lunedì 19 luglio 2010

Il mio cane

Erano passati a prendermi a casa gli amici di sempre e insieme siamo andati
alla festa che tutti gli anni verso i primi di settembre il borgo dove io abito
ha la consuetudine di realizzare, come sempre anche quella sera c’è
stato con grande soddisfazione il pienone

Tanta la gente, persone non solo del quartiere molte provenienti da altre parti
della città, altre ancora da zone confinanti, molta l’allegria e la voglia di
divertirsi e di stare in buona compagnia

Pronto il palco con gli orchestrali, la pista per i ballerini tirata a lucido, si ascoltava
musica melodica e si ballava il liscio sino a notte inoltrata, io e i miei compagni
non essendo dei grandi ballerini ci bastava ascoltare e guardare

Dopo avere salutato un bel po’ di conoscenze, individuato il tavolo giusto
ci siamo messi comodi e tra una suonata, una ballata e una cantata
abbiamo iniziato a mangiare

Tutti gli anni lo stesso invariato menù, fritto misto e patatine, chi beve birra
e chi vino bianco piacevolmente freddo

Ma quella sera di tanti anni fa e parlo di quindici anni, per me è avvenuto
l’unico e fatale incontro peloso della mia vita

Non avevamo ancora finito di cenare quando in lontananza vedo venire
verso di me le mie due figlie, grande è stata la sorpresa nel vedere
che non erano sole, tra le mani la più giovane teneva
uno spaventato e morbidoso cagnolino

Era un meticcio di appena ventiquattro giorni, strappato da una morte
orrenda e ancora da finire di svezzare

Subito ho indugiato poi lo preso tra le mie mani e guardandolo negli occhi
ho sentito che sapeva di latte, così da quel momento anche se non
lo avevo cercato, il mio amato cane non lo più lasciato

Carlo Sani

domenica 18 luglio 2010

Cicale

Ho comperato al mercatino una vecchia tavola trasformando così la sala
di casa mia in un piccolo studiolo

E’ un mercato dell’usato dove spesso sono solito andare a curiosare più
raramente a farmi dei regali comprando a poco prezzo gli oggetti
più svariati

Il tavolino fa le veci della scrivania su cui oltre al pc ho messo molto
altro matite, gomme, biro porta occhiali, cellulari quaderni
e telecomandi vari, il tutto in sparpagliato ordine
davvero pratico e molto funzionale

La mia vecchia poltrona perfetta da usare sia per scrivere al computer che
per fare assonnate pause, non importa l’ora

Di questi tempi col caldo che ci soffoca ho preso l’abitudine di lasciare aperte
le finestre e proprio l’altro giorno mentre stavo comodamente riposando
seduto in poltrona, ho sentito provenire alle mie orecchie dalla finestra
che da sul balcone, quello che da anni con la calura mi fa da
sottofondo musicale e da colonna sonora dei miei pisolini
l’incessante frinire delle cicale estate dopo estate
sempre monotonamente intonate avvolte però
in noiosa filastrocca

Ho realizzato in che modo la natura sia nella sua grandezza e nelle piccole
cose ci stupisca sempre, come nel caso di questi piccoli insetti che più
è caldo e più si fanno sentire senza interruzione alcuna

Mi sono anche reso conto di non poterne più fare a meno perciò frinite
frinite, rumorose Cicale, tanta è la compagnia che mi fate in queste
serate d’estate, che tutto solo e con tanta malinconia le passo
nuca sulle spalle....a osservare la luna

Carlo Sani

mercoledì 14 luglio 2010

Non c’è più Dio

Giorni addietro dopo molto tempo mi è capitato verso sera di passare per una storica via della
mia città coi suoi bei palazzi, le chiese i monumenti a farle da cornice

Da poco avevo finito di percorrere il ponte che immette nella via quando con mia grande contrarietà ho visto, i marciapiedi di entrambi i lati della strada occupati dai tavolini
dalle sedie dai parasole ed altro ancora,dei numerosi bar che si affacciano in essa
peraltro molto ingombranti per i pedoni

