venerdì 30 dicembre 2011

Dormi

Dormi il tuo corpo
sonnolento nel
caldo tuo
letto

I fluenti neri capelli
sui tuoi capezzoli

Le tue labbra morbide
docili al sonno

Le ciglia distese
riposano nella
quiete di una
profonda
notte

Carlo Sani

Non è così

Non cercarmi non
riesco più a
illudermi

Non riesci ad arrivare
più al mio cuore

Prima del tuo corpo volevo
quello che ad altri mai
hai donato

Lasciami andare
non è così che
mi avrai

Carlo Sani

martedì 27 dicembre 2011

Quieto

Quieto nello sguardo su quell'ultimo
scoglio viscido d’onda rapito
osservo quel bagliore
sull'acque
di un crespo mare

Carlo Sani

Terra

Com’è grande la terra
che cammina per le
strade del mondo

Carlo Sani

martedì 13 dicembre 2011

Assenza

Leggero disteso
il mio amore
è di buon
umore

Ci siamo sentiti come niente
fosse l’affetto ci ha persuasi

Gran testa dura, puntigliosa

Il suo fascino dipendenza

Il suo troppo amore
la
disturba nell’evidenza

Per punirmi la sua assenza
aleggia come miraggio

Carlo Sani

giovedì 1 dicembre 2011

Addio

Starai dormendo
dentro i tuoi
sogni
trascurandomi

Dubito i tuoi sogni
lascino intravvedere
me

Amarti non mi da pace

L’ innamoramento non si
ordina a etti tu hai solo
la tara

Qualsiasi frase ad effetto
mi sta bene, pur sia finita

Non posso dipendere
in attesa di te

Non cercare di capire
la mia pena, non è da
te

Elemosinare il tuo amore
mi riempie di freddo
il cuore

Addio per aiutarmi a reggere
il mio tormento senza altri
turbamenti

Carlo Sani

Notte in bianco

Sono triste mi rendi infelice

Neppure ti poni il problema
quanto

Con te non ho difese

Con te preda del tuo umore

Tu imperversi cumulando
macerie di cuore
in frantumi

Spero la tua notte sia
in bianco piena dello
stesso vuoto che
lasci in me

Carlo Sani

martedì 29 novembre 2011

Il mio cane

Guardo e vedo quello sguardo
inconfondibile solo loro
hanno

Mi riconoscono con gli occhi
festosi dando di coda mi
vengono incontro

Tutti i giorni a tutte le ore
per tutto il quartiere mi
imbatto in loro

Molti di loro sono
gli amici anziani
del mio cane

Brando ora non è più sedici
anni di amore reciproco

Il suo amore mai condizionato
da sbalzi d’umore

Nei suoi occhi la riconoscenza
per ogni mio gesto d’affetto

Occhi sinceri di consapevole
sottomissione

Quel camminare fiero
e accorto ai voleri
del padrone

Mi fermo nel loro affettuoso farmi
festa quella carezza che tengo
sempre stretta nella mano
avrei dato al mio cane

Carlo Sani

sabato 26 novembre 2011

Chimera

Come faccio a scuotermi
senza frantumare i miei
sogni

Come faccio senza quei
sogni a vivere questa
realtà

Come faccio se il ricordo
di te non si dimentica
di me

Tu lo sai senza
te il respiro
mi toglie
il fiato

Non riesco più a legarmi
ai miei giorni , senza
te non mi appartengo
più

Come faccio a dire
il timore mi toglie
le parole

Tu sei la chimera, che
senza speranza strazia
i miei giorni

Carlo Sani

Gelosia

Gelosia sentimento
col fiato grosso

Gelosia avvolte
ridicola

Ossessiva non demordi

Sentimento d’amore
con sospetto

Gelosia sentimento
che è una pena

Sentimento
che non
si fida

Gelosia mi hai
riempito di
dubbi

Carlo Sani

Dolce soffrire

Mite soffrire rafforzo
il meglio di me

Quel lieve soffrire non
distoglie dai buoni propositi

Quella sofferenza controllata
incline alla misura

Con le sensazioni di sempre
quel lamento dell’anima
un dolce soffrire

Carlo Sani

Avrei

Avrei voluto ho sperato
non è accaduto

Il ricordo di te ora che mi stai
lasciando è fastidiosamente
inutile

Mi ritrovo con la sigaretta
accesa è la prima dopo
che ho smesso
da tempo

Aspiro il fumo
caldo mi irrita
la gola

Eppure non è la prima
volta che siamo alle
strette mai preso
un pacchetto
prima
di
oggi

Non parli non mi
vedi pur di fronte
a te

Giunti al capolinea
scendo, solo per la
mia strada

Avrei voluto voltandomi
non vederti seduta sul
bus vuoto

Carlo Sani

lunedì 21 novembre 2011

Gelo

Il gelo stringe in una
morsa di freddo una
giornata
colore inverno inoltrato

Le mani in tasca a scaldare
i polpastrelli

La punta del naso rossa
ibernata dal freddo

Le orecchie al caldo in cuffia
non sentono più freddo

I calzettoni di lana tirati
su al ginocchio

Coi scarponi calpesto
neve e pozzanghere
senza affogare
i piedi

Carlo Sani

Minimo Rumore

Quella voglia di botte
acquattato in attesa
sul grande fiume

D’estate luna, stelle
a rischiare l’acque
illuminare
il viso

L’inverno la neve
intorno abbaglia

Silenzioso in attesa
si levi, la nebbia
inghiotte
l’ombre


Sul delta del fiume
tante botti di gente
come me ascolta
distinguendo
ogni minimo
rumore

Carlo Sani

giovedì 17 novembre 2011

Caldo cappotto

Le ruspe spianano
l’argine del fiume

Sotto il ponte dai piloni sgombri
l’acqua trasparente nel suo
gelido scorrere

La fauna dal troppo
freddo al caldo
nella tana

Una lacrima di fredda
goccia mi bagna
le ciglia

I baffi umidi di nebbia
perdono la piega

Tiro su il bavero affretto
il passo il freddo mi
avvolge in caldo
cappotto

Carlo Sani

Cammino

Annebbiata sera dal
gelido morso

Avvolto di umidità
di gocce lucenti
di lampioni
accesi

Cammino a fianco
della mia ombra
sui muri

Carlo Sani

Fatti trovare

Sarà come dici
tu preferisco
il contrario

Avrei dovuto capire
l’ultima cosa mi
andava di fare

Tu dov’eri io
potessi convincermi

Mi hai lasciato coi
dubbi che ti hanno
allontanato

Troppe le cose taciute
creando della confusione
in più

A quel punto non mi
andava di illudermi

Ti saresti convinta solo
tu non portandoci da
nessuna parte

Sarà opportuno senza insistere
ci ragioniamo su questa volta
fatti trovare

Carlo Sani

lunedì 14 novembre 2011

Quella poesia

Quella poesia
non arriva più
mi manca

Quella poesia che accarezzo
da tempo ronza fugace nella
mia mente

Quelle parole che ho immaginato
non riempiono la frase

Quei versi che mi appaiono
chiari perdono di lucidità

Quei versi si spengono
nei miei pensieri

Quei versi che conosco
a memoria non riesco
a descrivere

Quella poesia a cui manca
la rima quella che più
mi stanca

Carlo Sani

sabato 12 novembre 2011

Stanchezza

Stanchezza ti alzi a fatica

Stanchezza dell’età
sulle spalle

Stanchezza lucida
di mente

Quella stanchezza pigra
sui miei passi non porta
lontano

Carlo Sani

giovedì 10 novembre 2011

Garbo

Il garbo senza età sesso

Con garbo affermare
il contrario non
è offesa

Con garbo la risolutezza
nelle
proprie idee possono
essere condivise

La determinazione
con garbo nelle
proprie azioni
priva di
astio

Osare con garbo
mai un abuso

Con garbo un rifiuto
si scusa

Meno false le bugie
dette con garbo

Le parole i gesti meno
tollerati privi di garbo

Il garbo distingue chi
lo offre lusinga chi
lo riceve

Carlo Sani

Pelle

La pelle senza
mai
scrollarmela
di dosso

Cambia a fior di
pelle con l’età

Tra le pieghe
le
rughe solchi
di vita

A pelle l’avversione
spesso non giustificata

La pelle d’oca
forte d’emozione

La pelle a propria
immagine

Nel suo colore
il destino
di molti

Nella propria pelle
la vita di ognuno

Carlo Sani

mercoledì 9 novembre 2011

L’attimo

Esaltante l’entusiasmo
nel cogliere l’attimo
migliore di quei
momenti

Carlo Sani

Bisbigli ammirati

Sera ricca d’entusiasmo
di folla

Cielo limpido acceso
di luna smagliante

Quei lampi variopinti
sparati nella notte

Riflessi sui visi i colori
di quei botti d’artificio

Botti dipingono
di colori accesi
l’acque delle
fontane

Il parco sempre
più gremito
senza più
angoli
bui

Serata fresca sotto
quei rami dalle
foglie
di rugiada

Le civette con gli
occhi sgranati
tacciono

Occhi rapiti,bisbigli
ammirati

Carlo Sani

lunedì 7 novembre 2011

Crogiolo

Quel palazzo coi portici
a darne ampia prospettiva

Palazzo antico con le tegole
appesantite dagli anni

Fondamenta solide
profonde sotto
le sue mura

Le colonne rinforzate
a causa dell’età

Pareti spesse di dura
pietra

Androne ampio a volta
coi lampioni appesi

Il cortile interno con gli
ovini per pavimento

Il portone le fessure profonde
testimoniano il tempo
passato

La grata alla finestra
a dare sicurezza

Il cancello all’ingresso di ferro
battuto da braccia forgiate
dal crogiolo acceso

