Non spreco energie a dar di peso al chiacchiericcio
pettegolo, sono troppo impegnato a sopportarmi e
attento allo specchio all'immagine che da di me
Carlo Sani
domenica 31 ottobre 2010
La farmacia
Farmacie tante e mai vuote
Persone con ricette in mano una dietro
l'altra in fila sempre in attesa come
tutti di fare spesa, le ricette speciali
particolari solo per medicinali
Piccole grandi Farmacie, brutte belle, però
tutte con i muri a scandire tali e quali tutti
i nostri mali.
Dedicata alla farmacia Campioni
Carlo Sani
Persone con ricette in mano una dietro
l'altra in fila sempre in attesa come
tutti di fare spesa, le ricette speciali
particolari solo per medicinali
Piccole grandi Farmacie, brutte belle, però
tutte con i muri a scandire tali e quali tutti
i nostri mali.
Dedicata alla farmacia Campioni
Carlo Sani
Adoro
Le feste baricadere e schiumeggianti le notti
in bianco di una vita al chiaro di luna.
La fierezza di appartenenza, l’identità
democratica
Il rispetto più della sopportazione il rigore
perché è meglio dell'assenza.
Mi astengo dallo stupidario quotidiano e cerco
di evitare di essere lasciato anche se possono
sembrare dei magnifici abbandoni.
Carlo Sani
in bianco di una vita al chiaro di luna.
La fierezza di appartenenza, l’identità
democratica
Il rispetto più della sopportazione il rigore
perché è meglio dell'assenza.
Mi astengo dallo stupidario quotidiano e cerco
di evitare di essere lasciato anche se possono
sembrare dei magnifici abbandoni.
Carlo Sani
Pregare
Mentre al mattino recito come sempre le mie preghiere
mi sono accorto che ultimamente il giorno che respiro
si è fatto più “amabile” carico di “ fertili”
positive percezioni che mi schiudono il cuore al
desiderio di seguitare con più consapevolezza nel
confidare nell’oggi, nel futuro e quello che più
conta a non avere “ paura della fine”
Carlo Sani
mi sono accorto che ultimamente il giorno che respiro
si è fatto più “amabile” carico di “ fertili”
positive percezioni che mi schiudono il cuore al
desiderio di seguitare con più consapevolezza nel
confidare nell’oggi, nel futuro e quello che più
conta a non avere “ paura della fine”
Carlo Sani
venerdì 29 ottobre 2010
il Carruggio
Ancora molto presente il ricordo
di due vite di ignari bambini tutti
e due con le braghe corte
Si contano sulle dita di una mano
i portoni di casa che ci separavano
Portoni che si aprono nel carruggio
dal gustoso sapore di pane
Carruggio che ha contribuito
al sorgere di un grande impulso
Carruggio che ha protetto il fortificarsi
di una grande amicizia colma d’affetto
Carruggio di quei due sei stato lo
scenario del loro prolifico baloccare
Carruggio dal lungo percorso, a me e
Gimmi però bastava quell’ultimo breve
tratto
Con la pioggia io e lui in pantofole in qualche
stanza di casa mia a divertici, oppure annoiarsi
in qualche portone, o sognando di fare chilometri
senza allontanarci d’un metro sul furgoncino fermo
in piazzetta
Niente e nessuno poteva separarci
e del carruggio ci sentivamo i dominatori
Quel carruggio ci ha fatto intendere, in
amicizia non ci siamo mai dimenticati
Carlo Sani
di due vite di ignari bambini tutti
e due con le braghe corte
Si contano sulle dita di una mano
i portoni di casa che ci separavano
Portoni che si aprono nel carruggio
dal gustoso sapore di pane
Carruggio che ha contribuito
al sorgere di un grande impulso
Carruggio che ha protetto il fortificarsi
di una grande amicizia colma d’affetto
Carruggio di quei due sei stato lo
scenario del loro prolifico baloccare
Carruggio dal lungo percorso, a me e
Gimmi però bastava quell’ultimo breve
tratto
Con la pioggia io e lui in pantofole in qualche
stanza di casa mia a divertici, oppure annoiarsi
in qualche portone, o sognando di fare chilometri
senza allontanarci d’un metro sul furgoncino fermo
in piazzetta
Niente e nessuno poteva separarci
e del carruggio ci sentivamo i dominatori
Quel carruggio ci ha fatto intendere, in
amicizia non ci siamo mai dimenticati
Carlo Sani
Luna
Luna dopo una notte in bianco
non ti decidi a lasciare un
cielo scolorito
Un cielo che si trascina
