mercoledì 29 settembre 2010

Acqua

Acqua da goccia piovuta ti sei trasformata
in acqua che scorre

Acqua hai bagnato i giorni di tutti i secoli

Acqua che lambisci
le rive di qualsiasi sponda di questa terra

Acqua dall’apparenza sempre differente
ma uguale
a quella dei visi che in te si rispecchiano

Acqua che più si lava e più si sporca

Acqua siamo fatti di te, di te viviamo senza
potere farne dammeno

Acqua che ci accogli in grembo
che
riveli di noi con le lacrime del primo pianto

Lacrime di soddisfazione di disperazione
che
hanno solcato le guance in tutti i tempi

Acqua che ha
risolto grandi dilemmi in tutte le epoche

L’acqua che ha “grondato” l’umanità
annegando
la vita della popolazione di intere città

Acqua che nel suo scorrere si rinnova
e da nuova vita

Acqua che puntualmente, ciclicamente
ci ha
dato il benvenuto e immancabilmente
ci accompagnerà sino all’ultimo

Carlo Sani

lunedì 27 settembre 2010

Giorno

Ogni giorno il giorno ci accorcia la vita

Il giorno si sveglia all’alba di ogni dì

Il giorno si affaccia su risvegli pieni di sonno

Non c’è alba senza un nuovo giorno

La notte che spruzza
di rugiada le cose posandosi su di esse

Il giorno riscalda la notte asciugandola
dei suoi umori

La notte a cui non basta la luna per liberare
il mondo dalle tenebre

Il giorno che vede anche senza i pali della luce

Il giorno mai uguale anche se conta sempre
le stesse ore

Il tempo trascorre le sue ore in giornate
sempre diverse

Di giorno uno come tanti in mezzo agli altri

Di notte finalmente mi ritrovo solo con me stesso

Giorno dopo giorno non interessa come importante
che io ci sia

Carlo Sani

venerdì 24 settembre 2010

Il dolore

Una parola così corta dai coinvolgimenti
infiniti
di un’inesauribile sofferenza

Non c’è sofferenza che non parli
con lo stesso grido di dolore

Non c’è dolore
che non si ascolti con grande sofferenza

Il dolore non ha buona educazione non
domanda permesso ti aggredisce con
la determinazione di farti male

Quando sei afflitto la tribolazione non molla
si da solo il cambio dal dolore più “vivo”
alla sofferenza più penetrante

C’è anche chi
nel dolore assapora il godimento più piacevole

Lacerante e angoscioso è il ricordo che lasciano
di se il dolore la sofferenza

Io non gli ho mai dato confidenza non è bastato
perché
di dolore e di sofferenza è piena la mia esistenza

Carlo Sani

domenica 19 settembre 2010

Dimentica

Dimenticami anche io ho cercato di farlo
ma troppi i ricordi che mi riportano
e
mi legano al presente

Dimenticati del nostro primo bacio ho bruciato
con la stessa intensità le labbra della bocca
di
tutte le donne che me l’hanno offerta

Dimentica se avvolte ti ho detto ti amo, tanta
la
foga di quegli attimi che mi offuscava la ragione

Ricordi l’anello che ti ho regalato l’orefice che
me
lo ha venduto da quel giorno si è dimenticato
della mia faccia, non mi sono fatto più vedere

Dimenticati se ti ho giurato amore eterno
mai
pensato di scampare così a lungo
mai con una come te

Indimenticabile l’ultima vacanza passata
insieme
proprio per quello non si è più ripetuta

Cosa mi ha spinto a dimenticarmi di noi
quello
che non c’è stato mai...l’amore

Carlo Sani

sabato 18 settembre 2010

La speranza

In un domani in cui
il
menefreghismo diventi cognizione

Che il disinteresse diventi
prodigarsi
la povertà diventi la fame
per chi fame non ha

Carlo Sani

venerdì 17 settembre 2010

L’aereo il treno

Un treno che parte un aereo che vola
in cielo giocando a rimpiattino tra le nuvole

Treno che non ha mai pagato il biglietto
per fare da spettatore ai tanti mutevoli
paesaggi che uno dopo l’altro li lascia
a guardia di fredde rotaie

Il cielo tracciato in lungo e in largo
non perde mai la rotta

Cielo che nel tuo profondo infinito
hai i misteri del mondo

Strano in treno per quanto ti avvicini
all’ultimo
vagone continui ad andare in avanti

Tante le gallerie che si lasciano dietro
grossi fiocchi di neve e finiscono col
sole alto a rischiarare lo scomparto

L’aereo che ti offre per cuscino
la più confortevole delle nuvole

Il treno con la foga di
“procedere” di stantuffo in stantuffo

L’aereo il treno con un’identica
meta quella di portarci destinazione

Carlo Sani

giovedì 16 settembre 2010

Fretta

Porto sempre con me la fretta
in tutte le cose che faccio

Anche ora dalla fretta
non so se imprimere di idee
un foglio di carta o impressionare
il display di un pc in stanco relax

