Da lassù quell’ultima estate sapendo
la prossima non l’avemmo respirata
insieme
Lassù quanto era bello tutt’attorno
un’intensa pace un tranquillo
meditare
Aria fresca nel vento
leggero a sfrondare
l’erba
Sapevamo, il silenzio
ci univa in un unico
sostenerci
Tu sempre qualche passo
avanti
col pensiero angosciato
io dietro a percepirne
il dolore
Da lassù bastava allungare le braccia
aprire le mani per stringere ancora
una volta un’impagabile scenario
Da lassù nonostante il silenzio abbiamo
ascoltato ci siamo accorti di tutto
quello che non riuscivamo più
a percepire
Seduti su quel costone io appoggiato
ai gomiti tu in ginocchio stretta
nelle tue esili spalle
Il cielo da lassù si posava
sulle nostre lacrime
Da lassù per me con la
stessa rassegnazione
di oggi
Carlo Sani
Dolente, lirico contrasto tra la serenità della natura ed il dramma incombente.
RispondiElimina