domenica 31 ottobre 2010

Lo specchio

Non spreco energie a dar di peso al chiacchiericcio
pettegolo, sono troppo impegnato a sopportarmi e
attento allo specchio all'immagine che da di me

Carlo Sani

La farmacia

Farmacie tante e mai vuote

Persone con ricette in mano una dietro
l'altra in fila sempre in attesa come
tutti di fare spesa, le ricette speciali
particolari solo per medicinali

Piccole grandi Farmacie, brutte belle, però
tutte con i muri a scandire tali e quali tutti
i nostri mali.

Dedicata alla farmacia Campioni

Carlo Sani

Adoro

Le feste baricadere e schiumeggianti le notti
in bianco di una vita al chiaro di luna.

La fierezza di appartenenza, l’identità
democratica

Il rispetto più della sopportazione il rigore
perché è meglio dell'assenza.

Mi astengo dallo stupidario quotidiano e cerco
di evitare di essere lasciato anche se possono
sembrare dei magnifici abbandoni.

Carlo Sani

Pregare

Mentre al mattino recito come sempre le mie preghiere
mi sono accorto che ultimamente il giorno che respiro
si è fatto più “amabile” carico di “ fertili”
positive percezioni che mi schiudono il cuore al
desiderio di seguitare con più consapevolezza nel
confidare nell’oggi, nel futuro e quello che più
conta a non avere “ paura della fine”

Carlo Sani

venerdì 29 ottobre 2010

il Carruggio

Ancora molto presente il ricordo
di due vite di ignari bambini tutti
e due con le braghe corte

Si contano sulle dita di una mano
i portoni di casa che ci separavano

Portoni che si aprono nel carruggio
dal gustoso sapore di pane

Carruggio che ha contribuito
al sorgere di un grande impulso

Carruggio che ha protetto il fortificarsi
di una grande amicizia colma d’affetto

Carruggio di quei due sei stato lo
scenario del loro prolifico baloccare

Carruggio dal lungo percorso, a me e
Gimmi però bastava quell’ultimo breve
tratto

Con la pioggia io e lui in pantofole in qualche
stanza di casa mia a divertici, oppure annoiarsi
in qualche portone, o sognando di fare chilometri
senza allontanarci d’un metro sul furgoncino fermo
in piazzetta

Niente e nessuno poteva separarci
e del carruggio ci sentivamo i dominatori

Quel carruggio ci ha fatto intendere, in
amicizia non ci siamo mai dimenticati

Carlo Sani

Luna

Luna dopo una notte in bianco
non ti decidi a lasciare un
cielo scolorito

Un cielo che si trascina
in un giorno tardo a venire

Un giorno dallo sperduto
e sfocato sole

Sole col pallido e infreddolito suo
barlume dopo una tribolata notte
di artico freddo

Sani Carlo

giovedì 28 ottobre 2010

Se fosse

Quanti se fosse nella vita
di molti di noi

Non si può sostenere che se fosse
non sia preferibile e meno sgradito
di peccato che

Se fosse, lascia alla speranza
uno spiraglio

Peccato che, ha la consapevolezza
che tanto cosi non può andare

Se fosse, non preclude tende
al meglio a evitare suo malgrado

Peccato che, ha in se il pentimento
ancora prima dell’accaduto

Se fosse, mi ha sempre fatto
pensare a un affaccio migliore
nel domani

Peccato che, mi ha tolto la certezza
la convinzione di potercela fare

Se fosse possibile concederei a tutti
una
opportunità, a meno che questo mio
desiderio non sia per qualcuno un
peccato di presunzione…. Carlo sani

Sarcasmo

Lei o nessuna! nessuna non esiste
lei non ha nome, quindi chiunque
cioè tutte

Chi dice questo è dunque
incontentabile e molto
indeciso

Carlo Sani

martedì 26 ottobre 2010

Uno che

Ho la fortuna di scrivere con
immutata dedizione da molto
tempo

Dell’ascoltare il mio profondo
assecondandolo a esprimersi
scrivendone

Mi rendo conto la cultura è una
grande dote ma è pur sempre
appresa

Poesia tu vivi nell’ascoltare
il proprio sentire

Per chi ne è capace la poesia è innata
non conosce dottrine o insegnamenti
quella è libera di esprimersi

