giovedì 29 settembre 2011

Se mi perdo

Mi ribello non so
perché ora mai
prima

Stanco di dire
sempre ho
capito

Preoccupato di capire
oltre ogni senso
logico

Quei valori che hanno
solcato indisturbati
la mia mente ora
stridono

Sono solo con la voglia
distogliermi da me

In un mondo che assorbe
trasformando miseramente
l’uomo

Vorrei ripagare
distrattamente
ogni giorno
in poi

Se mi perdo in questo mondo
che mai mi ha rappresentato
cosa farò di me

Carlo Sani

martedì 27 settembre 2011

Fare sul serio

Ho provato più che fatto

Quante volte la mattina
col sonno tra sbadigli
ho provato quello
che avrei dovuto
dire

Seguendo quel profumo
di caffè la mattina
riprovavo quello
che poco prima
ripetevo

Davanti allo specchio
a fissarmi senza dire

Mi sono convinto ho smesso
di provare cominciando
a fare sul serio

Carlo Sani

Tu

Che vuoi che sia
nulla è sempre
uguale

Tu che cambi umore
il
mattino si sfoca
in scialbi
colori

Tu confondi la voglia
di fare niente per
pigrizia

Tu senza comprendere
comunque sia nulla
è a caso

Tu il tuo dissapore per
il giorno che passa
ad ogni ora

Carlo Sani

lunedì 26 settembre 2011

Quel barlume

Oltre tutto non basta mai

Un palpito di felicità
non mi consola

La tranquillità si perde
in un cuscino

Guardo pochi si accorgono
di me

Ascolto nessuno mi chiede
cos’hai detto

Un giorno come un altro
in mancanza di meglio

Il pomeriggio lo consumo
nell’indecisione

Arriva la sera con l’illusione
sia diversa dal solito

Quel barlume intriso di luna
a rischiarare il buio di
notti insonni

Carlo Sani

venerdì 23 settembre 2011

Che bella giornata

Che bella giornata tante come
questa all’orizzonte dei miei
pensieri

Basta mettere la canzone giusta trovare
la posizione migliore socchiudere gli
occhi e scorrono le immagini

Immagini di giorni come questo
con diverso solo la cornice

Sotto lo stesso piacevole sole
da un terrazzo appoggiato
alla
ringhiera coi chilometri nello
sguardo a cercare un volto
perso nel ricordo

Steso su un morbido panno
con le formiche che si
avventurano su per
i piedi

La foglia con la spina che
punge fastidiosamente di
un campo che si perde
a
fondo valle all’ombra
di alte cime

In riva al mare con la schiuma
di quegli spruzzi agitati nel
vento a pizzicare il viso

Su quel masso a strapiombo nell’aria
gelida di un canalone dall’eco che
si diffonde

Giorni con il piacere di quei
sapori di quella vista su un
mondo che non ha sempre
il gusto di
oggi

Carlo Sani

giovedì 22 settembre 2011

Io sarò li

Mi sono avvicinato
a stento mi sono
fermato

Mi sono avvicinato
con l’intento di
prendere tutto
ciò che non
ho

Quante emozioni
solo sfiorate

Quante le cose da sempre
lasciate su quel banco

Mi sono avvicinato
col pensiero nella
mente che correva

I pensieri sempre
più frenetici ci
hanno allontanato

Da lontano
ho
masticato duro

Da lontano senza potere
accorciare
le incomprensioni
avvicinando
le idee

Da lontano con le migliori
intenzioni ti ho chiesto
avvicinati arriva dove
puoi io sarò li

Carlo Sani

Quella traccia

Il ricordo spesso mentre
cerco di prendere sonno
mi riporta indietro di
molti anni

Quel ricordo in punta
di
sonno che ho pensato
tale e quale a oggi

Il ricordo di ieri
con la memoria
di oggi

La memoria di oggi
col ricordo di
allora

Memoria e ricordo per non
lasciare al tempo l’oblio
di quella traccia

Carlo Sani

mercoledì 21 settembre 2011

Quelle api

Quelle api che non hanno
paura di me io mi fido
di loro

Ci siamo incontrati dove da
anni
puntualmente ci ritroviamo
quella vasca all’ombra
di una tettoia

Con un buffetto sul muso
le allontano prima che
la tinozza si riempia
d’acqua

E’un nutrito sciame
che al mio saluto
si alza in volo

Ronzando intorno
annusando mi
riconoscono

C’è chi di loro ha avuto l’ardire
di poggiarsi sulle mie mani, chi
sul naso o sulla fronte spesso
sudata

Nel tempo ho capito quanto
gradiscano sentirmi parlare
rivolgendomi a loro

Io parlando continuo il mio
d’affare loro ascoltandomi
a starmi intorno

Capita a volte nell’aprire il rubinetto
ne trovi in mano più d’una, che senza
pungere aspettano che apra le dita
per volare via

Ci riconosiamo e ci rispettiamo
affettuosamente
senza la loro presenza quel
mastello umido e liso non
ascolterebbe parole
ne battere d’ali

Carlo Sani

lunedì 19 settembre 2011

Magico riflesso ambrato

Come occhio dorato il sole quando
si prepara al tramonto accende
l’immenso blu

Blu che onda dopo onda bagna
i mari attraversa gli oceani
frange le coste lambisce
le spiagge

Lieto lo spettacolo dei suoi ultimi
raggi che filtrano le nubi dando
a quel blu un magico riflesso
ambrato

