domenica 15 agosto 2010

Il mare nostro

Come sempre maestro non sgarra di un rigo di un aggettivo di un avverbio Lei mi "consenta"
è un prestigiatore del presentare nel miglior modo “leggibile”anche il più noioso dei
paragrafi mi complimento e mi "abbevero" al suo ragguardevole sapere oltretutto
non mi costa un "biadino" sono fortunato ad annoverarla come insegnante
e amico

Il mare nella foto di cui sopra mi ha fatto l'effetto di una vecchia conoscenza che allungandosi
in grosso e benevolo maroso stesse per richiamarmi a se e avendomi riconosciuto
ammantandomi tutto nelle sue schiumose onde

Onde che sanno di salinità che da ragazzotto velava in ordine sparso di bianco pallido l'abbronzatura perenne del mio viso regalandomi un'intrigante sembianza
da “giovin lupo di mare”

Il mare in tutto il suo manifestarsi che sia piatto, calmo, agitato, mosso o sul “permaloso”
in ogni caso non si può evitare di fermarsi e con molto ossequio “contemplarlo”
questo è quello che per molte stagioni della mia vita ho apprezzato e vissuto
mentre ora è solo un incalzante e struggente ricordo che ho di Lui

A presto amico in perenne movimento….non fermarti mai

Carlo Sani

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