Sono solo uno che da sempre
insegue il suo darsi retta

E fino a quando avrò orecchio
per
percepire chi vorrà continuerà
a leggerne

Carlo Sani

lunedì 25 ottobre 2010

Non c’è

Non c’è e tutti cercano
di capire chi e cosa

Non c’è giorno che vorrei riprendermi
un po’ del tempo che ho sciupato

Non c’è stato mai una sola volta che
il pentimento mi abbia impedito di
ricadere negli errori di sempre

Non c’è donna che pur sapendo
il mio contrastate i sentimenti
non si sia dedicata a me con
tanto entusiasmo

Non c’è situazione che mi imbarazzi
anche
se preferisco evitare la confusione
schivando ostacoli insormontabili

Non c’è mai stato nessun episodio,nessun
modo di pensare che mi abbia convinto
dell’esatto contrario

Non c’è nell’uomo la convinzione
che
la soprafazione di ideali contrapposti
non danno il diritto di decidere
calpestandoli le sorti di altre
miserabili esistenze

Mi sono reso conto con sofferenza che per molti
versi sono un uomo nato coi sentimenti sbagliati
in un epoca in cui le coscienze sono dettate dagli
umori più bizzarri

Non c’è bocca che abbia taciuto
nel momento in cui il silenzio
era d’obbligo

Non ci sarà mai luogo in cui la natura
pienamente conservata e rispettata
nella sua più totale armonia
che io non vorrei vedere

Carlo Sani

giovedì 21 ottobre 2010

Stradina

Albero ai margini di una curva di uno
sterrato con pietruzze in sparpagliato
disordine

Stradina che non conosci il caotico
viandare, che ti isoli di svolta
in curva

Carraia che non a caso percorri quei
terreni di una campagna grigia, dai
contorni sfocati e indefiniti in
una bruma che tutto avvolge
che tutto adombra

Sentiero che vigili nel tuo
percorrere i campi che in
te si delimitano

Stradina nel tuo districato proseguire
molti i cespugli che si accostano con
i loro ramoscelli punto d’appoggio
per uccelli stanchi nel vento

Nel tuo tragitto solo alcuni sparsi
casolari nel dispiegarsi della grande
campagna

Tante le stradine che valicano i fondi
di
campagne ben tenute, curate al meglio
mentre del loro polveroso transitare
nessuno se ne cura

Carlo Sani

sabato 16 ottobre 2010

Freddo

Da lontano quella nuvola
non fa percepire niente
di bello

Il sole si è dato per disperso

Al suo posto grosse nubi
scaricano il loro freddo
gocciolare

Alba che ti accechi con la
luce dei lampioni fin qui
accesi

Mattino che ti svegli nel dormire
di un giorno dal prolungato sonno

Freddo che si è impadronito
delle mie giornate

Giornate che hanno smesso le
maniche corte per indossare
le calze di lana

Giornate che porteranno con
se i brividi di un gelido inverno

Carlo Sani

In barca

Primo pomeriggio il sole si è lievemente stinto
rimane alto dov’è a fare da “ meridiano” con
i suoi
raggi, in una tavola di piatto mare che fatica
a spingersi a riva

Voglia di remare sospingendo verso la marina
una
barca con la prua rivolta al largo a evitare
l’approdo, come non sia un gradire attraccare

Carlo Sani

mercoledì 13 ottobre 2010

Pelago

Il sole che tinge d’oro con i suoi
raggi più lucenti un flemmatico mare

Ramato contrasto nel blu di un mare
che si trastulla in un quieto ondulare

Placido mare che non scuote
onda non increspa flutto

Grande pletora che in te si acceca
nel suo risplendere il sole di tutti
i giorni

In te grande pelago le nuvole di tutti i cieli
scrosciano la pioggia di tutti i temporali