in un giorno tardo a venire
Un giorno dallo sperduto
e sfocato sole
Sole col pallido e infreddolito suo
barlume dopo una tribolata notte
di artico freddo
Sani Carlo
non ti decidi a lasciare un
cielo scolorito
Un cielo che si trascina
in un giorno tardo a venire
Un giorno dallo sperduto
e sfocato sole
Sole col pallido e infreddolito suo
barlume dopo una tribolata notte
di artico freddo
Sani Carlo
giovedì 28 ottobre 2010
Se fosse
Quanti se fosse nella vita
di molti di noi
Non si può sostenere che se fosse
non sia preferibile e meno sgradito
di peccato che
Se fosse, lascia alla speranza
uno spiraglio
Peccato che, ha la consapevolezza
che tanto cosi non può andare
Se fosse, non preclude tende
al meglio a evitare suo malgrado
Peccato che, ha in se il pentimento
ancora prima dell’accaduto
Se fosse, mi ha sempre fatto
pensare a un affaccio migliore
nel domani
Peccato che, mi ha tolto la certezza
la convinzione di potercela fare
Se fosse possibile concederei a tutti
una
opportunità, a meno che questo mio
desiderio non sia per qualcuno un
peccato di presunzione…. Carlo sani
di molti di noi
Non si può sostenere che se fosse
non sia preferibile e meno sgradito
di peccato che
Se fosse, lascia alla speranza
uno spiraglio
Peccato che, ha la consapevolezza
che tanto cosi non può andare
Se fosse, non preclude tende
al meglio a evitare suo malgrado
Peccato che, ha in se il pentimento
ancora prima dell’accaduto
Se fosse, mi ha sempre fatto
pensare a un affaccio migliore
nel domani
Peccato che, mi ha tolto la certezza
la convinzione di potercela fare
Se fosse possibile concederei a tutti
una
opportunità, a meno che questo mio
desiderio non sia per qualcuno un
peccato di presunzione…. Carlo sani
Sarcasmo
Lei o nessuna! nessuna non esiste
lei non ha nome, quindi chiunque
cioè tutte
Chi dice questo è dunque
incontentabile e molto
indeciso
Carlo Sani
lei non ha nome, quindi chiunque
cioè tutte
Chi dice questo è dunque
incontentabile e molto
indeciso
Carlo Sani
martedì 26 ottobre 2010
Uno che
Ho la fortuna di scrivere con
immutata dedizione da molto
tempo
Dell’ascoltare il mio profondo
assecondandolo a esprimersi
scrivendone
Mi rendo conto la cultura è una
grande dote ma è pur sempre
appresa
Poesia tu vivi nell’ascoltare
il proprio sentire
Per chi ne è capace la poesia è innata
non conosce dottrine o insegnamenti
quella è libera di esprimersi
Sono solo uno che da sempre
insegue il suo darsi retta
E fino a quando avrò orecchio
per
percepire chi vorrà continuerà
a leggerne
Carlo Sani
immutata dedizione da molto
tempo
Dell’ascoltare il mio profondo
assecondandolo a esprimersi
scrivendone
Mi rendo conto la cultura è una
grande dote ma è pur sempre
appresa
Poesia tu vivi nell’ascoltare
il proprio sentire
Per chi ne è capace la poesia è innata
non conosce dottrine o insegnamenti
quella è libera di esprimersi
Sono solo uno che da sempre
insegue il suo darsi retta
E fino a quando avrò orecchio
per
percepire chi vorrà continuerà
a leggerne
Carlo Sani
lunedì 25 ottobre 2010
Non c’è
Non c’è e tutti cercano
di capire chi e cosa
Non c’è giorno che vorrei riprendermi
un po’ del tempo che ho sciupato
Non c’è stato mai una sola volta che
il pentimento mi abbia impedito di
ricadere negli errori di sempre
Non c’è donna che pur sapendo
il mio contrastate i sentimenti
non si sia dedicata a me con
tanto entusiasmo
Non c’è situazione che mi imbarazzi
anche
se preferisco evitare la confusione
schivando ostacoli insormontabili
Non c’è mai stato nessun episodio,nessun
modo di pensare che mi abbia convinto
dell’esatto contrario
Non c’è nell’uomo la convinzione
che
la soprafazione di ideali contrapposti
non danno il diritto di decidere
calpestandoli le sorti di altre
miserabili esistenze
Mi sono reso conto con sofferenza che per molti
versi sono un uomo nato coi sentimenti sbagliati
in un epoca in cui le coscienze sono dettate dagli
umori più bizzarri
Non c’è bocca che abbia taciuto
nel momento in cui il silenzio
era d’obbligo
Non ci sarà mai luogo in cui la natura
pienamente conservata e rispettata
nella sua più totale armonia
che io non vorrei vedere
