Mi sono chiesto
quanto
Amore
mi
è
rimasto
Quasi sorpreso
molto di più
Di quello
ipotizzato
Nel ricordo
soprattutto
Di
chi mi ha
gratificato
Di questo
impegnativo
sentimento
In tutta
franchezza
Mai avrei
immaginato
Tutto
questo amore
che
sento
Potesse rimanere
con la stessa
emozione
Carlo Sani
Ho l’ombra
di me stesso
Che aleggia
su di me
Cerco
di allontanarla
Mi appare
strana
Quasi
severa
Chissà quante
quali cose
Ha da
rimproverarmi
Che io non voglio
sentire
Devo proprio
essere
Arrivato
alla frutta
Se
ho paura
Di una
parte
di
me
Seppure
adombrata
E’ molto
meglio spiegarsi
prima
In modo
da non lasciare
Dei lati poco
chiari da capire
Carlo Sani
Camminando
nel parco
In un giorno
d’autunno
Vedendo cadere
le foglie
Ho visto
all’improvviso
I giardini riempirsi
di malinconia
Carlo Sani
così si affaccia
il cielo
Passata
la bufera
Così
si manifesta
Il mare passata
la burrasca
E tutto
si acquieta
Carlo Sani
La mia città
ha i colori
giusti
Pulita
quanto occorre
I marciapiedi
adeguati
Per l'ampiezza
delle vie
L’illuminazione
è buona
I tanti servizi
che offre
Più
che sufficienti
E’ la gente
che scorre
Via troppo
in fretta
Premura
che aumenta
La distanza
non aiuta
La giusta
socializzazione
tra
di esse
Al punto a volte
d'apparirmi
Con disappunto
una città
Spenta
taciturna
musona
Anche un po’
permalosa
Carlo Sani
Ho
deciso
di non
Preoccuparmi
più di niente
E’ un carico
che grava
Sulle
mie spalle
Ormai
da troppo
Ho bisogno
di alleggerirmi
Liberarmi
dai fastidi
Ora
che non sono
più
giovane
Penso di averne
buon diritto
Ho
le spalle
stanche
Poca energia
e il recupero
Mi porta
via troppo
Tempo prezioso
indispensabile
Per gustarmi
quel poco
Che ancora
mi resta
Carlo
Sani
Sotto questo
cielo il tutto
E di tutto
un po’
Quante volte
mi sono chiesto
Fosse preferibile
molto di meno
E tanto
di meglio
Peccato
però
Non ci sia
concessa
Un’altra
opportunità
Anche
se penso
Per nostra
natura
Potrebbe
andare
Solo peggio
di come
Siamo
abituati
Carlo Sani
Le cose
della vita
Si possono accettare
per come sono
O cercare di valutare
di cosa si tratta
Sono sempre
comunque
tante
Per ognuno
di noi
Sia
per chi si
prodiga
Per come
gestirle
Chi invece
non se ne cura
Accetta quello
che capita
Io le cose
della vita
Ci incrociamo
continuamente
Ma
non con le
stesse intenzioni
Carlo Sani