Carlo Sani

Fungo

Il fungo umido
di pioggia

Il fungo odore
di muffa

A ridosso di un tronco
sotto il suo polposo
cappello

Corposo nel suo
delicato aspetto

Al riparo quasi
nascosto dall’erba

Singolo o sparpagliato
a poca distanza uno
dall’altro

Funghi tanti di qualità
diverse ognuna con
l’identico cappello

Al suo cospetto
le ginocchia
si piegano

La mano allunga
le
dita in morbida
presa

Umido dai baffi ai calzettoni
ne riempio la borsa della
spesa

Carlo Sani

domenica 6 novembre 2011

Fatica negli sci

Stesso colore dei miei
capelli della neve
che ho tutto
intorno

Il sole rischiara
quel bianco che
acceca

Il sole smorza
il morso del
gelo sul
viso

Le cime un riverbero
dorato si confonde
con l’azzurro
terso del
cielo

Le piante spoglie
intirizzite dal
freddo

L’aria fredda schernisce
le gengive

Quieto il solo rumore
della mia presenza

Lo spettacolo merita
la fatica negli sci

Carlo Sani

Quei ponti

L’acqua sotto quei ponti
con la montagna riversa

La terra franata
ingombra l'alveo

La pioggia grama
testarda scroscia

Si alzano l'acque
in piena

L’acqua scorre veloce
seppellendo gli argini

L’acqua in quel punto
non ha più terra che
l’inghiotte

L’acqua stretta in quell’imbuto
di cemento aumenta l’impeto
tracimante

Devastante la furia
del suo defluire
verso uno
sbocco

Sovrastando con la sua
massa d’acqua piena
di fango quei ponti

Carlo Sani

venerdì 4 novembre 2011

Filo d’erba

Mi rivedo in quella pineta

Sotto a quel pino che da
anni in quei momenti mi
tiene compagnia

Seduto su quel masso
gelandomi i pantaloni

Il prato in autunno
abbandonato
al freddo

L’aria umida odora
di muschio

Il stormire delle
fresche frasche

L’erba alta sfrusciare
nel vento

Un ramo che si spezza
una pigna che cade
un animale il suo
verso

Quei rumori fanno
eco al mio silenzio

Su quel masso gelato
in beata solitudine
a godermi sino
all’ultimo filo
d’erba

Sani Carlo

mercoledì 2 novembre 2011

Dubbio

Dubbio su cosa
chi perché

Ti insinui senza
tregua

Dubbio restio
dall’insistere

Dubbio rigetti
l’evidenza

L’evidenza col dubbio
che mette a disagio

Di dubbi
ne
ho
una vita piena

Vita col dubbio
fare che

Carlo Sani

martedì 1 novembre 2011

Cavallo

Quel cavallo con in
groppa la voglia di
correre

Lo sguardo col percorso
da seguire

Le narici il
respiro al
trotto

Negli zoccoli le zolle
del suo impetuoso
galoppare

Carlo Sani

lunedì 31 ottobre 2011

Ricordo

Il ricordo quasi
sempre si lascia
cullare

Quelli belli hanno
arrancato in una
vita
di dispiaceri

Il ricordo di una mamma
stremata da quel vagito
rassicurata

I figli nel loro fragile
corpicino di neonato

Di quel mare che mi
porto dentro onda
dopo onda

Quella montagna
il
sole tinge di rosa
il suo ghiacciaio

Il ricordo dell’amico
offeso ha lasciato
la porta aperta

Quando ho capito di averla
trovata poi l’amore non
ci ha perso più di vista

Ricordo di chi non è
più con la certezza
di averli accanto

Carlo Sani

domenica 30 ottobre 2011

Pettine

Pettine raddrizzi
il capello più
ribelle

Dai linea alle
onde più crespe

Dai forma alle
sopraciglia più
setose

Sfoltisci le
ciglia più
fitte

Dai la piega
ai baffi più
ispidi

Pettini i miei pensieri
mettendo in riga
le idee

Carlo Sani

mercoledì 26 ottobre 2011

Un padre

In quel lenzuolo bianco
l’abbraccio a mia madre
che non ho dato

Insopportabile la tua
sofferenza

Il male si è sbeffeggiato
di te

Mi hai lasciato un vuoto
carico della mia disperazione

Per tenermi su nelle
vene la mia dipendenza

Ho abbandonato la mia
vita agli effetti
collaterali

Con te niente più laccio

Con te la mia rivalsa

Nostro figlio la
mia rinascita

Un padre con un passato
da dimenticare

Carlo Sani

Autunno

Riempi le nuvole
di brutto tempo

Il tuo lamento
rombo di tuono

La pioggia
si bagna
di
umidità

Al tuo volere
le foglie
si
lasciano
cadere

Smetti il caldo sudore
per il freddo tremore

Dentro la nebbia
ti perdi

Autunno la stagione
dal tiepido pallore

La solitudine di viali
deserti di panchine
vuote

Carlo Sani

lunedì 24 ottobre 2011

La sorte

Su quell’asfalto
dove la curva
morde
il cordolo

Il ginocchio pialla
gli
spigoli il piede
smeriglia le
unghie

Nulla è valso nessuna
destrezza ha raddrizzato
la sorte

Carlo Sani

Sapore di te

Nel tuo profumo
mi smarrisco

Nella sua fragranza
colgo l’attimo

La sua essenza
mi prende la
voglia

Il tuo profumo
in
questa stanza
mi obbliga
a restare

Nudi su questo letto
il tuo profumo sapore
di te


Carlo Sani

domenica 23 ottobre 2011

Fuoco

Ti scotti bruciando

Al bagliore della tua
fiamma
il buio prende
colore

Bruci boschi foreste
senza intossicarti
di fumo

Il tuo calore riempie
di fumo il camino

La tua viva fiamma
quieta il freddo

Il tuo ardere ha il colore
del sole le fiamme il suo
tramontare sul mare

Quando il sole acceca
di
bagliore senza calore
la tua fiamma riempie
di tepore

Carlo Sani

sabato 22 ottobre 2011

C’è un pozzo

piazza Duomo di ciottoli
acciottolata di pavé
pavimentata

Quei lastroni di marmo
di
storia levigati su cui
camminare per portare
i propri passi in
Cattedrale

Piazza con l’età
nella guglia
del
campanile

Ad ogni angolo di essa
i borghi coi palazzi
antichi quanto
il
batacchio dei propri
portoni

C'è un pozzo nella corte di uno di
quei palazzi vecchio di secoli cui
l’acqua col caldo d’estate è fresca
di fonte, l’inverno rispecchia
il mio volto

Carlo Sani

Rimango

Sono rimasto
per
non andare oltre

Evitando di andare
oltre si evita di
esagerare

A volte restando
ho contribuito

Rimanendo a volte
ho cambiato idea

Restando ho visto
affannarsi chi ha
la fretta sotto
i tacchi

Fermo restando il mio
punto di vista con
rispetto reciproco

Ora rimango perché
mi conviene

Carlo Sani

venerdì 21 ottobre 2011

Sconforto

Cammino mi porto dietro
lo sconforto contento
di darmi addosso

Motivo per cui
sentirmi così
non c’è

Penso non posso
farne a meno

Sono coscio di questa
condizione
è la migliore per cui
sforzarmi

Sentirmi a disagio
mi mette addosso
la voglia di me

Rifletto con più assiduità
su quello che mi sfugge

A volte lo scoramento non è
hai
livelli soliti insoffernte
mi trascino tutto
il giorno

La sofferenza mi mette nelle
condizioni di capire cui
la mente ha bisogno

La mente libera mi spinge
verso l’abitudine di un
quotidiano mai diverso

Carlo Sani

Non esco

Non esco non scrollo
di dosso la poca
voglia di farlo

Il freddo di ieri
è rimasto nei
paraggi

Le foglie hanno
la pelle d’oca

In casa è meglio
accendere per
scaldarsi

Credo proprio il freddo
lo lascio irrigidire fuori
dai vetri

Dalla finestra vedo cappotti
giubbotti con lo stesso
freddo nel colletto

Guardando meglio
il cielo convinto
non esco

Carlo Sani

mercoledì 19 ottobre 2011

Ora di pranzo

La bicicletta che non conosce
ostacoli le gambe col fiato
nei polpacci

In questa mattina
dai
colori ambigui
spinge sotto
il sellino

Il fresco quello di
un’aria a pieni
polmoni

Con la pedalata sciolta
le ruote col giro giusto
nella catena

Da un viale di un parco
a quello di un giardino

Con lo stesso ritmo nelle
gambe è arrivata l’ora
di pranzo

Carlo Sani

martedì 18 ottobre 2011

Sui visi

Quante porte nella vita
di ognuno nelle case
di tutti

Un tetto nel tepore
di quattro mura

Chi si stende col freddo addosso
si sveglia col gelo nei capelli
tra mura di cartone

Quante luci a fare
risplendere
di chiarore le città

Luci che lasciano
al buio visi
senza fili

Quante scale coi gradini
che arrivano alla porta
di casa

Quanta salita che gonfia il fiato

Quanta discesa spinge sui
ginocchi per aprire quella
porta che non c’è

Polvere sui visi rischiarati
da un velo di luna con gli
zigomi nel volto

Carlo Sani

domenica 16 ottobre 2011

Cuore a pezzi

Sbagliare si può alla
mia età lascia il segno

Tanti i capelli capricciosi
su
quelle spalle ornare un viso
disinvolto nella sua fiera
bellezza

Gli occhi chiedono
senza dire

La bocca le labbra
socchiuse il meglio
di se

A quel volto mi sono
arreso da subito
col fiato corto

Ero talmente preso che
a volte il respiro non
fiatava

Sfuggente nei suoi
scarni discorsi
poveri di
parole

Ho trascurato l’evidenza
abbagliato dal tuo aspetto
ti sei burlata di me

Ora col ridicolo che mi
deride ho il cuore
a pezzi

Carlo Sani

sabato 15 ottobre 2011

Scaprì

Rosa ricordo mi dicesti ti
piaceva farti chiamare
con questo nome

Poi a me è venuto
d'entusiasmo
chiamarti
Scaprì

Nessuno mai ti chiamerà
più così con la stessa
passione
che io mettevo nel
pronunciarlo

Scaprì il ricordo di te
non svanirà mai lo
porterò sempre
nelle mie
tasche

Carlo Sani

L’infinite volte

L'infinite volte che non
ci sarai cosa ne sarà
di me

Il buio diventa tenebra
il vuoto si riempie di
oscuri presagi

Inutile guardare
cercando di te
sei dove sei

Tra le sue braccia hai
il sole in faccia di
un giorno dorato

Carlo Sani

mercoledì 12 ottobre 2011

Seduto

Seduto su quei sassi
duri come pietra

Il mare mi spruzza
in faccia i suoi
schizzi di sale

Le onde risucchiano
per rovesciarsi con
slancio impetuoso
sbattendo sulla
marina tiepida
di sole

Il vento solca i flutti
agitando quei ciuffi
bagnati onda dopo
onda

La barca scompare poi
riappare a portare
le vele in porto

I gabbiani spingono
le ali tese oltre
il vento contrario

Seduto le pietre spigolose
lo
sguardo insiste lo spettacolo
si perpetua il mare non
smorza onda

Carlo Sani

Le mie verità

E’ stare bene in pace guardando
tutt’intorno quello che tace

Ad ogni stropicciare di ciglia
niente è uguale a prima

Mi piace camminare con
nessuno accanto

Non voglio sentire il fiato
i commenti di cui non ho
chiesto il parere

Mi piace fare del cammino
il percorso che preferisco

Mi volto per cercare di mettere
a fuoco quello che mi sfugge
all’istante

Evito di fermarmi in
inutili perditempo

Più mi isolo più
mi riempio di
certezza

Più la solitudine s’impadronisce
di me i giorni mi appaiono
stimolanti pieni di mistero