Carlo Sani
di capire chi e cosa
Non c’è giorno che vorrei riprendermi
un po’ del tempo che ho sciupato
Non c’è stato mai una sola volta che
il pentimento mi abbia impedito di
ricadere negli errori di sempre
Non c’è donna che pur sapendo
il mio contrastate i sentimenti
non si sia dedicata a me con
tanto entusiasmo
Non c’è situazione che mi imbarazzi
anche
se preferisco evitare la confusione
schivando ostacoli insormontabili
Non c’è mai stato nessun episodio,nessun
modo di pensare che mi abbia convinto
dell’esatto contrario
Non c’è nell’uomo la convinzione
che
la soprafazione di ideali contrapposti
non danno il diritto di decidere
calpestandoli le sorti di altre
miserabili esistenze
Mi sono reso conto con sofferenza che per molti
versi sono un uomo nato coi sentimenti sbagliati
in un epoca in cui le coscienze sono dettate dagli
umori più bizzarri
Non c’è bocca che abbia taciuto
nel momento in cui il silenzio
era d’obbligo
Non ci sarà mai luogo in cui la natura
pienamente conservata e rispettata
nella sua più totale armonia
che io non vorrei vedere
Carlo Sani
giovedì 21 ottobre 2010
Stradina
Albero ai margini di una curva di uno
sterrato con pietruzze in sparpagliato
disordine
Stradina che non conosci il caotico
viandare, che ti isoli di svolta
in curva
Carraia che non a caso percorri quei
terreni di una campagna grigia, dai
contorni sfocati e indefiniti in
una bruma che tutto avvolge
che tutto adombra
Sentiero che vigili nel tuo
percorrere i campi che in
te si delimitano
Stradina nel tuo districato proseguire
molti i cespugli che si accostano con
i loro ramoscelli punto d’appoggio
per uccelli stanchi nel vento
Nel tuo tragitto solo alcuni sparsi
casolari nel dispiegarsi della grande
campagna
Tante le stradine che valicano i fondi
di
campagne ben tenute, curate al meglio
mentre del loro polveroso transitare
nessuno se ne cura
Carlo Sani
sterrato con pietruzze in sparpagliato
disordine
Stradina che non conosci il caotico
viandare, che ti isoli di svolta
in curva
Carraia che non a caso percorri quei
terreni di una campagna grigia, dai
contorni sfocati e indefiniti in
una bruma che tutto avvolge
che tutto adombra
Sentiero che vigili nel tuo
percorrere i campi che in
te si delimitano
Stradina nel tuo districato proseguire
molti i cespugli che si accostano con
i loro ramoscelli punto d’appoggio
per uccelli stanchi nel vento
Nel tuo tragitto solo alcuni sparsi
casolari nel dispiegarsi della grande
campagna
Tante le stradine che valicano i fondi
di
campagne ben tenute, curate al meglio
mentre del loro polveroso transitare
nessuno se ne cura
Carlo Sani
sabato 16 ottobre 2010
Freddo
Da lontano quella nuvola
non fa percepire niente
di bello
Il sole si è dato per disperso
Al suo posto grosse nubi
scaricano il loro freddo
gocciolare
Alba che ti accechi con la
luce dei lampioni fin qui
accesi
Mattino che ti svegli nel dormire
di un giorno dal prolungato sonno
Freddo che si è impadronito
delle mie giornate
Giornate che hanno smesso le
maniche corte per indossare
le calze di lana
Giornate che porteranno con
se i brividi di un gelido inverno
Carlo Sani
non fa percepire niente
di bello
Il sole si è dato per disperso
Al suo posto grosse nubi
scaricano il loro freddo
gocciolare
Alba che ti accechi con la
luce dei lampioni fin qui
accesi
Mattino che ti svegli nel dormire
di un giorno dal prolungato sonno
Freddo che si è impadronito
delle mie giornate
Giornate che hanno smesso le
maniche corte per indossare
le calze di lana
Giornate che porteranno con
se i brividi di un gelido inverno
Carlo Sani
In barca
Primo pomeriggio il sole si è lievemente stinto
rimane alto dov’è a fare da “ meridiano” con
i suoi
raggi, in una tavola di piatto mare che fatica
a spingersi a riva
Voglia di remare sospingendo verso la marina
una
barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
rimane alto dov’è a fare da “ meridiano” con
i suoi
raggi, in una tavola di piatto mare che fatica
a spingersi a riva
Voglia di remare sospingendo verso la marina
una
barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare
Carlo Sani
mercoledì 13 ottobre 2010