Ho deciso di dare forma e contenuti
ai quadretti di un anonimo quadernetto

La fretta in fretta e furia
si esaurisce troppo velocemente

Sembra ieri che ho smesso le braghe
corte
mi rivedo nei pantaloncini
corti di mio nipote

Le idee più belle sono
state
fulminate in un lampo

Mai smesso di scrivere frasi incomplete
perché
dalla fretta ho messo costantemente
in confusione la mia mente

Mi sono sempre innamorato in fretta
ho
macinato gli affetti migliori delle
donne più care

La decisione di cui ho più rammarico
è essermi infilato la fede al dito
con troppa approssimativa fretta

La flemma intorbidisce le idee
la fretta “ infiamma” il cervello

La calma si nutre di tempi lenti

La fretta si nutre di ritmi agitati
e di trascurabili abitudini

Non c’è fretta che giustifichi
non avere fretta di smettere
di andare sempre di corsa

Carlo Sani

Mare nostro

Il mare nella foto mi ha fatto l'effetto di una vecchia
conoscenza che allungandosi in grosso e benevolo maroso
stesse
per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto ammantandomi
tutto nelle sue schiumose onde

Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava
in ordine sparso, di bianco pallido l'abbronzatura
perenne del mio viso regalandomi un'intrigante
sembianza da “giovane lupo di mare”

Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia calmo, mosso
o sul “tumultuoso” in ogni caso non si può evitare di
fermarsi a considerare con ossequiosa “ammirazione”

Questo è quello che per molte stagioni della mia vita
ho apprezzato e vissuto mentre ora è solo un incalzante
e struggente ricordo che ho di Lui

A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai

Carlo Sani

mercoledì 15 settembre 2010

Giornate storte

Cosa scrivo e perché scrivere se non mi va ho una
notevole
dose di nervosismo addosso e ce l’ho con tutto e tutti

Mi sono deteriorato a vedere le facce sentire i discorsi
di tutti
i giorni anche se penso che avendo molto ma molto di
più
di quel molto che mi manca sarebbe la stessa cosa sono
giornate fatte così

Veramente adesso mi stanno alle calcagna con più assiduità
gettandomi
in un nero sconforto forse per questo che me ne sono accorto

Contemplerei volentieri e ascolterei con interesse la natura
nella quale
il mio quartiere è immerso ma il progresso con tutta la sua
premura e il frastuono mi toglie anche questo ritrovarmi

Non dico che la città non sia bella, da tenere d’occhio
non si
risparmi nell’offrirsi nelle più svariate opportunità

C’è però qualcosa in giornate come questa che
mi convince
che non è questo il posto in cui vorrei essere
in questi momenti

Ho provato in più occasioni di cercare di scrollarmi
dalle
spalle questo gravame dando “fiato” alle gomme
della
mia moto smanettando sul cambio osando qualche
piega più del lecito per darmi una smossa

Ho fatto chilometri il più delle volte in direzione
delle
nostre sontuose montagne lussureggianti di verde
con incontaminati boschi tutti da scoprire in lunghe
scarpinate

Stare lontano dal rintronante quotidiano cittadino
quasi
mai migliora la sorte di giornate come queste

Credo che il vero problema anche togliendomi i panni
di tutti i giorni è che non saprei a chi darli perché
sono sicuro che i panni degli l’altri nessuno
li vuole

Allora mi metto le mani in tasca e continuo
a camminare smettendo di divagare

Carlo Sani

martedì 14 settembre 2010

A volte

A volte basta ascoltare una canzone per aprire
voragini di tristezza.

A volte a saperle raccontare si possono dire
delle meravigliose bugie.

A volte basta un'occhiata per innamorarsi e una
per tradire.

A volte bisogna saper esternare le emozioni
che si temono.

A volte ci sono assenze che fanno rumore

Mi è parso avvolte di vedere nella notte Bagliori
di
magica luce......erano i tuoi occhi

Carlo Sani

lunedì 13 settembre 2010

Stati d’animo

Felice nell’anima contento nel cuore

Cuore che soddisfatto batte il tempo
di rintocchi colmi d’amore

Non più lo sguardo
fisso in distaccate occhiate

Grande il compiacimento quando
la felicità riesce
a impadronirsi
di me
trafiggendomi lo sguardo riempiendomi
di nuovo fervore

Tutta nuova l’immaginazione che nello
scorrere del giorno mi compenetra
la vista

Luce nuova negli occhi a cancellare
l’astratto dei giorni precedenti

Tanta la fretta di chiudersi
la
porta di casa alle spalle con
l’ansia di discendere l’ultimo scalino

Svoltare gli angoli e cambiare
gli
stessi marciapiedi di tutti
i giorni senza la voglia
di fermarsi e di tornare
a casa

Stati d’animo che fanno scandire forte
il petto e sbuffare il respiro

Esaltante l’entusiasmo nel cogliere
l’attimo migliore di quei momenti

Non si sperperano più le ore
in
continui e inutili distinguo

Giorni con la speranza ad avere
nel
cuore la stessa disposizione
d’animo
per non ricadere nel malcontento
nella inquietudine di sempre

