a Ventimiglia c’è ancora quel masso che
il mare ha addolcito smussandone il profilo
Masso fortunato da me per molto
tempo amato e coccolato
Il suo colore nero rilucente lo
rendeva individuabile agevolmente
Scoglio mi sono imboscato al riparo
della tua mole possente tutte le
volte la voglia di andare a scuola
non era preminente
Su quello scoglio a cavalcioni superando
di un mare inquieto i più alti cavalloni
Al riparo di quel masso da curiosi
guardanti quanti baci stimolanti
Quante volte col tepore del
mio corpo l'ho scaldato per
ore
Scoglio sei stato il punto nero dove
pieno d’ardore mi facevo trovare
a determinate ore
Quando ritorno da quelle parti non manco
mai di farmi vedere da quel masso nel
tempo diventato un po’più basso
Con malinconia avvolte mi soffermo
a
ricordare quello scoglio in tutto
il suo “splendido invecchiare”
Carlo Sani
Un bel ricordo della "pria margunaira" che anch'essa sta "invecchiando".
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