Oggi vorrei trovarmi
lontano da qui e da
me
Svegliarmi con la voglia che
mi è mancata fino a ieri
Sentire tutto ciò a cui non
ho mai prestato orecchio
Ieri con i ricordi brutti dei
giorni precedenti tutti da
dimenticare
Ieri avevo esaurito l’entusiasmo
per credere in giorni migliori
Tanti i giorni precedenti dalla falsariga
prevedibile con tempi e ritmi sempre
più inutilmente ripetitivi
Affaticato e logoro da una consuetudine
incline all’ordinario più casuale
Vorrei liberarmi “dall’intreccio” che
m’ingarbuglia inesorabilmente da
troppo tempo in uno spiacevole
disordine quotidiano
Vorrei avere meno “risentimento” per
quello che non riesco a dimenticare
di ieri che persiste nel farmi male
Vorrei rinunciare alla costante diffidenza
per “leggere” il domani con più fiducia
Desistere dallo “scoramento” bensì trovare
in me consapevolezza volontà di volere
cambiare modificando il modo di pensare
forse è il rimedio a tutto ciò
Carlo Sani
mercoledì 29 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
Navigare
Spruzzi pieni di vento sul viso
Un baldanzoso mare oltre alla barca
fa sussultare anche il mio cuore
La scia solca una tumultuosa
marea
Penetra il salino facendomi
bruciare gli occhi
Questo immenso blu mi appassiona
S’increspa l’onda che tinge di
bianco il propagarsi dei flutti
Sospingendomi sempre più lontano
il mare incalzato dal vento ne segue
il suo soffiare
Io il mare con la stessa
voglia di navigare
Grande la smania di lasciarmi
alle spalle tutto ciò da cui
ho deciso di andarmene
Carlo Sani
Un baldanzoso mare oltre alla barca
fa sussultare anche il mio cuore
La scia solca una tumultuosa
marea
Penetra il salino facendomi
bruciare gli occhi
Questo immenso blu mi appassiona
S’increspa l’onda che tinge di
bianco il propagarsi dei flutti
Sospingendomi sempre più lontano
il mare incalzato dal vento ne segue
il suo soffiare
Io il mare con la stessa
voglia di navigare
Grande la smania di lasciarmi
alle spalle tutto ciò da cui
ho deciso di andarmene
Carlo Sani
sabato 11 dicembre 2010
Ho
Ho di te la carezza tra i capelli
i tuoi occhi fissi su di me
Stretti in un abbraccio
sembrava non dovesse
finire mai
Cingo con più forza
le mie braccia a te
Mentre sussurri dolci parole
i tuoi occhi non vorrebbero
vedere nei miei il tuo stesso
soffrire
Dolore che pur sforzandomi
non riesco a mascherare
Troppo presto quello stringersi
colmo d’amore, le tue stanche
braccia non avrebbero potuto
più
Ho il tuo sofferto ultimo
respiro nelle mie labbra
Carlo Sani
i tuoi occhi fissi su di me
Stretti in un abbraccio
sembrava non dovesse
finire mai
Cingo con più forza
le mie braccia a te
Mentre sussurri dolci parole
i tuoi occhi non vorrebbero
vedere nei miei il tuo stesso
soffrire
Dolore che pur sforzandomi
non riesco a mascherare
Troppo presto quello stringersi
colmo d’amore, le tue stanche
braccia non avrebbero potuto
più
Ho il tuo sofferto ultimo
respiro nelle mie labbra
Carlo Sani
venerdì 10 dicembre 2010
Camminando
Chiaro pomeriggio di sole
Luminoso sole brucia un accaldato
viso ruga dopo ruga
Il soffio gelido del vento
mi "pizzica" le orecchie
La corrente spazza via le secche foglie
di smarriti alberi sempre più spogli
Placido catturo un pensiero dopo l’altro
non mi accorgo dei molti passi fatti
Carlo Sani
Luminoso sole brucia un accaldato
viso ruga dopo ruga
Il soffio gelido del vento
mi "pizzica" le orecchie
La corrente spazza via le secche foglie
di smarriti alberi sempre più spogli
Placido catturo un pensiero dopo l’altro
non mi accorgo dei molti passi fatti
Carlo Sani
