Quando il sereno dopo scialbi giorni inzuppati
di pioggia sgombera un plumbeo cielo
i colori tornano a ornare la mia
città, mi rivedo minuscolo
a guardare ammirato
un “compiaciuto”
mare
Il mare mi rasserena con allegria
Quando lo guardo mi “abbaglia”
lo sguardo
Quando quieto il mare segue placida
cadenza, vorrei lasciare le mie
orme a pelo d’acqua
Quando il mare spinto dalle onde più
burrascose “ingoia” la spiaggia
sbianca di salino l’aria vorrei
accarezzarlo per placarne
il furore
Il mare “batte il ritmo” della
mia quotidianità
Carlo Sani
La nostalgia del mare, qui resa in plastici versi, é propria degli animi poetici.
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