In quel mistero nascondo
le mie verità

Carlo Sani

venerdì 7 ottobre 2011

Freddo

Il sole pallido cerca
tepore altrove

I colori si sgualciscono
di malinconia

Le foglie morte in un tetro
lasciarsi andare riempiono
i viali

Le finestre chiuse lasciano
fuori quel grigio pieno
di gelo

I visi prendono
freddo

Le orecchie fredde
cercano riparo

Il tabarro avvolto
il gelo hai piedi

Il freddo nel cappello
m’incammino

Carlo Sani

giovedì 6 ottobre 2011

Fuori pensiero

Chissà perché quando
immagino
di lasciare la mia pelle
penso a strisce e stelle

Pelle niente di personale

Lascio i miei confini
rivolti al solito
pensare

Mi sincronizzo su un’altra
frequenza di pensiero

Frastornato da questo
mio entusiasmo

Entusiasmo che va oltre
le solite longitudini

Il mio mondo che ha
per confine la mia
timidezza

Cosa farei se il mio divagare
mi portasse davvero così
fuori pensiero

Mi sento piccolo
e incustodito

Com’è grande la terra
che
circola per le strade
del mondo

Carlo Sani

martedì 4 ottobre 2011

Musica

Musica con l’età
nelle note senza
tempo

Musica vibri l’impercettibile
nell’aria

Musica le note si legano
al sentimento di chi
ascolta

Musica nell'aria le note
in essa ballano in
fresca melodia

Carlo Sani

lunedì 3 ottobre 2011

Spalle in groppa

Una barba stropicciata
sotto uno sguardo
a se

Un volto irrisolto
un po’ disgiunto

Era di quel tale con
le spalle in groppa

Sempre chino
sui
suoi pensieri

Camminando non perdeva
mai di vista la punta delle
sue scarpe

Carlo Sani

giovedì 29 settembre 2011

Se mi perdo

Mi ribello non so
perché ora mai
prima

Stanco di dire
sempre ho
capito

Preoccupato di capire
oltre ogni senso
logico

Quei valori che hanno
solcato indisturbati
la mia mente ora
stridono

Sono solo con la voglia
distogliermi da me

In un mondo che assorbe
trasformando miseramente
l’uomo

Vorrei ripagare
distrattamente
ogni giorno
in poi

Se mi perdo in questo mondo
che mai mi ha rappresentato
cosa farò di me

Carlo Sani

martedì 27 settembre 2011

Fare sul serio

Ho provato più che fatto

Quante volte la mattina
col sonno tra sbadigli
ho provato quello
che avrei dovuto
dire

Seguendo quel profumo
di caffè la mattina
riprovavo quello
che poco prima
ripetevo

Davanti allo specchio
a fissarmi senza dire

Mi sono convinto ho smesso
di provare cominciando
a fare sul serio

Carlo Sani

Tu

Che vuoi che sia
nulla è sempre
uguale

Tu che cambi umore
il
mattino si sfoca
in scialbi
colori

Tu confondi la voglia
di fare niente per
pigrizia

Tu senza comprendere
comunque sia nulla
è a caso

Tu il tuo dissapore per
il giorno che passa
ad ogni ora

Carlo Sani

lunedì 26 settembre 2011

Quel barlume

Oltre tutto non basta mai

Un palpito di felicità
non mi consola

La tranquillità si perde
in un cuscino

Guardo pochi si accorgono
di me

Ascolto nessuno mi chiede
cos’hai detto

Un giorno come un altro
in mancanza di meglio

Il pomeriggio lo consumo
nell’indecisione

Arriva la sera con l’illusione
sia diversa dal solito

Quel barlume intriso di luna
a rischiarare il buio di
notti insonni

Carlo Sani

venerdì 23 settembre 2011

Che bella giornata

Che bella giornata tante come
questa all’orizzonte dei miei
pensieri

Basta mettere la canzone giusta trovare
la posizione migliore socchiudere gli
occhi e scorrono le immagini

Immagini di giorni come questo
con diverso solo la cornice

Sotto lo stesso piacevole sole
da un terrazzo appoggiato
alla
ringhiera coi chilometri nello
sguardo a cercare un volto
perso nel ricordo

Steso su un morbido panno
con le formiche che si
avventurano su per
i piedi

La foglia con la spina che
punge fastidiosamente di
un campo che si perde
a
fondo valle all’ombra
di alte cime

In riva al mare con la schiuma
di quegli spruzzi agitati nel
vento a pizzicare il viso

Su quel masso a strapiombo nell’aria
gelida di un canalone dall’eco che
si diffonde

Giorni con il piacere di quei
sapori di quella vista su un
mondo che non ha sempre
il gusto di
oggi

Carlo Sani

giovedì 22 settembre 2011

Io sarò li

Mi sono avvicinato
a stento mi sono
fermato

Mi sono avvicinato
con l’intento di
prendere tutto
ciò che non
ho

Quante emozioni
solo sfiorate

Quante le cose da sempre
lasciate su quel banco

Mi sono avvicinato
col pensiero nella
mente che correva

I pensieri sempre
più frenetici ci
hanno allontanato

Da lontano
ho
masticato duro

Da lontano senza potere
accorciare
le incomprensioni
avvicinando
le idee

Da lontano con le migliori
intenzioni ti ho chiesto
avvicinati arriva dove
puoi io sarò li

Carlo Sani

Quella traccia

Il ricordo spesso mentre
cerco di prendere sonno
mi riporta indietro di
molti anni

Quel ricordo in punta
di
sonno che ho pensato
tale e quale a oggi

Il ricordo di ieri
con la memoria
di oggi

La memoria di oggi
col ricordo di
allora

Memoria e ricordo per non
lasciare al tempo l’oblio
di quella traccia

Carlo Sani

mercoledì 21 settembre 2011

Quelle api

Quelle api che non hanno
paura di me io mi fido
di loro

Ci siamo incontrati dove da
anni
puntualmente ci ritroviamo
quella vasca all’ombra
di una tettoia

Con un buffetto sul muso
le allontano prima che
la tinozza si riempia
d’acqua

E’un nutrito sciame
che al mio saluto
si alza in volo

Ronzando intorno
annusando mi
riconoscono

C’è chi di loro ha avuto l’ardire
di poggiarsi sulle mie mani, chi
sul naso o sulla fronte spesso
sudata

Nel tempo ho capito quanto
gradiscano sentirmi parlare
rivolgendomi a loro

Io parlando continuo il mio
d’affare loro ascoltandomi
a starmi intorno

Capita a volte nell’aprire il rubinetto
ne trovi in mano più d’una, che senza
pungere aspettano che apra le dita
per volare via

Ci riconosiamo e ci rispettiamo
affettuosamente
senza la loro presenza quel
mastello umido e liso non
ascolterebbe parole
ne battere d’ali

Carlo Sani

lunedì 19 settembre 2011

Magico riflesso ambrato

Come occhio dorato il sole quando
si prepara al tramonto accende
l’immenso blu

Blu che onda dopo onda bagna
i mari attraversa gli oceani
frange le coste lambisce
le spiagge

Lieto lo spettacolo dei suoi ultimi
raggi che filtrano le nubi dando
a quel blu un magico riflesso
ambrato

Carlo Sani

venerdì 16 settembre 2011

Farfalla

Felpato il tuo
battere le ali

Sei così bella ravvivi
i colori dove smetti
di volare

Lieve su quel fiore
le tue
esili zampette gli
fanno solletico

I tuoi colori bene
si
adeguano all’incanto
di un campo fiorito

In volo su un fiore nell’erba
sei la carezza dai colori
accesi

Carlo Sani

Giorni

Pochi i giorni con
la
speranza piena di
entusiasmo

Giorni che passano
con la stanchezza
addosso

Giorni smaniosi
nel
mio affannarmi

Giorni senza capire
le ore che sprecano
i minuti
nell’abitudine

Giorni al buio di
notti irrequiete
perse
nel disincanto

Giorni insopportabili
con
la noia infastidita
dalla mia presenza

Giorni tribolati
malcapitati di
un’esistenza
infame

Troppi giorni quanti
giorni
ancora sopportando
questa vita mia

Carlo Sani

mercoledì 14 settembre 2011

Matita

Matita nella tua punta
i segni più morbidi

Matita lunga corta
grossa tutte a punta

Il tuo legno compatto
protegge la tua
fragilità

Matita scrivi con vigore
il tempo inesorabile
sbiadisce le tue
pagine

Matita dai colori più
diversi ma un’unica
riga nera

Matita con la punta tra
le
dita pagina dopo pagina
scrivi la tua fine

Matita triste vederti
esaurita
in un moncone
in mezzo a
tanti

Carlo Sani

Spiaggia

Svegliarsi col sole che
acceca lo sguardo

Aria fresca di un mare pigro
che non muove onda

I gabbiani con quel fastidioso
verso insistono a sfiorarsi
ondeggianti nel vento

Una vela che copre quella
più piccola di barche
al largo

Le grida di bimbi con la
voglia di mare mamme
in ansia

Una radio che trasmette
le stesse canzoni di
quella accanto

Asciugami coi colori
le forme formato
spiaggia

Spiaggia quella di sempre
con l’estate che si ripete

Carlo Sani

martedì 13 settembre 2011

Mi sono voltato

Ti chiedo e non hai da darmi

Aspetto, tu non
torni sui tuoi
passi

Quei passi che hai
fatto con fretta

Ti ho chiesto di ascoltarmi
non hai saputo comprendere

Ti sei allontanata sull’onda
di una diversa emozione

Ti ho chiesto ripensaci
hai
continuato a camminare
per la tua strada

Passo dopo passo troppo
il
nulla di quel camminare
per conto tuo

Mi sono chiesto potrò
mai fermare quei
passi

Mi sono voltato i miei
passi
sulle tue impronte per
non incontrarti
più

Carlo Sani

venerdì 9 settembre 2011

Orologio

Orologio che passi
il tempo a contare
le ore

Minuti ore senza
perdere tempo

Ti adatti a un polso
che ti porta con
se

Hai le forme più svariate
ma le ore sono sempre
quelle

Nei periodi tristi conti
le ore che non passano
mai

Nella gioia di un momento
i tuoi minuti passano
in fretta

Sin da bambino ti ho agognato
dal mio polso non ti ho più
levato

Carlo Sani

giovedì 8 settembre 2011

Richiamo d'amore

Ma quale se, un giorno,
un’ora,
finirà dimenticherò

In petto si bagnano
di
continuo le lacrime
dei miei tristi
giorni delle
mie penose
notti

Si ardo brucia
in me il fuoco
della passione

E’ vivo in me il desiderio
di sentirti dire ti amo

E’ forte in me la certezza
di dirti non posso amare
altra all’infuori di te

Tu che sai non reagisci
a quest’appello che da
tempo ormai soffochi
inascoltato

Ora più di prima si fa sentire
in tutto il suo richiamo
d’amore, il mio

Carlo Sani

martedì 6 settembre 2011

Dita

Dita che ubbidiscono
a una sola mano

Mano che ha sulla punta
della dita la carezza
più lieve

Dita che s’insinuano tra
i capelli cancellano una
lacrima

Dita che danno voce
alle spente parole

Dita che hanno stretto
tra le mani l’estro
più creativo

Dita che hanno stretto
nelle mani il destino
di molti

Mani con le dita che hanno
ubbidito agli ordini più
nefasti

Dita congiunte con la
voglia di pregare

Carlo Sani

Chiave

Chiave dal freddo metallo

Chiave con la storia
nella toppa

Ogni giro di chiave
una storia a se

Chiave con la trama
nelle tue tacche

Chiave nei secoli
per il medesimo
introdursi

Chiave per i ricordi
più belli

Chiave per intrighi
fatti di mistero

Chiave tante in serrature
cui scatti hanno fatto
sobbalzare

Quella chiave che
hai usato per la
serratura che
non è la mia

Carlo Sani

sabato 3 settembre 2011

Specchio

Quello specchio con la
vergogna di guardarmi

Ci guardiamo da ore
di
riflesso rispecchia
un viso assente

Ho la notte nel cuore con
poca voglia di chiudere
occhio

Ho ceduto alla debolezza
cercandoti

Tu con la notte nel
cuore vuota di
sentimenti

Solo con troppi
giorni da scartare

L’avanzo di notti
di trepida attesa

Un altro giorno davanti
a quello specchio con
la
difficoltà di riconoscere
in me quello di sempre

