domenica 31 marzo 2013

Credo


Oggi la morte vive
il suo giorno più
nefasto


Non più solo tenebra
ma vita nuova


Il giorno di massimo gaudio
Dio ha riportato in vita
suo figlio, e Cristo
l’umanità intera


Nella risurrezione
ci ha liberato
dal fine
eterna


Convertiti alla fede
piena in Lui ha
aperto le porte
del paradiso


Godiamoci quindi
l’immensità
rinnovatrice
di questo
evento


Ringraziando lodando
desiderando di vivere
in Cristo e per Lui
tutti i giorni
della nostra
vita


Con la gioia la forza
e il conforto del
credo nella
risurrezione
amen

Carlo Sani

sabato 30 marzo 2013

Il pregio


Il pretesto sa sempre
di sotterfugio


Anche se avanzato
col garbo più
lusinghiero


Ha il pregio d’indisporre
chi ne viene fatto
oggetto

Carlo Sani

Donna


Non c’è macchina
pur piccola che
non paghi


Moto di piccola
cilindrata che
non abbia
prezzo


Bicicletta la più
anonima ha
valore


Quella a minor spesa
è la donna che ti
lava i calzini


Costa meno
di un ciclo
di lavatrice


   Carlo Sani



Cretino


Il cretino lo
è sin da
bambino


Persevera 
nell’adolescenza


Raggiunta la maggiore
età rimane tale per
il resto della sua
vita

Carlo Sani

L’asino


Ha gli zoccoli
e quattro
zampe


Le orecchie
lunghe


E’ testardo
raglia


Quello con due
gambe parla
ma non sa’
quello che
dice
       
       Carlo Sani  

Suoi cilindri


La moto
ha tanti
pregi


La bellezza
nel guardarla


Lo stile nei
particolari


La soddisfazione 
nell’averla


L’ebbrezza nel
montarla


Acceso il motore
ha nella potenza
dei suoi cilindri
il pericolo
maggiore

Carlo Sani

martedì 26 marzo 2013

Mi batte in petto


Ti ho risposto tenendo
conto nel frattempo
sono passati cinque
anni

Non devi preoccuparti
se soffro da schifo
posso dire con
orgoglio per
amore

Tu sei ferma ancora
a quel “nulla di fatto
perché? ”,

Mettiti nei miei panni
sa tanto ancora una
volta di presa per
il culo

Come al solito in una
mia lettera ci sono
tanti spunti tu
rispondi a quello
che ti garba

Le cose non vanno
in questo modo
come regina
del giro della
pizza sei
impareggiabile

Il problema sono solo
io che di te ho riempito
tutte le mie tasche

Sei ovunque io sono
metto una mano
in saccoccia e ti
sfioro i capelli

La metto in un'altra
tasca ti accarezzo
il viso e così via

Invece di chiederti
se hai colpe se
davvero hai
un'anima
un cuore
fai qualcosa
tu per me

Ma non lo fai perché
sia con l’una che con
l'altro non siete
in confidenza

Non basta parlare d'anima
di cuore per avere davvero
entrambi,non in amore

Perdonami se ancora
questo sentimento
mi batte in petto

Carlo Sani

lunedì 25 marzo 2013

Gelato il cuore


Non ti riconosco più
pur aspettando
l’ora di questo
incontro


Magra scarna
non c’è osso
che sporga


I capelli scialbi con nodi
di tutte le misure


Ingobbita le tette flaccide
quelle di una donna ben
più in età


Un abbigliamento
da far vergogna
a una sciattona


Gli occhi semi aperti
su uno sguardo
assente


Mi  hai allungato la mano
nel stringerla così fredda
mi ha gelato il cuore


Carlo Sani


Come allora


Ti ho chiesto chiudi
gli occhi non dirmi
se pensi a cosa


Ho immaginato
io a occhi
aperti per
tutti e due


Ho iniziato da quando
la tua vita a deragliato
nella mia


Il piacere di camminare
sullo stesso “binario”


L’entusiasmo che non
ha tralasciato di
regalarci giorni
felici


Mentre ne ricordo
in dettaglio


Una stella dal luccichio
intermittente ne
avvalora
il meglio


Quell’asciugamano pur grande
lascia un po’ della tua
gonna dei miei bermuda
a contatto della sabbia


La sera è quello
di più bello
farci da
cornice


Il mare talmente calmo
da sentire le pinne
dei pesci


Mentre le ore passano
mi sono accorto come
allora stringo
la tua mano
nella mia

Carlo Sani

sabato 23 marzo 2013

Mi tradivi


Intenso il disagio
con Te sulle
spine


Non trovo parole meno
che meno frasi
giuste per
dialogare


Forse ingenuo 
come chi 
è molto 
innamorato


In quel momento
Tu il quel posto
con me avresti
evitato volentieri


Un bar tranquillo
dai comodi
divanetti


Per una buona
consumazione
un piacevole
scambio
di opinioni


Neppure se ti aversi
fatto notare dove
eravamo Tu non
avresti visto


Ho capito dall’intenso
rossore improvviso
del tuo viso


Era entrato Lui assurda
coincidenza stesso posto


Il tuo fastidio
il numero
delle
sigarette


Per la prima volta seduto
comodamente al bar
ho capito mi
tradivi


Carlo Sani


Sordo


Mi sono allontanato
con la speranza
di un tuo
richiamo


Più mi allontanavo
meno volevo essere
richiamato


Ero molto avanti
sempre meno
sentivo
disagio


Quando il mio nome
hai gridato


Sordo ad ogni lusinga
ho continuato
per la mia
strada
    
            Carlo Sani

Inganni


Ti ho detto poi
ti racconto
non sapendo
cosa tacere


Troppi eventi situazioni
sono d’attualità
ogni mio giorno


Si sa la vita è maliziosa
nefasta dai risvolti
amari


Un soggetto incline
ai tentennamenti
a volte scantona


Aggira oggi svincola
domani il conto
si riempie


Ecco perché l’ultima
volta non ho taciuto


Ciò per cui mi trovo
solo abbandonato
ai miei inganni


Carlo Sani


venerdì 22 marzo 2013

Umanità


Uomini che non
si pongono
remore
alcun
limite


Poveracci pieni
di disperata
rassegnazione


Uomini col potere
accumulano
ricchezza


La ricchezza
compra
il potere
indifferente


Povera gente cui
la fame ha fatto
da madrina
  

Umanità che non vuol
vedere tutto quello
di cui ne mortifica
i giorni


Miseria che abbonda
nello squallore
di ogni giorno


Umanità disgregata
umiliata

Carlo Sani