mercoledì 24 agosto 2011

Poveretto alla deriva

Con questa canzone quanto ti ho
amato
scrivendo per te le poesie più
belle piene di quel sentimento
ricco del mio amore

Non dormivo mai col tuo pensiero
fisso a togliermi il sonno

Con questa canzone è nato il desiderio
di mandarti i libri di abbandonarmi
a quel sentimento con l’assillo
del pensiero tuo

Tu non ci senti non vuoi ascoltare
il tuo cuore, così io adirato mi
scaglio contro di te

Devi capire una volta per tutte
è
solo sempre a causa della gelosia
la mancanza delle tue tenerezze
del tuo freddo distacco

Non volerti lasciare andare con tutto
il trasporto che merita uno che ti ama
con la mia stessa intensità

Meno male non ti
ho
davanti in quei
momenti

Forse se ci fosse la possibilità
di
essere uno di fronte all'altro
probabilmente si realizzerebbe
quello
che tutte e due desideriamo
tu non vuoi ammettere

Mi sto sciogliendo con questa
canzone mi piangono anche
le mani piene delle mie
lacrime

Ti amo ora e sempre
ovunque io non
ci sarò

Ascolta questa canzone me l'hai
dedicata
Tu quando il sentimento a prevalso
su quell’ inutile rigore assassino
di un tenero grande amore

L’amore che affranto
leggo tutte le sere
nelle pagine a te
dedicate

Pagine di quei libri che girando
lo sguardo su quel comodino
stanca con la voglia
di
dormire ti danno
l'immagine
di me

Non riesco a sopportare non
accetti quello che è nato
in Te
la voglia di noi

Ora sono un poveretto alla deriva
di se stesso, non ho smesso mai
un solo istante di voltarmi
alla ricerca di Te

Carlo Sani



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