Carlo Sani

sabato 11 settembre 2010

Musica

Che ruba le ore di molti sonni

Musica che riempie con le note
le melodie delle canzoni più
belle

La musica che riempie di fantasia
il ripetersi quotidiano

Musica e parole si fondono
in
un unico sentimento

Musica che ha consumato il
diamante delle puntine di
numerosi mangiadischi

Musica che riempie di piacevole
ascoltare ogni angolo
di casa

Le note catturano e si colmano
di emozioni

Emozioni scandite dal ritmo
della musica

Emozioni che nota dopo nota
si
arricchiscono di fantasia

Il giorno la notte hanno come
spartito la natura

Io ho condiviso molti giorni
della vita mia
con
le parole e la musica di tutte
le melodie possibili senza
mai un attimo di noia

La musica mischiandosi
al
frastuono quotidiano
lo rende
più “urbano” e sostenibile

La musica ha reso “immortali”
gli
autori,celebri gli interpreti

La musica ha scandito il tempo
dei giorni migliori

Arrivato alla fine vorrei che
a tenermi compagnia e farmi
coraggio fosse la musica
e le parole della mia
canzone preferita

Carlo Sani

venerdì 10 settembre 2010

Non agitarti

Evita di agitarti hai tutta una vita
per incazzarti

Non agitarti aumentando i battiti bussano
con vigore alle tempie

Non agitarti quando ti alzi e non camminare
a piedi scalzi

Non agitarti se è una giornata piovosa
gli
ombrelli servono pure a qualcosa

Bevi poco caffè
potrebbe agitarti con frequenza

Non agitarti se il bus è transitato
un
po’ di strada a piedi fa solo che bene

Non agitarti se a causa di ciò devi
scusarti
col capo ufficio

Non agitarti se i problemi
si accumulano c’è ne saranno sempre

Non agitarti se il bus tarda a arrivare
potresti salire su quello sbagliato

Non agitarci se tornando a casa trovi
la moglie col nervoso preoccupati
che ti abbia fatto da mangiare

Carlo Sani

Io

Ti penso<> io neanche un po’

Ti amo<> io neanche per idea

Ti vorrei sempre accanto<> io preferisco
mantenere le distanze

La tua indifferenza mi agita<> mai stato
più calmo di così

Chissà io cosa farei per te<> a me già
quel poco che ti do mi pesa

Cosi mi distruggi<> sei tu che provi quello
che io non sento

Perché continui a trattarmi in questo modo
<>non sei la prima e non intendo….
….cambiare

Non hai cuore<> io un cuore c’è l’ho ma….
….rifiuta i sentimenti

Allora non ho speranza<> convinciti e dedicati
a un altro con la stessa costanza

Carlo Sani

Settembre

Settembre toglie di dosso il fiato ardente dell’estate

I colori a settembre smorzano l’abbaglio
e si guardano
meglio

Settembre triste “retaggio” di malinconici
arrivederci
e
di struggenti addii

In settembre la frenesia lascia il posto a un più
lento
gradevole
trascorrere le ore, a un più riposante dormire

Settembre nel suo nome la “ voglia” di goderselo
in beata pace

I piedi in “ammollo” nelle acque di laghi
fiumi al mare
a settembre non danno più quel brivido gelido

Settembre toglie la voglia di rinunciare
e ci lascia
tuffare
in acqua con ancora il calore dell’estate

Settembre svuota le valigie piene
di malinconia
di chi ha appena fatto rientro

Settembre riempie di voglia
di divertirsi
le valigie di chi sta per partire

A settembre le città si riempiono
di un quotidiano caos

Settembre dopo un’estate chiassosa
passata
in allegria
si acquieta in un distensivo consumarsi

Gli amori a settembre non hanno
più l’impazienza
addosso

Settembre ridimensiona i desideri le passioni
perché
ci rimanda tutti a casa in attesa di una nuova estate

Carlo Sani

giovedì 9 settembre 2010

Storie

Le storie belle o brutte che siano si lasciano raccontare

Tante le storie raccontate in confronto ai pochi che le
hanno apprezzate e capite

La mia storia era già scritta dentro di me ancora prima
che io nascessi, poi dopo è stata tutta un’altra storia

Le solite storie non hanno riempito mai gli anni migliori

Che storia è questa se per capirla ti devo narrare
una storia che già sai

Storie vissute combattendo e dolorosamente perse

Storie che hanno commosso riempiendo di lacrime
i fazzoletti di tutte le epoche

Nel cuore e nella mente le storie da non dimenticare

Chi fa tante storie è perché non ne ha una propria
da raccontare

Pregevoli e augurabili le storie a lieto fine

Storie terribili e dal destino drasticamente inevitabile

La storia dalle tante lacrime amare che s’infrangono sul
cuore in pezzi è quando finisce l’amore che ha inciso
su di esso le iniziali più profonde

Non c’è storia che non abbia una fine e non c’è fine
senza storia

Ci sono storie che sono solo falsità, ci sono verità che
sembrano storie inverosimili

A proposito di storie sono le 4,30 del mattino e ancora
non vi ho raccontato l’ultima

