martedì 9 agosto 2011

Candela

Smorto moccolo ti “squagli”
acceso da un cerino

Tremulo il tuo chiarore
di un flebile ardere

Al calore vivido ti sciogli
nel buio di una stanza
attizzandone i colori

Candela sciogliendoti
piangi le gocce del
tuo spegnerti

Ti smorzi con un soffio
spegnendo le ombre di
una stanza ormai buia
che odora del tuo
fumoso
“lucignolo” bruciato

Carlo Sani

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