Pelago
Il sole che tinge d’oro con i suoi
raggi più lucenti un flemmatico mare
Ramato contrasto nel blu di un mare
che si trastulla in un quieto ondulare
Placido mare che non scuote
onda non increspa flutto
Grande pletora che in te si acceca
nel suo risplendere il sole di tutti
i giorni
In te grande pelago le nuvole di tutti i cieli
scrosciano la pioggia di tutti i temporali
Mare con te ho passato i giorni
migliori delle vacanze più incantevoli
Mare con te ho divagato nei ricordi
di un tempo recondito e ineguagliabile
Grandi le distese d’acqua
di un unico mare nostro
Carlo Sani
raggi più lucenti un flemmatico mare
Ramato contrasto nel blu di un mare
che si trastulla in un quieto ondulare
Placido mare che non scuote
onda non increspa flutto
Grande pletora che in te si acceca
nel suo risplendere il sole di tutti
i giorni
In te grande pelago le nuvole di tutti i cieli
scrosciano la pioggia di tutti i temporali
Mare con te ho passato i giorni
migliori delle vacanze più incantevoli
Mare con te ho divagato nei ricordi
di un tempo recondito e ineguagliabile
Grandi le distese d’acqua
di un unico mare nostro
Carlo Sani
martedì 12 ottobre 2010
Oggi
Un pallido sole mi ha accolto
col suo caldo tepore sulla pelle
Fresca piacevole la carezza sul viso
di un’aria gradevolmente respirabile
Un parco ancora tutto bagnato dal sudore
della notte che bagna di refrigerio tutto
il suo erboso manto
Accogliente e tranquillo ritrovarsi nell’incantevole
verde di alberi dalle fronde vigorose e leggiadre
all’apparire
Erba che sa dei sapori freschi della terra
Terra che germogli i cespugli coi fiori
dallo sbocciare profumato e incantato
Sereno e coinvolgente passeggiare nei discreti
viali in rispettoso silenzio assorbito in un
proficuo pensare
Viali che attraversano il parco tutti
i giorni sempre nella stessa direzione
Piacevolmente disteso assaporo questo
risvegliarmi in un nuovo gioioso
giorno della mia vita, grato
continuo a percorrere
i miei passi
Carlo Sani
col suo caldo tepore sulla pelle
Fresca piacevole la carezza sul viso
di un’aria gradevolmente respirabile
Un parco ancora tutto bagnato dal sudore
della notte che bagna di refrigerio tutto
il suo erboso manto
Accogliente e tranquillo ritrovarsi nell’incantevole
verde di alberi dalle fronde vigorose e leggiadre
all’apparire
Erba che sa dei sapori freschi della terra
Terra che germogli i cespugli coi fiori
dallo sbocciare profumato e incantato
Sereno e coinvolgente passeggiare nei discreti
viali in rispettoso silenzio assorbito in un
proficuo pensare
Viali che attraversano il parco tutti
i giorni sempre nella stessa direzione
Piacevolmente disteso assaporo questo
risvegliarmi in un nuovo gioioso
giorno della mia vita, grato
continuo a percorrere
i miei passi
Carlo Sani
domenica 10 ottobre 2010
Pensandoci bene
Mi sono reso conto che molti miei scritti sono
tendenzialmente malinconici, cupi e privi di
inutili fronzoli
Mi è stato detto che fanno meditare pensare e non
invocano niente di allegro, come potrebbe essere
diversamente se allo schifo quotidiano non c’è
freno alcuno
Non è che nascendo sapendo di dover morire
sia il proscenio più entusiasmante da augurarsi
Quanti giorni si vorrebbero cancellare e subito
dopo vorresti dimenticarti del giorno prima
Quanto tempo della nostra vita dedichiamo
a evitare guai maggiori
Tante le esistenze piene di giorni felici, di giorni
di grandi soddisfazioni e di spensierato divertirsi
anche se tutto questo stare bene non appaga
mai la
vita completamente, perché non fa dimenticare
della morte e non ne allontana il suo avverarsi
Non credo si possa essere pienamente contenti
perché in noi esiste il piacere della cattiveria
che giorno dopo giorno coltiviamo nella
perfidia più “sfrontata” e penalizzante
Tempo addietro ho scritto che il meglio
di tutto
è
dentro di noi, perciò conoscendoci di più
migliorandoci non solo vivremmo meglio io
e voi, ma anche io nel rispetto di me stesso
e di tutto quello che giornalmente condivido
con la natura la vita quotidiana
Carlo Sani
tendenzialmente malinconici, cupi e privi di
inutili fronzoli