Carlo Sani

mercoledì 31 agosto 2011

La tua ombra

Sapevo non ti avrei incontrata
tu non sei come me sempre
in attesa di te

Debole per gestire questo
addio che non si volta
indietro

Fragile tra un pianto
una lacrima che
piange più
forte

Duro mettere la parola
fine a questa storia
senza trama

Domani cercherò di essere
più
risoluto nel non tradire
le mie emozioni

Non cercherò di te ne mi
farò sentire lasciandoti
libera di non volermi

Parlo con la tua ombra
che muta fa silenzio

Carlo Sani

lunedì 29 agosto 2011

Il camposanto

Oggi mi sento di particolare
buonumore forse perché ho
fatto visita al cimitero

Non è la prima volta che accedo
con preoccupazioni in corso
relativo nervoso ed esco
che
sono gradevolmente
disteso

E’ un tappa ai più in odore di forzatura

Anche se ognuno con molta probabilità
a qualche congiunto alla cui memoria
in suo ricordo non dispiacerebbe
una
visita, un fiore, una preghiera
un momento di raccoglimento

Ho la sensazione entrando di lasciarmi alle spalle tutto
il quotidiano ,per tutta la durata in cui mi trattengo
non sento più quel peso, il tempo smette di correre
tenendomi compagnia con tranquilla disponibilità
senza più nessuna fretta

Percorro quei viali, alcuni sono all’ombra
di eleganti bruni cipressi, altri sotto un
sole sudaticcio in genere si percorrono
con passo leggermente più spedito

Sono viali alberati che tracciano
e dividono il campo in tanti
piccoli settori

Aree adibite a prato verde altri
spazi sono cementificati a chi
ha il tempietto il sepolcro
coi fregi più“sfarzosi”

Anche se malinconicamente
inutili
almeno per questo mesto
conclusivo percorso

La parte monumentale veramente
imponente a rimembrare
progettazioni del
passato

Si ergono con austera consapevolezza
a baluardo di possibili intrusi
a disturbo della pace eterna
quindi per cortesia più
rispetto e cosi sia

Carlo Sani


Solo uno che

Quel sentimento ormai
da
mesi si è impadronito
dei miei sensi

Parlo di quell’amore
che
Tu eviti continui
a ignorare

Tu non potresti essere
più
di così,per scuotere
il mio desiderio

Ogni gesto ogni parola
colme del mio amore

Ti ho voluta con tutta l’anima
dandoti la mia al di la di
ogni aspettativa, mi
andava bene tutto

Tranne il tuo disamore
quotidiano
nel non darmi speranza
non collocarmi

Sono alla solita postazione con lo
scoramento che si taglia a fette
le più amare sul comodino

I tasti scorrono tra i miei pensieri
nell’oblio di quel sogno oltre
le nuvole con le iniziali
di Te

Giorni notti a ricordare
a rileggere guardare
di noi cercando di
non precipitare
nel baratro

Ho vegliato le mie notti scrivendo
con te ad ogni tasto, belle parole
in versi,pieni di speranza

Ora i miei giorni sono
il nulla affacciato
sul niente

Non sono nessuno,solo uno
che scrive i suoi pensieri
amandoli
oltre ad amare Te

Carlo Sani

domenica 28 agosto 2011

Piango

Piango così forte
le lacrime fanno
rumore

Piango mi dispero
non ho scampo

Pianto coi sussulti
più intensi della
disperazione

Piango sono
al
buio cieco
di dolore

Dolore che lacrima dopo lacrima
scava un solco di sgomento
in questo cuore sommerso
dal ricordo
di Te

Piango quelle lacrime
con l’immagine di
Te riflesse nel
fazzoletto

Carlo Sani

L’emozione

Autori geniali scrivono
le parole che il tempo
mai smarrirà

Voci che vanno al di la
di
ogni tempo portando
in se il vissuto di
un’epoca

Quel locale sotto al
terrazzo mai senza
un fiore

Artisti danno voce all’esecuzioni
più convincenti di spinta
emotiva

Emotività che ad ogni
nota la musica rende
inequivocabile

Si dissolve il dubbio
di
essermi seduto fra
tanti presenti

Ho lasciato i miei passi
stanchi
di una notte alla rinfusa
l’emozione a prevalso

Carlo Sani


sabato 27 agosto 2011

Donne

Finalmente libero
i sentimenti accantonati

Duro fare i conti con quei
sentimenti che si nutrono
di passione

Quante donne colpite
dal mio sguardo
pigro

Donne che pur sapendo
scoprono le carte

In un gioco di ruvide bugie

Donne distratte dall’apparenza

Donne con la voglia
del sogno da incorniciare

Donne per le quali mai
ho dato l’illusione
di altro

Donne gelose di ciò
che non l’è
dovuto

Donne quante tutte diverse
uguali nel pentimento

Donne mortificate
per un’ambizione
sfumata

Tante le donne nella mia
vita
inadeguate consumate
in un intreccio
di sguardi

Carlo Sani

venerdì 26 agosto 2011

Falla finita

Falla finita Tu non puoi
continuare a trattarmi
con disinvoltura

Pensi con tutto quello che ti
stavo
scrivendo ti stavo dedicando
con l’amore la passione
di sempre mi potesse
bastare
“adoro Zero”

Non ti è neppure passato
di sbieco nel cervello
ti adoro volevo
sentirmelo
dire io

Il cuore non ti ha suggerito
di
mandarmi una mail per dare
voce al tuo angoscioso
silenzio

Prendere quel cazzo
di telefono farmi
sentire la tua
voce

No tu non ci pensi perché
la tua è solo una farsa
indegna del mio
amore

La disperazione mi porta
a questi punti il vuoto
dei tuoi sentimenti mi
spingono a questi
estremi

Spero tu abbia le budella
aggrovigliate la stessa
confusione nella
testa

Lo smarrimento il vuoto che
ho io in questo momento
che mi accompagnerà
inesorabile

Falla finita di dare le tue colpe
a me che ho solo il torto di
amarti da sempre mai una
oncia di meno

Rifletti su queste parole e dannati
l’anima, con la stessa intensità
del tormento che causi alla
mia vita

Carlo Sani

Bicicletta

Vezzoso andare
in
bicicletta
senza canna

Bicicletta in
sella due
ruote

Ruote che andate
in bicicletta
con la forza
delle mie
gambe

Bicicletta in salita
in piano a forza
di pedalare

Bicicletta in discesa
con la gobba sul
manubrio

Bicicletta hai nei raggi
la tua stanchezza

Carlo Sani


Luna spiona

Musica di balera dai saldi
piloni in riva al mare

Grandi vetrate specchio
di
questo rumoroso mare
d’onde agitate

Quel tavolo d’angolo
schivo
quasi dimenticato

Vedo quello scoglio
a schiaffo di flutto

Quei pennuti stanchi
sbattuti dal vento
planano su di
esso

Ritti a pelo d’acqua
il vento gli arruffa
il piumaggio

Profumo d’estate misto
mare creme massaggi
col sole sulla pelle

Notti ballate la musica
rintocca le ore di notti
con la smania addosso

Colazioni tarde con
il sapore dell’ultima
sigaretta

Giorni col sole in faccia
notti nella penombra
di una luna spiona

Carlo Sani



mercoledì 24 agosto 2011

Poveretto alla deriva

Con questa canzone quanto ti ho
amato
scrivendo per te le poesie più
belle piene di quel sentimento
ricco del mio amore

Non dormivo mai col tuo pensiero
fisso a togliermi il sonno

Con questa canzone è nato il desiderio
di mandarti i libri di abbandonarmi
a quel sentimento con l’assillo
del pensiero tuo

Tu non ci senti non vuoi ascoltare
il tuo cuore, così io adirato mi
scaglio contro di te

Devi capire una volta per tutte
è
solo sempre a causa della gelosia
la mancanza delle tue tenerezze
del tuo freddo distacco

Non volerti lasciare andare con tutto
il trasporto che merita uno che ti ama
con la mia stessa intensità

Meno male non ti
ho
davanti in quei
momenti

Forse se ci fosse la possibilità
di
essere uno di fronte all'altro
probabilmente si realizzerebbe
quello
che tutte e due desideriamo
tu non vuoi ammettere

Mi sto sciogliendo con questa
canzone mi piangono anche
le mani piene delle mie
lacrime

Ti amo ora e sempre
ovunque io non
ci sarò

Ascolta questa canzone me l'hai
dedicata
Tu quando il sentimento a prevalso
su quell’ inutile rigore assassino
di un tenero grande amore

L’amore che affranto
leggo tutte le sere
nelle pagine a te
dedicate

Pagine di quei libri che girando
lo sguardo su quel comodino
stanca con la voglia
di
dormire ti danno
l'immagine
di me

Non riesco a sopportare non
accetti quello che è nato
in Te
la voglia di noi

Ora sono un poveretto alla deriva
di se stesso, non ho smesso mai
un solo istante di voltarmi
alla ricerca di Te

Carlo Sani



Morte

Cancelli il passato,ti prendi
il presente, non hai futuro

Vita di esistenze insopportabili
invocano la morte

Esistenze di vita appagante
cui la morte non concede
un sospiro in più

Vita vissuta con l’angoscia della
morte, da averne la percezione
accanto

Il giorno del mio funerale vorrei
essere presente con la stessa
indifferenza di molti

Carlo Sani


martedì 16 agosto 2011

Profumo di campo

Mi ritorna in mente quello
che il tempo si è portato
via

Sono tornato con
l’ipotesi di quei
ricordi

Forti ricordi impressi
all’ombra
di un ombrellone
un giornale con
la data del
giorno
prima

La chiesa mai senza
un fiore sull’uscio

Quel prato dove scivolando
tante volte ho macchiato
di verde i pantaloni

Il sentiero confonde
l’impronta nell’erba
alta

Il bosco non filtra raggio
che trafigge l’ombra
della sua coltre

Spicca in volo planato l’uccello
dalle ali sospese fendendo
quella folata di vento

Quello strame all’ombra
di noi sotto lo stesso
albero

Quei fiori che non colgo

Fiori coi stessi colori
il
profumo di campo dove
giaci dimenticato

Carlo Sani

lunedì 15 agosto 2011

In alto mare

Da quella finestra
sopra la città
mi affaccio
al mondo

Ti osservo mare
nel
tuo scrutare
la città

Ti osservo cielo col pensiero
che vola oltre quell’ultima
vela

Dall’alto di quella finestra
il porto carico di scafi
all’ancora

Da quella finestra accendo
la speranza sull’onda
che porti quella
premessa
d’amore

Dall’alto di quella finestra
continuo a osservare, tutto
è in alto mare deve ancora
arrivare

Carlo Sani


domenica 14 agosto 2011

Onda di mare

Riesci a sentire, forse le onde
del mare tacciono la mia
musica perché non
arrivi a Te

Schiumanti
onde
nel loro agitarsi

Stesa sui tuoi lunghi
capelli non ti curi
del loro frangersi
ai tuoi piedi

Carlo Sani


venerdì 12 agosto 2011

Fastidio

Nutrire una speranza
che si alimenta dei
silenzi tuoi

Addio giorni
col richiamo
di te

Mi affaccio al balcone dai
fiori con la malinconia
di te

La colazione col gusto
del tormento che mi
porto dentro

L’acqua mi rinfresca
la
pelle le idee
rimangono
confuse

Mi guardo allo specchio
che sfugge al mio
sguardo

Esco di casa convinto
a
non lasciarmi andare
al fastidio che ho
di me

Carlo Sani

giovedì 11 agosto 2011

Duro


Cambio contegno niente
più concessioni alla
tenerezza

Duro come da sempre
non ho smesso di
comportarmi

Scorre l’acqua tra le mie mani
vedo riflessa l’immagine
di te


La durezza si sgretola
in una carezza che
mi bagna il viso

Carlo Sani

Salotto di casa

Passa quella canzone
ti chiedo balli

Allunghi il braccio mi
prendi la mano

Ti stringo in vita il palmo
della mano aperto con
le dita che premono
sulla tua schiena