Carlo Sani

Fare finta

Non fare finta di non sapere quello che già sai

Fare finta di niente non sempre giustifica il fatto
che non si è capito veramente

Fare finta e avere tutto bene in mente è la più grossa
bugia che si racconta a se stessi e così facendo
si tradisce il prossimo

Continuando sempre a fare finta non si capisce
poi quale è la finta per davvero

Ci sono realtà che sono solo delle belle finzioni

Avvolte si fa finta di niente per nascondere
scomode realtà

Non ha rilevanza avvolte stabilire chi faceva
finta e perché, importante e scoprire la verità

Quando la “ cocaina” continua a riempirti le
narici e fare finta che sia l’ultima sniffata
è l’unica menzogna che lascia il segno…
…. ti sporca di bianco il naso

Carlo Sani

Compagno di classe

Compagno abbiamo fin qui solo cazzeggiato credo che tu non mi abbia
mai detto se ti piacciono i racconti e le poesie in genere

Cosa hai fatto di bello oggi sei stato sulla terra ferma o hai divagato
in quel mare azzurro dei miei ricordi

Io ti ho detto che il mio ricordo di te è quello di un “ musetto” di bambino
troppo “ furbino” anche se a quel tempo per noi alti i ” Tappi” come te ci
giravano un po’ alla larga, anche se a legarci era la consapevolezza che
stavamo diventando “ometti” e ciò sarebbe stata la prima e l’ultima
volta col grembiulino tutti insieme

Quell’odore di banco ricavato chissà da quale e incolpevole alberello
ha
riempito il mio respirare di quei tempi e con molta discrezione si è
creato un angolino nel cassetto della mia memoria e li è rimasto
sempre pronto a mettersi a disposizione alla prima occasione

Quel sole che non ci lasciava mai senza i suoi raggi migliori
sempre quelli più carezzevoli e caldi

Nelle giornate dove il sole nulla poteva e c’era magari anche la pioggia
l’ardere profumato di legna secca ci riscaldava e ci faceva sognare
alcuni avvolte col capo chino su quel provvidenziale “scanno”
non solo a fare a occhi aperti castelli in aria ma sovente
chiusi in un placido dormire

La ricreazione era il momento del putiferio generale in cui
tutto era concesso solo a discrezione del nostro caro
e mai scordato Maestro

Il suono della campanella mai fastidioso e molto atteso
ci rimandava tutti a casa

Quando non ha suonato più ci ha mandati tutti in un
altro tempo ma quella è tutta un’ altra storia e noi
non eravamo più compagni di classe

Caro compagno di quel Tempo sappi che ti ricordo
con immutato affetto a presto

Carlo Sani

mercoledì 8 settembre 2010

Avvolte

Avvolte pensando al cielo alla terra a tutta
la natura
che circonda tutti noi, con ogni singola cosa
al posto giusto nel suo giusto spazio
mai alla rinfusa, mi pongo la seguente
domanda<> cosa se ne fanno di un
piccolo punto come me

Avvolte, in questo periodo più di prima mi
capita di avere le idee più strampalate
e i pensieri più indecifrabili

Avvolte tutto ciò mi fa pensare che mi stia
andando
a male la poca materia grigia che per sbaglio
è rimasta stranamente impigliata
nella mia testa

Ci sono le cose di sempre le solite abitudini
che avvolte sono di intralcio alla mia
creatività
e non mi lasciano navigare
nei miei pensieri

Sensazioni, emozioni e desideri che avvolte
si rincorrono così velocemente nella mia
mente che non sempre riesco a dargli
un senso

Avvolte non sopporto lo sconosciuto
che è in me e che continua a non
darmi confidenza

Guardando avvolte il mio pigiama
mi chiedo
con chi dei due sono andato a letto

Non avvolte, ma sempre l’unica cosa
che mette
d’accordo quei due che non smettono
mai
un solo momento di farmi compagnia
è di dare ragione a entrambi

Avvolte provo a immaginare come impiegherei
i miei giorni se avessi una mente con meno
tortuosità e un’unica certezza con
cui continuare a frequentarmi

Avvolte guardando qualcuno mi domando se anche
lui come capita a me ha il problema a chi dare
la precedenza

Avvolte guardandomi allo specchio vorrei vedere
un sorriso la stessa luce negli occhi
e
il medesimo pensiero in entrambi

Avvolte quando sono il solo a essere contento
e mi accorgo dell’invidia dell’altro allora
ci rattristiamo entrambi

Avvolte riesco a trovare la serenità e la tranquillità
solo
quando spegnendo la luce siamo tutti d’accordo
e beatamente ci mettiamo a dormire

Carlo Sani

l’Albero

Fusto tutto d’un pezzo con le radici sparse e ben salde
conficcate a terra, fin su ancora di più a sfogliarsi
in cielo

L’albero da il primo saluto al cielo

Verde speranza è il suo buongiorno al mondo

Foglie dall’infinito rinnovarsi mutando di stagione
in stagione

Le foglie che ci migliorano la vita nutrendosi
con avidità dei veleni più nocivi

Albero che solo una natura offesa e turbata nel
suo furioso e brutale procedere per placare
l’onta subita ti può sbattere e levare
da terra

