sabato 30 aprile 2016

Necessità giornaliera


Ho imparato

per curiosità

 
Forse più ancora

 
Per profonda

esigenza personale

 
Più si cerca

di apprendere

 
Ci si accorge

il sapere

 
Ha sempre delle

pagine sconosciute

 
A volte per le turbolenze

                 di una vita

 
Che precludono

     una fattiva

    applicazione

 
Si acquisisce

quello che si

        riesce

 
Io probabilmente

               visto

 
Le tante intemperie

            affrontate

 
Appartengo a malincuore

a questa categoria

 
Anche se del recupero

 
Ho fatto una necessità

               giornaliera

                        Carlo Sani

venerdì 29 aprile 2016

Piedi di me stesso


Un vero amico

 
Una volta tanto

        tempo fa

 
Poi un altro molto

tempo dopo

 
Poi più nessuno

degno di quella

 considerazione

 
L’importanza

di una

 
Presente

incondizionata

        amicizia

 
E’ impagabile

 
Due individui distinti

con la stessa esigenza

 
Non fare a meno

uno dell’altro

 
Senza

mai

provare

 
Reciproca

insofferenza

 
Stesso interesse

quasi su tutto

 
A volte con minime

differenti sfumature

 
Evitare

fraintendimenti

 
Fare della chiarezza

il filo nodale che lega

 
Ricordo per me

è stato proprio

così

 
Fino a quando

quel filo si è

spezzato

 
Dopo solo tanto

rammarico

 
Spesso intriso

di dolorosa

delusione

 
Ora non cerco

più quel tipo

di amicizia

 
Penso solo

di non pestare

 
I piedi di me

        stesso

 
           Carlo Sani

 

 

giovedì 28 aprile 2016

Ancora più terribile


Sono stato

testimone

 
Di quello

la vita

più

volte

 
Mi ha fatto

provare

 
La disperazione


Per cause

diverse


di oggi



Ma sempre uguale

nella sua crudeltà

 
Nel provocare

inesorabile

tormento


Spietato dolore

 
 

Nel non dare

nessuna speranza

 
Nessuna possibilità

di rimedio

 
L’individuo annientato

nelle forze nel morale

 
Scivola velocemente

nello scoramento

 
Sempre

più giù

 
Avvitando se stesso

alla rassegnazione

 
Che svilisce

la dignità

 
Soffoca l’anima

 
E proprio in questa

estrema passività

 
Oggi ho cercato

di alleviare

 
Mi sono accorto

       di quanto

 
Sono fortunato

 
A provare tanta

sentita partecipazione

 
Significa

in me

 
Un dunque

è rimasto  

 
Mi sono naturalmente

messo a pregare

 
Perché la disperazione

 
Senza una preghiera

 
E’ ancora

più terribile

 
          Carlo Sani


 

Di personale libertà


Solo

mai



Ho

sempre

pensato

 
Ma

non

è così

 
Mi ritrovo

solo in mia

compagnia

 
Non per imposizione

        ma per scelta

 
E non da poco

ormai sono

anni

 
Solitudine

 
Non

mi

disturba

 affatto

 
Forse è l’unica

situazione

 
In cui non ricevo

risposte non volute

 
Né devo parlare

senza averne

voglia

 
In silenzio tutto

          si sente

 
Nulla si ascolta

 
Si può solo parlare

                tra sé

 
Raggiungendo

    il massimo

compiacimento

 
Quando nel pieno

di quell’isolamento

 
Appare un mondo

visibile solo ai propri

                   occhi

 
Impossibile

da condividere

 
Ma per chi ha

           fatto

 
Della solitudine

del tacere

 
Un motivo

per non aumentare

 
Il vuoto

imperante

 
Di ulteriore inadatti

discorsi inadeguata

presenza

 
Solo ora e sempre

per continuare

 
Consentirmi uno spazio

di personale libertà

 
              Carlo Sani

 

 

 

lunedì 25 aprile 2016

A meno uno dell’altro



Distratto più

   del dovuto

 
Magari fossi

stato meno

incauto

 
Le distrazioni

di un certo

rilievo

 
Ricordo non prima

dell’adolescenza

 
Per troppa

leggerezza

 
Spesso

per disinteresse

 
Altre per assoluto

menefreghismo

 
Non ci facevo

troppo caso

 
Sono stato

un perenne

  indolente

 
Nessuna fatica

         esserlo

 
Avevo un mio codice

comportamentale

 
Senza quel mio

       personale

   regolamento

 
Quasi impossibile

ottenere

 
Da me altro

 
Atteggiamento   

ho osservato

 
Sempre

scrupolosamente

 
Anche se a volte

                era

 
Decisamente

tranciante

 
Altre insopportabilmente

                   permissivo

 
Non è stato mai

          un peso

 
Ma una combinazione

                vincente

 
Di rispetto

reciproco

 
Ad oggi

non possiamo

 
Fare a meno

uno dell’altro

 
            Carlo Sani