Tu aderente stretta a me

Hai le labbra
a un soffio
dalle mie

Il tuo profumo
mi riempie
il respiro

Ti sento spingere contro
il mio gonfiore la tua
intimità si strofina
appiccicata
a lui

In un amplesso
con la gonna

Hai preso le mie labbra
in un bacio caldo pieno
d’intensa passione

Siamo fermi in mezzo
alla stanza

Stiamo facendo l’amore
con i vestiti addosso

Hai il tremore di una foglia
è la prima volta che non
ti spogli per fare
l’amore

Hai le mutandine fracide
il piacere le ha bagnate

Ancora un sussulto mi placchi
con la tua gamba in mezzo
alle mie

In un amplesso a luci
soffuse nel salotto
di casa

Carlo Sani





Mi porto dietro

Su questa macchina mi porto
dietro quella costante che
ho di te

L’ultimo sole mi
disturba lo
sguardo

La musica scandisce
il suono della tua
voce

L’asfalto mi fa strada
confondendo il mio
silenzio senza
parola

Questo anulare si stringe
in lungo percorso
d’ansia

Col sole che abbandona
la sera attardo il piede
sull’acceleratore

Sfreccio senza sosta
con
il pensiero di te che
angoscia il mio
cuore

Carlo Sani




Taci


Voglio sapere devo rivolgermi
a Dio
per potere parlare a te l’ho
fatto mi sente mi dice
tu che fai ti metti
sopra di Lui
e taci

Carlo Sani

mercoledì 10 agosto 2011

Inutile copertina

Sono giorni che ti scrivo che
ti dedico che ti supplico

Chissà tu dove sei cosa
fai se leggerai mai
il mio strazio

La tua è crudeltà che si abbatte
su un uomo che nella sconfitta
ha annientato la sua dignità

Come fa male qui nel petto

Tra un po’si fa sera un altro
giorno ha scaricato tutto
il suo dolore nel ricordo
che ho di te

Ti tuffi tra quelle onde
a testa in giù da fare
invidia

Dividi la solita compagnia
degli amici di sempre

Hai dimenticato col
pensiero ti è sempre
accanto

Hai comprato altri libri
togliendo
i miei per fare posto
sul comodino

Hai dimenticato in un cassetto
quelle
pagine che hanno riempito
i miei libri di te

Nell’oblio di quel cassetto senza
più alcun interesse mi riempio di
polvere mi bruciano gli occhi
una lacrima col suo pianto
ha bagnato una inutile
copertina

Carlo Sani


















Quel chicco

Ormai sono mesi
che ci danniamo
l'anima

E’successo di tutto proprio
quello che hai cercato
di non ascoltare

Quante gioie dolori
avere
carezzato quel
sentimento

Forse non ci incontreremo
mai
ma quello che ti toglie
tante ore di sonno lo
porterai ovunque
ti troverai

Prima ti ho preso l'anima
poi il cuore si è preso
parte di essa

I sentimenti vivono
in
noi quando sbocciano
è perché un seme
è germogliato

Quel chicco è in te
lascia che s’insinui

Questo sentire
si pronuncia
amore

Amore che vive di noi

Lo ascolti nel cuore
dagli speranza

Ho tronca tutto mettendo
con la parola addio
al ricordo di noi

Carlo Sani







martedì 9 agosto 2011

Ne guarirò mai

Inutile guardare le foto
li
non troverai la soluzione
se pensi che ero solo un
bel guardare

Hai capito che provare
qualcosa per me non
parla al tuo cuore

La tenerezza che non hai

Vorrei ricevere da te per
sentirmi vivo al mattino
di ogni dì

Le parole dette al telefono
taglierebbero quel lungo
filo
che ci tiene lontani

Se tutto ciò non è quello
che ti accorgi al mattino
guardandoti allo
specchio

Non esitare a trascurare
quell’immagine di me
che non vedi più

Ignorami se nel
farlo ti consola

Cercherò nel ricordo
i momenti più belli

Li terrò nel cassetto
per ripassarli prima
di dormire

Grazie per avermi fatto provare
l’ebbrezza del tuo scioglierti
tra le mie braccia non ne
guarirò mai

Carlo Sani






Candela

Smorto moccolo ti “squagli”
acceso da un cerino

Tremulo il tuo chiarore
di un flebile ardere

Al calore vivido ti sciogli
nel buio di una stanza
attizzandone i colori

Candela sciogliendoti
piangi le gocce del
tuo spegnerti

Ti smorzi con un soffio
spegnendo le ombre di
una stanza ormai buia
che odora del tuo
fumoso
“lucignolo” bruciato

Carlo Sani

domenica 7 agosto 2011

a Te a Me

a TE che ti perdi
in quello che non
ci riguarda

Non fa parte di noi ,mi siedo
a quel tavolo, con poca
voglia di mangiare
senza un tuo
saluto

a Te che ti smarrisci
a Me l’inquieto
pensarti
coi
piedi sotto la tavola
un pezzo di pane
tra le dita

Carlo Sani

Morte

Morire con questa melodia
morte non mi curo di te
non esisti per me

Indugia soffermati voglio
ascoltare sino alla fine

Carlo Sani

venerdì 5 agosto 2011

Occhi miei

Ho di te il volto appoggiato
sui tuoi capelli sorretto
dalla mia spalla

Da ore balliamo la
stessa canzone

Avrei voluto frequentare
lo stesso tuo liceo

In quell’aula in ogni
dove saresti stata
sempre davanti
agli occhi
miei

Carlo Sani

Voglia di piangere

Buon appetito bella signora
ieri abbiamo fatto ancora
l’amore

Il momento più bello quando
ho messo una mano tra
i tuoi capelli

Guardandoti negli occhi con un filo
di voce ho bisbigliato<> scusa ho
voglia di piangere

Hai lasciato cadere una tua lacrima
sulla mia mano, ad una ad una le
mie hanno iniziato a piangere

Carlo Sani

Gelida impassibilità

Ormai è diventato
un dolore quasi
confidenziale

Apro gli occhi su quella
sofferenza che conosco
a memoria

Sofferenza che mi cammina
appresso con la caparbietà
di sempre

Intenso questo mio dolore
che si strazia nella tua
gelida impassibilità

Carlo Sani

giovedì 4 agosto 2011

Mesto lamento

Sto talmente male l’unica
cosa che mi da conforto
è scrivere a te che
non ci sei

Ora sarai tra le tue cose o forse
ti hanno portata fuori per una
serata in scioltezza

Sono qui da un po’ascolto
la solita dolcissima
canzone che è nelle
mie corde ,

Accompagna il pensiero
che ho di te

Ti sei stancata perfino
di farmi male

Sai quante volte vado a vedere
quelle foto con l’immagine
di te trovando sollievo
all’assillo che si
strozza in gola

Adesso non ho più neppure
questa scappatoia al mio
dolore che mi parla
ininterrottamente
di te

Intensa in questa
tua
foto mi perdo nel
tuo fissarmi

Sfioro quella bocca
con
un mesto lamento
dai contorni
di te

Credevo non dovesse finire mai

E’ finito tutto troppo in fretta
portando con se la voglia di
continuare a piangere

Quante lacrime disfatte
dal dispiacere che non
sa arrestarsi

Pianto lacrime che rattristano
la poca voglia che ho di
dormire

Se puoi apri questa busta
toccherai con mano tutto
quello che mi manca
di te

Carlo Sani

Dolore greve

Struggente come il mio
amore che non vuoi

Mi hai gettato in questo
sconforto imbarazzante
e tanto pesante

Ho dentro tutta la dolcezza
lo smarrimento di questo
brano perché non vuoi
farmi felice

Potrei sopravvivere tra
le
tue braccia al sognante
suono di questo brano

Col mio viso sulle tue spalle
seduti al tramontare del sole

Garbo delicatezza per riprendere
contatto col mio cuore smarrito

La porta del cuore mai chiusa

L’amore è nato dal primo
incontro

Amore senza più riuscire
a contenerlo

Amore che ha cercato
di te

Tu c’eri ti sei voltata
scocciata

Non sei innamorata come
sarebbe bello se lo fossi
di me

Mi dedichi solo sofferenza
che da del tu al dolore
più greve

Il tuo è un calice colmo
d’indifferenza

Ti abbraccerei cos’ intensamente
che ti smarriresti nel suo ricordo

Ma non so più dove trovarti

Carlo Sani

mercoledì 3 agosto 2011

Prolungato assolo

Le corde della chitarra
allo
spasimo di un accordo
mozzafiato

Sospeso a quel vibrato

Prodigioso prolungato
assolo
scuote le pieghe
sulla fronte

Il piano picchia sui tasti
accompagnando l’ebbrezza
di quel seducente
virtuosismo

Il mento stringe
un
cenno d’estasi

Carlo Sani

martedì 2 agosto 2011

Quel canto

Canzoni poesia
in musica

Testi che si esprimono
con ampiezza di pensiero

Brani che danno spazio
al chiuso

Le corde di una chitarra
tra le dita di una mano

Amorevole carezza di un
polpastrello sui tasti
di un piano

Chissà se nel comporre quei
testi c’era il chiarore
di questa giornata

La stessa felicità
che
riempie gli occhi
di belvedere

La magia di quelle
note
si trasformano
in batticuore

Quel canto sussurro che
consola l'idea di un
nuovo giorno

Carlo Sani

domenica 31 luglio 2011

Il fetore di una latrina

Ho una grande pena l’unico
rumore è quello del mio
dolore

Non riesco a dormire quei
mattacchioni dei miei
occhi
non si abbandonano
al sonno

Chissà se sei in casa
probabilmente no ti
immagino non sola

Per compagnia
ho
la mia ombra
con la sua
pena

Mi ha molto emozionato
vedere le cose che ci
legano a portata di
un gesto

La musica si scioglie nelle
vene al vibrare di ogni
nota

Come te ho vissuto
di musica tuttora
mi abbevero al
pentagramma

Notavo quante cose ci accumunano
la voglia di sognare di spaziare
con le ali hai piedi

Volando sempre più
liberi
senza voltarsi
mai

Amiamo raccoglierci
nel
muto silenzio di una
emozione

Ti prego se puoi non
accantonare queste
mie parole

Questa sera rimani fuori
a cena chissà in quale
bel posto avranno
il
piacere di ammirarti

Se volevi dilaniarmi ci sei
riuscita servirà a te per
allontanarti da me

La mancanza di te è talmente
grande
che si rincorre giorno
dopo giorno senza
mai recuperare
terreno

Scusami per tutte le volte che ti ho
detto ti voglio bene ma è la frase
che ho sempre nel taschino
da quando ti conosco

