martedì 31 gennaio 2017

Sue reali implicazioni


Tutto può cambiare

 
Anche se pare resti


Tutto come sempre

 
La coerenza

si pensa

 
Sia una delle

prerogative

 
Se non addirittura

la scelta migliore

 
Da sostenere

nella propria

     vita

 
Ed è questo

l’errore

 
Secondo

me di troppi

 
Perché

la conseguenza

 
Più frequente

è quella

 
Di non riuscire

a vedere

 
In altro modo

una realtà

 
Di fatto anche

molto palese

e condivisa

 
La congruenza

non deve essere

      costrittiva

 
Verso Il proprio

modo di relazionarsi

 
Soggettivamente

auspicabile


Sarebbe riuscire

utilizzare

 
La coerenza

quando

 
Si è preso

del tutto

coscienza

 
Delle sue reali

implicazioni

                   
             Carlo Sani

 

 

mercoledì 25 gennaio 2017

Il buio all'improvviso


Mi è parso

sentire

un grido

 
Da sembrarmi

addirittura

eccessivo

 
Un urlo

di notevole

   durezza

 
Da sbarrare

gli occhi

di trepidazione

 
Smorzare

il fiato

a metà

respiro

 
Eppure

tra queste

      scale

 
Sono
 
solo

io

 
Poi si è

riaccesa

 la luce

 
Il buio

all’improvviso

 
Continua

angosciarmi

    di paura

 
Prigioniero

della mia viltà

 
             Carlo Sani    

 

 

 

venerdì 20 gennaio 2017

Mi mette all’angolo


Se dovessi

dire come

        sto

 
Non c'è dolore

che non sento

 
Quasi fossi

completamente

    ammaccato

 
Mi peso addosso

         al punto

 
Dover mettermi

in piedi

 
Mi angoscia

non poco

 
Mi sento pesare

quanto un elefante

 
Con questa

sensazione

 
Di degrado

psicofisico

 
Mi tocca

un notevole

      sforzo

 
Per

non arrendermi

 
Ad una condizione

mentale

 
Che non è la realtà

del mio stato

 
Ma che se

non risolvo

 
Mi mette

all’angolo

 
E da lì come

tante altre

volte

 
Non riuscire

a schiodarmi

 
Per il resto

della giornata

 
           Carlo Sani

 

 

mercoledì 18 gennaio 2017

Buona reputazione


Ho colto

di te

 
Quello

che ho

potuto
 
 
Ammetto che

è fin troppo

 
Da

non recriminare

         del poco

 
Tempo avuto

a disposizione

 
Sei intenzionalmente

tracotante e abbietto

 
Da non augurare

conoscerti

 
Neppure

al più detestabile

   degli individui

 
Sarebbe

un auspicio

 
Nuocerebbe

alla mia

 
Buona

reputazione

               
         Carlo Sani

 

Omaggio alla memoria


Ti ho vista

piangere

 
Con naturale

compostezza

 
Filtrando l’intensità

di quel dolore

 
Con la spontaneità

del tuo pudore

 
Trasformando

quella commozione

 
In garbato

omaggio

alla

memoria

 
         Carlo Sani

Quello che resta


Quando si crede

di sapere tutto

 
Di una persona

niente di più

discutibile

 
Perché il tutto

non è di nessuno

 
La pretesa

di conoscere

   ogni cosa

 
Di una

donna

 
E’ da biasimare

in quanto

 
Smorzerebbe

lo stimolo

 
Continuare

ad aprirsi

alla curiosità

 
Necessaria

per non fare

       cadere

 
Definitivamente

il sipario

 
Su quello

che resta

          
               Carlo Sani

martedì 17 gennaio 2017

Risolutezza di un azzardo

Quando vorresti

osare

 
E’ la volta

che non puoi

tirarti indietro

 
Meglio cento

mille volte

 
La risolutezza

di un azzardo

 
Che non sapere

sottrarsi


Dalle vecchie

consuetudini

 
             Carlo Sani

Un irrefrenabile gelo


Continua

piovere

 
La pioggia

bagnandoti


Raffredda

di disperazione


Ogni tua lacrima

 
Che scivola

sulla piega


Di una smorfia

incredula


Il cuore batte

un irrefrenabile

              gelo

 
                 Carlo Sani

 


 

Ore molto confacenti


Quando mi sento

solo


Non mi procura

particolare

disagio


E’ quando

in presenza

     d' altri


Sento mi manca

qualcosa


In quella situazione

avverto l’imbarazzo


Di non essere

con le persone

          giuste

 
Di avere perso

l’opportunità

di non esserci

 
Preferendo

quel silenzio


Riesce comunque

emozionarmi


Ore per me

molto confacenti

 
Perché

non hanno

     orario


Né traccia

da seguire

 
Soprattutto

nessun ruolo

 
Io debba

sostenere

 

      Carlo Sani

lunedì 16 gennaio 2017

Sospeso in un nulla


Quando

non ti riconoscono

 
O solo fanno

fatica

 
E’ possibile

per mutamento

 
Del proprio aspetto

                  fisico

 
Del tutto naturale

ad una certa età

 
A me personalmente

succede

 
Quasi mai di non essere

               riconosciuto

 
Mi capita al contrario

ormai quotidianamente

 
Di non distinguere

il viso

 
Di chi mi passa

accanto salutandomi

 
Anche di chi mi

rivolge la parola

avvicinandosi

 
Ho perso

la messa

a fuoco

 
Quel volto rimane

sconosciuto

 
Devono passare

pochi secondi

 
Che mi servono

per tarare

 
Le diottrie

in affanno

 
Disturbo da mettermi

in seria difficoltà

 
Per pochi

istanti

 
Che a me però

servono tutti

 
Per non rimanere

sospeso in un nulla

 
Di cui non riconosco

le sembianze

 

                Carlo Sani

 

 

 

 

 

domenica 15 gennaio 2017

Soddisfazione di sentirne


Il fazzoletto

ne ho piacevole

         ricordo

 
Sin da quando

bambino

 
Osservavo

mio padre

ripiegarlo

 
Con tanta

delicatezza

è maestria

 
Come fosse

un gesto

d’amore

 
E d’allora

non ho smesso

di apprezzarlo  

 
Sia per il tessuto

i colori i disegni

 
Il profumo
 
che lo eleva
 
    a rango

 
Di assoluta

raffinatezza

 
Mai un pantalone

senza averlo

in tasca

 
Evitando però

accuratamente

  di utilizzarlo



Per me

il fazzoletto

             è

 
Una morbida

carezza sul viso

 
Una tenerezza

tra mani agitate

 
Accattivante

orpello

 
Da esibire

in presenza

 femminile

 
La soddisfazione

di sentirne

 
Sempre la stessa

fresca nitidezza 

 
Come fosse appena

uscito dal cassetto

 
                Carlo Sani