Albero con le tue radici in uno sparpagliato
aggrovigliarsi squarciano la terra e da
essa traggono il proprio nutrimento
per darti vita e farti crescere

Albero che non ti allontani e non ti separi mai
dalle tue radici, lasci che zigzagando le tue
fronde libere nella’aria si allontanino da
te e dai loro ceppi, planando a terra
dove il vento le poggerà

Carlo Sani

Ho deciso smetto

Era meglio prima quando scrivevo dove capitava
in ordine
sparso

Pensieri confusi avvolte dai significati astrusi
ma liberi di esprimersi ricchi di sentimento

E’ un bel po’ che il mio cane ansimandomi sul viso
mi
riempie
il naso col puzzo del suo fiato

Fuori piove c’è un grande temporale con un forte
vento
che tra una folata e l’altra si sbatte senza sosta

I lampi si specchiano nei vetri delle case in facciata
alla mia

I tuoni uno appresso all’altro a fare un gran chiasso
poi
il fulmine accecante che precede il tuono
più assordante

Tra uno scroscio d’acqua e una botta di vento mi stavo
chiedendo
perché mai mi sono convinto ad equipaggiarmi
di computer

E’da mesi che con un docile e compiacente
clic il mio computer mi spalanca le pagine
su cui
incessantemente scrivo i miei pensieri

Continuo a scrivere pagine su pagine a tal punto
che
lo schermo riflette ormai due occhi stanchi
stralunati
e arrossati più della vergogna

Prima era tutto più semplice e mi stancavo
molto
meno adesso mi faccio prendere la mano
e governare da questo
“coso” che non è mai stanco al contrario
di me

Io però che sono un duro mollo tutto e vi saluto

Carlo Sani

martedì 7 settembre 2010

Amore

Bello sentire la sua voce dritta in fondo
al cuore
che aumentandone le frequenze
mi riempie le tempie

Danno calore le sue parole così
colme d’amore

Non capivo poi mi è stato chiaro
come
l’amore
che esplode nei suoi sentimenti

Non cercandolo mi sono trovato
tra
le braccia di un grande amore

Mi ha stretto forte poi prendendomi
per mano
mi ha condotto incontro alla nostra
storia
d’amore che ci ha aperto il suo cuore

E’ passato molto tempo dal nostro
incontro
l’amore ancora non si è stancato
di noi colmandoci d’affetto

Amore giorno dopo giorno sempre
anche
quando lo porta con se fino all’ultimo
scalino
di un aeroplano che la porterà lontano

Amore ti prometto che con immutato
bene
saprò aspettare il tuo ritorno
…a presto

Carlo Sani

Non dirmi

Sei nata prematura non dirmi che non
potevi aspettare il tuo turno

Non dirmi che non hai tempo ti sei
presa
anche quello della mia ricreazione

L’ho lasciata non dirmi hai fatto bene
di banalità mi ha riempito le palle

Ieri ti ho vista non dirmi che non eri
tu
anche “bobi”
ha iniziato a scodinzolare la coda

Non dirmi che eri in incognito perché
non è il tuo mestiere

Non ditemi che sono disordinato la mia
vita è tutto un casino

Non ditemi che ho perso il lavoro e sono in
molti nella stessa situazione, non mi basta
per pagare l’affitto

Non dirmi che non vuoi più dormire con me
accanto dal momento
che io ho
continuato sempre a coricarmi nel mio letto

Non ditemi cose brutte per quelle mi devo
ancora attrezzare

Non dirmi che è scappata col mio migliore
amico<> per forza è sempre stata timida

Ti ho aumentato l’affitto<> non dirmi!!
<>non solo, visto che ci siamo
mi paghi pure gli arretrati

Ho passato una giornata coi fiocchi
non dirmi!!<> ho sempre pensato
fossero solo natalizi

Non dirmi e fammi il piacere di non
dirlo anche agli altri


Non dirmi è schiattato chissà come
sarà contenta sua moglie

Non dirmi che non ricordi il tempo che sei
andato dal dottore<> io ci vado anche
a tenere il posto per gli altri

Non dirmi che hai dimenticato il mio nome
io ho tuo cognome inciso sul mio cuore

Adesso non dico più niente perché non ho
più nulla da dire<> non dirmi che era
questo che volevi sentire dire…..
….mi offenderei

Carlo Sani

Fermarsi

Sono stato concepito a causa di uno stop mancato

L’universo è ancora in movimento e in perenne
metamorfosi e continuo vagare nello spazio
senza sosta

Senza sosta da sempre l’uomo volgendosi al
cielo
e mai si fermerà lo studia cercando di capire
dove finisce questo pieno infinito

L’umanità con la sua storia ha continuato
a moltiplicarsi
e mai si è fermata neppure a causa delle
carestie più devastanti

L’uomo è costantemente in guerra vincendo
molte battaglie sul fronte della malattia

