sabato 19 aprile 2014

Quella mano



La mano ferma
vaghi ricordi
è ancora
presto


Da poco
ho
infilato
le ciabatte


Scostando la tenda
il sole mi ha dato
una fitta agli
occhi


Non ricordo
come sono
finito
a letto


Non ho rifiutato
nessuna bevuta


Ho aperto se
ben
ricordo verso
l’imbrunire
il terzo
pacchetto
di
Camel


Ricordo 
non 
stavo 
molto
bene


Il fegato ogni volta
mi appoggiavo
al banco
accusava
dolore


Ma ho continuato
fumo alcol


Sino a quando
la mano non
ha retto


Quell’ultimo bicchiere
che mi sono rovesciato
sulla camicia


La mano
mi
tremava
un formicolio
mi intorbidiva
il tatto


Credo che del dopo
se ne è fatto carico


Qualche mio pietoso
amico mettendomi
sotto le coperte


Chissà in quali 
condizioni 
mi 
ha lasciato 
a smaltire
quell’ennesima 
"scimmia"


Ora sono pesto
sbrindellato
da fare
paura


Ogni volta che respiro
il mio fiato mi gira
ancora la testa


Ma quella mano
non ha perso
tempo


Prendendo tra
le dita il primo
bicchiere della
giornata


Carlo Sani





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