Pieni all’inverosimile di giovani, chi in piedi chi seduto o ascoltando musica
rintronante perché il volume era troppo alto

Parlando tra loro per farsi capire, dovevano alzare molto la voce come fossero
ambulanti di quartiere in giorno di mercato

Tutto questo mi ha colpito negativamente ma quello che ho osservato con più disagio
è il loro abbigliamento, più quello delle donne, che fanno a gara a chi ha meno
centimetri di stoffa nella gonna, il pantalone indecentemente più attillato
a chi ha la trasparenza più audace e chi la scollatura più provocante
tutti a buttare giù quantità di alcool e aspirare il fumo
di numerose sigarette

Ho provato turbamento nel vedere nei loro volti l’arroganza e il desiderio
per il divertimento più sfrenato, visi dall’ammiccamento fin
troppo eloquente in entrambi i sessi

Quello che ho potuto constatare in particolare è lo sguardo promiscuo di
strampalati occhi sia nell’uno che nell’altra

Il rimescolamento più profondo e avere capito col più grande dispiacere
che Dio in quei posti non lo fanno entrare…..
perché forestiero

Carlo Sani

domenica 11 luglio 2010

Il signore col cane

Da molti anni una quindicina almeno incontro quotidianamente
un discreto signore con una grande limpidezza nello sguardo
e il suo cagnolino ormai divenuto anziano, avvolte tenuto
al guinzaglio altre al passo, non importa se piove
se c’è il sole o la neve

Porta il suo cane in giro per il quartiere mai una volta che con un
cenno o un sorriso non abbia risposto al mio saluto al contrario
del suo cane che essendo capo branco tira di lungo
il più delle volte senza neppure guardarmi

E’ un giro necessario e salutare, il suo animale deve sporcare
e il signore come sempre da un sacchetto estrae
il necessario per la raccolta
dell’organico volgare

Davvero un padrone esemplare mai visto lasciare a terra quel
….tipo di materiale

Carlo Sani

lunedì 5 luglio 2010

Oche a passeggio

Ho qui davanti a me due superbi esemplari di oche probabili genitori di un nutrito
gruppetto di piccoli chiassosi pennuti al seguito
Splendide oche ritte sulle loro acquatiche zampe petto in fuori collo lungo e becco
perennemente a starnazzare mai esausto
Oche vestite da gran spolvero visto i colori con i quali madre natura ha voluto
tratteggiare il loro piumaggio
Tranquillamente seguite dai loro piccoli lasciano una dopo l’altra le proprie orme
su un manto erboso splendidamente tirato a pettine di un parco favoloso
quasi a stimolare il loro passaggio
Siamo comuni ospiti di questo incantevole giardino, con al centro un invitante
laghetto dove trovano refrigerio e comodo giaciglio questi palmati pennuti
mentre io velando le mie orme immobile...continuo a osservare
Carlo Sani

Il cinguettio

mi ero seduto su un masso dalla forma strana quasi fosse un guanciale
e da quella comoda posizione fiondavo lo sguardo in avanti
a soddisfarmi di tutte le belle cose che la natura
benevolmente ci mette a disposizione

Ero all’ombra refrigerante di una pianta dal grande cappello dalle larghe
foglie quando ho risentito l’unico ritornello sempre uguale ma che non
stanca mai il Cinguettare degli uccelli

Li vedevo incrociarsi liberi davanti ai miei occhi tra un arbusto
e una betulla e in quel punto… spesso ho fatto ritorno

Carlo Sani

giovedì 1 luglio 2010

La scrittura

la scrittura può essere insopprimibile ma avvolte
può anche essere povera licenziosa
e sbrigativa

Carlo Sani

Tamarro

piace l'uomo doloroso dal fascino sfacciato e un cuore che non
batte e non sta mai dalla parte giusta
non si sa da dove arriva
e quanto resterà
Carlo Sani

Presenza

è un verde e delicato pensiero con le foglie verse chiamala
con un nome se vuoi,tienine riguardo
sarà la mia presenza nel tuo
trascorrere il tempo

Carlo Sani