mercoledì 14 luglio 2010

Non c’è più Dio

Giorni addietro dopo molto tempo mi è capitato verso sera di passare per una storica via della
mia città coi suoi bei palazzi, le chiese i monumenti a farle da cornice

Da poco avevo finito di percorrere il ponte che immette nella via quando con mia grande contrarietà ho visto, i marciapiedi di entrambi i lati della strada occupati dai tavolini
dalle sedie dai parasole ed altro ancora,dei numerosi bar che si affacciano in essa
peraltro molto ingombranti per i pedoni

Pieni all’inverosimile di giovani, chi in piedi chi seduto o ascoltando musica
rintronante perché il volume era troppo alto

Parlando tra loro per farsi capire, dovevano alzare molto la voce come fossero
ambulanti di quartiere in giorno di mercato

Tutto questo mi ha colpito negativamente ma quello che ho osservato con più disagio
è il loro abbigliamento, più quello delle donne, che fanno a gara a chi ha meno
centimetri di stoffa nella gonna, il pantalone indecentemente più attillato
a chi ha la trasparenza più audace e chi la scollatura più provocante
tutti a buttare giù quantità di alcool e aspirare il fumo
di numerose sigarette

Ho provato turbamento nel vedere nei loro volti l’arroganza e il desiderio
per il divertimento più sfrenato, visi dall’ammiccamento fin
troppo eloquente in entrambi i sessi

Quello che ho potuto constatare in particolare è lo sguardo promiscuo di
strampalati occhi sia nell’uno che nell’altra

Il rimescolamento più profondo e avere capito col più grande dispiacere
che Dio in quei posti non lo fanno entrare…..
perché forestiero

Carlo Sani

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