Mi è stato detto che fanno meditare pensare e non
invocano niente di allegro, come potrebbe essere
diversamente se allo schifo quotidiano non c’è
freno alcuno
Non è che nascendo sapendo di dover morire
sia il proscenio più entusiasmante da augurarsi
Quanti giorni si vorrebbero cancellare e subito
dopo vorresti dimenticarti del giorno prima
Quanto tempo della nostra vita dedichiamo
a evitare guai maggiori
Tante le esistenze piene di giorni felici, di giorni
di grandi soddisfazioni e di spensierato divertirsi
anche se tutto questo stare bene non appaga
mai la
vita completamente, perché non fa dimenticare
della morte e non ne allontana il suo avverarsi
Non credo si possa essere pienamente contenti
perché in noi esiste il piacere della cattiveria
che giorno dopo giorno coltiviamo nella
perfidia più “sfrontata” e penalizzante
Tempo addietro ho scritto che il meglio
di tutto
è
dentro di noi, perciò conoscendoci di più
migliorandoci non solo vivremmo meglio io
e voi, ma anche io nel rispetto di me stesso
e di tutto quello che giornalmente condivido
con la natura la vita quotidiana
Carlo Sani
Pensierando
Quando l’uomo si adatta si configura in quello
che la natura ha predisposto è piacevole farne
parte prenderne possesso disporre di questa
armoniosa sostenibilità tutto quello che è
tollerabile tutto ciò che è ammissibile
non
deteriora non prevarica non altera gli
equilibri le proporzioni delle cose
Semplici criteri che l’uomo
non ha ancora interiorizzato
Spesso "eccedendo" dissennatamente
con ingiustificata
costante caparbietà l'uomo rovina questo
irripetibile e incontrovertibile connubio
tra natura e individuo
Il creato che non sia più mortificato
Carlo Sani
che la natura ha predisposto è piacevole farne
parte prenderne possesso disporre di questa
armoniosa sostenibilità tutto quello che è
tollerabile tutto ciò che è ammissibile
non
deteriora non prevarica non altera gli
equilibri le proporzioni delle cose
Semplici criteri che l’uomo
non ha ancora interiorizzato
Spesso "eccedendo" dissennatamente
con ingiustificata
costante caparbietà l'uomo rovina questo
irripetibile e incontrovertibile connubio
tra natura e individuo
Il creato che non sia più mortificato
Carlo Sani
martedì 5 ottobre 2010
I ricordi
Forte il sentimento provocato nel ritrovare
quelli che erano solamente ricordi smarriti
negli anni trascorsi di una vita fatta d’altro
Quei sentimenti nascosti e taciuti
nei pensieri a memoria di un passato
Impronte che nella memoria
diventano rimpianti
Spicchi invecchiati negli anni, mai smarriti
rinvigoriti nell’attesa dell’opportunità che
non avvisa di quando di come
Ricordi che squarciano di dolore
il cuore al solo ripensarci
Ricordi che esaltano la predisposizione
a ricondurli a gradita memoria
Coi ricordi di una vita di ognuno si
riempirebbe l’esistenza di chi sta per nascere
I ricordi hanno riempito di contenuto le giornate
più inutili dandole un senso, evitando di svuotarle
della vita
Carlo Sani
quelli che erano solamente ricordi smarriti
negli anni trascorsi di una vita fatta d’altro
Quei sentimenti nascosti e taciuti
nei pensieri a memoria di un passato
Impronte che nella memoria
diventano rimpianti
Spicchi invecchiati negli anni, mai smarriti
rinvigoriti nell’attesa dell’opportunità che
non avvisa di quando di come
Ricordi che squarciano di dolore
il cuore al solo ripensarci
Ricordi che esaltano la predisposizione
a ricondurli a gradita memoria
Coi ricordi di una vita di ognuno si
riempirebbe l’esistenza di chi sta per nascere
I ricordi hanno riempito di contenuto le giornate
più inutili dandole un senso, evitando di svuotarle
della vita
Carlo Sani
domenica 3 ottobre 2010
O voi
Che dormite uno accanto all’altro complici
in un dormiente sonno che assenti cullati
dal sognare non vi curate d’altro
Perché stropicciare incolpevoli lenzuola
di una alcova ricettacolo dei vostri “orgasmi”
Perché impalpabili guanciali e amabili
federe obbligate ad ascoltare il vostro affanno
Perché di tutto ciò mi è rimasto un avvilente
e
doloroso ricordare, forse perché ho confuso
e ho amato sempre le donne sbagliate!!
