Osservavo
la prua
perdersi
Sempre più tra
le onde irrequiete
alla tempesta
Stavo seduto
nella poltrona
amico
per il mare
confortevole
Di un sedici
metri
E da
li
continuavo
Guardare l’impeto
di quei marosi
era la
prima
volta
di sempre
mi
trovavo
a solcare
Per giorni
solo tanto
mare
Ma quella volta
ed era la prima
molto per paura
per lo spettacolo
Decisamente
superiore
Ad ogni plausibile
immaginazione
Del suo furioso
manifestarsi
mi schiodavo
frastornato
ciò continuava
esibire
Il mare di quel
primo pomeriggio
Improvvisamente
la prua sembrava
quell’onda rabbiosa
stringendo a tutta
forza
I braccioli di quella
incolpevole poltrona
ciò mai
prima
mal di mare
così dal terrore
di me da un po’
accorto d'altro
a sopportare
mal di mare
di resistere
quell’accanimento
finalmente
in porto
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