Il
volante
tra
le mani
La
pioggia
a
martello
sui
vetri
L’asfalto
col
pieno
d’acqua
Il
ricordo
di
quel
ritmo
esalta
i
miei sensi
Il
suo profumo
mi
distrae
L’alcol
stordisce
i
miei riflessi
Non
esito
sull’acceleratore
esagerando
Ho
le mani bagnate
fredde
tanto
da
tremare
Le
spalle sulla
terra
oltre
l’asfalto
Guardo
fisso quel cielo
continua
a riempirmi
di
pioggia
Non
odo che il mio
cuore
si è fatto
male
Non
sento
altro
dolore
Solo
tanto
torpore
Continuo
a
fissare
il
cielo
Mi
appare
la
luna
Mesta
tremula
nel
suo chiarore
Ha
riguardo
del
mio
debole
sguardo
Forse
è l’ultima
volta
che ci
guardiamo
Carlo Sani
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