Carlo Sani
in un dormiente sonno che assenti cullati
dal sognare non vi curate d’altro
Perché stropicciare incolpevoli lenzuola
di una alcova ricettacolo dei vostri “orgasmi”
Perché impalpabili guanciali e amabili
federe obbligate ad ascoltare il vostro affanno
Perché di tutto ciò mi è rimasto un avvilente
e
doloroso ricordare, forse perché ho confuso
e ho amato sempre le donne sbagliate!!
Carlo Sani
Onda di mare
Quel ciuffo di mare che non vuole
rimanere acconciato e composto
perché come onda segue
il suo navigare
Carlo Sani
rimanere acconciato e composto
perché come onda segue
il suo navigare
Carlo Sani
Mare
Perché arricciato mare quella
schiuma
è di rabbia perché spiaggiandoti
vedresti finalmente il tuo
burrascoso infrangerti!?
Carlo Sani
schiuma
è di rabbia perché spiaggiandoti
vedresti finalmente il tuo
burrascoso infrangerti!?
Carlo Sani
sabato 2 ottobre 2010
l'Età
Andando appresso all’età si rinuncia
a rimanere giovani e non si può
evitare d’invecchiare con essa
Carlo Sani
a rimanere giovani e non si può
evitare d’invecchiare con essa
Carlo Sani
Eremo
Cosa fai nel tuo silenzio tutto solo nel verde nascosto
Nascondiglio dai rumorosi pretesti quotidiani
Mansueta pace nell’eremo all’ombra di vigorosi
alberi, tra le foglie di floridi cespugli , nei colori
dei fiori nel verde dell’erba, foraggio di caprette
al pascolo
Un unico colore dalle sfumature mutevoli
a confezionare
questo incantevole frammento di natura
Brama di silenzioso ascoltare
i commenti dell’anima
La natura nell’eremo non conosce molestie
ma vive nel gusto piacevole della gaiezza
L’eremo non nasconde verità vuole
chiarezza evitando la menzogna
L’eremo col suo trasparente
percorrere le ore di tutti i giorni
Nell’eremo tutto è più a portata di mano
le allunghi accarezzi il cielo, le porgi
una fonte le lava, le stendi un manto
delicato d’erba le accarezza
Forte inteso lo scrosciare della
pioggia che affoga la terra
Forte intenso il boato del tuono che
col suo fragore sventra le nubi
Forte intenso il sole a picco che
arroventa le rocce intiepidisce l’erba
Forte intenso il lamento del vento
che zittisce le intimidite foglie
Eremo non ti allontanare da dove sei
quando
avrò bisogno di te saprò dove trovarti
Carlo Sani
Nascondiglio dai rumorosi pretesti quotidiani
Mansueta pace nell’eremo all’ombra di vigorosi
alberi, tra le foglie di floridi cespugli , nei colori
dei fiori nel verde dell’erba, foraggio di caprette
al pascolo
Un unico colore dalle sfumature mutevoli
a confezionare
questo incantevole frammento di natura
Brama di silenzioso ascoltare
i commenti dell’anima
La natura nell’eremo non conosce molestie
ma vive nel gusto piacevole della gaiezza
L’eremo non nasconde verità vuole
chiarezza evitando la menzogna
L’eremo col suo trasparente
percorrere le ore di tutti i giorni
Nell’eremo tutto è più a portata di mano
le allunghi accarezzi il cielo, le porgi
una fonte le lava, le stendi un manto
delicato d’erba le accarezza
Forte inteso lo scrosciare della
pioggia che affoga la terra
Forte intenso il boato del tuono che
col suo fragore sventra le nubi
Forte intenso il sole a picco che
arroventa le rocce intiepidisce l’erba
Forte intenso il lamento del vento
che zittisce le intimidite foglie
Eremo non ti allontanare da dove sei
quando
avrò bisogno di te saprò dove trovarti