Carlo Sani

venerdì 16 settembre 2011

Farfalla

Felpato il tuo
battere le ali

Sei così bella ravvivi
i colori dove smetti
di volare

Lieve su quel fiore
le tue
esili zampette gli
fanno solletico

I tuoi colori bene
si
adeguano all’incanto
di un campo fiorito

In volo su un fiore nell’erba
sei la carezza dai colori
accesi

Carlo Sani

Giorni

Pochi i giorni con
la
speranza piena di
entusiasmo

Giorni che passano
con la stanchezza
addosso

Giorni smaniosi
nel
mio affannarmi

Giorni senza capire
le ore che sprecano
i minuti
nell’abitudine

Giorni al buio di
notti irrequiete
perse
nel disincanto

Giorni insopportabili
con
la noia infastidita
dalla mia presenza

Giorni tribolati
malcapitati di
un’esistenza
infame

Troppi giorni quanti
giorni
ancora sopportando
questa vita mia

Carlo Sani

mercoledì 14 settembre 2011

Matita

Matita nella tua punta
i segni più morbidi

Matita lunga corta
grossa tutte a punta

Il tuo legno compatto
protegge la tua
fragilità

Matita scrivi con vigore
il tempo inesorabile
sbiadisce le tue
pagine

Matita dai colori più
diversi ma un’unica
riga nera

Matita con la punta tra
le
dita pagina dopo pagina
scrivi la tua fine

Matita triste vederti
esaurita
in un moncone
in mezzo a
tanti

Carlo Sani

Spiaggia

Svegliarsi col sole che
acceca lo sguardo

Aria fresca di un mare pigro
che non muove onda

I gabbiani con quel fastidioso
verso insistono a sfiorarsi
ondeggianti nel vento

Una vela che copre quella
più piccola di barche
al largo

Le grida di bimbi con la
voglia di mare mamme
in ansia

Una radio che trasmette
le stesse canzoni di
quella accanto

Asciugami coi colori
le forme formato
spiaggia

Spiaggia quella di sempre
con l’estate che si ripete

Carlo Sani

martedì 13 settembre 2011

Mi sono voltato

Ti chiedo e non hai da darmi

Aspetto, tu non
torni sui tuoi
passi

Quei passi che hai
fatto con fretta

Ti ho chiesto di ascoltarmi
non hai saputo comprendere

Ti sei allontanata sull’onda
di una diversa emozione

Ti ho chiesto ripensaci
hai
continuato a camminare
per la tua strada

Passo dopo passo troppo
il
nulla di quel camminare
per conto tuo

Mi sono chiesto potrò
mai fermare quei
passi

Mi sono voltato i miei
passi
sulle tue impronte per
non incontrarti
più

Carlo Sani

venerdì 9 settembre 2011

Orologio

Orologio che passi
il tempo a contare
le ore

Minuti ore senza
perdere tempo

Ti adatti a un polso
che ti porta con
se

Hai le forme più svariate
ma le ore sono sempre
quelle

Nei periodi tristi conti
le ore che non passano
mai

Nella gioia di un momento
i tuoi minuti passano
in fretta

Sin da bambino ti ho agognato
dal mio polso non ti ho più
levato

Carlo Sani

giovedì 8 settembre 2011

Richiamo d'amore

Ma quale se, un giorno,
un’ora,
finirà dimenticherò

In petto si bagnano
di
continuo le lacrime
dei miei tristi
giorni delle
mie penose
notti

Si ardo brucia
in me il fuoco
della passione

E’ vivo in me il desiderio
di sentirti dire ti amo

E’ forte in me la certezza
di dirti non posso amare
altra all’infuori di te

Tu che sai non reagisci
a quest’appello che da
tempo ormai soffochi
inascoltato

Ora più di prima si fa sentire
in tutto il suo richiamo
d’amore, il mio

Carlo Sani

martedì 6 settembre 2011

Dita

Dita che ubbidiscono
a una sola mano

Mano che ha sulla punta
della dita la carezza
più lieve

Dita che s’insinuano tra
i capelli cancellano una
lacrima

Dita che danno voce
alle spente parole

Dita che hanno stretto
tra le mani l’estro
più creativo

Dita che hanno stretto
nelle mani il destino
di molti

Mani con le dita che hanno
ubbidito agli ordini più
nefasti

Dita congiunte con la
voglia di pregare

Carlo Sani

Chiave

Chiave dal freddo metallo

Chiave con la storia
nella toppa

Ogni giro di chiave
una storia a se

Chiave con la trama
nelle tue tacche

Chiave nei secoli
per il medesimo
introdursi

Chiave per i ricordi
più belli

Chiave per intrighi
fatti di mistero

Chiave tante in serrature
cui scatti hanno fatto
sobbalzare

Quella chiave che
hai usato per la
serratura che
non è la mia

Carlo Sani

sabato 3 settembre 2011

Specchio

Quello specchio con la
vergogna di guardarmi

Ci guardiamo da ore
di
riflesso rispecchia
un viso assente

Ho la notte nel cuore con
poca voglia di chiudere
occhio

Ho ceduto alla debolezza
cercandoti

Tu con la notte nel
cuore vuota di
sentimenti

Solo con troppi
giorni da scartare

L’avanzo di notti
di trepida attesa

Un altro giorno davanti
a quello specchio con
la
difficoltà di riconoscere
in me quello di sempre

Carlo Sani