Su quella poltrona
dai segni ruvidi
del tempo in
tutta la sua
pelle
Tu in armoniosa
sensualità
Prostrata in un pensiero
che curvo sulle spalle
ti pesa addosso
Accosciata su te stessa
fissi dove nulla c’è
da vedere
Ti stringi a te
col
capo stanco
pesa sul
ginocchio
Le braccia cingono
le gambe le dita
ne sfiorano la
naturale
bellezza
il Tuo smarrimento
in abbraccio solitario
su quella fredda
poltrona
Carlo Sani
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