Carlo Sani
venerdì 1 ottobre 2010
Alba
Alba che duri lo spazio di un risveglio
Alba dagli intensi indefiniti barlumi
Notte che finisci all'ultimo sbadiglio
Alba che socchiudi gli occhi ai primi
bagliori del giorno
Alba che ha fumato i mozziconi delle
sigarette di interminabili notti
Alba che allo sfocare della notte
esalti i tuoi contorni
Alba che sfuggi alla notte
e ti sottrai al giorno
Ci sono notti che finiscono
all’alba al chiaror di luna
Tante le albe attese cercando
di archiviare notti insonni
All’alba ho iniziato tutti i giorni
della mia vita e all’alba dell’ultimo
mio giorno non sarò assente
Carlo sani
Alba dagli intensi indefiniti barlumi
Notte che finisci all'ultimo sbadiglio
Alba che socchiudi gli occhi ai primi
bagliori del giorno
Alba che ha fumato i mozziconi delle
sigarette di interminabili notti
Alba che allo sfocare della notte
esalti i tuoi contorni
Alba che sfuggi alla notte
e ti sottrai al giorno
Ci sono notti che finiscono
all’alba al chiaror di luna
Tante le albe attese cercando
di archiviare notti insonni
All’alba ho iniziato tutti i giorni
della mia vita e all’alba dell’ultimo
mio giorno non sarò assente
Carlo sani
Tutto ciò
Cielo
guardando il cielo vorrei spiccare il volo
Terra
la terra non ne conosciamo un altra uguale
Mare
mutevole infrangersi in perenne movimento
Acqua
l’odore dell’acqua la memoria del mondo
Sole
da sempre brucia senza mai scottarsi
Luna
l’unica sentinella a cui non viene
mai concesso di riposare
Universo
cosmologicamente ineluttabile
Stelle
lampadine mai spente sempre rinnovabili
Popoli
tante le masse popolari un solo e unico
individuo l’essere umano
Religione
nasce con noi, però troppo spesso
c’è ne dimentichiamo
Benessere
rende i desideri credibili realtà
Progresso
essenziale se moderatamente controllato
Povertà, fame, tribolazione
l’una si porta drasticamente
e costantemente appresso le altre
Malattia, carestie, morte
lotta continua a tutto campo
molte le battaglie vinte
Guerra, atrocità, lutti
solo morte distruzione sofferenza mai
insegnato nulla di diverso che sperare
in una onorevole resa
Ecco questo è il mondo la realtà
in cui giorno dopo giorno l’uomo
ne è interprete e nello stesso
tempo spettatore
Carlo Sani
guardando il cielo vorrei spiccare il volo
Terra
la terra non ne conosciamo un altra uguale
Mare
mutevole infrangersi in perenne movimento
Acqua
l’odore dell’acqua la memoria del mondo
Sole
da sempre brucia senza mai scottarsi
Luna
l’unica sentinella a cui non viene
mai concesso di riposare
Universo
cosmologicamente ineluttabile
Stelle
lampadine mai spente sempre rinnovabili
Popoli
tante le masse popolari un solo e unico
individuo l’essere umano
Religione
nasce con noi, però troppo spesso
c’è ne dimentichiamo
Benessere
rende i desideri credibili realtà
Progresso
essenziale se moderatamente controllato
Povertà, fame, tribolazione
l’una si porta drasticamente
e costantemente appresso le altre
Malattia, carestie, morte
lotta continua a tutto campo
molte le battaglie vinte
Guerra, atrocità, lutti
solo morte distruzione sofferenza mai
insegnato nulla di diverso che sperare
in una onorevole resa
Ecco questo è il mondo la realtà
in cui giorno dopo giorno l’uomo
ne è interprete e nello stesso
tempo spettatore
Carlo Sani
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