Cosa sono, cosa provo, chi vorrei essere questo è l’imperativo a cui quotidianamente
non so dare esauriente riscontro
Sono un inarrestabile insofferente forza, mi turbo in un unico persistere, il timore
di non uscire mai da questa fastidiosa zavorra umana, sepolcro che mi strozza
e svilisce
Vorrei tanto essere pura sostanza senza più traguardi e barriere da infrangere le sembianze
umane di nessuna sostanziale importanza se non a caratterizzare il brutto dal bello
umano bizzarro capriccio
Vorrei impadronirmi dell'aria che respiro, del cielo che ammiro dell'universo nell'finito
svincolato a liberare quell’essenza di cui mi sento colmo,trepidazione che solo
la forza dell'esemplare la può concepire
Vorrei apparire concreto,sognatore e disincantato non più imprigionato in una accozzaglia
improbabile di ossa e muscoli
Questa mia realtà non mi accontenta non mi fa chiarezza, non sono quello che vorrei
tuttavia quando mi sento libero da tutti questi fronzoli mi capisco e riesco
a esprimermi con criterio
Carlo Sani
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