Dove mi hai mandato ci puzza

Scusami anche io ho un cuore
anche se ha il fetore di una
latrina

Carlo Sani

sabato 30 luglio 2011

Sera

Quella serena dolcezza
dopo tanta agitazione

Tensione che squassa
ogni singolo aspetto
dell’umore

Quanto è bella la mia città
all’ora dell’aperitivo
ascoltare le cose
di tutti

Il sole velato
come
palla infuocata
eccita i volti

La piazza nella penombra
della
sera quieta accoglie
gli astanti

La gente si fa fretta

I colombi distolti
dal loro metodico
cibarsi

Il campanone di rintocchi
a memoria avverte

Chi saluta e va chi
resta e sposta una
sedia

La sera affievolisce il giorno
mitiga i colori si accendono
i lampioni tutti si tolgono
di torno

Carlo Sani

Anonima solitudine

Ho creduto l’amore
avesse fissa dimora
nel tuo cuore

Nella tua anima
ci fosse posto
per noi

Ho creduto quando mi hai
scritto che non ho rivali
io te siamo uguali

Ho cominciato
a
pensarti a ritmo
costante

A volare alto sino
a toccare il cielo

Scansando le nubi
in cerca di te

Poi la solita nostalgia
mi brucia i pantaloni

Muto nel silenzio
del mio smarrimento

Cercando di prendere
sonno con la mia
anonima
solitudine per compagnia

Carlo Sani

Rifiuto

In giro senza ogni dove

Faccio i conti con una
disfatta dall’esito
intollerabile

Cocente lo smacco
il bruciore sulla
pelle del tuo
rifiuto

Il magone con la voglia
di piangere le gocce
del mio dolore

Aspettando che mettano
a mollo le mie guance

Tuttavia non devo farmi
mortificare con la tua
arroganza

Al bar gli amici di sempre
insopportabili come mai

La musica di tutti i giorni
con le note stonate

La casa coi muri
a darmi ansia

La stanza del mio pensare
con l’inclemente ricordo
del mio fallimento

E’ sera tarda anche il frinire
delle cicale m’infastidisce

Solo senza scopo non so dove
mi porterà questa amarezza
che non smette di darmi
disgusto

Carlo Sani

giovedì 28 luglio 2011

L’indifferenza

L’indifferenza con la noia
che la contraddistingue

La noia prescinde
indifferente

L’indifferenza torpore
della mente

L’indifferenza apatica
caparbietà di tutti
i giorni

Per quanto indifferenti
il distacco di prenderne
atto

L’indifferente contraddice
a prescindere

L’indifferenza
tenacia dei
sopracciò

L’indifferenza in amore
refrigera l’entusiasmo
la tua mi trafigge

Carlo Sani

mercoledì 27 luglio 2011

I colori

Le ore delle mie giornate
coi colori a rischiarare
le ombre dei miei
pensieri

Il blu malinconia

L’azzurro mi
porta via

Il verde parla
di me

Il giallo le giornate
migliori

Il rosso il dolore
di tanti

Il bianco le migliori
intenzioni

Il nero tutto tace

Il marrone mi
porta a casa

Il viola classe
intrigo

Il rosa rispetto
devozione

L’arancione
vola alto

Il grigio bonario
rilassamento

Ognuno di questi colori mi
ha dato queste sensazioni
ornando le emozioni
di questa vita mia

Carlo Sani

martedì 26 luglio 2011

Il mondo

La storia è nel mondo
la mia la porto con
me nella nuda
terra

Il ricordo di me
è la mia presenza

Il ricordo che non
ti fa dimenticare
ogni minimo
particolare

Ricordo tutto quello
che ho condiviso
con la mia
esistenza

Ogni singolo ricordo
un frammento di vita

La mia storia ci sono
quindi partecipo
come tutti

Con le storie all’infuori
di me con la memoria
di esse il mondo ha
scritto i destini
di ognuno

Carlo Sani

domenica 24 luglio 2011

Dolore

Ricordo che ogni giorno
che passa m’inchioda
a questo dolore

Vado via con l’angoscia
che sia per sempre

Non farmi sopraffare dalla
disperazione per questa
decisione

Quanta strada cielo mare
con questo dolore che
insiste nel suo
tormento

Distacco che lascia
la speranza di un
ritorno

Dolore che non mi
da tregua mi tiene
lontano

Carlo Sani

sabato 23 luglio 2011

Quel grande camino

Finisce l’asfalto proprio
lì, a due passi da quel
sentiero che s’inoltra
nel bosco fitto

Da li le correnti nell’aria
mitigano il caldo afoso
di pianura

La valle è la in fondo
si perde nei suoi
campi

La casa in pietra
dura fa ombra
all’orto

Muri spessi impietriti
col muschio segno
del tempo

Quella casa fredda
d’inverno fresca
la sera d’estate

Quel grande camino
brucia il fuoco
che scalda la
malinconia
della
sera

Carlo Sani

venerdì 22 luglio 2011

Niente più

Non resta niente che
valga la pena
ricordare

Non resta neppure
l’inquietudine
del giorno
prima

Niente per cui tutto
passa affliggendo
i nostri sguardi

Mai visto niente
di cosi poco
chiaro

La vita nel suo chiaro
scuro non ha niente
a che vedere con
la felicità

Felicità che non mi
ha dato
niente all’infuori
di te

Noi e niente
più oltre
io te

Carlo Sani

giovedì 21 luglio 2011

Quelle pagine

Quelle pagine mai lette
dimenticate in un
cassetto

Quel cassetto così
scomodo che non
apro mai

Quel libro con le pagine
che hanno il profumo
delle tua mani

Mani che hanno stretto
tra le dita il libro dalla
copertina a tinte forti

Tutto regolare
da una bella
immagine
di se

Pagine scritte senza pensarci
più di tanto troppo quello
che non potevo tacere

Quelle pagine che piegandosi
su se stesse pagina dopo
pagina danno le carezze
più colte alle tue
mani

Quelle pagine che si
nutrono del mio
pensiero

Tra le tue mani quelle
pagine hanno il titolo
di quel libro che io
non ho mai letto

Carlo Sani

mercoledì 20 luglio 2011

Quel filo rosso

Tante volte nella mia vita avrei voluto
essere quello che non sono, essere
migliore per la mia coscienza che
mi parla in continuazione di Lui

Troppo tardi,ormai il tempo ha tracciato
il mio orientamento, non riuscire
a scrollarmi da dosso questa
zavorra umana

Ho mantenuto però sempre
un filo che mi ha legato
a nostro Signore

A volte rosso fuoco altre solo rosso
a volte rosso pallido, altre molto
sbiadito mai spezzato aiutandomi
a non superare certi limiti

Nei periodi in cui era rosso fuoco
e
mi sentivo così vicino a Lui più
mi vergognavo della mia miseria
umana e di quanto fossi indegno
di meritarmi il Suo amore

Ho sempre avuto timore di dirGli
ti amo anche adesso non riesco
perché penso che se Lo amassi
come merita non vestirei
questi panni

Col pensiero che Lui mi ama, ho vissuto
seppure brevi momenti di grazia,era un
benessere assoluto avrei potuto anche
morire beatamente,

Per riprendere poi lo squallido
essere terreno

Non posso prometterGli niente
che non riesco a mantenere
confido nella Sua
misericordia

Carlo Sani

mercoledì 13 luglio 2011

Questa mia lettera

Se la pioggia cadendo fosse
inchiostro non basterebbe
per scrivere tutto quello
che
ho da dirti oltre quello
che già sai

Spero questa mia lettera
ti giunga in una bella
giornata di sole coi
colori della tua
terra

A rischiarare il tuo bel viso
illuminare i tuoi occhi fare
risplendere il tuo sorriso

Spero con questa mia lettera
tra le tue mani senta tutti
i fremiti che mi fai
provare

Spero con questa mia lettera
tra le mani il tuo cuore
abbia un piccolo palpito
anche per me

Infine spero quando butterai
via
questa mia lettera tu ti renda
conto che stai gettando il mio
cuore

Carlo Sani

Cose nell’aria

Cose di nessuna importanza
prive di senso che escono
di traverso

Dire cose tanto perché nel
pensarle sono già volate
nel vento

Mi vedo al centro di una piazza
con i riflettori che illuminano
i
portoni le colonne le pozzanghere
piene di pioggia con la nebbia
sopra i capelli sempre più
fitta

Su un ponte di pietra e marmo
coi
scalini morbidi la ringhiera
dall’affaccio sul canale
dalle acque chete
dall’onda
stanca

In un prato pettinato a spazzola
col verde dell’erba dalle tinte
più differenti

Camminare coi passi su quelli
del giorno prima nel solito
viale incontrando chi non
hai voglia di vedere

Penso si apre un quaderno
su cui scrivere delle cose
non pensate non volute

Cose che sono nell’aria
che respiro ogni giorno
svegliandomi

Carlo Sani

martedì 12 luglio 2011

Coscienza

Giorno dopo giorno con questa
vita sulle spalle così pesante
da sopportare

Giorno dopo giorno mi risveglio
in compagnia della mia
solitudine

Giorno dopo giorno
con le frustrazioni
di sempre

Giorno dopo giorno
solo al centro del
mio universo

Giorno dopo giorno
mi rivolgo a te
dammi un
perché

Il giorno di tutto il mondo
sveglia le anime poche
coscienze

Giorno dopo giorno
con la coscienza
che non si da
pace

Passeranno i giorni dei giorni
la coscienza si accorgerà del
peso di una vita spesa in
un’esistenza sbagliata
la mia

Carlo Sani

giovedì 7 luglio 2011

Notte

Notte senza un perché
notte di disagio
senza te

Notte hai la
stessa mia
insonnia

Notte dal pensiero
ricorrente

Aperte le finestre
su una notte in
controluce

Il rumore non è
più frastuono

Minuti lenti
ore senza
fine

Buio fuori
e dentro
di me

Cuscini stanchi
di pensieri
assillanti

Notte nelle tue ore
buie
accompagni un nero
presentire

La notte è passata
si è fatto chiaro
non dentro di me

Carlo Sani

mercoledì 6 luglio 2011

Amore senza nome

E’ finito un amore
che ho rincorso

Un amore mai nato che
mi ha fatto stare col
fiato sospeso

Un amore a cui ho dato
un significato privo
di senso

Amore perso nell’illusione
di se

Amore svanito nell’indifferenza

Amore al mattino con la
voglia di te

La notte amore che nulla
hai concesso

Amore ti sei smarrito
nel grido soffocato
di dolore

Questo amore morto nelle
pagine di una storia
mai scritta

Amore senza nome

Carlo Sani

Mal di testa

Non so se ho più male
di testa o confusione

Ho la testa che ciondola
non sa da che parte
stare

Il solito pensare non
mi suggerisce nulla
da scrivere

Lo sguardo è vago
senza estro

I soliti rumori rintoccano
fastidiosamente nelle
orecchie

Sono svogliato
nel fare nulla

Nulla s’impadronisce
di me

Questa fitta alla tempia
mi ha preso alla
sprovvista

Ha preso a tremare
la palpebra

Ho capito chiaro e forte
che non è confusione

E’ la testa che duole
in ogni posizione

Sani Carlo

lunedì 4 luglio 2011

Passerà l’estate

Fresca quest’aria ormai
la
notte è fonda i silenzi
tacciono i rumori

Tu starai dormendo dormi
riposa sei tanto stanca

Anche se non ci parleremo
più nulla per me cambierà

Ho bisogno di quello che
nel tuo cuore non è nato
il tuo amore

Era diventato per me insopportabile
il tuo non provare il mio stesso
turbamento d’amore

Cosa penserai domani nel prendere
le chiavi di casa nel guardarti
allo specchio

E poi passerà l’estate
le giornate porteranno
presto il buio

Se ti capiterà di guardare da quella
finestra socchiusa io ci sarò perché
non avrò mai smesso di guardare
dalla tua parte

