Quante porte nella vita
di ognuno nelle case
di tutti
Un tetto nel tepore
di quattro mura
Chi si stende col freddo addosso
si sveglia col gelo nei capelli
tra mura di cartone
Quante luci a fare
risplendere
di chiarore le città
Luci che lasciano
al buio visi
senza fili
Quante scale coi gradini
che arrivano alla porta
di casa
Quanta salita che gonfia il fiato
Quanta discesa spinge sui
ginocchi per aprire quella
porta che non c’è
Polvere sui visi rischiarati
da un velo di luna con gli
zigomi nel volto
Carlo Sani
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