Finalmente
ci sei
Mi rendo
conto
tanto
di telefonarti
astenermi
dal farlo
non provare
la comunicazione
crudele a tal punto
ce l’hai ancora
dispetti
Dorme sempre
sul cuscino
carico di foglie
l’ho portato
a casa
le tende in salotto
più lunghe
E il lavoro
come va
lo occupi ancora
in piscina
leggere tutti
i libri
a portata
di mano
forse ho esagerato
conto
un solo minuto
l’interrogazione
sentire la tua
voce
Adesso
mi taccio
non posso
credere
il mio nome
conversando
stesso
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