mercoledì 30 dicembre 2015

Luna sorniona


Quando avrei voluto

mi sono trovato

impreparato

 
Ero molto piccolo

 
Il posto seducente

 
Per piccolo intendo

cinque anni o giù

di lì

 
Ed ora ne sto

scrivendo mi

stupisco

 
Come quel ricordo

è rimasto così

vivido

 
Ne avverto appieno

quel profumo

di bosco

 
Di erba di stalla

 
Col tipico

puzzo

di

pecora

 
Il cielo era

un palmo

dal naso

 
Molte le sere seduto

su quel sasso

 
Umido di rugiada

 
Al centro del modesto

giardino di casa

 
Guardare

la luna

 
Meno fredda

 
Nella sua terrea

presenza

 
Le stelle quasi

a portata

di mano

 
Riempivano

il cielo di magia

 
E fantasioso

incanto

 
Ed io ne ero

affascinato

 
Rapito dal suo

mistero

 
Quella sera

sembrava

quella

giusta

 
Avevo i pantaloni

alla zuava

 
Di vigogna

ruvida

 
Calzettoni spessi

 
Maglione giubbotto

passamontagna

 
Calato sulle

orecchie

 
Ero pronto per

incamminarmi

 
Lungo quel sentiero

rivolto verso la cima

 
Dove ogni sera la luna

si metteva a sedere

 
Finalmente avrei preso

posto accanto a Lei

 
Quando mi

sono accorto

 
Di non avere

gli scarponi

ai piedi

 
Perché freschi

di grasso

 
Sul davanzale

di casa

 
Non ero pronto

 
Ho guardato

da quella

parte

 
Ho visto la luna

sorniona

 
Darmi

la buonanotte

           Carlo Sani

    

 

 

sabato 26 dicembre 2015

Segreto


Dillo se vuoi

fallo tu

 
Sei sicura

di volerlo

raccontare

 
Pensi sia la

cosa giusta

 
Sia arrivata l’ora

di rivelare questo

segreto

 
Tu sei fatta

così

 
Attenta a non

sentirti disorientata

 
Dopo averlo

svelato

 
Potresti dire

troppo

 
Essere datato

 
Chi ascolta

i meno

azzeccati

 
A recepirne

la minima

sfumatura

 
Seppure

sfocata

 
Della sua

impenetrabilità

 
         Carlo Sani

 

 

 

 

martedì 22 dicembre 2015

Situazioni scomode


Non essere ripetitivo

 
A volte si è capiti

al primo tentativo

 
Replicare oltre

che sgradevole

 
Si corre il rischio

 
Di non ribadire

le stesse argomentazioni

 
Finendo di fare

la figura

 
Dell’infido parolaio

 
O del rimbambito

rigoroso

 
Situazioni scomode

 
Da frequentare

al risparmio

            Carlo Sani  

lunedì 21 dicembre 2015

Carnalità


Non giudicare

fosse facile

 
Giudicare per me

è sempre stato

spontaneo

immediato

 
Una

brutta

insopportabile

abitudine

 
Si è impadronita

di me sin da piccolo

 
Ed io pur cercando

togliermela di dosso

 
Non ha fatto

una piega

 
Continua con costanza

dire la sua

 
Ho imparato a tollerare

questa mia carnalità

 
Perché la cosa

è sempre

rimasta

tra noi

 
Dando fastidio

importunando

 
Sempre e solo

il sottoscritto

 
       Carlo Sani

 

 
     

sabato 19 dicembre 2015

Percorreremo


Quando non vedrò

più le tue tracce

nel mio cuore

 
Non sarà perché

si sono cancellate

 
E’ perché in petto

non sentirò più

il suo battere


Percorreremo insieme

le orme dell’eternità

 
               Carlo Sani

 

 

Dal destino


Un passato privo

di vincoli


Un presente tutto

d’un fiato


Con l’entusiasmo

darne respiro


Per un futuro non

si fa dribblare dal

destino

 

           Carlo Sani

 

 

 

 

lunedì 14 dicembre 2015

Per crescere


Quel giorno
ero piccolo

Quel primo giorno
piccino e impaurito

Serio rigido
sulle ginocchia

Osservavo le mani
di mia madre

Con abilità mi stava
infiocchettando
il colletto

Non mi pareva
vero

Era già il primo
giorno di scuola

Talmente
bella mia
madre

Anche la mia
preoccupazione
ne era distratta

Il viso perfetto
che inteneriva

Gli occhi neri di uno
sguardo così profondo
da rimanerne rapiti

Tanti i capelli spessi
briosi d’onde

Le abbellivano
le spalle

Aperte su fianchi
al minimo

Era tutta
bella

Fiera nella
sua altezza

Da incutere una
bonaria soggezione

In quel grembiulino
nero iniziavo

Tenendo stretta
la mano di mia
madre

Il cammino verso
la conoscenza

Un percorso
che mai ho
tralasciato

Volevo sapere
imparare

Nel lasciare
quella mano

Solo per un momento
Il panico mi ha smarrito

Quel suo sorriso sereno
lo sguardo rassicurante

Mi hanno dato
la certezza

Quel primo giorno
era l’occasione
per crescere

       Carlo Sani

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 13 dicembre 2015

La limpidezza


Ottimista quasi mai

 
Raramente ci siamo
presi in considerazione

 
Eppure immagino
avrei gradito

 
Non fosse altro
per quella fiducia

 
Che mai ho condiviso

 
Sono stato un sospettoso
non invadente

 
L’indiscrezione
la curiosità
indiscrete 

 
Le ho lasciate
a debita
distanza

 
Troppo preso nel ricercare
la concretezza la sostanza

 
Nelle cose ancor
più nei rapporti
con gli altri

 
Ho cercato
ad oggi

 
Di frequentare
l’essenzialità

 
Ed in questo mio
praticare la vita

 
Ne ho respirato troppo
spesso la drammaticità

 
Avrei voluto
provare
invidia

 
Per chi ha la gaiezza
nel definire le situazioni

 
Negli eventi coglie
la parte rosea

 
Io no nel fosco
della mia abitudine

 
La limpidezza
per tirare
avanti

      Carlo Sani