L’umanità non si è mai risparmiata una pace
preferendo
molto di più entrare in nefasti conflitti

L’uomo non si è fermato neppure dopo
lo scoppio
della prima bomba atomica le cui cause
ad oggi
senza fermarsi provocano ancora morti

L’uomo anche in materia religiosa
non ha trovato un punto fermo
e convergente

L’umanità ha causa e in ragione di queste
differenti
vedute ha commesso le atrocità più barbare
e turpi

Nefandezze che ancora continuano in questa
umanità
sempre più divisiva e in disaccordo

Umanità che sembra non voglia o non sappia
fermarsi
neppure adesso che è così vicina al baratro
definitivo

L a vita di ognuno di noi sin dal primo giorno
e come
quelle di altre ammesso che nell’universo ve
ne siano non si sono più fermate

L’essere vivente dal suo concepimento
porta dentro
di se la sua fine che si manifesta nella morte

Non ci fermiamo neppure quando di fronte a qualcuno
o qualcosa ci blocchiamo in ammirazione, perché la
prossima volta ci fermeremo davanti a una cosa
qualsiasi ancora più stupefacente e così via
senza fermarsi mai

Carlo Sani

Cercare

Ci sono cose che si cercano una vita intera senza mai
riuscire a stringerle tra le mani

Si può cercare per tutta una vita qualcuno senza mai riuscire
a fargli una carezza o dirgli finalmente ti ho trovato

Ci sono delle cose che si cercano di evitare, ma inevitabilmente
non ci perdono mai di vista

Si cerca troppe volte nel posto e nel modo sbagliato
con il risultato più desolante

Frustrante cercare per tutta la vita e arrivare sempre con
un attimo di ritardo

Si è sempre alla ricerca di qualcosa, da bambino di diventare
grande in fretta, da adulto di non invecchiare presto e male

Se si potesse si cercherebbe di evitare la morte sarebbe
comunque Lei a ricordarsi e a trovare noi

La felicità e li che aspetta di essere presa , avvolte per quanto
si faccia per afferrarla rimane solo una speranza

Anche il prete unendoci in matrimonio ci augura di andare
d’amore e d’accordo
tanti quelli che cercando l’oblio in troppe avventure
irregolari venendo meno a quella sacra promessa

Quante volte si cerca invano di negare l’evidenza
ma troppo grande l’arcano e così i problemi
rimangono tutti

Sono ancora tanti quelli che cercano qualcosa
o qualcuno senza capire che la ricerca
che più conta è dentro “ noialtri”
individuando quello che resta
di noi

Io ho continuato a cercarti e Tu eri già nei miei pensieri
non lo avevo capito, scusami adesso ho afferrato
e non mi scappi più

Carlo Sani

domenica 5 settembre 2010

Capiscimi

Anche se cerchi di mentirmi da questa tua occhiata
imprecisa e così distaccata ho capito benissimo
che ami il rischio e disdegni questo mondo
senza senso<> io ti capisco…
…<> perché non fai la stessa...
...cosa con me

Carlo Sani

l’Impressione

L’impressione che non sia a caso

Avvolte l’impressione è discutibile ma rimane
sempre tale e quale

L’impressione pur vaga che sia conferma l’evento
rendendolo avvolte plausibile

L’impressione quasi mai impressiona qualcuno

Quando l’impressione da certezza al lato oscuro
di un qualsivoglia

Divagando avvolte si ha l’impressione di liberarsi
dalla noia di quel momento

Ho l’impressione avvolte nel rivederti
di non provare più l’identico piacere
di sempre e questo non va perché
mi da una cattiva impressione

Carlo Sani

Io muoio

Io muoio quante sono le cose abbozzate chi mi porto dietro

Io muoio perché non posso fare diversamente la vita
è fatta così fino un attimo prima ti fa compagnia
e in un baleno ti abbandona

Io muoio per “fortuna” non sarò l’unico ad andarmene
quel giorno, mi sentirò un pò meno solo

Non solo non morirò dalla “gioia” ma tanti i tormenti
che causerò

Ci sono esistenze così ostinatamente e straordinariamente
tribolate che morire sarebbe una sofferenza in meno

Io pure ho rischiato più volte la morte, ma non mi ha voluto
perché è sempre Lei la sola a decidere come e quando
e in questo non conosce “deferenza” alcuna

Io muoio e Tu ci sei, io muoio e ti ritrovo aspettami
sto arrivando

Carlo Sani

Il tempo la vita

Il tempo e la vita che si incrociano senza scambiarsi
grossi favori

La vita ci accoglie dandoci il primo “ buongiorno”
il tempo ci da l’ultimo riposo

