martedì 26 febbraio 2013

Un marchio


Ci sono cose che
si fanno solo
in fragranza
d’amore


Frasi gesti accorgimenti
che lasciano un segno


Se poi quell’amore
riempie i giorni
colma le notti


Quel segno diventa
un marchio
indelebile
il Tuo           

                   Carlo Sani

Il motivo


Averti accanto non
solo il piacere
della tua
presenza


Ma il motivo
che accende
la mie
giornate

Carlo Sani


La prospettiva


Quelle dita rigide
col pennello
in mano
dure più
del manico


La tela col
bianco di
un
lenzuolo


La tavolozza nella
mano coi colori
che sbiadiscono


Tu con la testa altrove
un manichino con la
prospettiva
in confusione


Carlo Sani




Nessun significato


Non importa si dice
col cuore perde
un battito


Tanta le volte quel battito
in meno ha rattristato
le mie giornate


E’ una frase ha in se
l’angoscia di lasciare
perdere


Avvilente dirlo intuendo
che non ha più
importanza


Nel dirlo a Lei mi sono
accorto non aspettava
altro


Sono tornato a casa stavo
per aprire la porta
non ci sono riuscito
non aveva più
nessun
significato


              Carlo Sani

lunedì 25 febbraio 2013

Stando sempre avanti


Mi rattrista quel poco
tempo senza resto


Il più ormai
memoria
viva


Tempo tutto
e niente


Se perso dietro le proprie
convinzioni senza 
accettare 
il dubbio


Utile se al mattino
dei giorni peggiori
quel lieve spiraglio
è speranza


Complicato capire il proprio
tempo nella premura
ha vissuto con urgenza
stando sempre avanti


Ora quel briciolo rimasto
è in anticipo sulla
mia fine


Carlo Sani



Cumolo di macerie


Come sempre sa
di falso tutto
quello che
mi dici


Sai procurare illusioni
devastanti


Con certi crampi
strizzano di
dolore
lo stomaco


Non sai essere diversa


Non temi il peso 
di quella musica 
le canzoni ci 
hanno 
incollati
all’ascolto


All'improvviso di chi sa
quale giorno non
annientino
le tue
giornate


Tutto d'un tratto
per porre rimedio
accorgersi
il tempo
si è
dissolto

Il polverizzarsi
di quei ricordi


Ti davano la certezza
di essere unica
insostituibile


Sola con quel cumolo
di macerie difficili
da smaltire


Carlo Sani

Ti fa’ posto


Tutto questo stare
male ti ha tolto
le forze


Solo il letto sa capire
quanto hai bisogno
di dimenticare


Sfinita ti fa posto
tra lenzuola
stropicciate


Carlo Sani


Mi hai donato


Questa stanza
ora non ha
più segreti

Le tende color turchese
di una finestra
socchiusa
intravvede
il mare

Io sulla porta
non so che
fare

Tu coi capelli
sul viso guardi
le tue emani

Un bottone alla volta
allentano la vestaglia
in tinta con le tende

E’ la prima volta mi
hai detto sali ti
aspetto

Tu cosi seducente
mi imbarazzi

Non riesco a staccarmi
da dove sono rimasto

La saliva in bocca
sembra sabbia

Vedo i tuoi occhi
pungenti
fissi sui
miei

Scivola la vestaglia
leggera come una
piuma smuove
solo il mio
respiro

Nuda davanti
a me

L’intensità del tuo
sguardo eloquente

Mi hai donato quei
momenti d’intensa
passione questa
stanza ha vissuto
con noi

Carlo Sani

Non ti sei accorta


Nei passi la pesantezza
di quello che il mare
cerca di assecondare


Con l’onda attenua
la fatica del tuo
strascicato
camminare


Talmente assorta non ti
sei accorta di quella
spallina calata
su quel braccio
lasciato
andare

Carlo Sani

Consumano i giorni


Le rinunce del cuore
dannano l’anima


Consumano i giorni
nella disillusione
che bagna una
lacrima


Stordendosi di ricordi


Carlo Sani


L’ora esatta


Ti vorrei sola
per me


Anche se il nostro tutto
è camminare sullo
stesso marciapiede
fino all’edicola
d’angolo


Con la differenza io conosco 
l’ora esatta per non
perdermi quella
camminata

Carlo Sani

domenica 17 febbraio 2013

Fragore incombente


Quante volte quella radio
col volume sopra
le nuvole


Canzoni musica oltre
essere troppo alta
apprezzata da tu
sola


Ti perdevi in questo
insopportabile
clamore


Di musica e canzoni
a rischio d’incolumità
emotiva


E più ti stordivano
t’immedesimavi


Gli alberi intorno
a secco di uccelli
impauriti


Questo delirio musicale
durava ore rendendomi
instabile precario
nella psiche
nel fisico


Poi non c’è l’ho fatta più
ti ho lasciata persa
in quel fragore
incombente su
tutti i tuoi 
giorni       

                        Carlo Sani

sabato 16 febbraio 2013

Fuori dai suoi pensieri


Per alcune la vita
è bella fin troppo
semplice


Quello che sino prima
di prendere sonno
era il suo
buongiorno


Non ha più 
il cuscino
accanto 
al suo


Il suo saluto
è il fastidio
di uno
sciacquone


Chiuso fuori
dalla porta
e fuori dai
suoi pensieri


Carlo Sani




Tachicardia


Quante volte ti ho
ripetuto non
agitarti


La turbolenza
è più adatta
alle piste


Sei cosi in trepidazione
da lasciarmi indietro


Io non ho più voglia
di reggere i tuoi
ritmi


Le tue frequenze
hanno dei picchi
mi
danno
tachicardia


Carlo Sani
 

Mi corico


Si è spalancata la finestra
credevo fosse la tua
anima


Accendo la luce
sento la tua
presenza


Apro il frigo prendo
ciò di tuo non c'è

Mi metto in poltrona
coccolo fintamente
i tuoi piedi


Vado in bagno
assaporo 
il nulla

Mi corico ti cerco
tu non ci s ei

                  
                   Carlo Sani

Spegnere quell’anelito


A volte una sensibilità
piena di mancanza
d’amore può portare
ad amare un sogno


Quel sogno si sveglia
dorme con me


E’ felice ride assecondando
ogni mio desiderio


Esce con me tutte
le mattine
chiudendo
la porta


La notte spegne
la luce sogna
con me


Poi questo sogno
che si è riempito
delle mia
vita


E’ finito portandola
con se


Lasciandomi con l’anima
affranta col buio
a spegnere
quell’anelito



Carlo Sani

venerdì 15 febbraio 2013

Gesto di vigliaccheria


Quante volte la paura
non ha ascoltato
il coraggio


Situazioni in cui
il coraggio era
pieno di paura


Episodi in cui
taceva il
respiro


Paura che scuote
di terrore


Paura con tremarella
le gambe non fanno
un passo


Il mio coraggio
con l’età non
si spaventi
al punto
di un gesto
di vigliaccheria


Carlo Sani