
col fiato corto

Ero talmente preso che
a volte il respiro non
fiatava

Sfuggente nei suoi
scarni discorsi
poveri di
parole

Ho trascurato l’evidenza
abbagliato dal tuo aspetto
ti sei burlata di me

Ora col ridicolo che mi
deride ho il cuore
a pezzi

Carlo Sani

sabato 15 ottobre 2011

Scaprì

Rosa ricordo mi dicesti ti
piaceva farti chiamare
con questo nome

Poi a me è venuto
d'entusiasmo
chiamarti
Scaprì

Nessuno mai ti chiamerà
più così con la stessa
passione
che io mettevo nel
pronunciarlo

Scaprì il ricordo di te
non svanirà mai lo
porterò sempre
nelle mie
tasche

Carlo Sani

L’infinite volte

L'infinite volte che non
ci sarai cosa ne sarà
di me

Il buio diventa tenebra
il vuoto si riempie di
oscuri presagi

Inutile guardare
cercando di te
sei dove sei

Tra le sue braccia hai
il sole in faccia di
un giorno dorato

Carlo Sani

mercoledì 12 ottobre 2011

Seduto

Seduto su quei sassi
duri come pietra

Il mare mi spruzza
in faccia i suoi
schizzi di sale

Le onde risucchiano
per rovesciarsi con
slancio impetuoso
sbattendo sulla
marina tiepida
di sole

Il vento solca i flutti
agitando quei ciuffi
bagnati onda dopo
onda

La barca scompare poi
riappare a portare
le vele in porto

I gabbiani spingono
le ali tese oltre
il vento contrario

Seduto le pietre spigolose
lo
sguardo insiste lo spettacolo
si perpetua il mare non
smorza onda

Carlo Sani

Le mie verità

E’ stare bene in pace guardando
tutt’intorno quello che tace

Ad ogni stropicciare di ciglia
niente è uguale a prima

Mi piace camminare con
nessuno accanto

Non voglio sentire il fiato
i commenti di cui non ho
chiesto il parere

Mi piace fare del cammino
il percorso che preferisco

Mi volto per cercare di mettere
a fuoco quello che mi sfugge
all’istante

Evito di fermarmi in
inutili perditempo

Più mi isolo più
mi riempio di
certezza

Più la solitudine s’impadronisce
di me i giorni mi appaiono
stimolanti pieni di mistero

In quel mistero nascondo
le mie verità

Carlo Sani

venerdì 7 ottobre 2011

Freddo

Il sole pallido cerca
tepore altrove

I colori si sgualciscono
di malinconia

Le foglie morte in un tetro
lasciarsi andare riempiono
i viali

Le finestre chiuse lasciano
fuori quel grigio pieno
di gelo

I visi prendono
freddo

Le orecchie fredde
cercano riparo

Il tabarro avvolto
il gelo hai piedi

Il freddo nel cappello
m’incammino

Carlo Sani

giovedì 6 ottobre 2011

Fuori pensiero

Chissà perché quando
immagino
di lasciare la mia pelle
penso a strisce e stelle

Pelle niente di personale

Lascio i miei confini
rivolti al solito
pensare

Mi sincronizzo su un’altra
frequenza di pensiero

Frastornato da questo
mio entusiasmo

Entusiasmo che va oltre
le solite longitudini

Il mio mondo che ha
per confine la mia
timidezza

Cosa farei se il mio divagare
mi portasse davvero così
fuori pensiero

Mi sento piccolo
e incustodito

Com’è grande la terra
che
circola per le strade
del mondo

Carlo Sani

martedì 4 ottobre 2011

Musica

Musica con l’età
nelle note senza
tempo

Musica vibri l’impercettibile
nell’aria

Musica le note si legano
al sentimento di chi
ascolta

Musica nell'aria le note
in essa ballano in
fresca melodia

Carlo Sani

lunedì 3 ottobre 2011

Spalle in groppa

Una barba stropicciata
sotto uno sguardo
a se

Un volto irrisolto
un po’ disgiunto

Era di quel tale con
le spalle in groppa

Sempre chino
sui
suoi pensieri

Camminando non perdeva
mai di vista la punta delle
sue scarpe

Carlo Sani