Non mi hai dato possibilità alcuna
il tuo cuore non ha voluto cedere

Se tra quelle braccia
sarai felice io lo
sarò con te

Trova la felicità non importa
quando dove con chi ma sii
felice

Carlo Sani

Gemito di dolore

La stanchezza ha cancellato
le ultime residue forze

Stringendo in grembo un malcapitato
cuscino ho cercato comprensione
conforto nell’intimità della
mia stanza

Niente da fare come immaginavo
un supplizio tra quelle comode
lenzuola

Ho le ossa peste il fiato corto
quel nodo in gola che non
vuol diluire la sua pena

Il tempo che mi toglie
la vita giorno per
giorno smorzi con
essa questo mio
lamento

Soffoco le lacrime
in un tormento
che
non conosce
pietà

La pioggia ha portato il fresco
le
zanzare hanno messo l’ombrello
smettendo di pizzicare

Arduo pensare al domani
con un ieri così
tribolato

C’è silenzio si sente
solo il rumore dei
miei pensieri

Muto il gridare che non
riesce a urlare quel
gemito di dolore

Carlo Sani

domenica 3 luglio 2011

Illumina

Dormi ancora dai è ora di
tirarti su da quel letto
sfatto

Io niente non riesco
a prendere sonno

Sono in ansia adesso che
sei mia sto peggio
di prima

Vorrei troppe cose che per me sono
semplici ma tu ancora sei tesa hai
mille inutili se

Non rendere questo nostro
amore un calice amaro

Illumina i nostri giorni amandoci

Prendi questa mia mano stringila
forte tra le tue cammineremo
insieme da adesso in poi

Non assumere atteggiamenti senza
senso che hanno solo il risultato
di infierire sui nostri cuori

Il mio ormai ha solo bisogno di lasciarsi
andare alla pazza gioia e tu questo
per noi lo puoi fare

Fa quello che stai provando possa
prosperare germogliando in te
quello che io attendo
da troppo ormai

Lasciandoti guidare da quello di cui
la tua anima ha bisogno e il tuo
cuore conosce a memoria
amore

Carlo Sani

Inganno

Non ho ancora
dormito non
riesco

E’ come se dormendo
perdessi te

Mentre tu dormi chissà
i pensieri dove stanno
volando per quali
stratagemmi

Non posso farci niente ho trovato
musiche con testi che hanno
ripreso quello di me mi
ero dimenticato

Tutto il mio essere
condensato d’amore

Il mio rinfrancarmi
in quel sentimento
da tempo sopito

Troppo forte l’impatto di
ritrovarmi a battere nel
petto quel sentimento

L’avevo messo in fuga di lui
avevo perso le tracce mi ero
persuaso di potere farne
a meno

Ora che ho conosciuto te senza indugio
a prevalso sulle mie deboli difese
finalmente ho smesso così
d’ingannarmi

Carlo Sani

sabato 2 luglio 2011

Prega per noi

Cosa mi hai fatto
che non sono più
qui

Sei lontana
ma così
dentro
di me

Non è fatica queste
notti in bianco
a te dedicate

Col sogno di te accanto
tra
quelle lenzuola quei
cuscini con impresse
le tue sembianze

Starai dormendo avrai smesso
di
stropicciare cuscini pieni
di sonno di scansare
accaldate lenzuola

La notte nel suo
dormire mi priva
di te

Non sai quanto vorrei
nel
scostare un braccio
sentire il tuo

Notte inutile e lunga
quando si aspetta
il mattino con
trepidazione

Ti scrivo il cuore batte
il tempo delle canzoni
che ascolto

Tu dici che non trovi
le parole a me non
bastano mai

Non c’è buongiorno
non abbia il tuo
nome

Le mie giornate
si accompagnano
col pensiero di
te

ormai è Domenica nell’andare
a Messa prega per noi

Carlo Sani

giovedì 30 giugno 2011

Male più di così

Parole amare ma come
faccio senza di te

Tu sei tu e dopo vieni tu

Come faccio a non perdermi
come posso smettere
di pensarti

Il tempo non torna indietro
continua a scorrere non
risparmiandomi questo
freddo che mi gela
l’anima

Questo cuore che si è messo
a battere per conto suo

Ora che la realtà supera
l’immaginazione sono
disperato
soffro talmente tanto
le lacrime sudano
dolore

Sono desolato
e affranto sino
nelle ossa

Mi hai dato l’ennesima mazzata
questa volta è davvero pesante
fidati più di così impossibile

I dubbi mi tormentano
giù sino in fondo
ai pensieri miei

Sono attorcigliato su quel che
resta di me avvolto dal dolore
più umiliante

Tu sei sale sulle mie ferite
d’amore mi bruci mi dai
solo lamento

E poi tutto il meglio
del mio amore nelle
tue mani

Ti perdono perché
non sai farmi male
più di così

Carlo Sani

La mia vita

Tu hai preso la mia vita
non
la spendere inutilmente
sono nelle tue mani
come mai è stato

Sarò con te all’alba dei
giorni migliori

Sarò con te al calare della
sera di giornate esaltanti

Questa mia vita consuma
le giornate tra
le tue mani

Stringimi ogni giorno
che passa tra le tue
braccia solo così
questa mia vita
si accorgerà
di me

Carlo Sani

martedì 28 giugno 2011

E’ bene è dolore

Sono così contento di averti sentito
potuto parlare che non riesco
a chiudere occhio

Quando hai fatto la foto sapevi
che mi avresti conosciuto
non mi togli gli occhi
da dosso

Sono felice questa notte anche
se sarà in bianco avrà il
sapore del tuo sorriso

Ho cambiato colonna sonora molto
dolce intensa vibrante come
il mio cuore quando
ascolta te

Grazie per avermi voluto ancora nei
tuoi pensieri non sai che bene mi
fa il tuo amore

In questi giorni di tuo
insistente silenzio
mi sentivo perso

Un susseguirsi di fitte dolorose
che schiantavano ogni giorno
di più il mio morale

Sei tu che puoi decidere
le mie giornate nel
bene nel male

E’ bene quando ci sei mi vuoi
è la
sveglia che tutti i giorni
ascolto più volentieri

E’ dolore quando ti allontani
segnando di malumore molte
mie giornate

Promettimi di non lasciarmi
più solo tanto tempo
mi smarrirei senza
di te

Non stancarti del mio amore
è l’unica cosa pulita che
posso offrirti

Mentre questa vita scorre
sui nostri giorni senza
più affaticarmi da
quando tu ci sei

Carlo Sani

Il tuo nome

Guardo la tua fotografia
i tuoi capelli sul mio
viso il tuo sguardo
su di me

Quello sguardo è rimasto
imprigionato nel mio

Qualsiasi cosa
che abbia il
tuo volto

Il più bel risveglio
a cui dare il
buongiorno

O solo te nella mente
tu sola mi scorri mi
batti nelle tempie

Sono contento su di giri
quando questo flusso mi
riempie di te

Ho timore di questo sentimento
così inteso ho male alle ossa
la pelle d’oca in assetto
costante

Penso a te i brividi increspano
le onde dei miei capelli

Nelle notti insonni sussurro
tra me e me il tuo nome
il tremito svanisce

Carlo Sani

domenica 26 giugno 2011

L’ultime spoglie

La morte nel tetro suo passare
si è presa un’altra vita

Non chiede non interessa sapere

Ti smorza l’ultimo respiro
si prende l’ultimo palpito

Morte dal presagio di se

Morte impietosa coglie
di sorpresa

Giaci spoglio solo
su quel lenzuolo
immobile

Giaci freddo
dal smunto
colore

In quella stanza
dal tuo stesso
pallore

Un lume fende il buio
intorno al tuo rigido
corpo

Il silenzio compatto
avvolge l’insieme
del funereo vano

Solo con i tuoi poveri
resti pronti per
il catafalco

Nessuna morte
mai
si è portata
via l’ultime
spoglie

Carlo Sani

sabato 25 giugno 2011

Abitudine

Abitudini diverse sempre ripetitive

Quante volte l’abitudine mi sveglia
strappandomi da una voglia
esagerata di dormire

Quante volte per abitudine ho
sorvolato sulle intenzioni
migliori

L’abitudine mi ha tolto
l’ebbrezza della
giovinezza

Abitudini pervase da scialbe
consuetudini

Le cose migliori le ho tracciate
quando l’abitudine ha lasciato
il posto alla convinzione

Abitudine per vocazione hai la noia
del mattino la monotonia della sera

L’abitudine peggiore è fare finta
che sia sempre la prima volta

Carlo Sani

La differenza

Ti voglio bene non
m’importa sapere
il perché

La differenza tra me e te è che
smarrisci l’entusiasmo in
inutili tiritere

Se io fossi come te col timore
del tuo lato migliore mi
vergognerei

Sarei preoccupato di non
lasciarmi trascinare

Mi peserebbe avere perso
l’occasione di un domani
affacciato su un giorno
migliore

Carlo Sani

venerdì 24 giugno 2011

Abbracciami

Quanti abbracci tesi
a stringere chi non
c’è

Abbracci persi nell’angoscia
di un’assenza

Ci sono abbracci mai dati che
pesano nella mente come
macigni

Abbracci avvolti in lacrime
di dolore

Abbracci nati dall’amore
sino al concepimento

Abbracci che avrei
voluto che non ho
saputo stringere

Abbracci che volevo
dare si sono persi
nell’attesa

Abbracciami allontana
da noi la paura
di farlo

Adesso che puoi abbracciami
fa che in questo abbraccio
diventiamo una persona
sola

Carlo Sani

giovedì 23 giugno 2011

Rugiada

Amico mio sono le quattro di questo
pomeriggio vigilia di una abbuffata

Si festeggia la rugiada

Quella rugiada che gronda
le notti umide delle mie
parti

Quelle notti che rincorrono
un sonno distratto

Sonno che non ne vuole sapere
di dormire

Intanto l’afa si scioglie in gocce
acide umide di sudore sui visi
assonnati di corpi rilassati
sulle proprie membra

Distesi sui materassi in attesa
di chiudere occhi stanchi di
girare lo sguardo perso
nell'ombra sfumata
della stanza

Carlo Sani

martedì 21 giugno 2011

Cuore tenero

Devo dire che in questo
mi trovi pienamente
d’accordo

Nella tenerezza mi
ci trovo bene da
sempre

E’il sentimento che ho
condiviso di più che
più mi appartiene

A volte insisto nel non farmi
trovare mentre una parte
di me mi rimprovera

Quando però il vento gira foriero
dello stesso trattamento ha sempre
lo stesso nome scoramento

L’identica desolazione che ho
procurato s’impadronisce dei
miei battiti

Quei stessi palpiti che mi legano
a te da quando hai bussato
al mio cuore

Per uno come me dal cuore
tenero carezzevole quelle
colme d’amore le tiene
in serbo solo per te

Carlo Sani

domenica 19 giugno 2011

Ciò che non ho

Mi guardi stretta al cuscino
i capelli scomposti sulle
spalle sguardo che ha
ancora il sonno tra
le ciglia

