Smorto moccolo ti “squagli”
acceso da un cerino
Tremulo il tuo chiarore
di un flebile ardere
Al calore vivido ti sciogli
nel buio di una stanza
attizzandone i colori
Candela sciogliendoti
piangi le gocce del
tuo spegnerti
Ti smorzi con un soffio
spegnendo le ombre di
una stanza ormai buia
che odora del tuo
fumoso
“lucignolo” bruciato
Carlo Sani
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