Il tempo si rinnova con il trascorrere
delle stagioni

La vita si esaurisce col passare dell'età

Il tempo che passa in un lampo e impiega
i suoi giorni in una vita troppo breve

Il tempo che non conosce “accapo”, quello
che è rimane non un giorno in più

Il tempo batte il “ritmo” delle ore, la vita
si consuma nel tempo sino alla fine

Carlo Sani

sabato 4 settembre 2010

Indovinato

Il vento ti lambisce i capelli

Il sole ti incendia le guance

Il seno a riempire con abbondanza
la camicetta

Cosce smussate in bella vista

Culo con le natiche orgogliosamente
esposte

Fianchi a dare d’anca al sedere

Piedi scultorei ma vivi e pieni
di fascino

Tacchi alzo tutto

Camminata agilissima a caccia
di preda

Indovinato…è la mia donna

Carlo Sani

Nascere

Condividendo quell’atto d’amore mi hai fatto
nascere anche se non dovevo

L’appetito non manca e quello di prima
non basta più

I lineamenti cambiano, le forme non sono più quelle

Duro e faticoso salire le scale, pulire casa e ogni
altra cosa

E’ giunto il momento la decisione è stata presa
in quel letto d’amore devo nascere

La mia prima luce mi fa strillare ci sono

Mi hai benedetto con le tue lacrime

Mi sono tolto la fame succhiando il tuo seno

Il tuo abbraccio costante mi ha fatto sentire
importante

Ti ho causato un busto di gesso pesante da portare
e che non ti faceva respirare

Non ti ho mai chiesto scusa perché mai avrei
dovuto hai voluto farmi nascere Tu

Carlo Sani

venerdì 3 settembre 2010

Tristezza

Ho capito che oggi non avrei avuto alternative alla tristezza

Quando il fumo della sigaretta mi ha provocato una lacrima

Quando nel sfogliare il giornale ho provato un brivido

Quando nel fare colazione i visi di sempre mi hanno
dato turbamento

Quando i raggi del sole in picchiata sulla mia pelle
hanno smesso di riscaldarmi

Ero triste nel camminare sui miei passi di sempre

Ero triste nell’evitare le solite strette di mano

Ero triste nel sentire che il rumore della macchina
mi confondeva i pensieri

Ero triste quando il fiore che avevo in mano
ha smessso di avere lo stesso profumo
del giorno prima

Ero triste quando se avessi fatto le scale a piedi
sarei arrivato prima che con l’ascensore

Nel non trovare le chiavi di casa ero triste

Ho rivisto Lei con il suo sguardo, il suo sorriso
e la tristezza come sempre è passata

Carlo Sani

Infinito

L’infinito presente desideravo viverlo con Lei per sempre
andandosene ha portato con se anche il mio futuro…
….a Lei sola perdutamente

Sugar

La favella

Inutile mettersi li a scrivere quando non se ne a la voglia
di farlo
sarebbero pensieri e racconti privi di verità

Come per me in questo preciso momento, un minuto prima
stavo facendo questa riflessione <> ma chi me lo fa fare
di scrivere
è da Dicembre che ho iniziato a scarabocchiare e da allora
ho dimenticato di smettere
e sono qui ancora che mi affanno a pensare e ripensare

Sono stati mesi proficui e fin troppo intensi, ma anche carichi
di tormenti e “conflittualità”
difficile focalizzare l’argomento più corrispondente tra quel
gomitolo di idee, per la verità non sempre illuminate
avvolte tra sfumate percezioni. avvolte ancora tra
contrapposte suggestioni

La costante che ha fatto da aggregante tra tutti questi
coinvolgenti
mesi è stata non tanto la voglia di scrivere ma una
vera e propria “inebriante” necessità a farlo

Adesso che ne scrivo mi viene il sospetto che il tormento
che mi ha più afflitto
in questo lungo scorrere il tempo è stato di non riuscire
a fare a meno di scrivere

Tanti i pensieri e i racconti che ora dopo ora prendendo
forme sempre diverse
si sono configurati nel mio "rutilante" fantasticare

Cosa altro mi rimaneva da fare se non di rimboccarmi
le maniche continuando a immaginare scrivendone

Un racconto oggi, una storia subito dopo e dopo ancora
un’altra novella
e mi ritrovo che mi va a fuoco la...favella

Carlo Sani

giovedì 2 settembre 2010

La realtà

Oltre lo sguardo vedo con piacere il mio immaginario
e sopporto la realtà

Realtà di chi e per che cosa

Avvolte è una triste realtà sperare di migliorare

Avvolte una falsa realtà nasconde avvilenti verità

La realtà rifugio di peccaminosi sotterfugi

Gli inganni più reali sono le falsità degli altri

Non è reale dire ti amo e voltato l’angolo dimenticare
di averlo detto

Non è reale ostentare quello che non si ha

E’ dolorosa una realtà piena di falsità

Chi mente a se stesso non vive la realtà dei fatti

Vorrei che mentendomi smettesse di credere in una
realtà che non esiste

Quando finirà la realtà di essere un insopportabile
fardello per troppi

Carlo Sani

Blogger

Sono nervoso e di pessimo umore non riesco a tacitare il mio cervello
e questo mi stanca

Mi stendo sul letto col la voglia e convinto di un corroborante riposo
<>qualche minuto e poi riprende un tormentato smaniare

E’ da parecchio tempo che mi sono dedicato profusamente alla lettura
del contenuto di alcuni blog

Tante le menti con i pensieri più diversi a divulgare cultura, istruzione
e conoscenza

