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ricordo ancora il Tuo la prima volta,carlo
Quanti
sguardi
a
cui non mi
sono
sottratto
Ne
ho evitato
di
ricambiare
L’attimo
in cui
si coglie
quella
occhiata
il
respiro
ruggisce
Devo
dire il tuono
che
provocava
in
me quel
genere
di
sbirciate
Era
talmente
fragoroso
Che
lo avvertivo
persino
nelle
unghie
dei
piedi
Ora
quel tipo
di
guardatine
ne
rivolgo meno
Ancora
ne ricevo
quell’attimo
non
ha
però lo stesso
impatto
Con
l’età cerco
di
vedere oltre
Mi
colpisce
ma
non
col
pungolo
di
prima
Si
è affinata
col
passare
del
tempo
La
capacità
di percepire
se solo fugace
Ho
motivato
dall’intenzione
Carlo Sani
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