Un niente che sa
di poco ancor
meno di Te
Mi trovo seduto
in quel tavolino
che pensavo di
evitare
Ripenso il tempo
siamo entrati
convinti
convinti
di
divertirci
divertirci
Seduti a quel tavolo
convinti che durasse
per sempre
Poi le prime note
di quella canzone
La voglia di stingerti
in un ballo fatto
di noi
La tua mano non
stacca la mia dal
tavolino
Mi risiedo tu non
ti sei alzata
Non capisco i miei occhi
stupiti si specchiano nei
tuoi seri fissi sui miei
Qui è iniziato siamo
stati felici
Qui ti lascio perché
la felicità di allora
lenisca l’amaro
di questo
addio
Pieno di quel smisurato
dolore che riempiva
si se quel tavolino
ti ho visto
girarmi
le spalle
Carlo Sani
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