martedì 3 gennaio 2017

Quando è l’ora


A volte la luna

sembra fuggire

sempre più su

 
Quasi volesse sparire

dalla faccia della

terra

 
Diventando pressoché

indistinguibile

 
Al contrario di quando

si specchia in una

pozzanghera

 
Sembra poterla

prendere tra

le dita

 
Compiacente

e inconfondibile

 
Quando si riflette

nel mare

 
Quante lune

eppure

 
Ne rimango

sempre ammaliato

 
Delicata

e discreta

 
La trovo

una presenza

 rassicurante

 
Per questo modo

di porsi

 
L’ho sempre molto

ammirata

 
Senza perplessità

di sorta

 
Al contrario

del sole

 
Pur essendogli

grato

 
Per la sua

irrinunciabile

     presenza

 
Non poterlo guardare

se non protetti

 
Il calore

il suo

ribollire

 
Mi provoca

da sempre

 
Un senso

di soggezione

       latente

 
Troppa imprevedibile

e incontrollabile

energia     

 
Per sentirmi

ragionevolmente

        tranquillo

 
Da farmi preferire

decisamente

la luna

 
Confidando

quando

è l’ora

 
Anche se a volte

malandata

ed esitante

 
Non smetta

mai d’apparire

 
         Carlo Sani  

 

 

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