Mare con te ho passato i giorni
migliori delle vacanze più incantevoli

Mare con te ho divagato nei ricordi
di un tempo recondito e ineguagliabile

Grandi le distese d’acqua
di un unico mare nostro

Carlo Sani

martedì 12 ottobre 2010

Oggi

Un pallido sole mi ha accolto
col suo caldo tepore sulla pelle

Fresca piacevole la carezza sul viso
di un’aria gradevolmente respirabile

Un parco ancora tutto bagnato dal sudore
della notte che bagna di refrigerio tutto
il suo erboso manto

Accogliente e tranquillo ritrovarsi nell’incantevole
verde di alberi dalle fronde vigorose e leggiadre
all’apparire

Erba che sa dei sapori freschi della terra

Terra che germogli i cespugli coi fiori
dallo sbocciare profumato e incantato

Sereno e coinvolgente passeggiare nei discreti
viali in rispettoso silenzio assorbito in un
proficuo pensare

Viali che attraversano il parco tutti
i giorni sempre nella stessa direzione

Piacevolmente disteso assaporo questo
risvegliarmi in un nuovo gioioso
giorno della mia vita, grato
continuo a percorrere
i miei passi

Carlo Sani

domenica 10 ottobre 2010

Pensandoci bene

Mi sono reso conto che molti miei scritti sono
tendenzialmente malinconici, cupi e privi di
inutili fronzoli

Mi è stato detto che fanno meditare pensare e non
invocano niente di allegro, come potrebbe essere
diversamente se allo schifo quotidiano non c’è
freno alcuno

Non è che nascendo sapendo di dover morire
sia il proscenio più entusiasmante da augurarsi

Quanti giorni si vorrebbero cancellare e subito
dopo vorresti dimenticarti del giorno prima

Quanto tempo della nostra vita dedichiamo
a evitare guai maggiori

Tante le esistenze piene di giorni felici, di giorni
di grandi soddisfazioni e di spensierato divertirsi
anche se tutto questo stare bene non appaga
mai la
vita completamente, perché non fa dimenticare
della morte e non ne allontana il suo avverarsi

Non credo si possa essere pienamente contenti
perché in noi esiste il piacere della cattiveria
che giorno dopo giorno coltiviamo nella
perfidia più “sfrontata” e penalizzante

Tempo addietro ho scritto che il meglio
di tutto
è
dentro di noi, perciò conoscendoci di più
migliorandoci non solo vivremmo meglio io
e voi, ma anche io nel rispetto di me stesso
e di tutto quello che giornalmente condivido
con la natura la vita quotidiana

Carlo Sani

Pensierando

Quando l’uomo si adatta si configura in quello
che la natura ha predisposto è piacevole farne
parte prenderne possesso disporre di questa
armoniosa sostenibilità tutto quello che è
tollerabile tutto ciò che è ammissibile
non
deteriora non prevarica non altera gli
equilibri le proporzioni delle cose

Semplici criteri che l’uomo
non ha ancora interiorizzato

Spesso "eccedendo" dissennatamente
con ingiustificata
costante caparbietà l'uomo rovina questo
irripetibile e incontrovertibile connubio
tra natura e individuo

Il creato che non sia più mortificato

Carlo Sani

martedì 5 ottobre 2010

I ricordi

Forte il sentimento provocato nel ritrovare
quelli che erano solamente ricordi smarriti
negli anni trascorsi di una vita fatta d’altro

Quei sentimenti nascosti e taciuti
nei pensieri a memoria di un passato

Impronte che nella memoria
diventano rimpianti

Spicchi invecchiati negli anni, mai smarriti
rinvigoriti nell’attesa dell’opportunità che
non avvisa di quando di come

Ricordi che squarciano di dolore
il cuore al solo ripensarci

Ricordi che esaltano la predisposizione
a ricondurli a gradita memoria

Coi ricordi di una vita di ognuno si
riempirebbe l’esistenza di chi sta per nascere

I ricordi hanno riempito di contenuto le giornate
più inutili dandole un senso, evitando di svuotarle
della vita

Carlo Sani

domenica 3 ottobre 2010

O voi

Che dormite uno accanto all’altro complici
in un dormiente sonno che assenti cullati
dal sognare non vi curate d’altro

Perché stropicciare incolpevoli lenzuola
di una alcova ricettacolo dei vostri “orgasmi”

Perché impalpabili guanciali e amabili
federe obbligate ad ascoltare il vostro affanno

Perché di tutto ciò mi è rimasto un avvilente
e
doloroso ricordare, forse perché ho confuso
e ho amato sempre le donne sbagliate!!

