Aspettare da tempo
quello che mi porto
nel cuore
Progettare per poi lasciare
svanire nell’amarezza
Sfumato l’auspicio di rivedere
quei posti a me tanto cari
Ricordi di una gioventù
in odore di mare
Ora vivo dove la nebbia inghiotte
portoni sfuma la luce dei
lampioni
Di galleria in galleria
la frenesia di arrivare
spinge sull’acceleratore
Lasciare tra le ruote
l’affannosa calura
della pianura
Davanti ai miei occhi finalmente
un ondulato e schiumoso
mare
Sono sul ponte che attraversa quel
fiume che nessuna magra mai ha
assetato sono arrivato
Carlo sani
E credo sarebbero in tanti a darti il benvenuto!
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