Gli autori di questi grandi dettati presumo li preparino stando
confortevolmente accomodati nella più inviolabile delle
collocazioni

La postazione da cui prende corpo la stesura della
loro elaborazione mentale credo sia più personale
di guardarsi allo specchio

Suppongo siano delle sistemazioni che ad ogni mobile
oggetto e suppellettile corrisponda una maniacale
esigenza di autocelebrare i propri umori gli
stati d’animo le piccole manie e i tic
più evitati

Grande ed eccitante la soddisfazione quando all’intenzione
corrisponde la più colma sostanza

Immagino che i minuti e le ore scorrano via confondendosi
tra il giorno e la notte

Tra tutto questo ispirato pensare e voluminoso creare dove
il tempo tra una virgola e un punto è già troppo corto
c’è però sempre tempo e la voglia di una profumata
e buona tazza di caffè e di una piena boccata
di fumo

Continuate blogger andate pure avanti nessuno ve lo impedirà

Carlo Sani

La premessa

Aldo sei veramente stratosferico nel tuo immaginario e nel tuo
descrivere narrando è sbalorditivo tutto ciò che scrivi
come lo scrivi e quanto ne hai scritto

Ed è per questo motivo al di la di infinite mille altre ragioni
devi produrre il tuo primo libro

C’è cosi tanta memoria tanto vissuto tanta testimonianza
in quello che scrivi che se non ti decidi a farlo
sei passibile di persecuzione armata

Sono stupefatto e ammirato con quanta semplice continuità
riesci a immaginare a trasporre è una cosa fantastica
mentre te ne sto scrivendo mi viene la pelle d’oca

Il tuo non è solo un mondo che sarebbe già proporzionato al bisogno
ma il tuo è l’universo in righe dove ti è d’obbligo fare entrare e farlo
conoscere non solo ai grandi ma deve diventare propedeutico
per i ragazzi

Il tuo è il tesoro più ricco e prezioso che con infinita fortuna mi è capitato
di conoscere di leggere di vedere, ma tutto questo rimarrà una chimera
computerizzata, mentre invece potrebbe essere una colossale realtà
con l’odore della carta…tuo devoto….
..…carle’

Il cielo

Il cielo di giorno nel suo vedere ci osserva

Il cielo ogni giorno appare a testimoniare
il nostro mutare

La notte il cielo come una candela rischiara
il nostro dormire

Il cielo nel suo mistero nasconde il destino
di ognuno

Il cielo ci abbraccia d’universo e non c’è
verso di vederne la fine

Carlo Sani

mercoledì 1 settembre 2010

Dormire magari

Non riuscendo a dormire perché la “ragione” ha ancora
da raccontarsi ho scritto “Se” gradirei un tuo parere
sono le 2,30 vorrei essere lasciato in pace ma
ho paura invece che mi terrà ancora sotto
pressione non c’è soluzione se la ragione...
...non vuol ragionare

Carlo Sani

Se

Se lui cercasse di me lo eviterei

Se mi riempisse di regali non saprei cosa farmene

Se lui costruisse “ponti d’oro” per me io ci passerei sotto

Se cercasse di essere fedele io dubiterei

Se mi offrisse le chiavi del suo palazzo le butterei nel pozzo

Se cercasse spiegazioni eviterei di ripeterle

Se lui mi dicesse ti amo gli direi pure io da molto di più

Carlo Sani

Il faro

In risposta alla considerazione che il faro è bello come la solitudine e il vento
aggiungo un distinguo che la solitudine molti la evitano, mentre il vento
a tanti da solo un grande fastidio almeno "Lui" ha di bello
che a qualcuno piace

Carlo Sani

Fragranze

Era un ristorante dove inevitabilmente accomodandoti nella saletta
piccola ancora prima di ordinare avevi già mangiato assaporando
respirandone il profumo che tra una comanda e l’altra usciva
dalla cucina

Era una fragranza che impregnava del medesimo buono odore
il corridoio e attaccapanni compresi con i paltò appesi oltre
che il già citato salotto

Carlo Sani

Completa tu

Che parole scriveresti prima di questa frase
...la fine di un inizio
o...la voglia di riprovare

Carlo Sani

Solo

Mi sono talmente chiuso in me stesso
che ormai occupo solo lo spazio
che c’è tra me
e
il mio computer

Carlo Sani

Se fossi

Se io fossi al mare smetterei di divagare lasciandomi abbronzare
tra uno sguardo maliardo e una pagina ancora da leggere

Se fossi solo non mi peserebbe stare in compagnia di me stesso

Se fossi in compagnia mi basterebbe averti accanto

Se fossi tra tanta gente che si diverte e non avessi il tuo
sorriso tra i miei occhi mi sentirei un cieco

Se fossi tu a sentire la mia mancanza smetterei di preoccuparmi

Se fossi tu la prima a volertene andare io non ti obbligherei
a restare

Se tu fossi veramente innamorata di me e io fossi in attesa di te
smetterei di cercarti

Se io fossi quello che tu vuoi non sarei quello di sempre

Carlo Sani