Carlo Sani

Onda di mare

Quel ciuffo di mare che non vuole
rimanere acconciato e composto
perché come onda segue
il suo navigare

Carlo Sani

Mare

Perché arricciato mare quella
schiuma
è di rabbia perché spiaggiandoti
vedresti finalmente il tuo
burrascoso infrangerti!?

Carlo Sani

sabato 2 ottobre 2010

l'Età

Andando appresso all’età si rinuncia
a rimanere giovani e non si può
evitare d’invecchiare con essa

Carlo Sani

Eremo

Cosa fai nel tuo silenzio tutto solo nel verde nascosto

Nascondiglio dai rumorosi pretesti quotidiani

Mansueta pace nell’eremo all’ombra di vigorosi
alberi, tra le foglie di floridi cespugli , nei colori
dei fiori nel verde dell’erba, foraggio di caprette
al pascolo

Un unico colore dalle sfumature mutevoli
a confezionare
questo incantevole frammento di natura

Brama di silenzioso ascoltare
i commenti dell’anima

La natura nell’eremo non conosce molestie
ma vive nel gusto piacevole della gaiezza

L’eremo non nasconde verità vuole
chiarezza evitando la menzogna

L’eremo col suo trasparente
percorrere le ore di tutti i giorni

Nell’eremo tutto è più a portata di mano
le allunghi accarezzi il cielo, le porgi
una fonte le lava, le stendi un manto
delicato d’erba le accarezza

Forte inteso lo scrosciare della
pioggia che affoga la terra

Forte intenso il boato del tuono che
col suo fragore sventra le nubi

Forte intenso il sole a picco che
arroventa le rocce intiepidisce l’erba

Forte intenso il lamento del vento
che zittisce le intimidite foglie

Eremo non ti allontanare da dove sei
quando
avrò bisogno di te saprò dove trovarti

Carlo Sani

venerdì 1 ottobre 2010

Alba

Alba che duri lo spazio di un risveglio

Alba dagli intensi indefiniti barlumi

Notte che finisci all'ultimo sbadiglio

Alba che socchiudi gli occhi ai primi
bagliori del giorno

Alba che ha fumato i mozziconi delle
sigarette di interminabili notti

Alba che allo sfocare della notte
esalti i tuoi contorni

Alba che sfuggi alla notte
e ti sottrai al giorno

Ci sono notti che finiscono
all’alba al chiaror di luna

Tante le albe attese cercando
di archiviare notti insonni

All’alba ho iniziato tutti i giorni
della mia vita e all’alba dell’ultimo
mio giorno non sarò assente

Carlo sani

Tutto ciò

Cielo
guardando il cielo vorrei spiccare il volo

Terra
la terra non ne conosciamo un altra uguale

Mare
mutevole infrangersi in perenne movimento

Acqua
l’odore dell’acqua la memoria del mondo

Sole
da sempre brucia senza mai scottarsi

Luna
l’unica sentinella a cui non viene
mai concesso di riposare

Universo
cosmologicamente ineluttabile

Stelle
lampadine mai spente sempre rinnovabili

Popoli
tante le masse popolari un solo e unico
individuo l’essere umano

Religione
nasce con noi, però troppo spesso
c’è ne dimentichiamo

Benessere
rende i desideri credibili realtà

Progresso
essenziale se moderatamente controllato

Povertà, fame, tribolazione
l’una si porta drasticamente
e costantemente appresso le altre

Malattia, carestie, morte
lotta continua a tutto campo
molte le battaglie vinte

Guerra, atrocità, lutti
solo morte distruzione sofferenza mai
insegnato nulla di diverso che sperare
in una onorevole resa

Ecco questo è il mondo la realtà
in cui giorno dopo giorno l’uomo
ne è interprete e nello stesso
tempo spettatore

Carlo Sani