mercoledì 8 dicembre 2010
Critica
Non mi aspetto commenti eclatanti ai miei scritti perché
so di essere solo uno che ascoltandosi ama descrivere
quello che sente
Ho ricevuto proprio un paio di giorni addietro da un caro amico con cui
ho condiviso un esaltante periodo senza grossi pensieri ad affliggere
giorni pieni di fervido trastullarsi della mia vita la critica più spietata
e tranciante
La stroncatura è partita sul binario tutto d’un fiato investendomi come
un uragano facendomi sprofondare in un mortificante sbandamento
Per fortuna ha ripreso fiato e la critica ha assunto un andamento
meno svilente arrivando a specificare come più strofe in molte
poesie lette erano apprezzabili e piacevoli
Anche se solo poche in tante cose scritte gli sono piaciute
dall’inizio alla fine, non mi sono afflitto più di tanto
Per quanto sia stata una critica severa e sconfortante su di me
ha avuto un effetto elettrizzante pieno di vigore creativo con
la “sfrontatezza” che mi contraddistingue fisserò altre pagine
con i miei pensieri
Carlo Sani
so di essere solo uno che ascoltandosi ama descrivere
quello che sente
Ho ricevuto proprio un paio di giorni addietro da un caro amico con cui
ho condiviso un esaltante periodo senza grossi pensieri ad affliggere
giorni pieni di fervido trastullarsi della mia vita la critica più spietata
e tranciante
La stroncatura è partita sul binario tutto d’un fiato investendomi come
un uragano facendomi sprofondare in un mortificante sbandamento
Per fortuna ha ripreso fiato e la critica ha assunto un andamento
meno svilente arrivando a specificare come più strofe in molte
poesie lette erano apprezzabili e piacevoli
Anche se solo poche in tante cose scritte gli sono piaciute
dall’inizio alla fine, non mi sono afflitto più di tanto
Per quanto sia stata una critica severa e sconfortante su di me
ha avuto un effetto elettrizzante pieno di vigore creativo con
la “sfrontatezza” che mi contraddistingue fisserò altre pagine
con i miei pensieri
Carlo Sani
giovedì 2 dicembre 2010
Natura
Campi, prati l’erba le spighe
i fiori
Sospira il vento su di essi sfiorando
il
gambo in delicata carezza fa cadere
a terra il blando petalo
Campi con i solchi arati di fresco
da laboriose braccia
Mani con la terra tra le dita
Bagnata di sudore la fronte di contadini
piegati sulle ginocchia in consueta
faticosa icombenza giornaliera
Prati in aggraziata sintonia con la natura
circostante che ne disegna i contorni
ne riduce lo spazio
Calpestando il loro vaporoso mantello
i passi scorrono leggeri
Erba che a mille usi ti presti anche
se nel tempo tanti sono i pretesti
per arrecarti danno tutti i giorni
dell’anno
Fiori non c’è petalo che non abbia
in
se l’ispirazione la fantasia di un
creato che in essi ha dipinto
i colori più belli
Carlo Sani
i fiori
Sospira il vento su di essi sfiorando
il
gambo in delicata carezza fa cadere
a terra il blando petalo
Campi con i solchi arati di fresco
da laboriose braccia
Mani con la terra tra le dita
Bagnata di sudore la fronte di contadini
piegati sulle ginocchia in consueta
faticosa icombenza giornaliera
Prati in aggraziata sintonia con la natura
circostante che ne disegna i contorni
ne riduce lo spazio
Calpestando il loro vaporoso mantello
i passi scorrono leggeri
Erba che a mille usi ti presti anche
se nel tempo tanti sono i pretesti
per arrecarti danno tutti i giorni
dell’anno
Fiori non c’è petalo che non abbia
in
se l’ispirazione la fantasia di un
creato che in essi ha dipinto
i colori più belli
Carlo Sani
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