Lo specchio riflette
l’immagine che ho
di te

Dammi la speranza di
credere in questo
amore che mi
trafigge

Questo amore che tramuta
il respiro in singhiozzi
di pianto

Sei tutto ciò che non ho

Stringerei le tue mani per
bruciarle tra le mie col
calore della passione

I giorni si rincorrono
con scioltezza uno
appresso all’altro
alla ricerca
di te

I pensieri grondano
di tutto il bene che
ti voglio

Carlo Sani

venerdì 17 giugno 2011

Sussurro d’amore

Non riesco a definire in quale stato
d’intenso innamoramento questa
canzone mi fa precipitare

Le parole sono un sussurro
di passione

Canta rivolgendosi con lo stesso
modo d’intendere delle donne

Se fossi donna al posto
tuo mi ameresti
di più

Sentire questa canzone
e fare l’amore danno
la stessa intensità

E’ talmente bella e significativa
quando finisce non sai se per
un attimo hai sognato

Carlo Sani

giovedì 16 giugno 2011

Assente ingiustificata

E’ sera ormai la speranza
di sentirti mera illusione

L’aria si è fatta fresca
scompiglia i capelli
lunghi

Camminando con il mio cane
in compagnia della stessa
tristezza

A lei manca la sua padrona
a me manchi tu

Troppo spesso si ferma sconsolata
cercando di lei nei suoi occhi fissi
leggo tutto il mio smarrimento

Non convinta china sul suo capo riprende
un penoso camminare con la stessa
pesantezza nel pensiero
l’accompagno

Passano i giorni continui
a essere assente
ingiustificata

Io senza di te canta qualcuno
si sta davvero male

Carlo Sani

Ho smesso di ascoltare

Questa musica mi fa dimenticare
il vuoto che si è nuovamente
impadronito dei miei
giorni a perdere

Mi arriva in fondo all’anima
potrei svanire beatamente
nei sogni miei

Spero dove sei sia migliore
di doveri sino a ieri

Ho sentito dire che certe assenze
sono quelle che fanno più rumore
devo essere sordo forse ho solo
smesso di ascoltare

Carlo Sani

mercoledì 15 giugno 2011

Più sola di così

Non fare caso se ti scrivo
non so neppure io perché

Ho messo la tua ultima foto
a tutto schermo non abbassi
lo sguardo mi mandi
in confusione

Che pesantezza oggi
il tuo silenzio

Ho letto il tuo triste
abbandono te ne vai

Dove hai deciso
di andare a
fare cosa

Starai via per chissà
quanto suppongo

Organizzati attenta
non dimenticare
nulla

Sicura che non
ti pentirai

Ti domanderai ma ti
mancheranno le
risposte che
sai

Vorrai ascoltare ma non
ci sarà nessuno che si
farà sentire

Ti guarderai allo specchio
vedrai una goccia bagnare
una lacrima

Ricorderai senza avere
nulla da stringere tra
le mani

Chiuderai la finestra spegnerai
la luce difficile sentirsi
più sola di così

Carlo Sani

Distratto abbandono

Sto d’incanto davanti
alla tua foto

La tua camera da letto
sei davanti dalla parte
dei piedi

Quei capelli tormentano
le mie notti

Lo specchio riflette quello
che io non conosco

Un candido cuscino incolpevole
testimone dei tuoi turbamenti

Lenzuola affrante dal dolore
di un amore troppo distante

Lo scuro dei tuoi capelli
illumina il tuo sguardo

Assorta tra le spalle
in un distratto
abbandono

Carlo Sani

martedì 14 giugno 2011

I colori del mattino

Tu sei tutto quello che
dalle altre donne non
voglio più

Il tuo nome è la
certezza che ci
sei

Pronuncio il tuo nome
e tu sei mia ogni
volta un po’
di più

I miei pensieri
nascono con
l’idea di
te

Senza il pensiero
di te spente sono
le giornate

Più di te non
so immaginare

Mai più senza
di te non
esisto

Sei tutto l’amore
di cui non posso
privarmi

Ballerei con te
solo noi

Le guance si toccano
le labbra sfiorano
le nostre bocche

Le tue tenerezze mi addolciscono
mi sento sbriciolare nelle tue
carezze

Non chiedermi perdono se hai
deciso di amarmi sono io a
chiederti scusa per non
averti cercata prima

Nel mio fuoco ti bruceresti
nella passione ti perderesti

Nuda nella penombra della stanza
che lascia immaginare quello
che non si vede

Ti porterei via anche l’ultimo
respiro stretti in un impeto
fragoroso

Il tuo profumo è nell’aria di tutti
i giorni si esaurisce la notte con
l’odore dei nostri corpi nudi

Mai provato passione di questa
intensità la causa sei tu

Anche se ti lasci andare
non è mai abbastanza

La luna si specchia nel mare
illuminando i nostri corpi
nel buio della stanza

Rimaniamo stretti lasciamo
le finestre socchiuse

Voglio vedere l’alba tingere
i tuoi capelli coi colori
del mattino

Carlo Sani

Mai lo farò

Lungo la spiaggia percorrendo
un molo tra un barcone una
rete evitando le cassette
che puzzano di pesce

Mano nella mano a piedi scalzi
la sabbia s'impadronisce delle
nostre orme

Distesi sui maglioni con la
sabbia tra i tuoi capelli al
riparo dell'ultima barca
abbiamo fatto l'amore

Mentre le onde del mare
cadenzavano il ritmo del
nostro amplesso

Il momento più bello quando
il tuo respiro ha sussurrato
ti amo

Ho risposto pure io
per sempre hai
dimenticato io
mai lo farò

Carlo Sani

lunedì 13 giugno 2011

Aspetto invano

La lucidità si è persa
in un controllo
precario

Ho le ossa pesanti
i muscoli stanchi
è la mancanza che
ho di te

So quello che non
vorrei sentirmi
dire

Non so più se esisto
non mi accorgo
di me

Perdo le notti
nel ricordo
di te

Nell’illusione che ho
di te non mi basti più
sei troppo importante

Vorrei i tuoi capelli
sulle mie ciglia
smetterei di
pensarti

Aspetto invano un tuo
piccolo cenno me lo
farei bastare

Carlo Sani

domenica 12 giugno 2011

E poi

Cos'à questa foto che
mi prende così tanto

Forse cerchi qualcosa
che non hai

Sei così attaccabile che ti
farei scudo con tutto me
stesso

Bacerei i tuoi occhi bagnerei
le tue lacrime con le mie

Quella fossetta nel mento
che ricorda tanto la mia
mi lega a te

Strugge in me il ricordo dell'altra
sera, per la prima volta mi hai
detto e poi

E’ stato l'incontro delle nostre
anime il nostro plasmarci
in quello che da tanto
mi procurava notti
di lucida follia
la voglia
di te

Hai smesso l’indifferenza
ti sei concessa ciò ci ha
reso unici indivisibili

Ancora una volta sono
sempre io che cerco
di te

In ricordo di quel “e poi”
che tormenta l'anima
m'intristisce
i pensieri

Carlo Sani

Banderuola

che Domenica è senza
di te anche se tu sei
diversa da lei

I tuoi occhi non guardano
con quello sguardo che
mi ha messo spalle al
muro

Celentano da
il meglio di
se

Vibrano le corde migliori
di un umore sottotono

Mi sento subito diverso
la voglia di scrivere
s'impadronisce di
me e penso a te

Dolce non sarò tenero
neppure ma ho tanto
bisogno di te

Cessa di trastullarti nel vento delle
illusioni smetti di volteggiare come
una banderuola

Anche se tu sei così distante
da me e il vento ti allontana
sempre più

Acquieta la tua fantasia
e posati solo su di me

Carlo Sani

martedì 7 giugno 2011

Non struggermi

Questa non la conoscevo
forse cantata in spagnolo

Ti prego non struggermi
con queste melodie queste
immagini mi togli
la serenità

Preferisco non sentire
immaginare di te
di noi

Io tu queste canzoni questa musica
i nostri corpi in un carezzevole
abbraccio senza fine

L’amore di una notte intera
aspettando l’alba pieni
uno dell’altro

Pensi mai a questo

Io per sentirti meno lontana
e solo faccio questo sogno
a occhi aperti con la
pelle d’oca per
coperta

Carlo Sani

venerdì 3 giugno 2011

Nulla è valso

Figurare solo il proprio percepire
quello che esserci ogni giorno
che passa suggerisce preludio
di disincanto

Interpretare l'emozione un sentimento
descrivendone riga dopo riga meglio
una tavolozza un pennello il resto
a nulla è valso

Carlo Sani

Vorrei

Questa mia realtà non mi accontenta
non mi facilita, non sono quello
che vorrei

Vorrei impadronirmi dell'aria che respiro
del cielo che ammiro dell'universo
nell'infinito

Sciolto a liberare quella trepidazione
l’essenza di cui mi sento colmo

Tuttavia quando non mi precludo
quel senso di libertà riesco
a capirmi a esprimermi
con soddisfazione

Carlo Sani

giovedì 2 giugno 2011

Scrivere

Scrivere mi riempie la mente
mi fa battere forte il cuore

La mente elabora il pensiero
la scrittura mi assorbe

Emozioni che dalla testa
arrivano alla mano

Insisto nel fare scorrere
l'inchiostro le pagine
diventano infinite

Scrivere per non smettere
di leggere quanto
ho scritto

Carlo Sani

mercoledì 1 giugno 2011

Quei posti

Aspettare da tempo
quello che mi porto
nel cuore

Progettare per poi lasciare
svanire nell’amarezza

Sfumato l’auspicio di rivedere
quei posti a me tanto cari

Ricordi di una gioventù
in odore di mare

Ora vivo dove la nebbia inghiotte
portoni sfuma la luce dei
lampioni

Di galleria in galleria
la frenesia di arrivare
spinge sull’acceleratore

Lasciare tra le ruote
l’affannosa calura
della pianura

Davanti ai miei occhi finalmente
un ondulato e schiumoso
mare

Sono sul ponte che attraversa quel
fiume che nessuna magra mai ha
assetato sono arrivato

Carlo sani

Le viole

Ci sono le viole
io e questo
campo

L’erba secca mi irrita le
gambe ho i calzoni
corti

Cespugli qua e la
il campo è grande

Alberi dalle foglie
elettrizzate dal
vento

Un sentiero segna
la via da seguire

Un spuntone di roccia
adombra l’erba
sottostante

Il campo non finisce lungo
la sua coltre al pascolo

Per quanto continuo il cammino
sono sempre al centro con
attorno le viole

Carlo Sani

lunedì 30 maggio 2011

Noi ragazzi

Noi ragazzi di allora ieri
come adesso amici
sempre

Giovani a cavallo di un’onda
lunga di fantastici presupposti

Diventati ragazzi lasciando nei
pantaloni corti il bambino
di un’epoca al tramonto

Innovazione cambiamento
nei vestiti nei capelli
di noi ragazzi

La voglia di crescere cambiando
consuetudini logore declassate
dal vento rinnovatore

Ragazzi uniti in un ritrovarsi
da tutti accettato e condiviso

via Regina che ci accompagnava
giorno dopo giorno passo dopo
passo

Punto su cui convergere e ritrovarsi
il bar Galeone distintivo
di appartenenza
comune

Anni per noi ragazzi di quel tempo
di grandi cambiamenti nell’aprirsi
a nuove idee mentalità a liberarsi
dallo stantio e superato perdurare

In tutto questo autentico mutamento nel suo
trascorrere il tempo ha cambiato in noi
l’aspetto ma non l’abitudine ancora
oggi come allora di andare fieri
di quell’appartenenza

Carlo Sani