Quante volte svegliandomi la mattina dopo sonni agitati mi sono chiesto
perché, anche senza un apparente motivo, forse perché tra quel dormi
veglia avrò pensato ai tanti perché della mia vita
Perché da bambino in quello squallido e deprimente ufficio postale di un
paese sperduto tra i monti, quasi in “trance” i pensieri diventavano tristi
e nostalgiche memorie
Perché aspettare invano per troppo tempo chi mai non arrivava
Finalmente arriva il giorno che pure io piccolo bambino ho i genitori
……perché penando mi avete fatto aspettare così a lungo
Perché quel carruggio buio che il sole non riesce a rischiarare dove
il lezzo di fertili escrementi di animali alla mangiatoia è svanito
in un triste ricordare
Crescevo con la gioia di bambino tra bambini e di ragazzino felice
in compagnia di altri della stessa età…perché anche sul più bello
le regole erano ferree e indiscutibili
Quanto è stato bello essere ragazzotto coi “fondamentali” giusti….
…..perché dall’oggi al domani ho dovuto diventare grande
…anzi tempo
Perché la malattia non ha smesso mai di attaccarmi
Perché non ho più moglie a cui avevo giurato fedeltà e famiglia
e nella quale avevo investito i migliori sentimenti
Perché mi è stata concessa la felicità nell’età più giusta e così
prematuramente e dolorosamente mi è stata tolta
Perché i figli si accorgono dando peso e importanza solo alla parte
peggiore del genitore non sforzandosi di capire e convinti
non perdonano
Perché mi ritrovo a questa età dove il più è stato fatto e poco
ancora ne rimane domandandomi….perché
Carlo Sani
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